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Racconti Erotici Etero

Euforia e gioia inesauribile

By 2 Settembre 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Martina e Riccardo si rincontravano suppergiù dopo un mese, perché stavolta avevano un posto dove andare. Lei aveva bussato timorosamente, lui le aveva aperto la porta accogliendola con un sorriso e un abbraccio, in quella circostanza Martina era molto allegra e raggiante di rivederlo d’avere gli occhi lucidi. Per sbriciolare all’istante quell’iniziale sbalordimento, evitando in tal modo i primi ritegni, lei lo aveva immediatamente baciato, lui di rimando l’aveva ricambiata con altrettanta passione.

Da quel momento non fu pronunciata neanche una parola, per il fatto che non erano più riusciti a staccarsi l’uno dall’altra. Le loro labbra si erano cercate per giorni, le loro lingue s’intersecavano come delle lame acuminate e taglienti, in una smaniosa battaglia dove entrambi sarebbero stati sconfitti dal loro stesso lascivo e libidinoso desiderio. Lui le aveva sfilato il maglione, lei la camicia, mentre adesso i capezzoli irti di Martina spingevano contro il corpo di Riccardo in maniera prepotente. Martina era scivolata a rilento con la bocca sul petto di lui accarezzandolo e baciandolo e poi sempre più giù fino ad arrivare al cazzo di Riccardo, simile a un razzo pronto al decollo, in quanto lei lo aveva tirato fuori avendolo accarezzato con gentilezza, sfregandoselo sulle labbra e sul seno con un modo di fare esperto e navigato.

Riccardo nel contempo l’aveva fatta alzare con prepotenza adagiandola sul letto e sfilandole i pantaloni, perché pure lui non vedeva l’ora d’esplorare e di possedere la sua intimità. Baciandola su tutto il corpo era arrivato fino alle sue mutandine, Martina aveva avuto un gemito accompagnato da un eloquente brivido d’eccitazione. Riccardo le aveva infilato un dito dentro trovandola già ben disposta, appassionata, carica e smaniosa, di conseguenza si era portato il dito al naso per odorarne la fragranza, il suo inconfondibile e penetrante odore di donna.

In quell’occasione Riccardo l’aveva volutamente fatta girare di schiena, scoprendone le meravigliose rotondità e non aveva resistito a intrufolarsi, scomparendo in ultimo dentro quei glutei morbidi e perfetti.

Ambedue erano ormai al culmine, Martina lo aveva implorato d’entrarle dentro, lui aveva prontamente eseguito adeguandosi e ottemperando sollecitamente, irrompendo amabilmente e trovando l’ambiente maggiormente accogliente e confortevole che potesse immaginarsi.

Martina frignava e si contraeva, mentre Riccardo le procurava un piacere immenso e inesprimibile, poiché era la prima volta che un maschio la penetrava in quel modo, perché aveva la parvenza che quel cazzo le arrivasse fino in gola. In verità non si era mai sentita così donna, perché accerchiandolo e cingendolo avidamente aveva gridato raggiungendo l’empireo dei sensi per mezzo di quel cazzo. In poco tempo, fu la volta di Riccardo, che proruppe tutta la sua linfa vitale, inondando le viscere di quella deliziosa femmina appagandosi vicendevolmente.

Il suo meraviglioso e sbalorditivo orgasmo lo aveva dissestato scompaginandolo, non aveva più resistito, perché pure il suo radicale e sostanziale desiderio era stato finalmente placato.

{Idraulico anno 1999}

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