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Racconti Erotici Etero

Francesca: 290 – Doccia con Carlo

By 28 Maggio 2020No Comments

Alberto non è ancora rientrato in città. Il lavoro si è allungato inaspettatamente ed è dovuto rimanere per finirlo.

Francesca non è certo sola e tantomeno senza sesso.

“Come stai facendo senza di me?” le chiede il fidanzato.

“Lo sai come faccio! Uso le dita e quei giochini che sai bene che li ho anche se il tuo è decisamente meglio!” sussurra al telefono con la sua voce di giovane donna non ancora trentenne.

“Amore mio, vorrei che fossi qui. Pensavo che potremmo farsi una doccia insieme. Piuttosto quando torni? Cristiana mi chiede sempre di te e non mi dice il perché?”

“Ah, non ti preoccupare. Lei fa sempre così! Te lo chiede perché forse ha un maschio che si vuole fare e spera che io sia suo amico. Se ci stai me la faccio e tu assisti. Ti andrebbe?”

Francesca replica “OK. Sai che oggi sono stanca? Sono arrivata a casa stanca e stressata dal lavoro. È stata proprio una di quelle giornate nere, in cui nulla è andato come doveva andare”

“Allora ti lascio, così riposi” le dice Alberto concludendo la telefonata.

Nei giorni precedenti, prima di chiudere il colloquio telefonico, facevano sesso solitario ascoltando ciò che si dicevano durante la masturbazione sognando di essere presenti uno all’altra ma quella sera no, era diverso. Francesca era stanca e Alberto le suggerito di farsi una doccia calda, lunga e rilassante e poi, quando ormai il suo corpo avesse raggiuto la temperatura dell’acqua e lo scroscio avesse portato via stanchezza e frustrazione, le ha consigliato di farsi un ditalino pensando al suo cazzo dentro di lei.

In realtà la situazione è diversa: Francesca non è stanca ed aspetta le 21 per incontrare Carlo.

È il primo esplicito tradimento che lei fa al suo fidanzato.

Carlo alle 21, puntualmente, suona il campanello e Francesca ha un leggero brivido di freddo per il tutto il corpo.

La porta d’ingresso si richiude subito e Carlo è in casa di lei.

Lei lo limona e lo spoglia. Subito dopo lo prende per mano e lo conduce in bagno e si mettono sotto il getto della doccia. Dopo un leggero bacio sul collo, lei prende il bagnoschiuma al sandalo e gli massaggia la schiena. Il profumo del bagnoschiuma entra nelle sue narici. La stessa cosa fa Carlo a Francesca e per loro il mondo non esiste più. immaginano solo il caldo e il profumo di alcune città d’oriente come Bangkok.

Le mani di Carlo non risparmiano alcun centimetro della pelle della schiena di Francesca. Passano sulle spalle, poi le scapole, contano le vertebre scendendo in basso e si perdono nella zona lombare. Proseguono sulle braccia fino al gomito e vanno sull’avambraccio. Lui in qualche parte utilizza le unghie per stimolare i punti erotici e poi lava le sue mani nella speranza che Francesca le usi su di lui.

Ciò che Carlo fa ad un braccio lo ripete sull’altro, dopo le braccia gradirebbe toccare il davanti e le, senza dirlo, se lo aspetta perché le piace di più.

Carlo vuole per ora tralasciare il seno per dedicarsi a lui più tardi quando lei è più arrapata e dedicarsi a quella parte con cura e attenzione.

Ventiquattro ore prima aveva avuto il piacere di poterlo toccare e stimolare e da quel momento lui lo adora e non si stancherebbe mai di toccarlo e succhiare i suoi splendidi capezzoli.

Francesca si aspettava che lui le manipolasse le tette e per il momento è delusa dal comportamento di quell’uomo che prende un altro po’ di bagnoschiuma per poi inginocchiarsi per dedicarsi alle gambe.

