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Spesso mi scrivete per sapere se i racconti sono veri o inventati. Il primo &egrave totalmente inventato mentre gli altri due, come quello che state per leggere sono in parte veri ed in parte arricchiti con la fantasia.

Tempo fa sono stato contattato da un ragazzo interessato a dare la sua fidanzata come Schiava ammesso che lui potesse assistere senza dover intervenire.
Dalle mail viene fuori che lui &egrave un cuckold a cui piace essere legato in disparte e guardare la propria ragazza che si fa sottomettere o comunque che ha rapporti sessuali con altri uomini.
Inizia a mandarmi foto di lei e descrivermi le varie esperienze che ha avuto. Lei, come d’altronde mi descrive il suo ragazzo, ha un fisico molto bello, belle gambe, un bel culetto ed una terza, almeno sembra, di seno. Il viso non molto bello, ma con due occhi da porca. Dice che hanno entrambi 25 anni e che da qualche mese sono andati a convivere. Lei ‘&egrave sempre stata una ragazza facile e molto esibizionista. Dice che spesso hanno messo annunci su internet per far scopare la sua donna, ma dovevano sempre farlo in macchina o a casa degli uomini che la volevano. Fino a che, sempre secondo la sua versione, da quando hanno una loro appartamento non passa giorno che non ci sia un loro amico o amici di amici, raramente anche in gruppo, a fargli visita per ‘usare’ la sua fidanzata. ‘
Inizialmente ho creduto che fosse un perditempo in quanto diceva di vivere in un paese a pochi km da dove vivo io’ vicino, lei porca e sottomessa, lui che mi contatta per offrirmela’ non mi convinceva affatto finch&egrave non mi lascia il suo numero e mi chiede di chiamarlo. Così chiamo e la voce che risponde non &egrave maschile, ma di una ragazza. Da l’accento si capisce che &egrave della zona di cui dicono di essere, quindi, per fortuna, mi sbagliavo.
Dopo le varie presentazioni mi dice che se voglio posso metterla alla prova per vedere quanto ‘&egrave troia ed ubbidiente’. Sono in un noto centro commerciale e che una volta terminata la chiamata mi manderà le foto a conferma.
Dopo poco la chiusura della conversazione mi arriva il suo messaggio. Nella foto c’&egrave lei. Tacchi alti, leggins in pelle neri attillatissimi, una maglia a rete bianca che la lasciava praticamente con il corpo nudo ed il reggiseno nero in bella evidenza. Il tutto coronato dal suo viso appena truccato ad eccezione delle labbra tinte di un rosso fuoco. I capelli, neri e lunghi fino a metà schiena.
Altro squillo ed altro messaggio. Questa volta scritto: ‘Hai visto quanto sono troia? Mi guardano tutti e sono eccitata solo a pensare cosa mi farebbero. Spero che prima di uscire da qui qualcuno abbia il coraggio di sbattermi in un angolo e mettermi il cazzo in bocca. Mi piace tanto essere maltrattata, sai?’
In risposta le scrivo dicendole che se &egrave davvero come dice deve individuare un gruppo di ragazzi, single per non creare problemi, che la stiano osservando con interesse. Mandarmi una loro foto per farmi giudicare se li ritengo adeguati, quindi si dovrà presentare e passare al telefono uno dei ragazzi.
Altro squillo, altro messaggio: ‘Come vuoi. Vedrai come sono puttuana. Il mio ragazzo mi ha chiesto di domandarti se potrà assistere. Dammi un pò di tempo per trovare quelli giusti e ti mando un msg.’
Naturalmente la mia risposta non poteva essere che positiva e mi misi in attesa. Forse non sarà tutto vero quello che Alessandro mi ha raccontato di Sonia, ma sicuramente la sua ragazza &egrave una gran Troia a cui piace esibirsi e farsi trattare senza rispetto.
Giusto. Alessandro e Sonia sono i nomi fittizi che userò per identificare i due protagonisti delle mie vicende. Capirete da soli il perch&egrave resto vago nell’usare ‘luoghi e nomi.

Lo squillo del cellulare mi riporta alla realtà. Il display mi avverte che dall’ultimo messaggio sono passati circa 20 minuti.
Come prima il primo messaggio &egrave una foto. Tre ragazzi, sicuramente ventenni di razza bianca. Tutti palestrati e vestiti tipo rap. Barba cresciuta, ben tenuta e capelli rasati.
Risquilla il telefono, ma questa volta &egrave una chiamata.
‘Ciao Sonia, ce ne hai messo di tempo a trovare qualcuno da far godere.’
‘Perdonami, ma alla fine non &egrave semplice come sembra. Molti sono con le donne, altri quando mi vedono interessata ai loro sguardi si dileguano. Questi”
‘Non mi interessano le tue giustificazioni. Adesso vai da loro, ti presenti dicendogli che vuoi cornificare il tuo ragazzo e che ti potranno usare come vogliono. Poi mi passi uno di loro.’
‘Come vuoi. Sarò la loro puttana. Sai? Sono tutta bagnata al pensiero di cosa devo fare ed il mio ragazzo &egrave a cazzo ritto. Adora vedermi fare la troia.’
Rumore di sottofondo, voci indistinte, poi più chiaramente sento il loro dialogo.
Sonia: ‘Salve ragazzi. Ho notato che mi stavate guardando. Cosa mi vorreste fare?’
Loro: ‘Ma ciaoo. Hey, questa non perde tempo.’ ‘. ‘e si fa anche toccare. Scommetto che sei una gran puttanella. Vero? Quanto ti piace il cazzo?’
Sonia: ‘Si. Sono una puttanella come dite voi. Mi piace tanto. Lo vorrei sempre dentro.’
Loro: ‘Da quanto non ne assaggi uno? E’ puttanella?’
Sonia: ‘Oddio. Se mi dite così mi fate vergognare.’ ‘ ‘Ma quanto vi piace il mio culetto? Non smettete un attimo di toccarlo…. Mi hanno inculata ieri sera. Due uomini. Non sò chi fossero.’
Loro: ‘Senti senti. Ti fai anche rompere il culo da gli sconosciuti. Ma sei davvero una puttanella allora. E dove eri per farti sfondare il culo? Sentiamo.’
Sonia: ‘Ieri sera. A fine lavoro. Mi vergogno’ Ero rimasta sola con due clienti. Mi hanno fatto dei complimenti ed io’ io’ ecco’ io non ce la faccio. Quando sento delle attenzioni su di me mi prende una gran voglia’ mi hanno inculata e poi mi sono venuti in bocca’ Si’. Ho bevuto tutto e gli ho pulito i cazzi sporchi di me’.’
Loro: ‘Puttanella, ma lui chi &egrave? A noi piacciono le fiche.’

