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È iniziato tutto per caso

By 20 Gennaio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

È iniziato tutto per caso. Un pomeriggio noioso come tanti altri decido di tornare su Desideria per vedere a che punto erano le mie nuove pinzette ordinate il giorno prima, e girellando per il sito noto la sezione chat: non so se fosse stata aggiunta da poco o se ci fosse sempre stata, comunque chiedo il permesso di accesso e dopo poco sono dentro. Pochi secondi e iniziano già a contattarmi singoli e coppie, ma vorrei parlare solo con qualcuno di interessante e quindi sto tre ore a smattare per ricercare i profili sul sito prima di notare il link diretto accanto al nome. Il primo profilo che apro è quello di un singolo, e mi sembrava che mi avesse appena contattato, ma avevo chiuso tutto subito e non mi ricordavo bene il Nick. Master,33 anni di Reggio Calabria. Il mio primo pensiero è stato un “cazzo peccato che sia lontano”. Essere dominata e sottomessa da un vero Master è sempre stato un mio grande e segreto sogno, avevo tentato invano più volte di ricorrere a Desiderya per cercare qualche Master nei dintorni possibilmente giovane e con delle foto sul profilo, ma non avevo mai avuto il coraggio di scrivere e chiedere esplicitamente, e anche la scelta non è che fosse molta, quindi avevo abbandonato le ricerche convinta che il mio dovesse rimanere un sogno e basta.

Vedere quel profilo aveva però riacceso le speranze, mi sarei accontentata anche solo di qualcosa di virtuale. Iniziamo a chiacchierare nella chat, mi colpisce subito per la spontaneità con la quale affronta l’argomento e arriva dritto al punto quando gli dico che trovo interessante il fatto che sia un master “ti piace essere trattata in modo autoritario??” o qualcosa del genere, e la mia risposta subito affermativa, e lui mi diche che dalle foto che ha visto sarei un’ottima slave. Ancora poche righe e esordisce con un “passami il contatto msn slave Lucrezia”. Rimango colpitissima da quelle parole e rispondo passandogli quello di skype. Mi dice di aspettare, io accendo il programma e attendo pazientemente che mi aggiunga…passano i minuti ma non si connette, allora riapro la chat di desy e lo ritrovo lì, gli ripasso il contatto e finalmente mi arriva la notifica su skype. Chiudo tutto ignorando i vari messaggi porci che arrivavano a fiotte sulla chat del sito e lascio solo skype. Iniziamo a parlare tranquillamente, dall’avatar sembra anche un bel ragazzo, una persona alla mano con cui si parla bene, sono colpita da questo fatto è la prima volta che trovo una persona “normale” che non inizia subito con proposte oscene fuori luogo e anche un po’ squallide. Sono curiosa di parlare con qualcuno che abbia vissuto questa esperienza e che abbia esperienza nel campo, gli chiedo informazioni in modo generale e lui mi risponde gentilmente ma indirizzando le risposte direttamente a me, come se desse per scontato che alla fine mi sarei fatta sottomettere da lui… “di solito una volta immobilizzata si procede con uno spanking non cruento ma piacevole…..certo in fine verrai presa mentre sei immobilizzata questo e chiaro ma non subito” la cosa iniziava a intrigarmi sempre di più. Mi dice che starei benissimo dopo che essermi fatta legare da lui tette caviglie e mani e che sarei un’ottima modella fetish.

