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Racconti Erotici Etero

fino alla porta

By 3 Dicembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Il suo numero sul cellulare.
“finalmente sento la tua voce”
la sua calda sensuale avvolgente esattamente come l’avevo sperata
“…buongiorno..”
Sento che sorridi…
“cosa stai facendo? Sento il tuo respiro non puoi mentire….”
“Le tue dita sono gia dentro di te vero? non aspettavi altro che ti chiamassi…”
“Ma si troietta usa la mia voce per darti piacere….”
“già stai gemendo…. cosa c’&egrave nella tua mente… dimmelo….”
“Esci da quelle mura …. ti dirò cosa avrai….”
“avrai emozione, paura eccitazione devi solo volerlo e lasciarti andare a me….”
“saranno le mie le dita…. e avrai un uomo reale non solo quelle immagini che volano in te…”
i gemiti più veloci e l’orgasmo dilaga
la tua voce mi fa impazzire…
sei sensuale suadente avvolgente…coinvolgente
quel tarlo che si insinua
desidererei averti…..
“cosa riesci a farmi….”
“non ho fatto nulla ancora… hai fatto tutto da sola…. hai usato la mia voce come un vibratore….
mi devi qualcosa ora…..”
“voglio solo che ci pensi….. Uscirai di casa per andare ad un appuntamenti con una voce…”
“una voce che ti eccita… sentirai le sue mani l’odore della sua pelle…”
“ti farai scopare da uno sconosciuto… non ti attira?…”
“non rispondi….”
non posso rispondere. non posso ammettere che &egrave così.
Che le mie fantasie nascoste stanno lì davanti ai miei occhi….
“Mi devi almeno il pensiero… Pensaci…. domani ne parliamo….magari di persona….”
Il telefono che si chiude e le mie dita ancora a giocare.
La mente che va all’incontro una stanza e uno sconosciuto e l’eccitazione che sale
essere scopata…. siii… &egrave orgasmo e immagini di sesso puro nella mente e caldo che si scioglie e cola tra le gambe…
Non so perch&egrave ma la sua voce… non posso farne a meno….
la voglio ….
Nella mia mente quella fantasia per tutto il giorno
il suo cellulare spento
la giornata passa ci provo ancora ma nulla…
solo le sue parole che mi fanno pensare sognare….
Le otta presto…. il cellulare che squilla…
numero anonimo…
“Sei pronta?….”
“a fare cosa?”
“lo sai…. ad uscire….”
stai scherzando… lo so….
“rispondi….”
“rispondi….”
“non voglio i tuoi gemiti… togli le dita.. e rispondi”
la sua voce si fa dura seria imperiosa
io continuo a masturbarmi e…
La linea interrotta la telefonata chiusa
Lo richiamo
cellulare spento..
Lo sto odiando…
Non &egrave verò mi sta eccitando…
Mi piace il suo ordinare il suo tono…
E sono di nuovo le immagini dell’incontro con uno sconosciuto ad accompagnare il mio orgasmo…
Per tutta la mattina ho sbirciato se lo vedevo collegato
ma nulla non un messaggio niente
e il cellulare perennemente irraggiungibile
L’idea si &egrave installata nella mia mente ci sto pensando….
non &egrave possibile ma &egrave così
ormai le mie mani usano solo quello per godere….
mille incontri diversi ma sempre lo stesso tema di fondo
Tu e una stanza.
numero anonimo
il cuore che accellera….
non sei tu….
ma il respiro affannoso liquido tra le gambe..
che mi stai facendo?
Il tuo numero lampeggia sul cellulare…mentre i miei pensieri sono a te…
“ponto… sono contenta di sentirti…”
“bene… mi hai pensato… sei pronta?”
“io….”
“dimmi che stai per uscire … poi ci penserò io… ti dirò dove… ti dirò come….”
“ho paura….”
“lo so… ma lasciale a casa le tue paure… segui quello che desideri… segui quello che sei…”
“Stai uscendo?… io ti aspetto…”
“io….”
“non mi vuoi? non vuoi le tue fantasie tra le mani? Esci ora…”
“non posso…”
telefono muto…
non vuoi le tue fantasie tra le mani?…..
parole che cancellano come una gomma piano i miei dubbi….
e ne prendono il posto….