Sonia: ‘Lui &egrave” ‘ ‘se continui a baciarmi come faccio a parlare?’ ‘. ‘Lui &egrave il mio ragazzo, Alessandro. Starà in disparte a guardare.’
Voci di fondo con osservazioni pesanti su Alessandro e su Sonia’.
Sonia: ‘Prima però uno di voi deve rispondere al mio telefono. C’&egrave il mio padrone’….’per favore prendete il telefono e poi potrete giocare con me quanto volete.’
Una voce diretta arriva al mio orecchio: ‘Pronto? Con chi parlo? Siamo qui con la troietta e dice che dobbiamo parlare con te.’
‘Salve. E’ una prova che ho dato alla troietta, per usare le vostre parole. La dovete portare con il suo ragazzo in un luogo appartato o dove vorrete voi. Lì, mentre il suo ragazzo guarda e si sega voi tre la potete scopare ed usare a piacimento.’
Voce: ‘Ma cos’&egrave uno scherzo? C’&egrave una telecamera nascosta da qualche parte? Hey coglione, credi che siamo degli scemi?’
‘Ascolta, può darsi anche che io sia il coglione che dici e che sia una candid camera. Io ti dico che non lo &egrave e se non mi credete fate pure. Però se avete torto ed io non sono il coglione che dici vi sarete persi una scopata con la troia che state palpeggiando e concluderete la serata sparandovi una bella sega invece di scaricare le vostre palle dentro di lei.’
Voce: ‘Ok. Vedrai come la spacchiamo in due questa puttanella. E’ tutta rossa per l’eccitazione. Se continuiamo a trattarla così questa puttanella avrà un orgasmo qui in mezzo a tutti. E comunque il cornuto deve solo guardare. Intesi?’
‘Lui guarderà soltanto. Scatterà qualche foto e mi manderà qualche messaggio. Tutto qui. Divertitevi.’
Chiudo la conversazione e rimango in attesa degli sviluppi. Sono seduto alla mia scrivania a lavoro. La mia mente &egrave occupata tra tabelle Access e query. Circa un quarto d’ora prima &egrave terminata l’ultima chiamata di Sonia. Poi più niente fin quando non squilla il cellulare. E’ una chiamata, ma con il numero diverso da quelli precedenti. Rispondo.
All’altro capo della linea c’&egrave Alessandro, il fidanzato di Sonia. Segue una breve conversazione dove dice di essere in auto da solo mentre sta seguendo l’altra auto.
‘Sei uno stupido, Alessandro!’
‘Stupido? Perch&egrave Padrone? Abbiamo fatto quello ci ha ordinato.’
‘Poi te lo spiegherò. Ma se fossi in te ci penserei sopra del perch&egrave sei stato un coglione. Comunque dimmi.’
‘Scusi… ‘
‘Non scusarti. Avete fatto ciò che vi ho chiesto, ma il mio darti di stupido riguarda una leggerezza tua. Adesso parla e smetti di scusarti.’
‘Si. Le dicevo che prima di salire in macchina con loro le hanno fatto togliere il reggiseno e lo hanno dato a me dicendomi di segarmici. A turno hanno giuocato con i suoi capezzoli che uscivano dal golf a rete. La baciavano e ci offendevano. Poi sono saliti in macchina. Lei dietro in mezzo a due di loro.’
‘Ti stai segando vero? Si sente dalla voce. Voglio che quando vieni lo faccia nelle coppe del reggiseno. Quando sarà finito tutto glielo farai rimettere imbrattato del tuo sperma.’
‘Come vuole. Non vedo Sonia. Sarà accucciata a spompinarli.’
‘Ok Alessandro. Adesso basta. Contattami quando vi fermate.’

Non passano 5 minuti che mi arriva dei messaggi. Sono delle foto.
Dalle immagini si vede che sono in un cantiere in piena campagna. Sarà sicuramente un cantiere abbandonato. Lei &egrave nuda. Indossa solo le scarpe. Si vede che &egrave bagnata ed eccitata. Da le foto sembra che abbia qualcosa in mezzo alle gambe, ma non si capisce bene.Durante il tragitto non hanno perso tempo. Il rossetto &egrave completamente sbavato intorno alla bocca. Segno che usa rossetti di scarsa qualità, ma soprattutto che li ha spompinati per tutto il viaggio. I seni, gonfi nella loro 3a e ben sorretti grazie alla sua età, sono arrossati a testimoniare i molti palpeggiamenti subiti. Il ventre piatto termina sul pube completamente depilato. Le gambe toniche con pelle liscia e muscoli ben modellati a disegnare delle cosce da modella.
Arrivano altri messaggi.
‘Guarda cosa li hanno fatto alla mia Sonia. Ho una puttana di fidanzata. E’ a quattro zampe con il viso circondato da i loro cazzi. Li stà spompinando uno per uno. Guarda che troia. RIesce a prendere anche due cappelle in bocca.’
Altre foto.
Si vede Sonia messa a quattro zampe. Tiene la schiena inarcata ed il culo ritto. Sa di avere un bel corpo e decisamente, grazie alla sua troiaggine, sa come sfruttarlo per eccitare. Il suo viso nascosto tra i corpi dei ragazzi.
Una foto da dietro immortala il suo splendido culo. Tiene le gambe divaricate. La fica completamente esposta. Poi capisco cosa ha tra le gambe.
Tiene il culo ritto. Sodo e ben modellato. In mezzo alle natiche lo sfintere irritato per le mutandine infilate nell’ano. Ne esce una parte come una piccola coda.
Poi arriva una chiamata: ‘Ho già sborrato una volata nel reggiseno.’
Voci di sottofondo: Sei proprio una puttana – Ciuccia troia – Che faccia da pompinara – Ciucciacazzi – Senti come mugola la troia – Segati cornuto – Ti piace &egrave la tua fidanzatina troia aperta come una vacca? – Mmm’ mi ha preso l’ucello in gola fino alle palle’ mmm’ si massaggiami le palle troia – Guarda come sbava la ciucciacazzi – Fatti strizzare le tette vacca – Così mi fai male – Zitta troia – Mmmph’ non tiratele così’ Mmmph’ Shi’ Ne voglio ancora’ – Si. Mettili le mutande nella fica mentre la inculiamo – Adesso ti rompiamo quel culone da vacca – Mmmph’ Oddio si’. Mml mml’. lo sento tutto dentro ooh anc’ mmph’ – La troia ha il culo rotto – Prendi vacca – Li &egrave entrato tutto in culo senza sforzo – Ciuccia il cazzo zoccola – Tieni, fatti sputare sul viso bagascia. – Lecca la mia saliva schifosa ninfomane

Termine della chiamata. Altre foto.
Un primo piano del viso di Sonia. Occhi chiusi. Il naso arrossato. Del rossetto non c’&egrave più traccia. In bocca ha due cappelle. Le labbra esageratamente distorte nell’accogliere i due glandi.
Scorro’ Lei &egrave a bocca aperta e la lingua fuori. I suoi occhi castani guardano in su. La frangetta di capelli sulla fronte &egrave appiccicata alla pelle. Il viso &egrave fradicio. Sicuramente sporca di sputi e sborra.
Scorro’ Le sue labbra attaccate ai peli del pube di uno di loro. Il cazzo totalmente scomparso nella sua bocca mentre guarda con occhi da troia il ragazzo che sta godendo della sua bocca.
Sorro’ Delle mani che palpano l’invitanti seni di Sonia
Scorro’ Due dita strizzano e tirano senza riguardo i capezzoli verso il basso. Le mammelle sono allungate e rosse per l’irritazione.
Altro Squillo, altra foto:
si vede la ragazza inquadrata con un cazzo in bocca ed uno che la sta inculando mentre un terzo ragazzo le palpa i seni.
Scorro’ Questa volta un video. Si vede lei tenuta per i fianchi ed il bacino di uno di loro che la sta inculando. Nell’audio i gemiti della ragazza ed i grugniti di lui.
Scorro’ Altro video. Lei nuda, a quattro zampe mentre le scopano la bocca e la inculano. Offese pesanti a lei ed il suo ragazo, grugniti, gemiti.
Altri messaggi.
‘L’hanno riempita di sborra. Li sta leccando le palle e pulendo i cazzi con la lingua. La mia Sonia &egrave un impasto di sborra e sputi. Mi sono segato un’ altra volta nel suo reggiseno.’
Passa un quarto d’ora. Arriva una chiamata. Voce affannata. Femminile. E’ Sonia.
Lei: ‘Buonasera. Sono andati via.’
‘Buonasera Sonia. Ti sei dissetata con il loro sperma?’
Lei: ‘Dimmi che sono una brava troia’ me lo dica. Si, ho bevuto tutto come una brava bambina.’
‘Sei davvero una brava bambina. Brava Sonia. Fino ad oggi ho avuto dei dubbi, ma adesso mi avete convinto.’
Sonia: ‘Posso rivestirmi? Ho freddo.’
‘Non pulirti. Tanto l’unico posto dove adesso potete andare sarà casa vostra. Ti concedo solo di passare una mano sul viso per levarti quel lordume. Dovrai pulire la mano con la lingua. Poi potrai rivestirti.’
Sonia: ‘Grazie. Sono distrutta.’
‘Devi indossare il reggiseno. E’ pieno dello sperma del tuo cornutello. Le mutandine, rimettile in culo.’
Sonia: ‘Ma”
‘Problemi?’
Sonia: ‘Come vuoi’ come vuole.’
‘Se per voi va bene verrò sabato mattina e ci conosceremo.’
Sonia: ‘Ma c’&egrave ancora 4 giorni! Oggi &egrave martedì. Possiamo chiamarti nel frattempo?’
‘Devi imparare ad attendere e saperti trattenere. Ci vedremo sabato.’

La conversazione prosegue decidendo luogo ed orario, ma se sarete pazienti lo scoprirete nel prossimo capitolo.