Continuiamo a parlare e a scherzare, ma il citofono squilla e devo interrompere. È il corriere, sono arrivate le pinzette che tanto desideravo, non sono quelle attaccate al collare su cui sbavo da mesi, ma sono belle anche queste, “che coincidenza” penso..mi vorrei far vedere da lui mentre le indosso. Torno al pc e condivido la buona notizia, sono impaziente di provarle e di sentire come stringono i miei capezzoli… mi chiede prima di dirgli cosa provo mentre le indosso poi cambia idea e mi chiede di accendere la cam se voglio. Accetto subito con piacere e mi prendo tutti i suoi apprezzamenti mentre mi guarda torturarmi i capezzoli, le pinze stringono quasi fino al mio limite di sopportazione, ma è quello che volevo, e le mollette dei panni non mi davano sicuramente queste sensazioni: il dolore intorpidisce le spalle ma fitte di piacere arrivano dritte dritte alla mia figa fino a farmi bagnare, apprezzo molto anche la catenella di metallo abbastanza pesante che tira in basso le mollette torcendomi i capezzoli e inizio a stuzzicarla e a tirarla per tormentarli un po’ e per provare ancora più piacere. Intanto lui mi dice di toccarmi mentre tiro la catenella, io eseguo, sono bagnatissima non aspettavo altro… mi chiede di mostrare la figa alla cam e faccio anche questo, sono stupita di me stessa, non avevo mai fatto nulla del genere con qualcuno su internet, perdipiù uno sconosciuto conosciuto circa una mezz’oretta prima, ma non ci penso e continuo a toccarmi mentre lui mi esorta a godere e mi dice che sono una troia….mmmm adoro essere insultata mi eccita davvero tanto, e continuo a sditalinarmi con foga fino a venire”volevo essere io li a bloccarti polsi e caviglie e penetrarti tutta come si deve” cristo come l’avrei voluto, è stato veramente bello eh eccitante farsi guardare da uno sconosciuto in cam che ti dica cosa fare. Gli chiedo se posso levarmi le pinzette, iniziano a fare male e lui mi da il consenso….ubbidire a qualcuno è veramente una sensazione unica e anche per ora sembra molto soddisfatto della mia ubbidienza.

Non è ancora finita però…chiede se ho altri giochini…certo, candele e dildo. Iniziamo con la candela, mi dice di accenderla e farla colare sui capezzoli, io eseguo pronta, inizio a rovesciare la cera bollente sulle mie povere tette, il dolore è intenso, esplode in testa lascia e lascia senza fiato…ma dura solo qualche frazione di secondo per poi far posto a un piacere immenso e continuo fino a quando non mi viene ordinato di passare alla figa e di far colare la cera anche lì….stessa storia qualche secondo di dolore fortissimo giusto il tempo che la cera si raffreddi sulla mia pelle, la più dolce tortura…vorrei toccarmi, sono bagnatissima, come se mi leggesse nel pensiero “dildo in figa adesso” non me lo faccio ripetere due volte quel tono autoritario mi fa impazzire “fottiti” lo faccio, faccio entrare e uscire il grosso vibratore nella mia figa davanti al computer a gambe aperte e completamente esposta… sono in estasi voglio venire… tutto finisce perché il mio coinquilino è entrato in casa con qualcuno interessato alla camera libera e mi bussa alla porta. Frustrazione dover smettere e rivestirsi… mi scuso con lui spero di trovarlo dopo ma mi dice di passare su facebook. Mi rivesto velocemente e esco dalla mia camera imprecando mentalmente.

 

Come promesso ci sentiamo poco dopo su Facebook, sono impaziente di sentirlo, di conoscere le sue impressioni e il suo parere, tutto quello appena accaduto mi ha sconvolto, sono ancora eccitata e insoddisfatta a causa della brusca interruzione. Mi invia una bellissima immagine sado, lo ringrazio sia per l’immagine e sia per la fantastica esperienza di poco prima, aspetto con ansia che possa risuccedere.

Si riferisce a me chiamandomi slave.
Quando l’aveva fatto all’inizio lo sentivo più come uno scherzo, ora invece ha un altro suono nella mia testa,

Mi dice che per godere devo tenere a mente che sono sottomessa ai suoi doveri.
Attimi di panico e confusione: sarò pronta? Non è forse troppo presto ancora? Non starà correndo troppo?