Lo odio….
Mi fa prendere coscienza delle mie inclinazioni….
usarle con l’immaginazione va bene….
ma no non posso… non posso…
però lo vorrei….
come sarebbe?
la tensione e la paura prima di arrivare
e poi lo vedrei…
come sarà?
la sua foto &egrave durata due secondi sul profilo
poi l’ha tolta e ci ha messo una paperella
ha detto che a me non serviva visualizzare
sapevo guardare con gli occhi della mente
Ha ragione mi piace immaginare
e non mi servono le foto
però ora…
come mi piacerebbe poter dargli un volto..
nessuna notizia per due giorni..
e nella mia mente ormai l’idea dell’incontro &egrave un’ossessione
&egrave l’unica che riesce a farmi eccitare
che mi fa godere….
La mattina quando mi sveglio e le mie dita sono lì…
e io sono tra le braccia di uno sconosciuto in uno squallido hotel
ed &egrave orgasmo… sempre ….
L’idea ha ormai trovato un cantuccio nella mia mente
ci si &egrave installata
e si allarga sempre di più
prima era un semplice dubbio ora un pensiero insistente
una parte di me che comincia a dire perch&egrave no….
E la mia immaginazione che vola sempre lì
e i miei orgasmi….
Il telefono…..
“buongiorno…. ”
“stai già toccandoti….bene….”
“Esci ora…. ti voglio… voglio i tuoi gemiti… ma non qui… davanti a me… con le mani nella figa….
… e io che ti guardo e ti ascolto…”
“togli quelle mani e esci….”
“…lo sento ci stai pensando…. L’idea ti ossessiona ormai vero?…”
lo odio quando legge la mia mente
“fammi sentire che ti stai alzando da quel letto…”
“non mi importa cosa indossi…. ti voglio fuori di lì tra 5 minuti…..”
In piedi in mezzo la stanza a fissare il cellulare muto….
Mi ero alzata seguendo la sua voce….
La vibrazione mi fa sobbalzare….
“Avanti…. non ripensarci…. prendi il raccordo ti guiderò io… 5 minuti….”
Ma che mi viene in mente &egrave una pazzia….
eppure sono lì ad infilarmi una gonna carina… e una camicetta
tremo ho paura
ma lo voglio
la mia figa lo vuole
Messaggio…
“Porta il tuo vibratore…”
continuo a dirmi che &egrave una pazzia
che sto andando ad incontrare uno sconosciuto
per quanto riesca a leggere i miei desideri non so chi sia
non so cosa succederà
sono in macchina però
e sto guidando verso il raccordo
Vibrazione….
“bene… era questo il rumore che volevo sentire…
quello del motore….prendi il raccordo verso l’aereoporto…
e continua a guidare… che macchina hai?”
” un pandino….rosso”
telefonata chiusa
Sono pazza lo so…
ma terribilmente eccitata
la sua voce… non sapere dove sto andando… cosa sto facendo
Il cellulare di nuovo….
“sei preoccupata vero? … Non so nemmeno io ancora cosa voglio….”
“Non si risponde al cellulare senza auricolare lo sai?”
come fa a saperlo?…. allora mi vede?
gli occhi allo specchietto a cercare nelle macchine che ho dietro
ma &egrave impossibile…
“Hai deciso di venire sono contenta… ti guiderò io….sarai nelle mie mani
e seguirai i miei desideri…….”
“Potrei chiederti di accostarti ora….”
“Mi fermerei dietro di te…. tu scenderesti dalla tua macchina… saliresti nel posto del passeggero…
e mi farei fare un pompino… senza nemmeno guardarti…..”
Una distrazione alle tue parole…. Mi hai fatto bagnare…
“Accosta…. non voglio che ti fai male….”
La freccia e sono sulla corsia di emergenza.
Una macchina si accosta molto indietro….
“Si sono io…..”
“sei bagnata vero?… Vorresti che io venissi lì per poi scendere e venirmelo a succhiare….”
“Masturbati…. potrei anche chiedertelo tra un pò…..”
Le mie dita scostano le mutandine e cominciano frenetiche…
orgasmo… nelle tue orecchie …
“Respira… riprenditi e continua a guidare….”