Sabato mattina. Raggiungo in auto il luogo dell’incontro. Alcuni isolati a piedi. In spalla ho uno zaino con dentro alcuni accessori che possono essermi utili per le prossime ore.

Il luogo d’incontro &egrave un bar vicino casa loro. Giro l’angolo. Mi trovo di fronte al bar. Alcuni tavolini fuori con persone sedute. Tra i clienti, tutti di una certa età, si distingue una coppia decisamente più giovane. Lui, come dalle foto, con capelli mori scompigliati come detta la moda, una t-shirt, jeans e scarpe di ginnastica. Seduta di fronte c’&egrave Sonia. Capelli raccolti in una coda, truccatissima. Indossa un vestito bianco che le arriva fino a metà cosce. Scollato quel che basta per mettere in mostra i seni estremizzati da un reggiseno ad hoc.
‘Alessandro e Sonia. Giusto?’
Lei zitta. Rossissima in viso. Per essere una così facile &egrave molto timida, almeno fin che non perde il controllo. Un mix che mi piace molto.
Alessandro di porge la mano dandomi il buongiorno.
Mi seggo sulla sedia libera. Poso sul tavolo lo zaino.
‘Così ci conosciamo di persona. Cosa vi ha spinto a voler essere sottomessi? O meglio a voler far sottomettere Sonia. Se ho capito bene tu vuoi solo assistere e segarti.’
Alessandro: ‘S’ si. Io voglio solo assistere. Ci siamo sempre eccitati a raccontarci situazioni dove Sonia viene brutalizzata ed abusata contro la sua volontà’:’
‘Frena. Qui non viene tolto un capello a nessuno se non &egrave consenziente. Percui il contro la sua volontà levatelo di mente.’
Il ragazzo del bar ci interrompe per sapere se vogliamo qualcosa da consumare. POchi attimi e se ne va con 3 caff&egrave in ordine.
‘E tu Sonia che stai ad occhi bassi e tutta rossa? ‘L’altro giorno non eri tanto timida quando ti sei fatta inculare da quei tre ragazzi. Quando siete tornati a casa ti ha pulita Alessandro? Leccandoti tutta, oppure ti ha tenuta sporca di sborra. Dimmi Sonia, come &egrave andata?’
Sonia fa un profondo respiro, i suoi seni che si gonfiano dietro l’audace scollatura sono veramente provocanti: ‘Per tutto il ritorno in auto mi ha masturbata. Non mi ha tolto i leggins per non sporcare i sedili. Sai, avevo il culo pieno di sborra di quei ragazzi. Arrivati a casa mi ha scopata mentre mi dava di troia e mi &egrave venuto tutto in bocca anche lui. Ho dovuto berla tutta prima di potermi fare la doccia. Prima di andare a dormire mi ha inculato due volte e non mi ha fatto pulire’.’
Arrivano i caff&egrave. Sorseggiamo in silenzio le calde bevande.
‘Quindi Alessandro non sei proprio remissivo. Quando sei da solo con lei ti piace avere il comando a quanto pare.’
Alessandro: ‘Quando sono solo con lei si, ma quando la scopano mi tiro da parte.’
‘Allora tu’ rivolgendomi a Sonia ‘sei non solo una troietta che si fa scopare da tutti, ma quando siete soli ti fai anche sottomettere.’
Sonia:’Lui mi scopa con violenza e mi sculaccia, ma non andiamo oltre. Vabb&egrave. poi mi fa scopare da tutti, ma quello lo faccio anche da sola quando capita l’occasione.Con Lei spero che sia diverso. Spero che non abbia rispetto per me.’
‘Finisci di raccontarmi di quella sera. Hai bagnato il letto?’
Sonia: ‘Oddio, s’ si. Tra la mia fica e la sborra che perdevo dal culo ho macchiato le lenzuola ed ho dovuto dormire tutta la notte in quella pozza di sperma.’
‘Sai cosa c’&egrave in questo zaino? C’&egrave qualcosa che userò su di te.’
Sonia accavalla le gambe e stringe le cosce visibilmente. Avvampa in viso: ‘Oddio. C’&egrave una frusta? Vuole frustarmi. Oddio. Non sono mai stata frustata. Spero di non deluderla. Non sò’ Mi farà tanto male? Sarò indicata da tutti quando mi vedranno con il corpo segnato.’
‘Forse’ oppure ci sono altri oggetti di cui qualcuno potrebbe comunque farti male. Lo scoprirai dopo. Ditemi come vi siete conosciuti.’
Alessandro prende la parola: ‘In verità siamo entrambi di *** e ci conoscievamo già. Non uscivamo con gli stessi amici, ma bene o male si era amici. Lei fin da quando aveva 16 anni aveva la nomea di essere una gran puttana.’ Sonia arrossisce ed annuisce con la testa ‘Poi un giorno ci siamo trovati ad una festa. Lei come sempre faceva la troia con tutti. Io ed un altro mio amico l’abbiamo portata in un luogo appartato e si &egrave fatta scopare da tutti e due. Poi per il resto della serata siamo rimasti a parlare io e lei e da lì ci siamo messi insieme. A me sono sempre piaciute le puttane come Sonia.’
‘Quanto sei puttana Sonia? Su diccelo, non vergognarti. Con quanti uomini sei stata?’
Sonia stringe cambia posizione. Stringe e struscia tra se le gambe: ‘Sono tanto puttana. Non lo dico per eccitala. Lo sono davvero. Non sò con quanti uomini sono stata. Non li conto, ma sono tanti.’
‘Fai la troia anche a lavoro? L’altro giorno hai detto che ti hanno inculata sul posto di lavoro due clienti.’
Sonia:’Mi vergogno’ per favore’. no, sul lavoro non mi scopano. Cio&egrave durante l’orario di lavoro lavoro’ cio&egrave’ Nelle pause avvolte mi scopano 2 magazzinieri, ma non sempre. Qualche volta &egrave capitato che mi ha scopata qualche cliente, ma capita quasi mai.’
‘Sei mai stata con delle donne?’
Sonia:’No, non mi &egrave mai capitato. Non sò neppure se mi piacerebbe. Non ciò mai pensato. Vuole sapere dove mi scopano a lavoro?’
‘Dimmi.’
Sonia:’I due uomini magazzinieri di solito mi scopano insieme. Mi portano in un bagno fuori servizio della ditta e mentre uno mi scopa l’altro mi incula. I due sconosciuti dell’altra sera mi hanno inculata sulla scrivania. Eravamo rimasti solo noi tre ed io dovevo chiudere.’
‘Scommetto che hai una gran voglia di segarti a sentirli dire quanto &egrave troia vero Alessandro?’
Alessandro:’Si. Non vedo l’ora che la prendi. Così mi farò una sega.’
‘Ed ecco il cornutello di Alessandro che esce fuori’ Come credi che userò la tua fidanzata?’
Alessandro:’Sei un Padrone. La legherai e la scopi e la sculacci finch&egrave ne hai voglia.’
‘Ma senti senti il nostro Alessandro’ Mi sà che ti sbagli. Se volete possiamo andare. Così ti conoscerò meglio, Sonia.’

Ci alziamo dal tavolo. Pago il conto, e ci avviamo verso casa loro.
Alessandro &egrave avanti, io dietro tengo Sonia stretta per la vita. La porta si chiude alle nostre spalle.
L’appartamento &egrave un bilocale. Cucina con soggiorno, bagno e camera.
Sonia si dirige verso la camera togliendosi immediatamente il vestito.

‘Ferma. Dove cazzo vai Sonia’. lascia il vestito dov’&egrave e mettiti in piedi al centro della stanza. Dal vivo sei ancora più puttana, sai?… Non ho detto che ti devi muovere o parlare. Stai in piedi. Ferma e zitta.’

Alessandro &egrave in piedi. Appoggiato di schiena ad una parete mentre si massaggia il pacco da sopra i pantaloni.

‘Tu che ci fai lì a fare il guardone?! Forza, spogliati e resta in mutande. Prendi una sedia e mettiti a sedere. Zitto e non dire niente.’

