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Educazione virtuale

By 5 Ottobre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Marco poteva dirsi estremamente fortunato. Dopo aver corteggiato per mesi la ragazza considerata da tutti una delle più belle della scuola e dopo aver aspettato tutto il tempo necessario affinché lei Giulia si sentisse pronta, aveva potuto finalmente godersi il suo giovane e tonico corpo.

Ma la cosa che più di tutto lo faceva sentire fortunato era una particolare passione di Giulia e a sentire i suoi amici non tutti avevano questa fortuna.

‘Giulia amava il sesso orale. Lo capì subito, fina dalla prima volta.

Una mattina invece di andare a scuola i due ragazzi si precipitarono a casa di Marco per approfittare dell’ assenza di entrambi i genitori. Si stesero sul letto e presero a baciarsi e toccarsi freneticamente. Una volta spogliati in preda al forte desiderio, Giulia sentì la propria eccitazione crescere sempre di più fino a sentire chiaramente la tentazione di fare quella cosa che molte sue amiche avevano già sperimentato.

Si staccò dalle labbra di Marco e scese lentamente fino ai suoi boxer. Nello stupore del ragazzo Giulia con entrambe le mani abbassò l’elastico facendo uscire il suo gonfio membro. Cercò di ricordare quello che le avevano raccontato le sue amiche, così impacciata non sapeva esattamente cosa fare. Aprì le labbra e con la lingua prese a leccarlo come fosse con grosso cono, poi cercò di cacciarlo in bocca il più possibile e di succhiarlo. Il ragazzo godeva per quel delizioso trattamento e Giulia andava avanti sempre con più trasporto; mentre ci dava dentro cercava di guardarlo in viso per scorgere smorfie di piacere e capire quali movimenti gli piacevano di più, e più andava avanti più le piaceva fare scorrere quel pene sulla sua lingua tra le labbra. Andava avanti non per compiacere il suo ragazzo, come le sue amiche avevano ammesso di fare, ma per soddisfare un impeto che sentiva venire da dentro. Le piaceva succhiarlo, le piaceva tanto.

Dopo quella prima esperienza Giulia aveva voglia di migliorarsi. Ogni volta che i due ragazzi erano soli in casa, oppure fuori dalle mura domestiche e lontani da occhi indiscreti, Giulia non perdeva occasione di abbassarsi e aprire i pantaloni del proprio ragazzo. Le capitò di farlo di sera in qualche parco deserto, in macchina di Marco in qualche posticino appartato e anche in mezzo alle scale del palazzo dove abitava. Ogni occasione era buona.

Agli occhi del ragazzo Giulia diventava sempre più brava, lo faceva godere tanto e lo costringeva ad averlo sempre duro per soddisfare le sue di voglie; ma lei non credeva di essere abbastanza abile. Ripeteva gli stessi movimenti’ ogni volta e sebbene questi bastassero per far impazzire Marco, sentiva la voglia di imparare a fare i pompini sempre meglio.

Le sue amiche avevano troppa vergogna per parlare apertamente di questo genere di cose. Più volte Giulia aveva provato ad affrontare l’argomento e a chiedere consigli, ma loro non ne volevano sapere. Decise quindi che avrebbe imparato da sola’magari avrebbe potuto prendere spunto e imparare direttamente da chi faceva questo per mestiere.

Un pomeriggio, sola a casa, invece di continuare a studiare, accese il computer e digitò sul motore di ricerca il nome di un noto sito porno.

Per la prima volta fece scorrere il mouse su una serie di video fino a fermarsi su quello che sembrava interessarle di più. Cliccò sul titolo e il video partì.

In primo piano apparve una biondina che intenta a darsi piacere con le proprie dita si agitava su una poltrona in preda agli spasmi. L’inquadratura si allargò fino a mostrare un uomo seduto su un divano accanto a lei. La biondina nuda con solo le autoreggenti in dosso si alzò e si inginocchiò tra la gambe dell’uomo. Gli aprì i pantaloni e face uscire un grande cazzo e prese a lavorarlo con la bocca.

