Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Finalmente insieme

By 7 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Finalmente mia.

Eccomi qui: schiavo dei miei pensieri.
Il desiderio crescente di Genny, la mia dolce navigatrice di internet che nel tempo mi ha stregato sino a farmi sentire l’amante più focoso..
Serate passate a scoprirci, frasi sempre più intriganti nella crescita del desiderio.
Rifletto sul nostro parlare e cerco di capire come potrebbe finire il nostro primo incontro.
Promesse di notti infuocate, ricostruzioni erotiche spinte oltre ogni limite, le mani che disegnano scene morbose, il nostro eccitamento che piano &egrave svelato tramite quella piccola web.
Arditi amplessi immaginati e sognati.
Le parole che ci coinvolgono nell’attesa, frasi sempre più decise: i corpi che seguono le nostre parole, le richieste sempre più esplicite, lasciano ai fatti il loro seguito.
Lo sfogo delle nostre menti diventa realtà nelle nostre cadenze, le mani violentano i nostri desideri.
Abbandoniamo la tastiera e non scriviamo più: siamo presi dal piccolo schermo, attratti dalle movenze dell’altro, immaginiamo il nostro incontro, cerchiamo di percepire l’odore, il sapore del corpo altrui.
Le piccole casse acustiche ti fanno percepire la passione crescente, il viso tirato, sudato, l’accelerazione dei movimenti: non hai più bisogno di guardarla, chiudi gli occhi e pensi di essere tu che le stai dando il piacere, ti concentri sul suo ricordo mentre la tua mano scivola decisa avanti e indietro sul tuo cazzo.
Spingi forte sulle vene per fermare il tuo sperma, vuoi sentire la sua voce che come altre volte ti dice che sta venendo.
Vuoi che tutto sia perfetto in quella realtà distorta dalla distanza.
Quel modo di perdersi senza aversi &egrave diventata la tua malattia.
Vorresti averla, possederla dal vero, farle sentire oltre che vedere.
La mia lingua che tante hanno apprezzato, rimane inerte aspettando un incontro vendicativo: senti la saliva mancarti per il desiderio, il pensiero della sua figa sconvolta dai tuoi assalti, pensi al suo clitoride proprio mentre lei con pensieri inversi esplode nel suo orgasmo.
Liberi le vene dalla stretta e lasci che il tempo faccia il suo corso.
I miei gemiti di piacere vengono copiati dalla mia compagna virtuale e insieme ci accasciamo sfiniti riaprendo gli occhi.
Un tempo infinito per tornare alla realtà e una promessa mille volte fatta.
– Dobbiamo incontrarci!!
Oltrepassare lo schermo: non solo parole, visioni, sensazioni.
Ti aspetto in questa stanza preparata per te: candele soffuse pronte ad illuminare i nostri desideri.
Ti ho comprato il completo intimo come hai richiesto.
Immagino come tremerò di passione nel vederti indossarlo.
Tutto perfetto’tutto come ho sempre desiderato da settimane, poi finalmente quel leggero tocco sulla porta, tre battiti d’ali contro l’uscio.
Combatto con i miei sensi di colpa mentre mi avvio verso quella barriera sottile che mi divide dal mio primo tradimento.
Apro e dimentico tutti i miei problemi: lei &egrave stupendamente bella nella sua angoscia di fornicatrice.
– Ciao.
Un sussurro, uno scambio di sguardi dubbiosi, poi, uno stringersi forte e finalmente un bacio liberatorio che suggella la decisione presa.
Assaporo quella nuova bocca e piano, scopro tutto di lei, la sua saliva, la sua morbidezza, le sue piccole fossette.
Le mani toccano i capelli scuri con una dolcezza mista alla paura che non sia vera: piano le carezze sfiorano il viso, il membro gonfio, esasperato da tanta attesa, spinge contro la sua sottana nera.
Una violenza nascosta dal tempo infinito dell’attesa esplode nei nostri movimenti: improvvisamente i gesti diventano frenetici, la spingo contro la parete fredda, dimentico tutti i preparativi, comincio a spogliarmi seguito da Genny.
Presto mi ritrovo seminudo con il mio cazzo che cerca bramosamente il suo miele.
Non ho mai smesso di baciarla, ho solo cambiato modo di farlo, adesso la mia lingua imita la voglia di possederla.
Come un richiamo misterioso dei corpi, lei si dischiude e mi circonda con le sue cosce.
Mi sento spingere verso di lei, il suo bacino s’ inarca e mi sbatte contro la sua lussuria.
Le sue mutandine strappate cadono inerti e il calore della sua figa mi esplode nel cervello quando mi immergo in lei.
Tengo dolorosamente gli occhi aperti, voglio ricordare tutto di quel’ attimo fuggente.
Entro facilmente in quel fiume d’ umori e comincio a danzare con lei.
I corpi uniti si fondono.
Le mani sotto le sue natiche seguono il ritmo dei miei assalti, solo il muro freddo ci aiuta a non cadere. Lei sbatte il suo corpo contro quella parete e subito si slancia verso di me assaporando tutta la mia voglia.
Il tempo si ferma, cresce il bisogno di riempirla del mio desiderio represso.
Le vene battono forte: vorrei potere fermare il mio sperma con le mani come quando giochiamo in web per aspettare un orgasmo unico.
Genny mi guarda, con quei suoi occhi felini e consapevole del mio strenuo tentativo di resistere, mi urla;
-Vieni’non ti fermare’ti voglio dentro’
Dio mio’quanto ho atteso quelle parole dal vero, quanto ho desiderato questo momento.
Lascio andare il mio bisogno d’ uomo dentro di lei: il cuore batte all’impazzata nel tentativo di seguire i miei ultimi tentativi di fondermi col suo corpo.
Guardo quella donna meravigliosamente ragazza nel fisico, vedo i suoi occhi rigati da lacrime che si scontrano col sudore.
Dolcemente la porto sul letto, accendo le candele, le asciugo il viso, il corpo, l’accarezzo come una Dea e piano la stringo come il bene più prezioso: copro i nostri corpi con le lenzuola di seta che appositamente ho comperato, la stringo al mio corpo ancora più forte, sento il pulsare del mio membro crescere di nuovo, mi appoggio al suo corpo e le dico;
– Grazie di esistere’

Per discussioni o richieste
fantasypervoi@libero.it

.

Leave a Reply