Sonia non si muove.
La osservo, ha un corpo da vera modella. Indossa solo i tacchi che ancora non le ho fatto togliere ed il reggiseno. Le mutandine non le ha indossate.
Due belle gambe tornite che terminano con un culo ben disegnato.
Il ventre piatto, ma non scolpito. I seni, strizzati dal reggiseno, bianchi ed invitanti. Le braccia stese lungo i fianchi. Belle mani affusolate, con unghie ben curate. Il viso non &egrave il massimo, ma i suoi occhi da porca riscattano il contorno. Come l’altra volta ha le labbra rosso fuoco.
La prendo per i capelli spingendole la testa indietro. Lei sospira, traballa; emette un gemito più di stupore che di piacere. Poi la lascio.

‘Allora Sonia prima di fare qualsiasi cosa sappi che se vuoi fermare il tutto devi dire una safeword che sceglierai tu. Ok?’ Annuisce con la testa.
‘Sai cos’&egrave una safeword?’ Annuisce ancora.
‘Allora dimmi questa parola, su non ci vuole molto.’

Sonia si guarda in giro. Lancia lo sguardo sul computer che &egrave su una mensola.

‘Mela, la parola &egrave mela.’
‘Se hai scelto mela come safeword di: La safeword che dirò se voglio interrompere tutto &egrave mela.’

Ripete la frase come un automa.
La riprendo per la coda strattonandole la testa in dietro. Sospira. Le infilo tre dita in bocca. Sonia come in automatico inizia a leccarle. Sento la sua lingua giuocarci, avvolgerle, leccarle. Sento la sua saliva calda che aumenta nella sua bocca vogliosa.

‘Vorresti un bel cazzo da ciucciare al posto delle dita, vero troia?’
‘Shi dmmlo. N bisogno.’
Le tolgo le dita di bocca. Rimane a bocca aperta. Le afferro la lingua e le sputo in bocca.
‘Inghiottisci puttana, fai finta che sia sborra.’

Esegue mentre mi guarda con occhi vogliosi.

‘Avanti togli il reggiseno brutta vacca. Fammi vedere queste belle tettone da puttana.’
Il reggiseno cade ai suoi piedi. Le afferro i capezzoli e li tiro. ‘Ti fanno male? Dimmi che ti piace farti tirare i capezzoli. Dimmelo puttana.’
‘Siiii, mi piace. Mi piace davvero farmi tirare e ciucciare i capezzoli. Ti prego dammelo.
Dammelo dentro. Ho voglia.’
Le afferro le tette con le mani e le stringo con forza tirandola a me. Fa un urlo strozzato. Vedo che si struscia le gambe. Tenendo i suoi morbidi seni strizzati tra le mani la bacio.
Sento il calore delle sue labbra, labbra che istantaneamente socchiude per permettermi di cercare la sua lingua.
Con una mano inizio a masturbarla, ha la fica fradicia, caldissima.
Le infilo dentro due dita, poi un terzo; sento la sua fica calda ed umida contrarsi e rilasciare. Sonia geme, chiude gli occhi e chiede il cazzo.
Le scosto le pieghe superiori delle labbra vaginali per iniziare a giuocare con il suo clitoride, lo strizzo.
Sonia lancia un urlo ed appoggia la bocca sulla mia spalla mentre geme a bocca aperta.

‘Adesso basta giuocare, troietta. Su mettiti in ginocchio.’
Sonia rimasta solo con i tacchi esegue, si inginocchia guardandomi dal basso. I suoi occhi, stirati dalla voglia sono irresistibili.
‘Adesso vedrai cosa ho nello zaino.’
Lo svuoto rovesciandolo a terra davanti a lei, Sonia osserva gli oggetti.
‘Userai anche quel grosso vibratore? Oddio. Mi romperà, non ho mai preso cazzi così grossi.’
‘Vedremo. Vedremo se riuscirai a prenderlo. Intanto dammi i polsi e le caviglie.’

Con il nastro americano lego le caviglie poi passo a fissarle insieme i polsi dietro la schiena.
La posizione le fa sporgere sensualmente i seni.

‘Queste belle tette vanno punite. Non pensi Sonia?’
‘La prego. Non mi faccia tanto male… devo essere punita’ ma”

L’ammutolisco tirandole un grosso schiaffo su un seno. Prendo una clips con una molla abbastanza forte e la fisso ad un capezzolo. Urla. Mi guarda. Geme.
Le prendo l’altro seno, le ciuccio il capezzolo. Lascia andare un fievole si di piacere.

‘Adesso tocca anche a questo capezzolo, farà male, sai Sonia?’
Lascio la presa della molletta. Sonia chiude gli occhi e si morde un labbro.
‘Credevi forse che ti avrei scopata? Un cazzo lo puoi avere quando vuoi troia. Devi imparare a resistere dal ciucciare i cazzi.’
L’aiuto a mettersi a pecora, le faccio poggiare una guancia a terra e tenere il culo ritto.
Parte un primo schiaffo sul culo, poi un altro ed un altro ancora.

‘Devi ringraziarmi ad ogni colpo!! Capito puttana?’ Le prendo le labbra della fica con una mano le stringo e tiro. E’ completamente fradicia.
‘Capito??’
‘Grazie.’
Poi un altro colpo sul culo sempre più rosso ed un altro grazie.
Le lecco la fica ed il buco del culo, le infilo la lingua dentro come se la pomiciassi. Sonia geme. ‘Siii. Leccamela. Mi piace. Ti prego ancoraaa’.’

Sussulta quando senza avvertirla le infilo due dita in culo. Le stantuffo lo sfintere anale con le dita mentre continuo a leccargliela, percorro la sua fica per tutta la lunghezza tra le labbra vaginali.
Le mordo, le lecco e le do dei colpetti sul clitoride, glielo prendo in bocca per succhiarglielo.
Sonia muove freneticamente il bacino, si agita e geme; vado avanti per diverso tempo fin quando non sento che sta arrivando all’orgasmo.
Mi fermo e la faccio mettere di nuovo in ginocchio.
Sonia fa dei grossi respiri.
Le tette, ancora con i capezzoli stretti nelle mollette, si sollevano ad ogni respiro.
‘Mmmm.. ti prego’ ti prego’ me lo dia la pregoooo’. ne ho bisogno’ voglio il cazzo’ mi scopi’. non ne posso più.’
La prendo per i capelli, la tiro in dietro e le schiaffeggio i seni. Le sputo sul viso.
‘Ancora non hai capito?! Non capisci che devi imparare a trattenerti? Sei una troia!!!’
Altro schiaffo su un seno. Sonia urla quando salta una molletta da un capezzolo.
Ha le tette completamente arrossate.
‘Mi fanno male le ginocchia. La prego. Sarò brava’ ‘
Guardo Alessandro. Le mani nelle mutande visivamente chiazzate.
‘Smetti di segarti!! Corri a prendere dei cuscini e portali qui!’
Il ragazzo scatta come risvegliato da una trance ed in tempo zero &egrave pronto con i cuscini.
Li metto sotto le ginocchia di Sonia.
‘Sai che puoi fermare tutto se pronunci la parola mela, ti ricordi vero che ti basta dire mela per essere slegata e smettere tutto.’
La ragazza mi guarda. Il viso in un impasto di trucco, apre la bocca e tira fuori la lingua. ‘Me lo dia, la prego. Se lo faccia ciucciare”
Raccolgo da terra il cinturino con il bollgag e glielo faccio vedere.
‘Ecco troia ciucciacazzi. Con questo starai più zitta. Apri la bocca puttana.’

Sonia socchiude la bocca permettendomi di metterle la pallina tra le labbra, senza dirle niente abbassa la testa e si fa allacciare la fibbietta dietro la nuca.
Mugola. Le lecco e bacio il viso.
Mi tiro fuori dai pantaloni il cazzo ed inizio a strusciarglielo sul viso e sulle labbra.
‘Lo avresti voluto in bocca, vero troia? Tutto in bocca fino alle palle brutta ciucciacazzi.’
Non smette di mugolare, dalla bocca cola saliva e la figa fradicia all’inverosimile.

‘Adesso occupiamoci un pò di questa passerina depilata.’ Mi guarda con voglia ed annuisce.
‘Cosa possiamo farle? Cosa? Non ci prenderai proprio niente dentro puttana. Anzi adesso ti farò impazzire veramente’

Accendo un vibratore, non quello grande, ma uno piccolo lo struscio sul suo corpo voglioso per fermarmi sul clitoride.
Come presa da una scossa elettrica Sonia inizia a muoversi freneticamente.
Prendo il nastro americano, le passo il nastro da metà schiena fino a tra le natiche. Le appoggio il vibratore acceso tra le labbra della fica facendo ben attenzione che sia a contatto con il suo clitoride. Quindi passo sopra con il nastro fino all’ombelico. Un altro giro lo passo intorno alla pancia in maniera da rafforzare l’altro che regge il vibratore.

