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Francesca: racconti 17 e 18

By 10 Dicembre 2021One Comment

Ho sedotto l’amica di mia madre (pub 17 e 18)

Francesca non ricorda in quale giorno, passando vicino ad un giardino nel centro città, ha trovato seduta sullo spigolo di un piccolo monumento un’amica di sua madre di circa 50 anni, bella donna che si porta molto bene la sua età avendo un viso bello ed un corpo non decaduto. La donna è impiegata in un ufficio e le capita spesso di avere contatti con delle persone ed a Francesca è parso strano che fosse lì a quell’ora.
“Che ci fai qui? Ma che piacere vederti!” le ha detto nel sorprenderla in qual punto della città.
“Oh!! Che bello vederti. Aspettavo un amico che mi riportasse a casa ma forse ho sbagliato il luogo dell’appuntamento”
“Allora ti tengo compagnia. Dimmi di te come stai?”
Prima di mettersi a parlare la donna ha atteso un po’, il suo viso ha preso l’aspetto di una donna non molto soddisfatta della vita ma che crede di poter fare qualcosa per sé stessa.
Il suo nome è Lina.
In quel momento Lina indossava un vestito leggero a maniche corte e teneva sulle gambe una piccola borsetta di colore scuro da portare a tracolla. Il vestito era di colore lillà, aveva un’ampia scollatura ma non evidenziava la separazione del seno. Il vestito non le copriva le ginocchia, sul davanti all’altezza del seno il vestito era traforato e si intravedeva qualcosa di più chiaro, sulle spalle, sempre dello stesso colore un bolerino annodato gentilmente sul davanti. Le scarpe, molto semplici, avevano delle fettucce di pelle dorata che le tenevano le dita e le cingevano la caviglia, inoltre una fettuccia univa il giro caviglia con quella dei piedi, tacco cinque centimetri.
Le gambe erano unite nella parte superiore, aperte in quella sotto il ginocchio; dimostravano che di sole ne avevano preso ben poco, tanto erano bianche.
I capelli erano scuri con riga sul lato destro e ciuffo che copriva delicatamente la fronte; non erano lunghi ma dietro finivano lasciando il collo parzialmente scoperto.
Portava gli occhiali che Francesca non ricordava li portasse, forse quando l’ha conosciuta usava le lenti a contatto.
Le labbra, che Francesca ha sempre ammirato, marcate da un colore rosa tenue segnavano una bocca bellissima ma non grande ed avevano aspetto del tutto naturale. In poche parole: erano splendide.
Lina ha esordito “Non so come dirti le cose. Tu sei più disinibita di me ed ho vergogna a parlare perché se è vero che tra donne si parla molto, però non si dicono le sensazioni intime. Sai com’è l’educazione morigerata di paese”
Lì per lì Francesca ha capito che era in difficoltà; le voleva comunque comunicare qualcosa.
“Dimmi pure, ti ascolto e poi tu sai che di me ti puoi fidare, sei una di casa”
Lina ha tirato un sospiro ed iniziò.
“Sono in città perché ho voglia di uscire dalla solita routine. Mio marito mi chiede sempre più insistentemente di indossare biancheria sempre più, come dire?, strana e possibilmente essere nuda sotto quando esco. Mi chiede di farmi riprendere in fotografie in cui sono nuda oppure quando ho solo le calze. Mi chiede di farmi fotografare le tette. Debbo dirti che non so più cosa fare per fermare queste richieste. Ti dirò di più che è anche geloso e dovrei fare spettacolo solo per lui. Ma ti pare?”
Francesca l’ha interrotta.
“Vieni con me! Andiamo a sederci in bar dove c’è un salotto riservato e nessuno ci disturba. Alla persona che ti deve portare a casa non ci pensare. Ti farò accompagnare io da un amico fidatissimo che non farà nessuna domanda, anche perché non ti conosce”
Francesca ha preso presi per mano Lina e si sono incamminate verso un bar che Francesca conosceva bene.
Durante il percorso Lina non ha parlato molto ed ha chiesto con insistenza di non parlare con nessuno delle confidenze fatte.
“Forse ho fatto male a dirti qualcosa di privato” le ha detto.
“Non hai fatto male, anzi! Parlarne serve a scaricare e realizzare ciò che si pensa sia un desiderio inconfessabile. Ora io sono il tuo confessore anche se ho molti anni meno di te però vivo in un ambiente molto aperto dove faccio tanta esperienza ed ho imparato a tenere la bocca chiusa quando serve”
Il vestito di Lina era così leggero che Francesca non ha potuto fare a meno di notare che la donna aveva un corpo… e che corpo!!!