No…malgrado i miei dubbi non posso fare a meno di assecondarlo e di mettermi a sua disposizione, come se le mie mani scrivessero da sole la risposta e non fossero comandate dalla mia e testa e dalla ragione
“brava stai sempre qui io ti terrò da brava cagnetta al guinzaglio”… cagnetta, guinzaglio…mi sembra un sogno non me ne capacito ancora. La prossima volta mi vuole nuda, solo autoreggenti e tacco alto, ma purtroppo non ho nessuna scarpa adatta con me e le autoreggenti le ho sempre desiderate ma mai comprate, mi dice allora di prendere un paio di collant neri a cui fare un buco per lasciare libera la figa, soluzione perfetta. Continuiamo a chiacchierare del nostro incontro, entrambi molto contenti e soddisfatti di esserci conosciuti e di aver subito avuto questa intesa a pelle.
“sei portata di natura ad essere sottomessa come io al comando”… è vero e più va avanti la cosa e me ne rendo conto sempre di più, è inutile combattere la propria natura, accettarla da molto più piacere e soddisfazioni. Mi chiede se ho mai provato il fisting, si, vaginale ma non anale e solo un paio di volte con un ragazzo dalle mani non troppo grandi.
“Stavo pensando se darti un nome in quanto slave” rimango un po’ perplessa, la ragione rinizia a bussare nella mia testa ma la ricaccio subito via, è giusto che mi dia un nome con il quale solo lui mi possa chiamare, sono la sua schiava, deve farlo. È ancora perplesso, non conosce abbastanza le mie abitudini, ma non ci metterà molto scoprirle tutte e allora potrà darmi il nome giusto.
“voglio vedere colare la tua figa di piacere mentre sei immobilizzata davanti a me” sono già bagnata ora solo nel vedere quelle parole scritte sul monitor, figuriamoci se fossi veramente davanti a lui..Mi vuole pronta per le 21, e io ovviamente lo sarò, purtroppo non ho nemmeno le calze nere dietro sono salita solo con il minimo indispensabile e glie lo dico “ok allora mi aspetterai solo in perizoma senza nient’altro capito schiava?” il tono in cui lo dice mi fa impazzire “certo…in perizoma solo per te” alla mia risposta però mancava qualcosa per essere completa, per fargli capire l’effetto che le sue frasi avevano su di me, ma non ero del tutto sicura, quindi prima di dire cose fuori luogo ho chiesto:
“Posso chiamarti Master?”
Devi, è quello che voglio”
“si Master ti aspetterò nuda e in perizoma per sodisfare i tuoi desideri ..” ecco ora suonava decisamente meglio, ora era completa.

 

 