‘Bene puttana, adesso vediamo quanto sai resistere.’
Prendo gli altri due cuscini e li posiziono accanto a lei per poi avvertirla che in caso voglia smettere si butti di lato dato che non può parlare con il ballgag in bocca.
‘Dai Alessandro vieni qui davanti a lei con la sedia e guarda per bene la tua troia di fidanzata.’
Prendo una sedia e mi metto a sedere davanti a lei. ‘Puttana, guarda come godi. Lo vorresti dentro vero?’
Sonia sembra impazzita. Si contorce, trema, geme.
La prendo per i capezzoli. Li massaggio dolcemente. Li lecco, le palpo con delicatezza i seni, li schiaffeggio e ciuccio i capezzoli. Li mordo.
Lei butta la testa indietro, si agita, geme ed esplode in un potente orgasmo. Sta in questa posizione non so quanto tempo, ma a me sembra infinito nell’osservare quel corpo bellissimo in preda alla passione dell’orgasmo. Poi si lascia cadere di lato.

Mi alzo e la libero. Le do un bacio sulla fronte.
Lei non dice niente. E’ di nuovo in ginocchio, io di fronte a lei.
Mi guarda, poi in un solo movimento mi prende il cazzo in bocca fino alle palle.
La lascio fare godendomi quella bocca calda e passionale. Lo lecca ed avvolge con la lingua. Fa su e giù con la testa come a farmi una sega con la bocca. La lascio slacciarmi i pantaloni e tirarmi giù le mutande. Lecca le palle. Le prende completamente in bocca. Sento la sua lingua leccarle avidamente mentre mi sega con una mano. Risale leccandomi il pene per tutta la lunghezza per poi accoglierlo di nuovo tra le sue calde labbra e lasciarmi venire nella sua bocca. Continua a ciucciarlo e leccarlo fino a pulirlo dallo sperma.
Mi guarda ed inghiottisce tutta la sborra. Dall’ultimo incontro, sennonché anche il primo, decido di aspettare una settimana prima di contattarli. Voglio vedere se chiamano prima loro, un pò come test per capire se gli sono piaciute le mie maniere. Al terzo giorno Alessandro mi manda una mail chiedendomi se non sono rimasto contento di loro, in special modo se Sonia ha fatto qualche cosa che non si addice ad una Schiava. Prosegue dicendo che in questi giorni hanno fantasticato molto su come Sonia, la sua fidanzata, potesse essere ‘Schiavizzata’ ed umiliata. Aggiunge che si sono masturbati guardando insieme video a carattere BDSM. In allegato delle foto di Sonia ritratta nuda o in intimo con il viso sporco di sperma dopo un bukkake di più persone, data la quantità. Tutte le foto sono scattate in casa loro.
Rispondo alla mail dicendo che in verità mi sono piaciuti e che Sonia ha passato a pieni voti l’esame. Non lascio nessuna missiva tranne il dress code che dovrà avere la sua fidanzata il sabato quando tornerò da loro e l’obbligo di scrivermi ogni mattina cosa hanno fatto durante la giornata precedente.
Puntualmente ognuna delle 4 mattine ricevo una mail da Alessandro dove descrive le loro giornate. Bene o male tutti i giorni si svolgono uguali tra lavoro, scopate tra loro due e momenti dove si masturbano mentre si guardano. Solo il venerdì mattina Alessandro manda una mail dove racconta che la sera prima hanno fatto una cena a casa loro con due loro amici ed un altro ragazzo che non conoscevano portato dal loro amico. Cena a base di pizza e birra. Come dolce Sonia, presa in ogni modo per non sò quanto tempo mentre Alessandro, il suo fidanzato, se ne sta in disparte a masturbarsi mentre osserva la propria ragazza montata da i tre ragazzi assatanati.

Ad accogliermi trovo Sonia vestita, si fa per dire, rispettando il dress code imposto.
Chiudo la porta, prendo Sonia per una mano e li faccio fare un giro su se stessa osservando la sua figura.
Indossa, come da me ordinato, delle scarpe decolt&egrave con tacco altissimo. Le belle gambe, adornate da autoreggenti a rete dello stesso colore, sono slanciate a causa dei tacchi facendogli inarcare leggermente la schiena. Porta una brasiliana minimale essenzialmente composta da strisce di tessuto in pizzo. Per sorreggere i seni ha un reggiseno a balconcino che le tiene le mammelle sostenute e completamente scoperte. Tutto di colore bianco e niente altro sul suo corpo nudo ad eccezione del suo profumo di the. I capelli sciolti le cadono morbidi fino a metà schiena. Il trucco, rispettando il mio volere, non &egrave pesante, ma esprime una vena di sensualità.
Senza salutare nessuno mi avvicino a lei. Le scosto le mutandine ed inizio a masturbarli la vagina con due dita. Sonia fa aderire il suo corpo al mio. Sento i suoi capezzoli sul mio petto. Le accarezzo il viso e le passo la mano dietro la nuca. Lei chiude gli occhi e socchiude la bocca. Faccio per baciarla, le mordo e ciuccio un lobo dell’orecchio. Sonia emette un sospiro di piacere. Piacere tradito anche dalla vagina molto umida.
‘Adesso attendi qui, non muoverti e non toccarti. Prima mi devo occupare del tuo uomo e poi tornerò da te.’
La ragazza obbietta con un fievole ‘ma” subito punito da un forte pizzicotto al clitoride.

Il suo ragazzo indossa solo le mutande, anche quelle bianche e ridottissime che lasciano benissimo notare la sua eccitazione.
‘Siediti qui, metti le mani dietro la spalliera ed allarga le gambe. Adesso ti legherò i polsi dietro lo schienale e le caviglie alle gambe della sedia. Adesso voglio vedere come ti segherai mentre userò la tua bella fidanzatina troia.’
Alessandro ubbidisce in silenzio lasciandosi legare. Lo sguardo su sonia ferma in piedi in attesa del suo turno.

