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Racconti Erotici Etero

fantasie..frammenti

By 26 Agosto 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

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Non potevo credere ai miei occhi ne alle mie povere orecchie, ma sul letto c’era il mio amico N. con il cazzo di fuori e mia madre che gli stava facendo un raspone in piena regola seduta vicino a lui a con lo sguardo agganciato al suo’..La mano di mia madre correva veloce sul cazzo duro di N. e vedevo nella penombra della luna che si era tirata fuori le tettone dalla vestaglia e le faceva ballare davanti alla faccia del fortunato,
”vieni qui’ la sentii bisbigliare le schiaccio’ la faccia tre le sue zinnone”succhiamele’ gli intimo’ in modo perentorio’.
Ascoltare e vedere mi aveva fatto addrizzare il cazzo. Non volevo ammettere a me stesso di essere arrapato e soprattutto che la mia cattolicissima madre avesse un doppio fondo da zoccola.
Continuava a menargli il cazzo a ritmo sostenuto a con l’altra mano gli spremeva le grosse palle come impastasse il pane’il grosso batacchio stava esplodendo sotto la sapiente azione di mia madre, che ad un certo punto gli appoggio’ addirittura le labbra carnose sulla tozza cappella violacea
‘ vengo’ lo sentii ansimare’..
‘Ssshhhhhhhhhhh lo rintuzzo’ lei ‘ non fare chiasso, vuoi svegliare tutti?’ poi amorevolmente gli chiuse il cazzo tra le sue tettone enormi”altrimenti fai un disastro..disse’.
N. respiro’ rumorosamente ed inizio’a sborrare in mezzo alle tettone di mia madre.
Duro’ qualche minuto..mia madre teneva ben saldo il cazzo nelle mani e continuava a mungerlo fino allo svuotamento delle palle.
Usci’ silenziosamente dalla camera senza voltarsi dalla parte buia e lontana dove era il mio letto.
fine

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secondo frammento
Son rientrato in casa prima stasera ed ho sentito delle voci concitate in cucina, la porta era semi aperta ed ho intravisto Alfio, il padrone di casa che era di fronte a mia madre ‘l’affitto di casa sono mesi che non me lo paghi, T” dobbiamo provare una soluzione, io non posso rimetterci cosi’ tanto’anche io ho famiglia sai’
Mia madre girava nervosa per la cucina..’ti supplico Alfio, dammi ancora un po’ di tempo, io sono una donna sola e mio figlio si troverebbe in mezzo ad una strada’è grande per un lavoro lo so ma ancora non lo ha trovato..’
Eruppe in lacrime’..sono disperata’disse ad Alfio, farei qualsiasi cosa per di evitare di finire fuori casa disse in un soffio”
Alfio le pose un fazzoletto di carta..’ prendi’ disse in modo gentile”improvvisamente aveva cambiato tono.
‘Teresa’.-esordi’ l’uomo- davvero dei disposta a fare tutto?- e mentre le diceva cosi’ aalungo’ una mano e la poggio’ su uno dei grossi seni di mia madre’..
Mia madre fece un lungo sospiro, rassegnata’
‘ sei un maiale ‘ disse con disprezzo ‘ hai una moglie giovane e vuoi toglierti uno sfizio con me che sono vecchia e grassa?’ pero’ non gli toglieva la mano da li’, anzi si era leggermente aperta la vestaglia’.
‘Teresa, disse Alfio con la voce impastata dalla voglia, non dire fesserie, tu hai 48 anni ma sei la vedova piu’ ambita da tutti i paesi del circondario’.al mercato si girano tutti per sbirciarti questo culone che tieni cosi’gelosamente per te’.si dice che neanche tuo marito ti abbia sfondato il culo’vorrei vedere se dicono la verità’
‘non mi parlare in modo cosi’ volgare alfio,non c’è n’è bisogno’.comunque si’ sono vergine di dietro, anche se mio marito ci ha provato e non c’è riuscito’..avevo il culo troppo grosso per lui e non ci arrivava’contento?’..
Fammelo vedere ‘ disse Alfio-
Mia madre si alzo’- ‘non qui ‘disse- potrebbe rientrare mio figlio ‘andiamo di là- disse laconica.
‘niente affatto- si impunto’ alfio- chinati sul tavolo ed alzati la vestaglia..’
Mia madre docile si chino’..avevo la panoramica del suo viso in primo piano’poggio’ la fronte sul tavolo mentre si alzava la vestaglia’esclamazioni di sorpresa arrivarono da Alfio’
‘Dio Mio che gran buco di culo che tieni’disse Alfio’
E lo vidi mettersi in ginocchio’.
Vidi il volto di m ia madre contrasri in una smorfia mista di disprezzo e piacere
‘..che fai’disse a bassa voce’- viene mio figlio’.smeettila” intanto pero’ mia madre aveva cominciato ad ansimare’
‘fai quello che devi fare ma sbrigati’. Gli disse voltandosi un po” si agrappo’ ai bordi del tavolo mentre l’uomo si era calato i calzoni’di sfuggita vidi il suo enorme cazzo, mia madre invece lo senti’ perbene ‘
‘mmmmmh’ fece lei mentre la cappellona spingeva nello sfintere,,poi con un profondo sospiro si rilasso’ e il cazzo si immerse nei suoi intestini’l’altro l’aveva abbrancata per i fianchi e grugniva soddisfatto.
Inizio’ a pompargli il culo e lei non poteva che assecondare i colpi’fino alla fina, che venne presto.

Non troppo comunque per vedere le tettone di mia madre che ballavano senza ritegno sotto i colpi dell’uomo..
Si scarico’ dentro lasciandola esausta.
fine.

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