Notizie terribili da casa, non mi sento in grado di fare niente quella sera e glie lo riferisco dispiaciuta, mi dice comunque che se ho voglia di parlare di contattarlo ugualmente, lo ringrazio, non so se ho voglia di parlare vorrei solo rintanarmi in camera e sotterrarmi nel letto. Passano le ore, da sola in quella casa non so che fare, mi sento un po’ persa, ma nonostante il dolore il pensiero di quello successo con lui oggi è l’unica cosa piacevole, e arrivo alla conclusione che solo lui potrebbe distrarmi e farmi sentire meglio in quel momento. Gli mando un messaggio e glie lo dico. Dopo poco si connette su skype “se vuoi iniziamo adesso”, così al volo mi prende alla sprovvista, dovevo ancora cenare e volevo farmi una bella doccia, non mi sentivo molto presentabile.
“decido io se e quando ok?
e se sei o meno presentabile” non riesco a rispondere altro se non un “ok Master”
“spogliati mettiti in perizoma e apri la cam
  spogliati
  è un ordine”
Non sono riuscita a oppormi, è come se quelle parole mi fossero entrate in testa e avessero schiacciato un pulsante invisibile per far scomparire la mia volontà, per annullarmi. Mi spoglio velocemente senza pensare e sono davanti al pc nuda, osservo la mia immagine riflessa nella webcam, osservo la sua foto sorridente là dove dovrebbe esserci il suo video…vorrei vederlo, vorrei vedere l’espressione dura nei suoi occhi e nella sua voce oltre a leggere le parole che scorrono nella chat.
“brava e ubbidiente”, “adesso mostrami il culo” eseguo, mi giro mi metto a pecora e avvicino il culo alla cam “datti un paio di schiaffi” lo faccio, cerco di darli abbastanza forti voglio che veda il mio impegno. Mi ordina di prendere tutto ciò che ho. Iniziamo con le pinzette, le devo mettere e lo faccio, ora fanno molto più male, i capezzoli si devono ancora riprendere dal pomeriggio…mi chiede se me la sento di tenerle, si, fanno più male ma è ancora qualcosa di sopportabile, cerco comunque di non muovermi troppo per non far oscillare la catenella. Devo prendere il dildo e fargli vedere come lo succhio, è largo e difficile da tenere in bocca, ma ce la metto comunque tutta immaginando di non succhiare un pezzo di plastica ma un cazzo vero, assaporandolo e spingendolo in gola più che posso. Mentre lo faccio stare ferma è quasi impossibile, con il risultato che la catenella inizia ad oscillare portandosi dietro anche i capezzoli doloranti, ed evidentemente la mia espressione deve avergli fatto capire qualcosa
“Ti fanno male i capezzoli di piacere?”
“si ma va bene così..”
“brava tienile”. Finito di succhiare chiedo pazientemente cos’altro vuole che faccia.
“se hai una corda mi piacerebbe vederti mentre ti leghi le tette”
non credo di averla e non l’ho nemmeno mai fatto, mi guardo comunque in torno pensando a qualcosa, i lacci del corpetto potrebbero andare bene si. Cerco il corpetto e lo smonto per prendere la cordicella, prendo un’estremità, la passo sotto e inizio a girare intorno all’attaccatura stringendo come avevo visto fare molte volte nei video in giro per internet, la tetta si gonfia come un palloncino a causa della pressione, è piacevole al tocco, durissima, e la sensazione è interessante…anche se non fortissima. Lego e faccio lo stesso con l’altra, mi dice che sto andando benissimo e ciò mi rende contenta. Mi chiede di avvicinarle e di legarle insieme ora, lo faccio, passo la corda ora intorno a entrambe, stanno iniziando ad arrossarsi per la pressione “tirale bene”. Sento però che qualcosa non va, sono gonfie e dure si ma non mi fanno male, sento che non stringono abbastanza, e finito tutto la sua risposta è soltanto un “ok benino”, non è soddisfatto del tutto e non va bene
“posso rifarlo se non va bene”
“dovresti sapere tu se è stretto abbastanza”
“no… non è stretto abbastanza, dovrei rifare tutto da capo”
” allora rifallo, si devi rifarlo slave”