Giulia guardava rapita quella scena. Non aveva mai visto un video del genere, anche se ne aveva sentito parlare diverse volte. Guardava i movimenti della biondina immaginando di farli lei stessa. Mentre lentamente sentiva crescere un calore interno e aumentare la voglia di toccarsi con le sue dita, cercava di memorizzare i movimenti che la biondina del video faceva con estrema naturalezza.

Voleva ricordarli per poterli ripetere con il suo fidanzato. Desiderava stupirlo con la sua bravura, le facevano molto piacere i complimenti che riceveva da lui. Quando Marco stava per far esplodere il suo seme l’apostrofava spesso’ come ‘bocchinara’ o ‘succhiacazzi’ facendola eccitare e bagnare ancora di più, mentre lei immaginava di andare avanti per ore.

Quando Giulia cercò di replicare l’abilità dell’attrice, si rese conto di non ricordare esattamente come procedere. Il ragazzo gradiva come sempre e come sempre si complimentava con lei, ma Giulia non si sentiva soddisfatta. Voleva essere la più brava, voleva imparare a usare la sua bocca proprio come la protagonista del video.

Un giorno, desiderosa come sempre di imparare l’arte del sesso orale, e assicuratasi che i genitori rimanessero fuori per tutto il pomeriggio, prese una banana dalla fruttiera e la rivestì con uno dei preservativi che custodiva in casa per usarlo col ragazzo al momento opportuno.

Aprì nuovamente il sito e scelse un nuovo video.

Una nuova ragazza che poteva avere solamente pochi più anni di lei apparve sullo schermo. La protagonista del video passava il suo viso sulla patta di un uomo, massaggiandone il pene attraverso la stoffa dei pantaloni. Passò la lingua sul rigonfiamento per tutta la sua lunghezza e poi chiuse la bocca intorno ad essa. Lentamente prese a estrarre il voluminoso contenuto fino a che non se lo ritrovò esattamente davanti agli occhi.

La nuova protagonista sembrava ancora più brava della precedente.

Giulia afferrò con la mano sinistra la banana che aveva rivestito e con la destra prese a copiare il movimento che faceva l’attrice. Guardava il video e faceva scorrere la mano su e giù lentamente, poi portò la punta del frutto più vicino alla bocca. Dischiuse le labbra e mentre sentiva un calore investirle le gote passò la lingua dal basso verso l’altro sulla punta. Prese a dare grosse leccate fino a quando l’attrice cambiò andamento.

Osservando quello che scorreva sotto i suoi occhi, Giulia prese in bocca la banana fino a sentirla giù in fondo alla gola, procurandole la sensazione di un conato. Ripeté il movimento più volte, poi seguendo la sua maestra, invece di spingere la punta verso il fondo della sua gola, la spinse contro la guancia internamente, sentendola deformarsi’ contro il frutto.

Giulia si immedesimava nel personaggio sempre con più forza e seguiva i movimenti che vedeva’ eccitandosi terribilmente. Voleva un cazzo vero per poter fare quello che aveva imparato, lo desiderava ardentemente. Contemporaneamente però si sentiva sporca. Nei pochi sprazzi di lucidità pensava di stare esagerando, ma poi l’agitazione ricominciava e ritornava la smania di proseguire a lavorare quel surrogato di membro umano.

Mentre con una mano reggeva la banana e la faceva affondare tra le labbra, con l’altra, infilata nel suo pantaloncino, iniziò a toccarsi lentamente. Con piccoli movimenti circolari dava sollievo alla lussuria che la pervadeva. Con i polpastrelli avvertiva gli umori scorrere e sentendosi più bagnata prese a muoverli con maggiore frenesia.

Come l’attrice che veniva presa per la nuca e spinta con poca delicatezza in avanti a prendere tutto il membro dell’uomo, Giulia cercava di tenere ferma la banana e spingeva la propria testa su e giù cercando di imitare l’andamento.

Era sempre più ingorda, sempre più agitata. Si contorceva con la banana in bocca e le dita che tormentavano il clitoride.

‘Se i genitori fossero entrati in casa in quel momento avrebbero avuto una visione oscena della propria studiosa figlioletta.

Continuò a muoversi freneticamente fino a quando l’attore portò due dita al sedere della ragazza infilandole direttamente nell’ano appena appena socchiuso. In quel momento Giulia esplose in un intenso orgasmo che la lasciò per qualche secondo quasi svenuta davanti al video che scorreva ancora sullo schermo.