Sistematesi nell’intimità del bar che ha fatto sentire Lina suo agio, ha iniziato a raccontare delle pretese sempre più insistenti del marito e delle voglie che, in modo latente, nascevano in lei che aveva sempre difficoltà a sopprimere.
“Devi sapere che non mi masturbo da quando mi sono sposata. Prima lo facevo ma poi niente. Vorrei godere maggiormente ma sai l’educazione ed il ‘rispetto’ per lui mi trattengono”
Francesca più la guardava e più l’ammirava. Aveva 49 anni ed aveva un viso e un corpo da ragazza ventenne e mentre lei parlava raccontando fatti della sua vita, Francesca ha fantasticato su di lei.
Era così sexy!
Francesca la sognava con un perizoma e niente a coprire il seno, nel tingersi di rosso le adorabili unghie dei piedi prima di mettere i tacchi a spillo; si è anche resa conto che sognarla sarebbe stato tutto ciò che di lei avrebbe mai avuto a meno che non facesse qualcosa per sedurla.
Sul momento Francesca ha pensato ad un piano, per altro ingenuo, sfruttando la scarsa conoscenza che aveva del suo carattere.
Ha iniziato a farle piccoli complimenti, niente di provocante come vantarle la pettinatura ed il taglio dei capelli, vantarle il profumo che aveva che sapeva di un bell’aroma delicato ed evanescente che in effetti era veramente splendido ed eccitante.
Alla fine tutti questi apprezzamenti avevano avuto l’effetto che la ragazza voleva.
Lina al sicuro in quell’angolo del bar, davanti Francesca si è sciolta ed ora parlava con minore timidezza raccontando fatti intimi suoi e del marito riuscendo anche a sorridere.
Dato che Francesca la vedeva lanciata nel parlare l’ha invitata nella casa dove abitava sfruttando l’occasione di Mirta lontana perché andata fuori per cinque giorni
Nell’entrare in casa Lina ha ammirato l’arredamento e la bellezza del patio antistante la cucina e la camera da letto. Ha apprezzato anche il giardino di agrumi sullo sfondo che limitava la visuale e ciò consentiva la privacy della vita in quella casa.
Francesca l’ha invitata a rilassarsi, sistemarsi e mettersi comoda. Lina è andata anche in bagno e poi si è seduta in cucina togliendo il bolerino e li Francesca ha potuto ammirare il suo bel petto bianco e la forma delle sue tette contenute da un reggiseno bianco che non le sosteneva a sufficienza.
Lina sentendosi sicura tra quelle pareti ha proseguito il suo racconto ed Francesca si è avvicinata prendendole la mano e poi con fare discretissimo è passata ad accarezzarle le gambe. Infine, dopo essersi messa in piedi dietro di lei, l’ha accarezzata nel collo ed ha iniziato a baciarla con estrema delicatezza in modo che le labbra della bocca fossero per lei delle carezze fatte con la pelle di pesca.
Lina ha continuato nella sua narrazione ma ormai Francesca fantasticava su di lei accorgendosi solo che si è interrotta a tratti per ansimare e si è detta “Ecco! Ci siamo. L’ho sedotta”
L’ha poi presa per mano e Lina si è fatta condurre docilmente in camera da letto, tenendosi per mano le ha levato il vestito lasciandolo cadere a terra e spostandosi per non calpestarlo. L’ha anche seguita ponendosi davanti allo specchio in cui si potevano ammirare per intero.
Anche se ancora indossava la mutanda non certo di forma moderna, Lina era veramente bella.
Francesca ripassava con gli occhi su e giù le splendide gambe della donna dicendole che erano le gambe più belle che avesse mai visto e che tutte le ragazze della sua età avrebbero dato l’anima per averne un paio così in forma.
Per i complimenti fatti, Lina ha prese tutto nel verso giusto sempre ringraziando con frasi tipo “Grazie. È carino da parte tua dirmi questo!”
Era esattamente il tipo di reazione che Francesca aveva sperato. Significava che l’avrebbe potuta chiamarla Gambe calde, Gazzella, Cavallina, Fighetta senza che lei trovasse strani o volgari quegli epiteti.
Così come avevo fatto Mirta con le, Francesca voleva farle dei regali ed allora ha pensato a dei profumi.
Le ha fatto provare un profumo e poi un altro ancora finché lei ha detto qual era il suo preferito. Francesca non le ha detto niente ma ora sapeva quello che le avrebbe regalato come segno della sua seduzione.
