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Racconti Erotici Etero

fantasie di giugno

By 15 Marzo 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Era tardo pomeriggio, il paesaggio delle campagne scorreva via, nel tragitto che mi separava da casa al ritorno dal lavoro, un venerdì di giugno, con un caldo soffocante, il finestrino aperto era l’unico sollievo e i miei capelli lunghi svolazzavano per via del vento, tra me e me pensavo :” ah venerdì, che bello, per due giorni posso riposarmi un po’ e divertirmi….”  Di fatto era in programma quella sera una bella uscita con gli amici, qualche birra e un po’ di svago heavy metal style, nel mentre mi crogiolo del programmino squilla il telefono, rispondo era Giulia , la mia ex che ogni tanto mi richiamava per un caffè , un uscita e due chiacchiere… è passato molto tempo da quando stavamo insieme e quindi potevamo permetterci il lusso di stare in buoni rapporti, mi chiese che facessi la sera, io le risposi esplicandole il programma, e lei disse:” non è che c’è posto per una gentil donzella?..” Io risposi di botto :” gentil donzella ..ho i miei dubbi, comunque non penso sia un problema…come restiamo ti passo a prendere, vieni te, o ci si incontra in centro?” rispose:”passo io verso le 9 ok?” ci accordammo per le 9 a casa mia.

Arrivai a casa, erano le 18:15 ,come ogni fine settimana mio fratello era fuori e non sarebbe tornato fino a domenica sera, i nostri genitori si erano trasferiti lasciandoci la vecchia casa di campagna dei nonni , dato che sapevano bene che io in città non ci sarei mai tornato.

Andai in camera a levarmi i vestiti da lavoro, accesi un po’ il p.c. per controllare le e-mail,

Dopodiché mi andai a fare una bella doccia…non feci in tempo ad uscire dal bagno che suonò il campanello, pensai:”chi cazzo è che rompe i coglioni..” Andai ad aprire e con mia enorme sorpresa era Giulia… rimasi sbalordito era vestita tutta in tiro: mini di jeans, stivali neri fino al ginocchio, top nero il tutto risaltava alla meraviglia sulla sua pelle chiara e con la sua chioma nera e quel trucco leggero ma sexy, era una meraviglia per gli occhi…

Io dissi:” che ci fai qui ti aspettavo tra un paio d’ore..sono anche appena uscito dalla doccia ho solo questo accappatoio addosso…insomma non è il massimo”

-” ehh fai tutte queste cerimonie con me…dai su.. no nulla mi annoiavo e volevo farti una sorpresa”

-“ bella sorpresa sì (ridendo)..vai entra”risposi

 -“vuoi un caffè?” chiesi

–         “no grazie l’ho appena preso”

–         “ok però io lo prendo uguale”

 

Ci sedemmo sul divano e ci accendemmo una sigaretta, lei mi fissava con i suoi occhi celesti mentre parlavamo un po’ del più e del meno..finche lei non esordì con una frase, che mi lasciò spiazzato:

-“ma, ti volevo chiedere …hai mai fatto fantasie su di me dopo che ci siamo lasciati?”

-“fantasie del tipo?”

-“sessuali, dico..”

Io imbarazzato e un po’ perplesso ci misi un po’ a rispondere…

-“sinceramente… sì “

-“del tipo?”

-“del tipo…ora mi chiedi troppo”

-“dai son curiosa, e ti sei mai toccato?” ribattè lei

Io rimasi molto imbarazzato ma in fondo con un barlume di curiosità, perché volevo vedere dove andava a parare, tutta via mi sentii spiazzato a quella richiesta così fuori luogo, quindi sgranai gli occhi e dissi

-“cosa?..”

-“si dai..hai capito..via per parità…io mi tocco spesso anche pensando a te, anche oggi”

A quelle parole rimasi a bocca aperta pero sentii da sotto l’accappatoio che laggiù qualcosa si muoveva…e non curante non mi accorsi che era uscito dalla chiusura , del resto, l’immagine di lei che si toccava sul letto o in qualsiasi altro luogo decidesse di portarla la mia fantasia, non faceva altro che eccitarmi.

-“ uh vedo che ti ha fatto effetto…” mi disse guardando e sorridendo

Io imbarazzatissimo dissi

-“ oh scusami , scusa non me ne sono accorto..”

Feci per richiudere  preso dal panico e scattai in piedi girando in fretta di schiena

-“ però anche te mi dici queste cose..insomma non son fatto di pietra”

Lei rispose con tono malizioso

-“beh qualcosa di rigido però l’ho visto”

Ero sempre di schiena cercando di riparare al malfatto , quando sentii lei avvicinarmisi e da dietro cominciare a carezzarmi e baciarmi sul collo, scostando i capelli raccolti  in una coda.