‘Adesso tocca a te Schiava. Oggi ho un regalo per te.’ ‘ ‘Guarda. Ti piace questo bel collare con guinzaglio? L’ho comprato in un negozio per cani. Credo che si addica ad una cagna come te.’
La ragazza risponde un grazie mentre lo allaccio al suo collo. Le attacco il guinzaglio e la spingo verso terra.
‘Le cagne camminano a quattro zampe. Cosa ci fai in piedi?’
La porto davanti al suo ragazzo tirandola per il guinzaglio mentre cammina a quattro zampe.. La testa tra le sue gambe con la bocca appoggiata sul suo cazzo. Prendo il guinzaglio e lo faccio tenere tra i denti ad Alessandro. Le gambe divaricate per espormi la vagina ed il buco del culo.
‘Adesso proverai qualche colpo di cinghia. Ok?’
Lei annuisce.
Parto con dei colpi lievi sulle natiche per aumentarne l’intensità man mano che aumentano le cinghiate. Sonia geme ad ogni colpo fin quando non mi fermo dopo una quindicina di cinghiate.
‘Adesso facciamo sul serio cagna. Userò i tuoi buchi per scoparti o incularti. Non devi assolutamente provare a baciare, leccare o quantaltro il cazzo brodoso di Alessandro. Se lo farai smetterò di usarti e ti cinghierò. Questa volta però i colpi saranno più forti. Devi imparare ad essere una cagna ubbidiente. Capito Schiava?’
‘Si Padrone. Non sò se ci riuscirò.’
‘E tu segaiolo avvertimi se proverà a prenderti in bocca il cazzo.’
Le schiaffeggio le natiche fino a farle rosse.
Mi inginocchio ed inizio a leccare la fica, mentre gli masturbo il culo con un vibratore. Sonia geme per il piacere e rilascia liquidi. Insisto fino a che non sono sazio della sua vagina.
Mi alzo e prendendola per la vita inizio a scoparla da dietro. Alterno colpi decisi a movimenti lenti. Mi chino su di lei e passo le mani sui suoi seni. Le tiro i capezzoli e le palpo a piene mani le mammelle piene e calde di voglia. Lei urla e chiede ancora.
Mi sfilo dalla sua fica fradicia, le tolgo il vibratore dal culo e lo sostituisco con il mio pene già lubrificato dai suoi abbondanti umori. Le pompo il culo con foga mentre la tengo per i capelli. La sento gemere, ma non urla più. Guardo Alessandro che mi fa un cenno di assenso con la testa. In bocca ha ancora il guinzaglio.
Smetto di incularla e le tiro due forti pacche sul sedere.
‘Non ce la fai vero a resistere. Cosa stavi facendo, troia?’
Lei parla e geme: ‘Mi scusi. Non resisto. Mi scusi. Il suo cazzo &egrave troppo bello. Non ce la faccio a non prenderlo in bocca. Le sue mutande sono fradice di sperma’ lo voglio. La prego. Ne ho voglia.’
Non rispondo, ma inizio a colpirle il sedere e la vagina con delle forti ginghiate.
‘Ricordi la parola mela per fermarmi, vero Sonia?’
‘Mi fa maleeee. La prego faccia più pianoooo”
Altri colpi si susseguono fino a farle diventare le natiche striate da segni rossi. La vagina non smette di colare.
‘Vediamo se adesso hai capito la lezione.’
‘Aiii. Mi fa male la fica ed il culoooo’La prego. Cercherò di essere più brava’
Non rispondo, ma prendo due clips e le applico ai capezzoli di Sonia che lascia un urlettino strozzato.
Le schiaffeggio i seni per poi ricominciare a leccarli di nuovo la vagina. Le allargo le labbra passando la lingua per tutta la lunghezza. Quando arrivo al clitoride mi fermo a ciucciarlo. Le tiro le labbra per allargargli il buco ed infilarci la lingua. Le dò dei colpetti o le lascio la lingua dentro come per pomiciare. Lei geme e si muove. Come prima continuo fin quando non sento che sta arrivando all’orgasmo. Le afferro le clips ai capezzoli e le stringo. Sonia fa uno strillo acuto. Si muove convulsamente. Non lascio la presa e tiro verso il basso. Insisto per poco tempo e riinizio a scoparle la fica. Quando sento che stò per venire le sfilo il pene per iniziare ad incularla e venirle dentro l’intestino. Vedo che ha preso il cazzo di alessandro in bocca e lo sta pompando con passione. La stringo forte per la vita spingendola a me fin quando il raptus dell’orgasmo non svanisce.
‘Adesso dovrò cinghiarti ancora stupida troia disubbidiente!!’
Sonia non emette parola. Mugola e continua a ciucciare il cazzo.
Le cinghiate sulla vagina e sui seni si susseguono. Lei lascia degli urli strozzati dal cazzo che le riempie la gola. Alessandro, oltre il limite le viene in bocca. La sborra le cola dalle labbra mentre continuo a colpirle la fica. Poi anche lei viene in un travolgente orgasmo e si accascia a terra.
Le dò altri colpi di cinghia sul ventre e sui seni mentre lei si masturba la fica per poi fermarmi.
Sonia continua come in trance a masturbarsi fino a raggiungere un secondo orgasmo.
Si rilassa e si abbandona sdraiata a terra.
‘Per stamani può bastare. Ricominceremo dopo. Che dici Alessandro, appena si &egrave ripresa la tua fidanzata troia la mandiamo a comprare qual cosa per fare pranzo?’
‘Come vuoi.’
Lo slego. Poi aiuto Sonia ad alzarsi e l’accompagno in bagno per pulirsi.


Abbiano appena terminato di pranzare.
Alessandro &egrave seduto in disparte ad osservare la scena. Scena composta da me seduto comodamente mentre tengo Sonia per il collare. Io sono vestito jeans, camicia e scarpe. Lei &egrave di nuovo nuda, china su una ciotola piena di latte. Con un piede gli masturbo la fica. Il culo ancora leggermente striato da le cinghiate di qualche ora fa.
‘Ti piace essere una cagna, vero Sonia?’
‘Mi piace… Mi piace essere usata… Mi piace il cazzo’ Dammelo’ Ne ho bisogno’
Aumento la pressione sulla sua fica. La scarpa &egrave già bagnata dei suoi umori. La spingo in avanti per farle immergere il viso nella ciotola.
Lei geme e muove sensualmente il bacino. Il viso sporco di latte.
‘Il cazzo lo hai già avuto. Devi imparare ad essere una brava cagna.’
Tiro il guinzaglio lentamente verso di me. Sonia, sempre a quattro zampe viene tra le mie gambe.
‘Brava cagnetta. Apri bene la bocca come ti ho insegnato prima.’… ‘Ti piace quando di sputo in gola, vero?’…’Ti piace essere usata come una cagna senza rispetto’…’Vieni, fatti mettere una mano in bocca’
Lei senza dire niente apre ancora di più la bocca. Le prendo la lingua con la mano e la tiro leggermente. Sonia ha dei conati di vomito. Gli occhi pieni di lacrime. Dalla bocca perde saliva mista al latte che ha rigurgitato. Le infilo la mano in bocca fin quanto entra.
La ragazza respira affannosamente. I bei seni, sporchi dei suoi rigurgiti, sono molto invitanti. Continuo a giuocare con la sua lingua mentre gli struscio un piede sulla fica.