Quando rivide Marco la mattina dopo a scuola aveva un’eccitazione addosso come non le era mai capitato; voleva mettere in pratica quello che aveva imparato.

All’ora di educazione fisica i due si allontanarono dalla palestra senza dare nell’occhio e salirono sul tetto della scuola.

Senza neanche dire una parola, Giulia aveva preso in bocca il cazzo del ragazzo con foga mentre con la mano lo stimolava andando avanti e indietro. Succhiava il glande gonfio facendolo sbattere contro la guancia all’interno della bocca poi portò la mano libera ai suoi testicoli pieni’ massaggiandoli con cura.

Il trattamento andò avanti per pochissimi secondi, Marco non riuscì a resistere oltre e inondò la gola di Giulia con il suo caldo sperma. Ma lei non era ancora sodisfatta, voleva continuare ancora. Giulia provava sempre un intenso piacere a succhiare e dovette sfogare tutta la sua eccitazione chiusa da sola nel bagno della palestra.

Nei giorni successivi, appena ne aveva la possibilità Giulia si incollava allo schermo del pc e passava in rassegna diversi video. La cosa che in quei giorni la faceva eccitare fino a spingerla a toccarsi e a darsi piacere, era vedere quelle ragazze che con naturalezza accoglievano nella loro bocca non solamente un unico membro, ma spesso due, tre o anche di più. Le vedeva passare da uno all’altro con avidità. Mentre ne avevano’ uno in bocca e a volte anche due contemporaneamente, tenevano impegnati gli altri con le loro mani. Oppure si alternavano scopandole in tutti i modi possibili.

Giulia guardava e si bagnava, pensava che si sarebbe voluta trovare in una situazione come quella’ne voleva diversi da succhiare e leccare insieme. Voleva passare da uno all’altro e li voleva così come erano proprio quelli su cui sbavava. Si sentiva smaniosa di avere le due mani impegnate a segare due cazzi e la bocca riempita da un altro. Li voleva tutti intorno a lei, tutti a godere addosso a lei riempiendole la bocca e il corpo come succedeva nei video.

Cosi sfogò tutto quell’ impeto col ragazzo qualche giorno dopo. Gli leccava il cazzo e immaginava di averne un altro a disposizione ,grosso e duro per lei, per la sua lingua. Mentre affondava la sua bocca sul glande turgido, prese la mano di Marco, ne unì le tre dita più lunghe e le portò all’altezza della sua bocca. Risalì con la bocca facendone uscire fuori il cazzo e guardandolo negli occhi passò a leccare le dita strette tra loro come fossero un altro uccello duro.

Al ragazzo preso un colpo, vedeva la sua ragazza, già diventata sempre più porca, passare con la lingua dal suo membro alle dita, che ne simulavano un altro. La vedeva alternare succhiate dall’uno all’altro sempre più eccitata, sempre più fuori controllo. Giulia aveva uno sguardo perso, leccava e come diceva lei stessa ,’andava in trance’, non capiva più niente.

Marco invece non aveva la forza di fare o dire nulla, guardava sbalordito la sua ragazza che prendeva in bocca il cazzo e le sue dita alternativamente. Non l’aveva mai vista così presa. La vedeva agitare l’incantevole culetto all’aria, lo agitava e inarcava la schiena sempre di più per aprirlo il più possibile.

Così di sua iniziativa allungò l’altra mano libera, scostò il piccolo filino del perizoma, che Giulia aveva preso a indossare da poco, e iniziò a massaggiarle il piccolo e inviolato buchino con due dita.

Il godimento che Giulia provava in quel momento era indescrivibile.

Spingeva il culetto in fuori per facilitargli il massaggio e per aprire il buchino ancora meglio. Sperava che infilasse quelle dita dentro per soddisfare quella sensazione di estremo piacere che le arrivava proprio dal culetto.

Contemporaneamente portò la sua mano al clitoride che turgido richiedeva la sua attenzione.

E venne così, immaginando che al posto della mani ci fossero dei membri dur ad affondare dentro di lei, mentre era intenta a leccare i testicoli e a segare il cazzo del ragazzo pronto ad esplodere da un momento all’altro.

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