“tra poco usciamo…..”
riprendo a guidare con le gambe che mi tremano
&egrave terribilmente eccitante…
terribilmente…
so che &egrave una pazzia ma mi sta dando delle fortissime sensazioni…
La sua voce mi guida su stradine fuori roma fino ad un piccolo motel
“Parcheggia ora… scendi e vai in portineria…. chiedi una stanza per qualche ora….
Voglio che tu senta cosa stai facendo… che tu guardi il portiere che penserà che sei una troietta….”
“Non deludermi ora…. scendi da quella macchina….”
Una totale confusione di sensazioni….
Paura indecisione voglia vergogna piacere si confondono nel cervello…
sarà la cazzata più grande della mia vita….
Se fosse un pazzo…
se mi violenasse…
se mi picchiasse…
eppure apro quello sportello e scendo
Entrare nella portineria &egrave la cosa più imbarazzante della mia vita
la voce mi trema
“vorrei una stanza?”
“Per quanto?”
“tre ore…”
gli occhi che mi fissano mentre mi porgono i documenti da compilare e le chiavi
Quelle chiavi pesano più di tutto
esco con le chiavi in mano
mi ha indicato una specie di bungalow all’esterno del palazzo…
credo che siano fatti a posta per questo tipo di coppiette…
Vibrazione….
“Dimmi il numero….”
“E3..”
“La conosco… perfetto… ora entra… e richiamami….”
Spalanco la porta..
La luce del sole inonda la stanza buia…
Uno specchio che prende tutta la parete dove &egrave appoggiato il letto
e altri sulle pareti laterali….
&egrave decisamente una stanza fatta apposta per incontri di sesso
&egrave la prima sensazione
dovunque giri lo sguardo se stai sul letto gli specchi ti rimandano la tua figura…
non puoi scappare….
a fianco all’entrata un tavolinetto con una poltroncina..
Chiudo la porta…
La stanza piomba nella penombra….
mi fa meno impressione ora….
Sento dei passi fuori la porta….
si fermano proprio davanti…
sarai tu?
sms “Non dovevi chiamarmi?”
“Ti piace la stanza?… Descrivimi cosa vedi…”
la mia voce a descrivere gli specchi….il letto la poltroncina
cercando di scacciare la serie di immagini ad essi collegate…
“Lo sai che sono qui fuori vero?”
“si….”
“voglio che sia consapevole che se apri quella porta sarai nelle mie mani e ubbidirai ai miei desideri…”
“non potrai dire di no….”
“Voglio che tu ne prenda coscienza… che ne sia consapevole…”
“Puoi dirmi che non vuoi… e io me ne andrò…ora… subito…”
“oppure puoi decidere di vivere questa esperienza…. Allora ti spoglierai…”
“userai le calze per bendarti….. ti metterai carponi…il vibratore posato a fianco… il culo verso la porta…”
” la lascerai socchiusa…. e aspetterai….”
“non ho fretta….. prenditi il tempo che vuoi… io sono qui… aspetto…”
Vado verso la porta. Mettermi addosso tutta la responsabilità della scelta &egrave….
Mi sento svenire…
appoggio le dita sulla porta sei la dietro
ma chi sei?
perch&egrave sono qui?
non voglio nemmeno saperlo…
non voglio sapere che era quello che desideravo….
ora ti chiamo e ti dico che mi sono sbagliata
che non lo volevo
compongo il tuo numero….
sento il telefonino squillare fuori della porta….
“Sono pronta… lo voglio…”
Ma che cazzo fai Naima?
non erano quelle le parole…
lasciami in pace…
voglio farlo….
con te farò i conti dopo….
“bene… voglio che pensi un’ultima cosa e che me lo ridici di nuovo…”
“potrei non essere solo lo sai?…..”
“potrei volere usare te come una semplice puttana lo sai?….”
“pensaci ora…. qui al telefono con me…. poi ridimmi che lo vuoi….”
Sento i secondi passare… potrebbe non essere solo…..
devo dirgli di no….
devo farlo andare via…
“Si… lo voglio…”
Cristo santo Naima passi per la puttana…ma se non fosse solo?
La voce della mia coscienza sparisce soffocata quando inizi a parlare…
“spogliati ora. Quando sarai pronta apri la porta e aspetta….”

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