Slego tutto e rinizio da capo, stavolta stringo tantissimo, voglio che gli vada bene e voglio anche io poter godere della legatura e della pressione esercitata dalle corde.
“ora stringono tantissimo master”
“così deve essere, ti piace?
“si come vuoi tu master, adesso si”…effettivamente ora la cosa è molto più piacevole e dolorosa, come se avessi qualcuno che mi tenesse le tette strette fra le mani e non le lasciasse più andare, come respiro e espando il torace la pelle tira, sento di più le corde ma le tette non si muovono, rimangono lì dure e legate in quella posa innaturale, è davvero bello, non avrei mai pensato che potesse piacermi tanto.
“ora prendi la cera e cospargile
  devi ricoprirle chiaro?”
“certo master”
“brava così ubbidiente devi essere”
Accendo la candela e inizio a farlo.. non le ho mai ricoperte così tanto come vuole lui, ma lo farò lo stesso, facendo cadere le grosse gocce vorrei che fosse lui a farlo mentre io immobilizzata non posso muovermi, a ricoprirmi minuziosamente il corpo, facendo cadere una goccia e subito dopo un’altra, senza aspettare che la cera della prima si raffreddi prolungando e dilatando il dolore e il correlato piacere nella mia testa, un’esplosione e un mix di sensazioni che adoro… ma ora lui non c’è, sono solo io a potermi e a potergli dare piacere, vorrei toccarmi, ma fin quando non me lo dirà lui non potrò farlo, continuo a ricoprirne una fin quando non mi dice di passare all’altra, faccio del mio meglio e mi fermo quando penso di averle ricoperte quasi totalmente, ma chiedo comunque se devo continuare, no, per ora no. Devo riapplicare le pinzette che mi aveva fatto togliere durante la legatura, vuole l’audio, vuole sentire i miei gemiti mentre lo faccio, e non posso far altro che ubbidirgli, continuare a scrivere è superfluo, ora sono libera di parlare per rispondergli, è umiliante parlare da soli…e ancora di più lo è pronunciare la parola “Master”, parlo a voce bassa, è imbarazzante, non mi sente, devo parlare più forte e lo faccio, applico le pinzette, ancora più difficile e doloroso di prima perché ora i capezzoli sono tirati ed è difficile prenderli bene con le tette gonfie. Rimango così ” Ringraziami” “grazie Master” la mia voce ha un suono strano, quasi non la riconosco non sembra mia. Mi chiede quanto credo di poter resistere così, ancora un po’ si, se sto immobile non si muove niente e riesco a sopportare tutto.
“Adesso devi rimanere così fino a quando non ti darò un altro ordine”
“certo Master” momenti che passano in silenzio, lui non mi chiede niente, sono impaziente…
“Ti vorresti toccare?”
“si Master”
“Perché?” oddio come perché…mi imbarazza dirlo
“perché sono bagnata ed eccitata Master” la solita voce flebile che non riconosco, è sempre più umiliante dover ammetterlo…
“Di già?” si di già si lo sai lo vedi che mi piace sarebbe superfluo ribadirlo..
“si Master di già”
“Allora toccati” sii…finalmente posso farlo, finalmente posso liberarmi dell’enorme tensione accumulata  e venire, godere per tutto quello che sto facendo, inizio a toccarmi il clitoride, prima lo accarezzo, lo sento sensibile e viscido dei miei umori, continuo con più forza e con più foga fino a sentire il piacere crescere dentro di me, sempre di più sempre di più, ma finché non mi chiederà di venire….
“Voglio che godi adesso”….liberazione, sento il piacere affiorare sulla pelle e vengo tra i tremiti del mio corpo mentre le mie tette legate oscillano dolorosamente insieme alle pinzette… veramente bellissimo, piacere nel dolore… Lo ringrazio spontaneamente stavolta per il grande piacere che mi ha concesso
“Prego slave
  Ma siamo solo all’inizio”
“Fammi vedere quanto sei bagnata” avvicino la figa alla cam e con le mani mi apro, spero che nonostante la qualità del video si veda lo stesso…
“Prendi il dildo  e infilalo, tutto” eseguo e tento di spingerlo in fondo il più possibile, è troppo lungo però non ci riesco, sento dolorosamente ogni centimetro riempirmi tutta..