Prima di inginocchiarsi lei si avvicina a lui e gli lascia l’impronta delle sue labbra sotto al lobo dell’orecchio e si avvicina aderendo a lei da dietro per farle sentire quanto gli stia piacendo quello che fa.

Una mano di Francesca tenta di fermarlo ma lui la intercetta ed incrocia le dita.

Carlo dal respiro di Francesca capisce che in lei l’eccitazione sta salendo perché, aderendo ai suoi glutei, le scappa un gemito.

Lui si inginocchia dietro e con un ginocchio forza appena una sua caviglia affinché allarghi di più le gambe. Francesca capisce e mostra la sua fighetta che insieme al sedere lo incantano al punto che gli ci vuole uno sforzo di volontà enorme perché non si deconcentri dal distribuire il bagnoschiuma su entrambe le mani e massaggiare lentamente le natiche con entrambe le mani. Poi Carlo passo alle cosce in cui interno è liscio come la seta e dedica particolare cura nel lavarlo.

Le sensazioni che provo io sono straordinarie.

Carlo scende sui polpacci e poi sui piedi e risale per passare sulle sue grandi labbra ed entrando fino alle piccole sfiorando casualmente il clito che non vuole stimolare perché ogni cosa va fatta a suo tempo.

Lei ha voglia di iniziare un amplesso con lui ma Carlo gioca con le parti esterne della figa. Quando lui raggiunge il clitoride, Francesca non riesce a trattenere un altro gemito.

Per lui tutto va secondo le sue preferenze e prosegue prendendo nuovamente del bagnoschiuma e va a depositarlo sulle tette tenendo una mammella per mano e dando inizio ad un lento massaggio circolare. Il corpo dell’uomo da dietro aderisce perfettamente a quello di Francesca e così il suo cazzo ben turgido si insinua nel solco tra i glutei, il mio petto è a contatto delle spalle ed il respiro affannato è sull’orecchio.

Il massaggio è lento ed è gradito a Francesca che ormai non riesce più trattenersi ed il suo ansimare accompagnato dai mugolii di piacere invadono la doccia ed il bagno.

Entrambe non si pongono il problema di essere sentiti da altri vicini di casa, come aveva fatto Carlo.

L’uomo le stringe i capezzoli fra i polpastrelli dell’indice ed il medio e con il palmo della mano l’intera mammella come a proteggerla.

Dalla posizione che è dominante e lo fa sentire padrone, per lui è facile darle molti baci sul collo mentre l’acqua scende su di loro. Fra i tanti baci sul collo, sulla nuca, sulle spalle, le dà anche baci appena sotto le orecchie e le succhia i lobi. Ciò causa in Francesca sei brividi che le fanno venire la pelle d’oca nonostante l’acqua calda scorra sulla pelle.

Lui si frema un attimo e si allontana di pochi millimetri, guarda le spalle e la schiena e si gode la vista di quel bel culetto a cui non resiste ed allora con il bacino fa un lento su e giù tra i glutei a simulare ciò che entrambe desiderano e che fra non molto faranno.

Lei avverte e gradisce molto il cazzo tra i glutei; lo vorrebbe nella figa ma pensa che senz’altro lui la invaderà rendendola sua.

Lasciate le tette, Carlo termina di passarle il sapone sulla pancia.

Lei ha un sussulto e spera che le dita di quella mano vadano più giù dove lei le aspetta.

Francesca è impaziente e non si ritieni soddisfatta, allora si gira e gli dà un lungo bacio umido che unisce le loro bocche e le loro lingue.

Ora anche lei ha possibilità di muovere il ventre strusciandolo su di lui chiaro segnale che è arrapata e che lo vuole sentire dentro ma non è frettolosa. Infatti si inginocchia e gli prende il cazzo in bocca per fargli un pompino nel migliore dei modi che lei conosce. Francesca non conta più i pompini fatti ai suoi amanti ma per quell’uomo che a li piace in particolar modo ne vuol fare uno che a lui risulti memorabile.