Io non resistevo e lasciai fare sentii le sue mani scendere giù fino a toccarmi il membro irrigidito

 Mi sussurrò

-“è abbastanza inaspettato per te?”

Mi girai e la presi per i fianchi trascinandola a me e le diedi un bacio lunghissimo e sensuale,

Le misi una mano sul collo per accarezzarlo e poi scesi sui suoi tondi e sodi seni che non stavano nella mia mano,

Ad un tratto lei la prese e se la trascinò sotto la gonnella…sentii chiaramente che era senza biancheria e per istinto mi feci largo tra i peli ben curati fino alle labbra bagnate di nettare di donna

Cominciai a stimolarle il clitoride, lei si staccò dalle mie labbra e cominciò a gemere quasi accasciandosi sulla mia spalla nuda e gemendo come mai prima,

Ad un tratto lei ruppe il momento, calando lentamente verso il mio pube, con lo sguardo fisso nel mio e le rosse labbra carnose leggermente aperte quasi in un sorrisetto ammaliante e rapace,

Quando si trovò davanti il mio arnese cominciò a giocherellarci con la punta della lingua, regalandomi sensazioni uniche, poi, con un gesto delicato, lo prese nella sua calda e vellutata bocca

Cominciando il più bell’esempio di fellatio che abbia mai ricevuto,

Ma fu breve, lei si staccò da me per sedersi sul tavolo, dopo di che si sdraiò e si alzò la gonnella, la luce della sera che arrivava, illuminò le sue cosce e la piccola fica bagnata…lei la allargò con due dita quasi ad invitarmi,

Io non mi feci attendere, lasciai cadere l’accappatoio e mi avvicinai,

Per prima cosa le volli levare il top che copriva i suoi bei seni sodi e grossi,

Poi avvicinai il mio viso a quella fonte di piacere che aveva fra le cosce,

E che volevo gustare a tutti i costi, iniziai una lunga serie di leccate intense e voraci come a volerne raccogliere ogni goccia ogni singolo momento del suo piacere, lei si era totalmente liberata d’ogni inibizione, e con la sua mano spingeva la mia nuca come a volermi tenere lì per sempre..

Ma non resistevo più volevo entrare in lei..quindi mi alzai con il suo odore ancora persistente sulle mie labbra umide del suo succo, presi in mano il mio cazzo, e cominciai a strusciare la cappella precisa tra le labbra della sua passera…in su e giù per stimolarla un po’..e lei mi disse con voce spezzata

-“ dai entra… ora… ti prego”

E con un colpo deciso entrai, sentii la sua carne sciogliersi in un abbraccio “liquido”

E il suo fiato farsi affannoso, capii che voleva che la scopassi come mai prima

E cominciai con ritmo alternando a violente pompate ritmi più dolci e lenti..ad ogni colpo sentivo lei che si contorceva nel piacere e che mi diceva

-“ dai cosi non ti fermare… sono tua… sei dentro di me sei dentro di me”

 Sentivo il suo ventre contorcersi, allora capii che stava per venire, continuai mantenendo il ritmo serrato, finche non sentii i suoi gemiti e la netta sensazione che qualcosa colava sul mio membro… infervorato dalla sensazione continuai a mantenere il ritmo fino a farla venire, un’altra e un’altra e un’altra volta ancora., dopo l’ennesimo orgasmo sentii chiaramente che dovevo esserci anche io, la avvertii e lei mi disse: ” vai, vai siii sborrami dentro allagami il ventre” non sentii ragioni, incalzai finche non sentii l’orgasmo farsi sempre più incontenibile allorché rallentai un po’ e sul punto di sborrare diedi dei colpi secchi e cadenzati ..e lì sentii gli spasmi del mio pene che gli schizzavano litri di sperma caldo nella vagina: uno, due, tre, sembrava non finire mai, finche non mi accasciai stremato sul suo seno.. fummo immobili così per qualche minuto uno nell’altra…

Poi ci alzammo erano già le nove e mezza…io decisi di riandarmi a dare una sciacquata…,lei per tutta risposta disse:” visto? Alla fine ho esaudito il tuo desiderio e tu il mio per fortuna dalla mia ultima storia prendo la pillola…quindi si può ripetere quando vogliamo..” Detto questo mi lanciò un sorriso e mi chiese se poteva usare il bagno per ripulirsi un po’ , dopodiché si mise sul divano si accese una sigaretta e mi aspettò come se nulla fosse…e chissà se domani ricapiterà.

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