Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Finalmente puttana 2° parte

By 26 Novembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

FINALMENTE PUTTANA 2′ parte

Anzitutto voglio ringraziare tutte le numerosissime persone che mi hanno scritto, fatto i complimenti ed espresso le loro opinioni. Siete stati tutti quanti molto carini!E’ bello sapere che ci sono tante persone che appoggiano le mie idee e il mio modo di essere ‘ mi dispiace solo di non poter rispondere a tutti uno per uno! Sono contenta che mi abbiate incoraggiato e suggerito tante nuove idee. In molti mi avete domandato di raccontare altre esperienze: spero che con questo scritto e i prossimi riuscirò a soddisfare la vostra curiosità. Un bacio a tutti quanti voi dalla vostra Giorgia!

Come dicevo quella sera decisi di fare il salto e montai in macchina con questo sconosciuto. Lo feci quasi senza pensare, senza rendermi conto di cosa stavo facendo. Si trattava di un uomo tra i 40- 45 anni di età sicuramente di bell’aspetto anche se non eccezionalmente attraente ma bastò questo a farmi fare il passo decisivo. Era meravigliato di aver trovato una ragazza italiana e mi sommerse di domande sul perché battevo. Tentai di essere evasiva e durante tutto il tragitto fino a casa sua risposi con poche parole. Lui era molto baldanzoso a sentirlo parlare e mi portò nel suo appartamento dove mi offrì da bere con molta gentilezza. Non sapevo bene come comportarmi però non appena lui si alzò le feci anch’io e si avvicinò a me abbracciandomi. Non mi ritrassi e lo sentii spingermi verso il corridoio. Non so se fu per prendere tempo oppure perché già mi trovavo bene in questo ruolo che gli chiesi subito di essere pagata. Lui mi sorrise e mi diede i soldi pattuiti prima (50 ‘) e mi condusse in camera da letto. Lasciai che fosse lui a spogliarmi (anche perché mi tremavano le mani non poco) e non appena il mio corpo si offrì al suo sguardo in tutta la sua nudità si eccitò subito togliendosi frettolosamente i vestiti e mostrandomi il suo membro già eretto tutto fremente dalla voglia. Senza troppe cerimonie mi fece sedere sul bordo del letto e mi avvicinò il cazzo al viso e senza perdermi d’animo glielo presi in mano iniziando una sega. Dopo solo un paio di movimenti della mano mi disse di prenderlo in bocca e io lo feci subito ritrovandomi a succhiare un cazzo di dimensioni di tutto rispetto. Sentivo tutto il suo eccitamento: mi teneva per i capelli e si spingeva la mia testa contro il pene eretto. Lo faceva entrare e uscire dalla mia bocca ansimando voluttuosamente. Un po’ alla volta riuscii a rompere il ghiaccio e cominciò a piacermi. Lui non era male ‘ però era molto deciso nel farsi fare quelle cose da me. Decisi di lasciarmi andare e iniziai a succhiarlo sempre più forte stringendo le labbra più che potevo. Lo tenevo stretto con una mano e ogni tanto lui me lo toglieva di bocca per farmi leccare il suo cazzo in tutta la sua lunghezza. Capivo che il sesso orale gli piaceva molto e così lo spompinai meglio che potevo. Lo eccitai a dismisura a sentire i suoi gemiti e poco dopo mi prese e mi fece distendere sul letto gettandosi a capofitto tra le mie cosce per leccarmi la passerina. Mandai un grido non appena mi entrò dentro con la lingua nella cosina: era inaspettato. Ma subito dopo aprii bene le gambe per lasciare che mi esplorasse tutta quanta. Cominciai a eccitarmi e a bagnarmi: lui se ne accorse e iniziò a darmi della troia in calore e la cosa mi mandò su di giri da morire. Gli presi la testa e gliela spinsi tra le mie gambe e lui aumentò la foga delle leccate fino a quando si staccò e mi disse che voleva sbattermi. Usò proprio questa parola e io eccitatissima gli risposi: ‘sì sbattimi amore mio!’. Non so da dove mi venne una frase del genere; soprattutto la parola amore mio! So solo che mi eccitava essere trattata in quel modo e non vedevo l’ora che entrasse dentro di me! Mi sentivo troppo porca! E non ci volle molto. Lui si distese sopra di me e entrò dentro tutto in una volta da quanto ero bagnata. Fu magnifico! Avevo il primo vero cliente dentro la mia figa e mi trovavo in un bagno di umori. Lui non mi penetrò: mi sfondò! Proprio così: fu estremamente vigoroso nelle spinte e io feci di tutto per assecondarlo in quegli assalti selvaggi alla mia passera. I suoi colpi mi scuotevano tutta tanto erano forti! Mentre lo faceva mi gridava che ero una troia e io non potevo fare a meno di eccitarmi a sentirmi chiamare e trattare così. Io lo abbracciavo e lo stringevo a me tenendogli le cosce intorno al bacino lasciando che mi sfondasse senza pietà. Ormai gridavo anch’io dal piacere e arrivai a urlare che ero una troia! Sentii che aumentava i colpi e credevo che sarebbe venuto di lì a poco ma mi sbagliai: uscì dalle