Come quel sesso turgido e rigido entra tra le labbra a lui sembra di morire e pensa che se dovesse essere così quello sarebbe il migliore modo per farlo.

Quando lei crede che lui sia pronto per chiavarla si solleva e sta per sollevare una gamba a favorire l’accoppiamento, invece lui, a cui piace l’eroismo prolungato, la allontana e la guarda da capo a piedi. Tenendo un suo braccio sollevato tra il getto d’acqua calda che li investe con continuità e che accarezza le curve del corpo. Quell’acqua la rende molto sensuale mentre scorre nel solco del seno e va giù fino alle natiche passando per la fighetta da poche ore depilata e da pochi minuti insaponata e massaggiata con schiuma ed acqua che l’hanno rilassata. Francesca porta istintivamente l’altra mano sull’altra mammella e se la massaggia mentre il getto della doccia continua il suo lavoro facendola sentire sensuale e calda. Mentre Carlo la guarda riempiendosi gli occhi della sua bellezza l’acqua prosegue il suo massaggio delicato sulla pelle e sulle labbra della figa ma anche sui capezzoli che ridiventano duri.

È in quel momento che Francesca si sente consapevole davanti a quel bellissimo uomo giovane che il suo corpo è bello e che lui prova piacere dal suo toccarla.

Il restare nuda davanti a Carlo che fino al giorno prima era uno sconosciuto non le crea disagio né imbarazzo. Non è certo la prima volta che Francesca si trova nuda davanti a un uomo conosciuto da poco. Lui è molto bello ed a lei piace tantissimo ma questa volta vuole solo provocarlo.

Lui nel guardarla ride divertito e dopo qualche esitazione la guarda malizioso e allunga una mano chiedendo una dichiarazione di disponibilità da parte della ragazza.

Lui rilascia il braccio, la tira a sé e le tocca la pancia, sale con la mano verso le tette fino ad afferrarne una mammella con forza “É tanto tempo che non lo faccio” le dice e continua “Sei molto bella” ed allunga l’altra mano verso la fighetta.

Incredibilmente lei ha una reazione mai avuta prima: si sente paralizzata mentre solitamente reagisce in altro modo.

Carlo non pensa ed ha come unico pensiero quello di scoparla.

Francesca si lascia toccare e lui entra tra le labbra della vagina con un dito muovendolo dentro e fuori. Lei lo sente dentro grosso e ruvido.

Carlo se la vuole gustare in tutti modi come se per lui fosse la prima ed ultima volta. Avvicina la testa all’inguine di Francesca ed estrae una lingua lunga e veloce, le lecca la figa con voracità, entra goloso con la lingua tra le grandi labbra e lei perde la testa non capendo più niente. Mentre lavora con la lingua nella vagina, con il medio inumidito le penetra il culo. Poi Carlo si solleva e la abbraccia.

Francesca sente un forte odore di maschio ed anche la sua voglia farsi sempre più viva.

Lei si guarda intorno e si sente ovviamente completamente nuda in balìa di un uomo che le palpa il sedere, la schiena, che prova a baciarla ma lei ha una sensazione strana: si sente una escort e non più la solita Francesca, quindi si allontana ma Carlo non avendo la stessa sensazione, la prende con forza, le apre le gambe e le tocca la figa come se non ne vedesse una da molto o forse troppo tempo. Lei sente la sua fame e fa scattare il desiderio di vederlo impazzire e di divertirsi e lo fa immediatamente afferrando la testa affondandola fra le sue tette mentre lui si diverte a leccarle mordendole e succhiandole i capezzoli duri.

Francesca prende l’iniziativa e gli tocca il cazzo lungo, gonfio e turgido, un vero meraviglioso bastone di legno che ammira e accarezza come un gioiello. Lei ha scopato con tante persone ma ora con Carlo che è un bellissimo uomo tutto le sembra diverso. Con lui ogni carezza, tocco, leccata sta diventando interessante.

