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Racconti Erotici Etero

Finale col botto

By 6 Aprile 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo l’avventura in pineta tra Anna e me si era instaurato un certo feeling e una cerca complicità nascosta ai nostri amici.
Ogni giorno la vedevo più sensuale e ci stuzzicavamo come una coppietta, quando si pranzava tutti insieme con gli altri amici lei si sedeva da parte a me e da sotto al tavolo mi stuzzicava sopra il costume con la mano; io facevo finta di niente ma il piccolino non rimaneva indifferente e lei continuava sapendo che mi imbarazzava la cosa cosicch&egrave rimanevo seduto finché non si calmava.
A lei piaceva stuzzicare ma io non ero da meno, quando alla sera andavamo in spiaggia sempre con gli amici ci sedavamo sulla sabbia come se fossimo intorno al fuoco e ci coprivamo tutti con gli asciugamani per ripararci dal venticello un po’ freddino, io le infilavo la mano dentro i pantaloni della tuta e le accarezzavo la patatina mentre lei parlava e la cosa era anche divertente perché ogni tanto emetteva dei suoni strani come piccoli gemiti che i nostri amici si chiedevano se stava bene e io me la ridevo di nascosto; insomma ci divertivamo con questi tipi di giochetti.
Poi una sera i nostri amici vollero andare in discoteca a ballare ma io (che non amo le discoteche) decisi di rimanere in campeggio ed Anna fece lo stesso per non lasciarmi solo ma, sotto sotto, aveva già in mente qualcosa. Infatti una volta che tutti se ne erano andati mi disse: ‘stasera ti voglio tutto per me perché tra 2 giorni ritorno a Roma’. Beh io non me lo aspettavo ma già la cosa mi eccitava solo che non avevo il preservativo perché non pensavo che mi accadesse una cosa del genere. Quando glielo dissi mi rispose che qualcosa ci inventavamo per ovviare il problema.
Erano le 22.00 circa e tutti gli altri erano appena andati via, Anna venne nella mia tenda con una borsetta e ci chiudemmo dentro. Io mi stavo eccitando e lei lo vide perché ero in mutande e maglietta e mi disse: ‘fa un o’ caldino qui dentro meglio che mi tolgo qualcosa’ ed in un attimo la vidi tutta nuda con quelle due splendide tette e la patatina ben curata. Tolse tutto anche a me e ci sdraiammo sul materassino gonfiabile (che utilizzavo come letto in campeggio). Iniziammo a coccolarci un po’ con dei bacini su tutto il corpo, io le mordicchiavo e succhiavo i capezzolini belli turgidi, lei mi massaggiava le palle e il buchetto dietro. La serata si stava scaldando e lei (che sapeva che mi piaceva) tirò fuori dalla borsetta un olio per il corpo, inizio a spalmarmelo sulla pancia, gambe e pisellino e inizio un fantastico body massage come si vedono nei video su internet. Ci mettemmo a 69 io sotto e lei sopra, sentivo la patata bagnata e oliata sul mio naso ed iniziai a succhiargliela e leccargliela, lei invece mi segava e se lo metteva in bocca come una vera professionista. Io ero vestito solo del mio orologio e lei della sua collana e orecchini e tutti nudi giocavamo coi nostri corpi.
Poi si girò verso di me e mi sussurrò nell’orecchio: ‘ora che siamo tutti e due belli oliati lo voglio provare per la prima volta dentro, ti posso cavalcare?’ io le dissi che senza preservativo non era il caso ma dalla borsetta magica ne tirò fuori una scatoletta che aveva rubato alla sua amica, allora le dissi di fare di me quello che vuole. Si mise davanti al mio piccolino lo segò per bene e quando fu duro come il marmo mi mise il palloncino, lei si mise un po’ olio nel buchetto e si sedette sopra andando su e giu. Non potevamo emettere troppi gemiti perché da fuori si sarebbe sentito tutto ma sia io che lei stavamo godendo da matti e quando stavo per venire la fermai e le dissi di farmi provare la sua patatina, allora cambiò posizione mi leccò le palle e poi se lo infilò tutto dentro’era fantastica.
Ormai eravamo in estati tutti e due e fu cosi che a momento sublime del piacere si alzò e se lo mise in bocca senza preservativo perché voleva sentire il sapore della mia crema. Venni copiosamente dentro la sua bocca però lei non lo ingoiò ma mi bacio per farlo assaggiare anche a me.
Una volta che l’estati terminò, ci abbracciammo per coccolarci un po’ e, mentre le massaggiano il pelo, il mio orologio si impiglio nel materassino lacerandolo e facendolo scoppiare con un botto tremendo che dalla tenda da parte si senti una donna dire ad alta voce ‘ma in quella tenda stanno facendo i fuochi d’artificio?’; io ed Anna ci facemmo una grossa risata ci rivestimmo e andammo al bar a berci qualcosa (dovevamo togliere il sapore della mia crema dalla bocca).
Dopo 2 giorni, prima di tornare a Roma, Anna mi confidò che non pensava che un pisellino come il mio la potesse fare divertire cosi tanto. Da quella volta io diventai più sicuro di me stesso e del mio piccolino’..

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