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Racconti Erotici Etero

Ex. A volte ritornano

By 4 Aprile 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Cammino bella tranquilla, con il mio gelato in mano. E’ un Sabato pomeriggio di luglio e mi sono concessa un paio d’ora di relax a Firenze. Da una vita che non ci venivo’
‘Silvia!!!’
Mi blocco e penso
‘Silviaaaaaa!!!!! Fermati!!’
Eppure quella voce”.
‘Oh! Puffetta!!’
Puffetta’solo lui mi chiamava cosi’ma &egrave letteralmente impossibile che lui, Gianluca, il mio ex che peraltro da quel che so adesso vive a centinaia di km da qui, sia a Firenze. Oggi. E che stia camminando nella stessa via in cui sto camminando io!
Mi fermo. Sento una mano toccarmi una spalla che cerca di voltarmi.
‘Silvia’.’
E’ proprio lui’.bello come il sole! Alto, Capelli neri, occhi verdi, labbra perfette. E stronzo.
Certo’stronzo. Perché se fosse stato solo bello come e il sole forse staremmo ancora insieme.
Vivevamo assieme da una settimana quando l’ho trovato a letto, nel nostro letto, con una sua amica.
E aveva avuto anche la faccia tosta di dire che non era nulla di importante’anzi! Che quasi quasi sperava io rientrassi, in modo che se ne avuto voglia’potevo unirmi a loro! Simpaticamente stronzo proprio.
‘Gianluca’come stai?’
‘Bene’..te? ti trovo bene’bellissima come sempre. Che coincidenza trovarsi a Firenze!!!’
Che culo proprio’
‘Posso offrirti il pranzo? Non ci siamo più visti’.hai mandato tua sorella a prendere tutte le tue cose da casa e non ho più avuto modo di’.’
Eccolo li! Sempre stronzo’bel modo di invitarmi a pranzo! Alzo gli occhi al cielo e non lo faccio finire.
‘No ti ringrazio’non ho per niente voglia di rinvangare un cosi bel periodo guarda’
”di scusarmi con te, di dirti che sono stato stronzo e che mi sono giustificato forse nel modo peggiore che potevo’
Mi guarda con quegli occhi verdi che mi hanno sempre fatto impazzire ma tengo duro.
‘No grazie’.
Torno a casa in tarda serata. Gianluca &egrave un capitolo chiuso. Non ci penso più
Arriva un sms da un numero sconosciuto.
‘Eri bellissima oggi’.che hai fatto? Hai venduto l’anima al diavolo?’
‘Si’per evitare di incontrare ancora gente come te’
‘Venduto l’anima al diavolo’e immerso la lingua nell’aceto :=)’
‘Che vuoi da me???’
‘Solo chiederti scusa’e offrirti un pranzo’.
‘ah beh’viviamo in due regioni diverse! Sai come &egrave comodo’
‘Sono stato nuovamente trasferito a Firenze”
Non rispondo. Non voglio nemmeno pensarci.
Passata la notte sveglia a pensare a Gianluca, o meglio al sesso che facevamo io e Gianluca (ma perché diamine mi fa ancora questo effetto????) vado in ufficio.
Prendo il telefono e memorizzo il suo numero. Prendo in giro me stessa dicendomi che lo faccio perché cosi se dovesse chiamarmi so che &egrave lui e non risponderò!
La mattinata scorre molto lenta. Non mi concentro. Penso a come era bravo a letto’penso a quanto era capace di farmi bagnare con uno sguardo.
Penso a quella volta in cui mi regalò un ovetto vibrante con il telecomando e mi portò a cena da sua madre.
Finimmo per far sesso nella sua cameretta di quando era ragazzo.
Penso alla sua lingua che mi lecca, alle sue mani che mi accarezzano.
Prendo il telefono.
‘Io non voglio le tue scuse. Io non voglio pranzare con te. Io voglio scopare con te. Lo facevamo bene’
Invio.
Dopo un secondo me ne sono già pentita’ma oramai &egrave andata.
Mi risponde dopo 10 interminabili minuti.
‘Puffetta alle 21.00 sarò sotto casa tua. Penso io alla cena’
Inutile dire che per il resto della giornata non ho combinato granché a lavoro.
Cosa indossare? Meglio evitare qualcosa di troppo provocante’voglio essere elegantemente semplice!
Si vabeh! Brava Silvia! Gli hai mandato un sms dove gli hai chiaramente detto che vuoi scopartelo’ e ora ti fai problemi con l’abbigliamento provocante?
Arrivo a casa per tempo, alle 19 mi butto in doccia cercando di trovare un po’ di autocontrollo mentale.
Ma chi me lo ha fatto fare? Ma cosa mi &egrave passato per la testa! Lo so bene cosa mi &egrave passato per la testa!
Il sesso non &egrave più stato cosi appagante come con Gianluca.
Esco dalla doccia e mi asciugo i capelli in fretta.
Scelgo un completino intimo in raso blu. Push up e brasiliano.
Indosso un tubino rosso, attillato e corto., sandali gioiello nero con tacco alto.
Orecchini.
Minimale ma efficace.
Ho la pelle abbronzata e i capelli neri. Direi che con il rosso del vestito &egrave un bello stacco.
Una spruzzata del mio profumo preferito e un filo di trucco.
Preparo un aperitivo per due, stuzzichini e prosecco.
Ecco il campanello della porta
Apro e me lo trovo davanti.
Jeans. Camicia grigia e Giacca grigia. Taglio giovanile ed elegante.
E poi’.ha quel modo di scegliere i jeans (o gli slip?!?!?) che mi manda ai matti’si nota sempre il pacco.
Anche se non &egrave eccitato. Ti fa venire voglia di metterci la mano e toccarlo bene bene!