Francesca fa per inchinarsi a succhiarlo ma lui la spinge di forza contro una parete e la tiene distesa con le spalle appoggiate facendo sì che le tette sporgano e siano prominenti.

In quella posizione Carlo finalmente le infila con forza il cazzo nella figa chiavandola.

Il viso dell’uomo cambia espressione. Lei lo sente molto aggressivo e violento, la penetra senza pietà con una forza notevole che poche volte ha trovato in un maschio ma è qualcosa che la fa arrendere a lui nelle sue mani.

Non ha paura di quei movimenti e della loro incessante e profonda penetrazione. Carlo si muove veloce e lei capisce che pensa solo al suo piacere.

Francesca non sentendolo in sintonia si sente violentata ma la sensazione diventa una certezza perché gli chiede di fermarsi e lui non lo fa; si sente stuprata in doccia dall’uomo a cui ha aperto la porta che per quanto bello ed affascinante, in certi frangenti, si sta dimostrando violento.

Le insiste nel chiedergli di fermarsi ma lui continua a sfondarla con quel cazzo potente che si ritrova ma non è l’unica cosa che lui fa: le strizza le tette fino a farle male.

Lui la chiava con forza e si sente impotente ed ha paura della sua violenza.

Lui però le tappa la bocca con una mano e continua a scoparla come un animale. Lo sembra di essere devastata intimamente e non è abituata a subire violenze nella sua fighetta ancora delicata anche se di cazzi ne ha conosciuti moltissimi.

Francesca ad ogni colpo si sente aprire sempre di più ma quella sensazione spiacevole dopo un po’ cambia e le piace. Non sa spiegarsi questo cambiamento di gusti. Ora a lei piace essere la vittima e si offre a quel toro che la monta. Lo sente ansimare sempre più forte e mentre fino a cinque minuti prima si augurava che finisse presto, ora desidera che lui continui a chiavarla come un’animale. Lei si sente una femmina e non più una donna sensuale, si sente una passiva di quella violenza piacevole.

Carlo nel chiavarla è un vero animale e lei la sua preda.

Francesca sente un piacere molto particolare e moto nuovo con questo uomo muscoloso che la sovrasta con violenza e la possiede come mai nessuno ha mai pensato di fare usandola senza rispetto, con violenza e aggressività’.

L’amplesso procede e Francesca chiude gli occhi per non vederlo ma sogna. Ciò che immagina nella mente la sta portando all’orgasmo e si estranea all’atto sessuale che la vede impegnata ma Carlo è estremamente infoiato e con la foga che ci ha messo non ha che da sborrare. Infatti Francesca viene distratta dai suoi sogni erotici perché avverte che getto di un liquido caldo la sta riempiendo accompagnato da un urlo liberatorio dell’uomo che le ha sborrato dentro.

La ragazza si sente piena di sperma e lui toglie lentamente il cazzo dalla figa dolorante.

Carla sta anche liberando la presa fatta su di lei.

Francesca resta impaurita e senza forze. Lui è in ginocchio sul piatto doccia con il cazzo ancora duro e gocciolante che guarda verso il pube per vedere se lei è ancora intera; sicuramente vede la figa ancora aperta e gocciolante del liquido bianco e viscoso liquido che lui ha prodotto.

La ragazza lo guarda con un sorriso e gli chiede ”Ti sei divertito?” e si asciugano rapidamente.

Lui sorride beffardo, la prende per mano ed insieme vanno in camera da letto.

Francesca pensa che voglia continuare la monta ma si rivelerà un’idea sbagliata.

Nel tragitto si baciano ed arrivati in prossimità del letto si lasciano cadere sopra.

Sono entrambe stanchi. Francesca muove la testa su di lui e le mani lo cingono.

Lui, con il cazzo ancora dritto e turgido ma non nelle stesse condizioni con cui l’ha scopata sotto la doccia, lo rimette nella fighetta, si muove poco ma le forze lo stanno abbandonando.

Lei è già addormentata e lui la sta seguendo.

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