Ad un certo punto Sonia ha un fremito e rimette una grossa quantità di latte.
Tolgo la mano dalla bocca per afferrarla dai capelli.
‘Sei davvero una cagna deliziosa. Adesso mettiti a cuccia e bevi altro latte dalla ciotola.’
Lei ubbidisce annuendo con la testa e per tutto il tempo che mi serve per spogliarmi Sonia continua a leccare e bere il contenuto della ciotola.
Alessandro in disparte continua a toccarsi visibilmente eccitato.
Terminata la mia svestizione mi rimetto a sedere ed invito Sonia, tirandola per il collare, a sedersi su una mia gamba. Mette le sue belle gambe a cavallo della mia coscia. Sento la sua fica depilata completamente fradicia. Lei si muove e struscia continuamente la sua vagina vogliosa sulla mia gamba. Osservo il suo corpo sporco e fradicio della bevanda e della saliva che ha rimesso. Gli schiaffeggio con forza le mammelle. Lei, ormai completamente in trance, geme di piacere ad ogni contatto delle mie mani sul suo corpo. Tiene gli occhi socchiusi, la testa lasciata libera di cadere in avanti. Sospira e geme. Il viso distorto in una maschera di piacere.
La guardo gemere e lei, senza dirle niente, apre la bocca e tira fuori la lingua. La bacio e sento la sua lingua cercare la mia. Ci baciamo a lungo mentre con una mano gli tiro i capezzoli e con l’altra gli masturbo il culo con due dita. Le lecco le mammelle ed il corpo fradicio per poi sputarli tutto in bocca e baciarla di nuovo finch&egrave non ci stacchiamo.
Gli prendo entrambi i capezzoli e tiro verso il basso con forza le mammelle.
‘Sei una bella cagna, sai Sonia? Alessandro!!! Hai mai usato la troia della tua fidanzata come cesso per pisciarli in bocca?’
Sonia sgrana gli occhi e fa per dire qualcosa, ma si ferma quando sente la presa sui suoi capezzoli farsi più forte.
‘Noo? Ma non ti ha mai pisciato nessuno in bocca? Rispondimi Sonia.’
La ragazza fa un sospiro. I capezzoli sempre tirati verso il basso.
‘Una volta uno mi ha pisciato sul viso, ma non mi piace.’
‘Hai sentito il sapore? Come era? Scommetto che non hai resistito alla tentazione di sentirne il sapore.’
Le metto una mano in bocca facendo scivolare tre dita in gola.
‘Una bocca come la tua &egrave fatta solo per prendere cazzi. Vero?’
‘Shi’ mpph’ si, la mia bocca da pompinara &egrave fatta solo per prendere cazzi. Ne ho presi molti in bocca, sai?’
Ogni volta che le faccio una domanda le infilo la mano in bocca per poi toglierla per ascoltare le sue risposte.
‘Lo sò che sei una latrina di sborra, ma sei fatta anche per far scaricare le vesciche nel tuo stomaco. Non sei d’accordo Sonia?’
Mentre parla un grosso filo di saliva le pende dai lati della bocca.
‘Si’ non lo sò’ vuole usarmi come wc? Non sò se riuscirò’ mi scusi.’
‘Io da te pretendo e chiedo molto, ma potrai sempre rifiutarti o addirittura fermarmi con la safeword.’
Durante la nostra perversa conversazione Sonia non smette mai di strusciare la fica sulla mia gamba.
‘Se mi seguirai diventerai un wc totale. Se mi seguirai riceverai tutto nella tua bella bocca.’
‘Oddio’ non so’ ho paura di non farcela. Ho paura che non mi piaccia. Non ho mai pensato di dover fare questo. Ho preso molti cazzi’ mi piace bere tutta la sborra che mi svuotano in bocca’ ma non so se riuscirò a soddisfarla.’
‘Non preoccuparti. Se non ci riuscirai non importa, ma sono convinto che sei talmente troia da trarre piacere nell’offrire la tua bocca come cesso.’
‘Grazie. Vuole che provi adesso a farle da wc?’
‘No Sonia. Adesso ti legherò su una sedia con un vibratore nella fica ed uno nel culo. Starai così fin quando non mi chiederai di slegarti. Devi trattenere il più possibile l’orgasmo. Se non ci riesci sarai cinghiata.’
La faccio rimettere a quattro zampe e la porto su una sedia. Prima di sedersi prendo due vibratori che ho portato con me. Hanno entrambi le dimensioni di un pene umano.
Ne accendo uno e glielo metto in bocca. Gli stantufo la bocca come se gli masturbassi la fica. Glielo faccio scivolare tutto in gola per la sua lunghezza fin quando la base allargata non le batte sulle labbra ‘per poi toglierlo. Ripeto la penetrazione svariate volte. Lei lo ciuccia come se fosse un vero cazzo. Poi uso il vibratore completamente bagnato della sua saliva per penetrargli il culo. Scivola dentro il suo sfintere senza resistenza fino alla base. Sonia geme in un fremito del suo bel corpo ed inizia a mugolare.
Prendo il secondo e ripeto la masturbazione della bocca di Sonia per poi penetrargli la fica e farla sedere.
Sonia si muove e geme come una gatta.
Le lego le caviglie alle gambe della sedia per poi farli passare le braccia dietro lo schienale e legargli i polsi in una posizione che le faccia inarcare la schiena ed esporre i seni.
Stò in piedi ad osservarla. La cinghia in mano per punirla se disubbidisce all’ordine di non venire.
‘Alessandro che ne pensi? La tua fidanzata riuscirà a stare un quarto d’ora così senza avere un orgasmo? Credo proprio che avrà bisogno di essere punita più e più volte.’
Alessandro annuisce, non smette di guardare la sua donna in quelle condizioni.
‘Guardati. Sei una puttana amore mio. Hai il corpo fradicio del tuo vomito e godi a farti impalare ed usare come un animale. Puttana. Sei una Puttana schifosa Sonia”
Lei si dimena su i due vibratori.
‘MMMhhh.. non ce la faccio più’. devo venireee’.. non parlarmi così Ale, lo sai che mi eccito ancora di più quando mi maltrattano’ mmmmh’ Aaahh’ Oddio i miei poveri capezzoli’..’
‘Ti serve la cinghia per farti imparare a controllarti. Vero Sonia?’
Abbatto i colpi uno dopo l’altro sui suoi seni.
‘Contali e ringraziami. Avanti’
La ragazza ne conta 4 poi inizia a fremere e gemere per esplodere in un violento orgasmo mentre la cinghia si abbatte più volte sui capezzoli rossi ed irritati.
Mi fermo. Lei &egrave esausta. Respira affannosamente. Tutto il suo corpo emana piacere, ma anche stanchezza.
‘Sei davvero una Troietta senza freni Sonia.’
La bacio sulla fronte per poi slegarla e toglierli i vibratori dal culo e dalla fica. La seduta della sedia &egrave una pozza di umori.
Sonia assume una posizione più comoda e resta lì seduta a riprendere fiato.
‘Ragazzi, credo che ci meritiamo una bella doccia. Credo proprio che per oggi la tua fidanzatina ne abbia avute abbastanza.’