“Ho detto tutto” ci provo, lo faccio uscire e rientrare ancora lo sento quasi nello stomaco, mi leva il fiato, ma alla fine ci riesco quasi totalmente…”Brava” si…voglio che sia contento di me e voglio soddisfarlo…mi ordina di masturbarmi ora, lo faccio, dentro e fuori, dentro e fuori, sono sensibilissima dopo l’orgasmo di poco prima…continuo più velocemente a fottermi mentre il piacere sta per tornare
“Non devi fermarti fino a quando non te lo dico”
“Si master…” riesco a dire fra i gemiti di piacere…guardo in cam..voglio che veda quanto sto godendo e quanto sono troia, sono talmente aperta che ormai riesco a spingerlo fino in fondo senza provare fastidi, solo un grande piacere, mi manca poco ormai..
“Fermati adesso” delusione nel leggere quelle parole e nel piacere negato, ma non posso fare altro che fermarmi
“Prendi il perizoma e infilatelo in bocca come se fosse un tappo in mancanza d’altro” cerco il perizoma fra le lenzuola, lo appallottolo e me lo infilo tutto in bocca, è fastidioso, asciuga la saliva
“Riinizia a fotterti” lo faccio, riinizio a spingere dentro di me il grosso dildo, ci metto poco ad arrivare al punto in cui mi aveva fermato
“Fermati aspetta” oh no ancora.. mi chiede se ho niente per legarmi la bocca, non so devo trovare qualcosa di adatto, mi viene in mente una cintura di stoffa che ho nell’armadio, ma dovrei alzarmi per prenderla, lo faccio tengo il dildo ben piantato dentro, ma un lancinante dolore mi ricorda le pinzette ai capezzoli, prima mi ero concentrata solo sul piacere e mi ero completamente scordata delle pinzette e della legatura, gli scrivo se posso levarle, non posso parlare con la bocca tappata ” se ti fanno male levale certo” …bravo Master. Prendo il pezzo di stoffa e mi imbavaglio bloccando il perizoma dentro, chiedo se così va bene, si , così è perfetto capisco al volo. Chiede se ho mai messo le pinzette alle figa, no mai ma vorrei provarle, forse le mie stringono troppo mi dice di stare attenta. So bene che stringono tanto ma vorrei provarle comunque…le metto, stringono forte le mie labbra ma mi piace, è un dolore persistente ma molto sopportabile mi piace si…
“Masturbati adesso con il dildo”  prendo il dildo e apro le pinzette per farlo entrare, fitte alle labbra nel penetrarmi, non posso far a meno di muoverle, e ancora di più mentre entro e riesco con il cazzo finto, all’inizio è fastidioso, ma piano piano mi abituo e il piacere della masturbazione si accosta al piacevole dolore datomi dalle pinzette, e quando aumenta l’uno aumenta anche altro perché per farlo muovo il dildo più velocemente e freneticamente sfregando ancora di più le labbra, mi piace e continuo fin quando non mi dice di fermarmi e di allargare le pinzette. Il perizoma bloccato in bocca inizia a diventare fastidioso, si sta impregnando della mia saliva
“Un po’ di cera sulla figa adesso” la accendo e inizio..tutte le volte che arrivo al linguine brucia veramente tanto, sentire la goccia che scende piano piano lungo la piegatura dove la pelle è più delicata è bellissimo
“sulle labbra” sposto la candela e la faccio colare anche lì, un po’ timorosa all’inizio, ma sono bagnata e la cera ci mette meno ad asciugarsi, dio quanto vorrei che fosse lui a farlo e non dover fare tutto da sola..
“Metti tutta la mano dentro adesso” ..oddio non ce la farò mai, glie lo dico ma ci proverò comunque, gli chiedo se posso levare le mollette per farlo, si, senza sarà decisamente più semplice. Inizio cercando di spargere di più sulle labbra i miei umori, infilo due, tre, quattro dita, già mi sento piena e cerco di masturbarmi un po’ così per farmi un po’ di spazio, infilo anche il pollice e piano piano inizio a spingere, esco e spingo, tento di entrare di più ogni volta ma non ce la faccio..
“Non ti preoccupare se non ce la fai, ho visto l’impegno” menomale… in compenso mi chiede di riapplicare le pinzette ai capezzoli