mie gambe e mi fece girare e mettere a quattro zampe per prendermela da dietro. Io non feci nulla per oppormi, anzi mi concessi liberamente lasciando che le sue spinte possenti mi facessero ballare ritmicamente con le tette che mi sbattevano avanti e indietro. Era furiosissimo: pensavo che non mi avrebbe più lasciata andare. Mi scopò così e poi mi fece mettere distesa a pancia in su e mi sollevò entrambe le gambe tenendomele unite e appoggiandosele a una spalla e mi cacciò il cazzo nella figa. Iniziò a sfondarmi a folle velocità: ero tutta eccitata e colavo di piacere da far paura. Non avevo mai visto un uomo così focoso e facevo di tutto per aiutarlo a martellarmi in questa posizione con dei colpi molto veloci e decisi fino a quando venne praticamente crollandomi addosso. Sebbene avessi goduto tantissimo non ero riuscita a venire. Lui ora era a fianco a me come morto: pensavo non si sarebbe più rialzato a vederlo così affaticato. Eppure passato un quarto d’ora tornò alla carica. Ero ingenua: il suo rapporto l’aveva avuto e sarebbe dovuta finire lì ma io proseguii molto volentieri. Cambiò profilattico e gli dovetti mandare il pene su con la bocca e le mani (ci misi un po’ a dire il vero siccome non si rizzava subito). Mi mise seduta su una cassettiera e mi fece aprire le gambe facendo sporgere il più possibile dal bordo del mobile la mia passera e ci infilò nuovamente il membro. Mi scopò più lentamente questa volta facendomi lanciare gemiti di godimento quando mi stringeva le tette con le mani. Finimmo ancora sul letto e questa volta fui io a provocarlo: me ne vergogno un po’ ma a dire il vero feci io la mossa. Infatti gli sorrisi chiedendogli se voleva qualcos’altro ‘ e gli diedi le spalle piegandomi in avanti e sollevando il mio sedere . Ebbi appena il tempo di assumere una posizione comoda che me lo ritrovai nel buco del sedere che entrava con tutto il suo cazzo ora perfettamente eretto. Ho sempre fatto sesso anale cominciando quando ero piccola e mi &egrave sempre piaciuto molto e siccome avevo una buona esperienza in proposito mi feci fare anche quello. Volevo tornare a casa da vera troia che si &egrave fatta sfondare in ogni buco’ e lui me ne dava la possibilità e quindi feci di tutto perché mi prendesse con decisione anche in quel buco. Terminò con il secondo orgasmo nella mia figa dopo essersi fatto un lungo giro nel mio culetto( cosa che apprezzai parecchio). Ero stanchissima. Mi feci riportare e lasciare vicino a casa: come prima volta andava più che bene e non sarei mai riuscita ad avere un secondo rapporto quella sera. Non riuscivo a crederci ma era la verità pura e semplice: era stato il mio primo cliente battendo per strada! Ero frastornata ma ancora eccitatissima sebbene avessi avuto un orgasmo verso la fine del rapporto. Non era tardissimo infatti era l’una meno un quarto di notte: mi era sembrata una serata lunghissima e invece era passato davvero poco tempo! In salotto le luci erano ancora accese: non potevo certo entrare in casa vestita così e con quei tacchi vertiginosi! E così passai in garage dal giardino andando a prendere i vestiti che avevo preparato lì per cambiarmi prima di andare via. Così sarei potuta entrare in casa senza dare nell’occhio per il mio abbigliamento. Nel buio mi tolsi il top e la minigonna rimanendo solo con gli stivali e mi misi un abito carino ma assolutamente normale e innocente. Mi sfilai gli stivali da troia con quei tacchi vertiginosi e calzai un paio di scarpe basse. Chiusi tutto nella borsa da tennis e la lasciai lì per prenderla il giorno dopo.
Non avevo il coraggio di entrare in casa. Quando varcai l’uscio trovai mia madre che guardava la televisione e mi diede un rapido sguardo. Ero convinta che immaginasse tutto e che mi avrebbe detto :’Si vede fin da qui che sei andata a battere e ti sei fatta sfondare come una puttana! Credi che non si noti?’ma non lo fece’e quasi me ne meravigliai. Ero convinta che i miei genitori sapessero che razza di figlia fossi: una figlia che si prostituiva con gli sconosciuti perché la cosa la eccitava terribilmente. Mi sentivo tremendamente sporca e colpevole: era quello che volevo certo, ma corsi subito in camera per mettermi a letto.
Non appena avrò tempo scriverò ancora sulle mie esperienze, seguitemi ancora!

Accetto volentieri commenti, suggerimenti. Sarebbe bellissimo se uno di voi scrivesse un racconto su di me, qualsiasi cosa vogliate anche la più porca, e lo pubblicasse qui sul sito con me come protagonista (gliene sarei molto grato ! : ) Scrivetemi in tanti a giorgiasupersexy@yahoo.it ! Chiedetemi pure quello che volete su ciò che vi ho raccontato e ditemi quello che sinceramente pensate di me e cosa vi &egrave piaciuto di più. Un bacio dalla vostra Giorgia.

Leave a Reply