Passiamo altro tempo insieme prima di salutarci, ma di quei momenti credo che a voi lettori non vi interessi saperne e comunque sia non intendo scriverne…
Ormai iniziamo a frequentarci una volta a settimana. Sonia ha imparato a farmi da wc per il pissing ed &egrave diventato il suo benvenuto ogni volta che ci incontriamo. Cosa che gradisco molto volentieri vederla mettere in ginocchio totalmente nuda ed attendere che mi serva della sua bocca. Durante i nostri incontri ci siamo conosciuti un pò meglio. Non sto certo a raccontarvi gli aspetti più personali di loro due, ma quelli sessuali della ragazza di sicuro vi interesseranno.
Sonia mi racconta di aver scoperto la sessualità in prima superiore e da lì non ha saputo più trattenersi. Dice che durante il primo anno se la sono scopata ogni ragazzo delle quinte che ci provava. Come tutto ogni cosa ha un prezzo ed il costo della puttanaggine di Sonia l’ha portata ad avere pochissime amiche ed essere additata da tutte come troia, mentre sul versante maschile le amicizie si sprecano, ma solo per doppi fini.
Alessandro invece oltre a Sonia ha avuto solo poche altre ragazze. Una prima che conoscesse la sua fidanzata altre due dopo.
E così che per l’ennesima volta mi viene socchiusa quella porta. Apro ed entro. Come accade ultimamente trovo Alessandro in piedi da una parte che mi saluta e mi indica la propria fidanzata apostrofandola con ‘in bagno trovi la troia della mia fidanzata’.
Poso lo zaino in terra e mi tolgo gli indumenti per rimanere solo con la camicia, mi dirigo in bagno e la trovo là. Lei, come ultimamente abbiamo impostato il nostro giuoco, &egrave nuda inginocchiata sul piatto doccia. Mi chino su di lei per baciarla. Sento la sua lingua farsi strada nella mia bocca.
‘Vediamo se sei stata brava’
Gli masturbo la fica già bagnata per poi proseguire con le dita sul buco del culo. Come da mia missiva trovo l’ano di Sonia otturato da un plug anale. Ormai ogni volta che vado da loro voglio che si faccia trovare con il culo pieno. Gli masturbo il culo usando il plug mentre lei geme dal piacere.
‘Brava la mia cagna. Allora adesso cosa devi fare?’
‘Sono una gran troietta. Usi la mia bocca se ne ha bisogno. Mi pisci in bocca per favore. Ho tanta sete”
Apre la bocca e resta ferma ad attendere. Ammetto che Sonia sa essere davvero una gran provocatrice e personalmente non mi &egrave facile controllarmi davanti a lei. Sonia inizia immediatamente a spompinarmi il pene semieretto che gli ho messo in bocca. Sento la sua lingua che lecca e succhia la cappella. Poi inizia a bere la mia urina. In parte le cola dalle labbra, ma molta riesce a berla. Aiutata anche dal fatto che non rilascio completamente la vescica.
‘Ti piace, cesso?’
‘Grazie, mi piace molto. Ne voglio ancora’
Mentre parla le piscio sul viso e dirigo parte del getto nella sua bocca. Sonia, fradicia di urina si masturba la fica eccitata dalla situazione. La prendo per i capelli, la guardo il viso sporco e le sputo in bocca. Lei come in automatico inghiotte e riapre la bocca.
Al posto del pene li metto tre dita in bocca che lei inizia a leccare e succhiare.
‘Brava la mia cagna. Oggi faremo un altro giuoco. Hai mai avuto il culo aperto da un divaricatore?’
‘No. Mi farà male? Ho preso tanti cazzi in culo, ma non mi &egrave mai stato aperto così’.’
‘Quando non lo sopporterai ‘smetterò di aprirti il culo. Non preoccuparti. Adesso metti la faccia a terra e tira su il culo. Avanti Troia.’
Sonia esegue. Appoggia la guancia sul piatto della doccia sporco di urina, si mette in ginocchio ed alza il culo divaricando le gambe. Con un piede giuoco con le sue labbra. Lei socchiude la bocca ed inizia a leccarmi il piede. La lascio fare.
Prendo il plug anale ed inizio a masturbarli lo sfintere del culo. Lei geme e lascia qualche urlettino mentre continua a leccarmi il piede e succhiarmi le dita. Quando tolgo il plug il suo buco rimane aperto, aspetto che tenda a chiudersi e ricomincio a masturbarla. Con l’altra mano libera la sculaccio senza sosta.
Alessandro, il suo fidanzato, &egrave nudo mentre si tocca ed osserva la scena della sua fidanzata nuda che si lascia usare come una cagna.
‘Vai di là e prendimi dallo zaino il divaricatore. Prendi anche i cetrioli che vi ho fatto comprare. Adesso ci divertiamo con la troia della tua fidanzatina.’
Mi inginocchio dietro Sonia ed affondo il viso sulla sua fica fradicia di voglia. Inizio a leccarla lentamente. Le sfilo il plug anale ed alterno la fica al buco del culo. La bacio e lecco. Dò dei piccoli morsi sulle labbra vaginali. Sonia geme e muove il bacino. La sua bella fica cola dei suoi umori e della mia saliva.
Alessandro posa 4 cetrioli ed il divaricatore sul piatto doccia. I cetrioli sono di varie lunghezze e larghezze.
‘Prendine uno e mettilo in bocca alla troia mentre la inculo.’
Alessandro prende un cetriolo abbastanza lungo e fine. Sonia apre deliberatamente la bocca e guarda con occhi da troia il suo ragazzo. Il viso della ragazza si muove su e giù ogni volta che affondo il cazzo nel suo culo. Lei geme e strilla ad ogni affondo mentre attende a labbra dischiuse che le venga violata la bocca con il frutto fallico.
‘Se vuoi, Alessandro, puoi masturbarti e sborrarli sul viso o se preferisci pisciare e sputare sulla faccia da puttana della tua fidanzata. Vedi come &egrave puttana? Si fa inculare e beve piscio. Sei un cesso Sonia, una lurida vacca da monta. Dicci quanto sei puttana…’
Sonia nel sentirsi trattata male rilascia molti umori dalla fica che colano sulle sue belle cosce tornite. Prendo un cetriolo e gli penetro la fica fin quanto entra, gli sputo sul buco del culo e ricomincio ad incularla mentre la tengo per i fianchi.
‘aaahhh!!!! Così mi fai maleee’. ‘sono piena come una troia’ siiii’ sono la vostra troia’. guardami amore come sono schifosa’ ho la pancia piena di piscio’ sono un cesso amore mio’ fammi di me ciò che vuoi’ non ti dirò mai di no’. sono solo una puttana’ usa la mia bocca per pisciarci ogni volta che ne hai bisogno’ fammi prostituire se ti piace’ mi faresti mettere anche incinta vero porco? Se vuoi lo farò, tanto sono solo una puttana schifosa’ guarda come mi rompe il culo quest’uomo’ mmmh siii’ lo sento tutto dentro amoreeeee’ mi fa maleeee’ mi sta rompendo il culooooo’. siiii’. sono una troiaaa”
Alessandro sputa sul viso di Sonia e gli infila il cetriolo in bocca. Lei lo succhia come se fosse un cazzo mentre guarda il suo ragazzo.
Alessandro comincia a segarsi e strusciare il cazzo sul viso di lei offendendola pesantemente.
Sonia sbava e geme. Il suo viso, sporco di sperma, &egrave contratto in una maschera di piacere. Sento che contrae il culo e presa dai forti spasmi dell’orgasmo inizia a pisciarsi addosso.
Non voglio venire ancora. Smetto di incularla e sostituisco il mio pene con il divaricatore.
Sonia al contatto del freddo acciaio che le penetra il buco del culo ha un brivido.
Inizio ad allargare le ganasce lentamente.
‘Sputa il cetriolo di bocca, vacca. Devi dirmi quando fermarmi. Adesso ti apro il culo come si merita una troia come te.’
Lei annuisce con la testa e fa dei profondi sospiri mentre allargo lo sfintere anale.
Vedo il suo buco del culo aprirsi lentamente. Nella fica tiene sempre il cetriolo.
Sonia inizia a lamentarsi, fa dei forti respironi e mi chiede di continuare ad aprirli il culo molto lentamente fin quando non mi dice di fermarmi.
Il suo culo &egrave oscenamente dilatato. Non come si può vedere in alcuni film porno, ma fa comunque il suo effetto.
‘Adesso te ne starai così per una buona mezz’ora. Useremo il tuo schifoso buco del culo per farci i nostri bisogni. Ma guardati come sei troia.’
‘mmmh’. voglio avere il culo rotto’ &egrave così che vi piaccio vero? Una puttana da usare’ Servo solo a questo’ ad essere usata’ Mi fa male il culoooo’ no, lasciami così’ voglio imparare a sopportarlo’ &egrave così che voglio essere, una puttana, una schiava”
Tolgo il cetriolo dalla fica. E’ fradicio dei suoi umori. Prendo le labbra vaginali e le allargo, le tiro. La vagina si allarga offrendomi il suo buco dilatato. Lo lecco e ci infilo la lingua. Poi mi alzo e ci struscio il cazzo facendolo scivolare dentro e togliendolo più volte.
Alessandro continua a segarsi e strusciare il pene sul viso di Sonia.
Prendo la bella ragazza per i fianchi e mi abbandono nel piacere di scoparle la sua fica calda e vogliosa. La sento contrarsi eccitata dall’atto dell’essere penetrata. Geme e strilla chiedendo ancora. Continuo fin quando non sento arrivare l’orgasmo. Orgasmo che svuoto interamente dentro lo sfintere dilatato del suo culo.
‘Alessandro, ma non ti scappa? Non vuoi pisciare nel culo della tua bella fidanzatina?’
Alessandro si alza per posizionarsi sul bel culo aperto di Sonia. Il cazzo ormai moscio per quanto si &egrave masturbato. Si rilassa e lascia un fiotto continuo di urina scendere nel buco del culo della sua ragazza. Sonia mugola nel sentire il calore che la riempe. Parte dell’urina riesce ad accoglierla nel retto mentre il surplus le cola sul corpo straripando dal suo sfintere anale. Scaricata la vescica va in cucina e torna con un mestolo di legno.
‘Sei piena di piscio amore mio. Sei un cesso di donna’ sei la mia putana. Posso?’
Alessandro mi guarda. Con il manico fine lo punta sul culo di lei.
‘Falli quel che vuoi a questa troia. Guarda come si &egrave fatta ridurre la tua bella fidanzatina.’
Sputo sul viso di Sonia, poi con un piede li splamo sul viso il mio sputo e lo sperma lasciato dal suo ragazzo. Lei lo lecca in silenzio.
Alessandro affonda il manico nello sfintere anale di Sonia facendolo passare tra le ganasce del divaricatore. La stantufa varie volte fin quando Sonia non lascia un grido di dolore.
Alessandro sfila il manico che ha piantato per circa 20 cm nel culo della bella Sonia. In cima &egrave sporco delle feci dell’intestino di lei.
Afferro Sonia per i capelli.
‘Guarda quanto sei sporca, troia. Adesso meriti una bella cinghiata sul buco del culo.’
‘Sii’ il mio culo ha bisogno di essere punito.. sono una cattiva bambina’ puniscimi’
Chiudo il divaricatore per estrarlo dal culo di Sonia. Lo sfintere pur tendendo a chiudersi rimane ancora aperto, rosso ed irritato.
Prendo la cinghia piegandola in due. La struscio sulla sua schiena e sulle natiche. Lei sporge ancora di più il culo. Do un colpo non forte sullo sfintere anale di Sonia. Lei lancia un urlo e si porta le mani sul buco del culo lamentando un forte dolore.
‘Basta. Per oggi non assaggerai la cinghia. Adesso io ed Alessandro usciremo per un’oretta. Ho fame. Tu rimarrai qui nella doccia, nuda, sporca, non dovrai lavarti e quando torneremo voglio trovarti ancora qui.’
Sonia si accuccia in posizione fetale sul piatto doccia sporco di urina e sperma. Il suo bel corpo nudo giace su una pozza di liquido dorato. Annuisce con la testa.

Io ed Alessandro ci laviamo e vestiamo. Chiudiamo la porta dietro di noi lasciando Sonia da sola, nuda e sporca in attesa del nostro ritorno.

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