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Racconti Erotici Etero

È vita

By 11 Novembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

E si sa, a volte serve scaricarsi un po’, mandare al diavolo il buon senso, le regole, la vita diu bravo ragazzo, precario laureato a pieni voti e cattolico osservante che pensa al futuro e mette i via i soldi (ma quali soldi? Sempre pochi’)sperando di sistemarsi (che ridere’), a volte serve questo e molto di più, e magari una sera si conclude nel niente ma &egrave un niente che porta tutto dentro, dentro la sera, dentro di noi’
Il locale lo conosco, &egrave piccolo e un po’ noioso ma stasera c’&egrave lei, la pornostar che mi fa impazzire, lei che ho visto 2 volte e vedrò anche stasera, &egrave sabato e luned’ &egrave il mio compleanno,m quale regalo migliore? Lascio i colleghi dopo la pizza, sei in bici e piove ce la fai ad arrivare a casa sì certo piove poco, no problem e poi giù in picchiata in periferia, al locale a 10 minuti da casa, di solito non c’&egrave molta gente ma stasera sarà pieno, entro e invece no, e lei ancora non c’&egrave ma non c’&egrave neanche quasi nessuno, mi siedo si avvicina una ragazza, ciao sono V. ah lunedì &egrave il tuo compleanno allora non scappi, stasera non torni più a casa’&egrave bella, tette piccole ma bella bocca, culo stupendo e nel priv&egrave mi slaccia la camicia sotto il maglione, mi accarezza piano si lascia accarezzare il seno, ogni tanto mi chiede che c’&egrave io sorrido, non so ma speravo di più, più disponibilità e invece si ferma al petto, &egrave bella ma non sono del tutto coinvolto, però lei &egrave bella e anche dolce, e poi &egrave sabato sera chi se ne frega, spendo e spando lei mi dice ‘quanto sei bono’ e mi lascia il suo numero, &egrave in città da 3 giorni ah che ne sarà di noi, di questa vita che oscilla al ritmo dei nostri desideri, sempre sopiti sempre ascoltati e mai portati a fondo, non mi basta neanche lei col suo corpo bellissimo, e poi un bacio sulla guancia sono timidissimo ma &egrave stato un bel priv+, solo dovevo fermarmi alla prima mezzora, mi aveva promesso di più e ci sono cascato, vabb&egrave capita un’ora con una bella sventola non &egrave poi un dramma, neanche per le finanze’
Mi risiedo nel locale attendo lei, lei &egrave già seduta al bar Dio che bella, una visione, un incanto’Passano minuti, mezzore e dalla finestra poco lontana si intravede la città, le luci della notte l’ora sempre più tarda, ci si sente grandi ad essere qui beh dopodomani ho 32 anni, &egrave che vivo coi miei che non ho una storia che quando vedo una donna poi sono sempre anche un po’ a disagio e solo dopo un po’ mi sciolgo ma sono grande, &egrave grande anche l’attesa ragazze sedute al bar, che si avvicinano che si presentano che si offrono una &egrave simpaticissima, mi fa morire dal ridere quando torna dopo un po’ e fa ‘Non &egrave che ci hai ripensato, non si sa mai no mi raccomando, se ci ripensi poi posso anche svenire per l’emozione’ e ride come una matta, come rido anch’io ma sì va bene così, e poi la rivista che parla dei locali e poi, e poi finalmente entra lei, che favola! Un cappello in testo, un similgiubbino (ridottissimo ovviamente) in pelo bianco e jeans (credo) e un sorriso caldo come il sole, non so chi sono né dove andrò ma adesso non mi muovo, quello che conta &egrave lei ed il suo corpo, la sua danza intorno ai pali della pedana e il suo corpo che scivola morbido, si offre gioioso si siede tra gli spettatori, viene da me mi si siede sopra e il cazzo ha un sussulto, &egrave morbida e ridente, sirena bionda da cui mi farei leccare ed avvolgere, tira fuori un fallo e si siede ancora da me, lo appoggia su di me e lo lecca, mi facesse un pompino sarei felice, felice per sempre ma ovviamente si rialza, vorrei mi chiamasse sul palco ma non chiama nessuno, c’&egrave troppa poca gente però continua lo show, eccome, si lecca le tette si tocca, &egrave una visione di sesso e di grazia, non so se sia amore ma certo &egrave movimento, &egrave sommovimento, &egrave energia pura’&egrave vita, e resterei con lei per sempre, alla cassa il gestore sorride ‘sei scioccato?’ ‘ci manca poco’ e ‘perché non fai un priv&egrave con lei?’ ‘perché l’ho già fatto con una ragazza del locale, con lei l’ho fatto 2 anni fa’ ‘vuoi qualcosa da bere? Offro io’ ‘La prossima volta volentieri, grazie’ e ancora la notte la bici l’aria un po’ fredda, però non piove più e dentro c’&egrave il sole, il sole di lei il sole del priv&egrave, la vita che fluisce nelle vene, inappagata, irrealizzata ma viva, pulsante, ho quasi dimenticato me stesso ma &egrave tutto a posto, c’&egrave un delirio sano, un vortice che mi irrora di fuoco, mi conduce a fremiti, a sogni infuocati che non temono risveglio.

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