“Fallo è un ordine” le metto, ma ora sono veramente dolorose, evidentemente la mia espressione mentre lo faccio glie lo fa capire e mi chiede se ce la faccio, no, vorrei resistere ma fanno troppo male, mi dice di levarle e sciogliere anche le corde per rilassarle, lo faccio e inizio a massaggiarle, è come se si fossero sgonfiate, posso liberarmi anche la bocca, il perizoma è fradicio della mia saliva.
Mi chiede come va, mi sento benissimo finora è stato fantastico, mi piace davvero tanto e glie lo faccio sapere.. “Sei davvero brava e si vede che godi tanto” ” si master tantissimo..”
“Mettiti a pecora adesso” mi giro e avvicino il culo alla cam
“Allarga con le mani” lo faccio reggendomi con la testa appoggiata al letto
“Adesso prendi il dildo e fottiti il culo” aiuto, il dildo che ho usato finora è troppo largo e io pur non essendo vergine da un pezzo lì è comunque tanto che non ci faccio entrare niente, cazzo vero o finto che sia…
“posso prenderne uno più piccolo Master?”
“Si, però allora uno in culo e l’altro in figa” oddio ora subito non ce la faccio…magari dopo, vado a prendere comunque l’altro dildo più fino, mi rimetto a pecora davanti al computer e inizio a inumidirlo con la saliva, faccio lo stesso con il buchino facendovi entrare un dito, poi appoggio la cappella e spingo, sento che scorre dentro e allarga dolorosamente le pareti, piano piano riesco a infilarlo quasi tutto, brucia è fastidioso e ancora non riesco a trarne piacere, mi giro e gli dico che non ce la faccio a metterne un altro nella figa, è ancora troppo stretto
“Tieni il dildo in culo e masturbati la figa” vorrei iniziare a muoverlo dentro al mio culo, per superare l’attrito e il dolore iniziale, chiedo se posso
“No il dildo fermo adesso chiaro?”
“Certo master..” inizio a toccarmi il clitoride e intanto tento di spingere ancora più in fondo con il culo, sensazione di pienezza bellissima masturbarmi così è veramente sublime anche se mi fa ancora un po’ male
“Masturbati il culo con dildo adesso” finalmente…non me lo faccio ripetere, lo faccio uscire con un po’ di fatica, non è stato lubrificato del tutto e la pelle rimane attaccata alla superficie liscia, ma bastano un po’ di umori per farlo scivolare agevolmente dentro e fuori, e tutte le volte che lo faccio sento bene la parte più larga di quell’asta dura che entra e tira le pareti, un lieve dolore, ma è così che lo voglio e più vado avanti e più mi eccita, adoro prenderlo nel culo, di solito preferisco che sia un cazzo vero a farlo, ma è comunque fantastico. Devo fermarmi, mi fa mettere in posa e scatta delle istantanee della chiamata, ci fermiamo un pochino a parlare di come sia stato bello conoscerci così, di quanta fiducia è riuscito a darmi fin dall’inizio, ma non passa molto tempo che già mi chiede di allargare le gambe verso la cam e di toccarmi, gli chiedo se posso incularmi ancora da sola, prima non sono venuta e ne ho ancora voglia, mi siedo in ginocchio per terra per tenerlo bene dentro al culo, in questo modo sono libera di toccarmi mentre mi inculo da sola con il dildo bloccato dai miei piedi, cavalco velocemente mentre mi masturbo…fantastico, lui mi incita a godere..
“Dai godi vacca
  Che troia che sei
  La MIA troia” leggere quelle frasi mi eccita ancora di più, voglio godere per lui e continuo fino a che i tremiti non mi pervadono il corpo e vengo…sento bene le contrazioni intorno al dildo fino a che non mi fermo senza fiato e stremata. Dice che sono stata brava, che è bello vedermi godere, e io ne sono contenta, contenta e appagata.
“Credi che dal vivo riusciresti ad inginocchiarti davanti ad un uomo e farti mettere il collare?” ci penso un pochino..
“Si, si Master ci riuscirei” e se quell’uomo fossi te sicuramente, penso fra me e me….
“Come potrei chiamarti vediamo…” sono curiosa
“Sweetslave, ti piace?” mi piace si, lo sento abbastanza mio…
“Dolce schiava, però… la mia schiava”

 

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