Lo faccio entrare e accomodare sul divano.
Mi aspetto qualche battuta idiota sul mio sms. Mi aspetto che mi prenda in giro
‘Ho ordinato del sushi a domicilio qua vicino. Tra poco lo porteranno. Ti &egrave sempre stato bene il rosso’
Versa il prosecco e propone un brindisi.
Iniziamo a parlare come se niente fosse. Nessun accenno al tradimento. Nessun accenno al mio sms.
Sono stupita!
Suonano alla porta.
Vado ad aprire.
Alla faccia del sushi a domicilio!
Entrano nell’ordine’.un cameriere vestito di tutto punto e 3 ragazzi con due portavivande e un frigorifero di quelli piccoli che si portano anche in spiaggia.
Ci sediamo a tavola. Rimane con noi il cameriere che ci serve per tutta la sera in silenzio e con fare elegante.
Direi che ci ha servito anche troppo vino’e io so che effetto ha il vino su di me. E lo sa anche Gianluca.
Al secondo bicchiere ho già voglia di sesso’ho già voglia di sentirlo dentro di me.
Ma mi impongo di rimanere calma e ‘impassibile’.
A fine cena ci sediamo di nuovo sul divano.
Mi accarezza il viso e mi bacia.
Non aspettavo altro. Sentire la sua lingua calda che accarezza le mie labbra e che si fa strada fino a raggiungere la mia.
Mentre mi bacia mi accarezza la coscia, la mano sale sino all’interno coscia e la bocca scende sul collo.
Sento la sua mano raggiungere il mio brasiliano e non vedo l’ora di sentire la sua mano accarezzarmi il monte di venere.
Apro leggermente le gambe per farglielo capire. Si fa strada e finalmente sento le sue dita arrivare alle mie labbra.
‘Silvia sei un lago qua sotto’.’
Inizio a baciarlo con passione, le nostre lingue si uniscono in una frenetica danza.
Le sue dita sono scomparse dentro la mia fica. Sta toccandomi con un ritmo lento ma deciso.
Spalanco le gambe e gli tolgo la giacca.
Gli sbottono la camicia ed eccoli li’quei pettorali che tanto mi piacevano.
Mi stacco da lui, lo metto spalle al divano e mi inginocchio davanti alle sue gambe.
Slaccio la cintola e lo aiuto a togliersi i jeans.
Abbasso gli slip. Inizio a strusciarmi sul suo cazzo già pronto per farmi godere come nei miei ricordi più graditi.
Lo sego piano piano e con la lingua massaggio la cappella bella lucida e vogliosa
‘anche tu non scherzi’sei bello bagnato” e porto via una gocciolina con la lingua.
I movimenti della mano si fanno sempre più veloci e con la lingua gli lecco tutta l’asta del suo cazzo.
Passo alle palle, cosi dure e tese. Le prendo tutte in bocca e delicatamente le succhio.
Gli piace’sento che geme e sussurra il mio nome.
Lo porto su di giri aumentando il ritmo della sega’.mi muovo molto velocemente, quasi a volerlo far venire ma appena sento che il piacere aumenta troppo mi fermo.
Mi sollevo un po’ e lo prendo tutto in bocca.
Lentamente. Molto lentamente inizio a spompinarlo tenendolo tutto in bocca e leccando intorno alla cappella e all’asta.
Poi lo succhio. Aumento l’intensità del succhiare sino a sentire quasi dolore alle gote.
Non voglio farlo venire.
Smetto di spompinarlo e mi metto in ginocchio sul divano. Mani sulla spalliera.
Non c’&egrave bisogno che dica niente.
Mi balza dietro e mi penetra.
Inizia a muoversi dentro di me con ritmo molto veloce. Ha voglia di me. Ha voglia di venire. Ha voglia di godere e gli piace.
Mi porta all’apice del piacere e questa volta &egrave lui a fermarsi prima del mio orgasmo.
‘sdraiati”
Mi stendo sul divano.
Si ributta con la lingua tra le mie gambe e ricomincia a leccarmi giocando con un dito nella mia figa.
Non reggo. Cerco di non venire’voglio godermi il momento ma non riesco.
Vengo. Urlando il suo nome accompagnato da ‘Oddio’.
Sono stremata ma non ho voglia di smettere.
Si siede sul divano. Io mi siedo sopra di lui voltandogli le spalle e impalandomi sul suo cazzo.
Inizio a fare su e giu. Mi appoggio al tavolino da fumo davanti al divano per avere più appoggio e più ritmo.
Vado veloce.
Sempre più veloce.
Lo voglio dentro.
Lo voglio tutto dentro e voglio sentire il suo cazzo duro che mi penetra quasi a sfondarmi.
Gemo e godo. Voglio venire ancora.
Mi fermo. Smetto di fare su e giu e mi spingo tutto il suo cazzo dentro.
Inizio una danza su di lui. Voglio sentirlo bene prima di venire di nuovo.
Mi dà una pacca sulla schiena
‘Muoviti’.cavalcami’.come prima’cristo se sei brava. Fammi venire’.’
Ricomincio la cavalcata, a ritmo veloce, sempre più veloce.
Stringo la fica. Voglio che si senta stretto dentro di me. Gli piace. Aumento sino a che, insieme, non godiamo.
Un orgasmo in contemporanea. Sento un’ondata di sperma caldo dentro di me ma non sono ancora pronta!
Voglio venire ancora.
Mi appoggio a lui e inizio a toccarmi.
Ci metto poco a venire nuovamente sotto il tocco delle mie mani con il suo cazzo che ancora mi riempie.
Il sesso con Gianluca’proprio come me lo ricordavo

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