Quando le Francesca ha messo nelle mani il regalo, Lina le ha chiesto quale fosse l’occasione e la giovane le ha solo accennato che non ci doveva essere per forza un’occasione speciale per fare un regalino ad un’amica, ormai diventata intima. Lina ha accettato il dono graziosamente ed ha chiesto ancora una volta la promessa di non dire niente a nessuno. Le due hanno giurato reciprocamente che sarebbe stato il loro piccolo segreto.
Francesca in quel momento si è chiesta quanti altri segreti avrebbero condiviso.
Nel frattempo con nonchalance Francesca le ha levato il reggiseno che non serviva reggere niente poiché le tette rimanevano nella loro posizione naturale se non che coperte.
“Lo metto per non far vedere i capezzoli” ha dichiarato Lina.
Francesca ha aperto una piccola scatola dei suoi cioccolatini che la donna ha gradito moltissimo, ringraziando la figlia della sua amica di paese, ogni volta che ne metteva uno in bocca. Francesca le ha offerto anche del buon liquore nonostante una sua iniziale ritrosia.
Per l’effetto sia del liquore sia dei cioccolatini, dopo pochi minuti Lina con vergogna è riuscii a togliere la mutanda che, pur essendo di qualità, era inadatta alla situazione.
Dal suo cassetto Francesca ha preso della lingerie finissima e delicata con ricami color oro e argento, pizzi finissimi e di pregio, la maggior parte di colore pastello tenue e li ha mostrati a Lina la cui figa era nascosta morigeratamente nascosta fra le gambe, era ben tenuta, depilata con un triangolino piccolo di peli molto corti sul monte di venere.
“Perché non li hai tolti questi peli?” ha chiesto Francesca.
“Perché mi sentirei del tutto nuda. È una sensazione psicologica” si è giustificata.
E subito dopo Francesca, inchinandosi, le ha levato anche le scarpe rendendola completamente nuda mentre lei continuava a baciarla delicatamente su tutto il corpo, soprattutto le spalle ed i fianchi dove aveva notato essere più sensibile.
Poiché l’azione di seduzione era in atto, Francesca le ha fatto i complimenti per le tette, bianche, dalle areole poco marcate, le ha accarezzate lentamente ma con decisione, poi ha abbassato la bocca per tempestarle di baci provocando i gemiti di Lina che sono aumentati quando, tenendole il seno destro nella mano, ha preso a succhiarle delicatamente il capezzolo sul cuore, godendo nel sentirlo aumentare di consistenza. Francesca lo prendeva e lo lasciava facendo battere su e giù la punta della lingua.
Ha riservato poi il medesimo trattamento all’altra tetta mentre faceva scendere l’altra mano sui glutei con lievi escursioni a toccarle il buchetto posteriore.
Lina sentiva il sesso che le pulsava sempre più tanto che ad un tratto si è spostata per tenere le gambe leggermente aperte. In quella posizione un osservatore posto davanti a lei avrebbe visto la figa umida.
Francesca l’ha fatta sollevare per metterla in piedi, le ha fatto indossare un reggiseno di tessuto sottilissimo quasi trasparente di colore verde chiarissimo. I capezzoli risaltavano di più ma non era contenta perché voleva vederli più marcati ed allora ha pensato a passare sopra un rossetto marrone. Mentre andavo in bagno a prenderlo, Francesca con la coda dell’occhio ha visto Lina infilare le gambe in un tanga per indossarlo abbinato al reggiseno.
La dimensione di quell’indumento era veramente microscopica. Bianca lo aveva regalato a Francesca in un momento di forte seduzione per fare una splendida figura erotica con Mirta. Il tanga aveva il triangolino davanti alla figa molto molto piccolo, quasi un francobollo triangolare e delle stringhe sottilissime.
Lina non riusciva a indossarlo perché lo riteneva fuori misura.
Ritornata da lei l’ha aiutata ad indossarlo e ne ha approfittato per annusare il profumo dei suoi liquidi sessuali aventi una elevata carica ormonale che la eccitava fin nelle cellule più remote.
Ora Francesca la voleva ed attendevo con ansia di poterla fare sua.
Lina si è guardata allo specchio con Francesca ancora vestita dietro di lei.
“Ti farò impazzire” le ha sussurrato ad un orecchio nell’accarezzarla sulla punta dei capezzoli con il palmo della mano che aveva poi portavo sotto le tette per sostenerle e soppesarle.
La mano dalle tette è andata su e giù finché Lina non si è chinò del tutto per denudare completamente la sua giovane e prima amante.
A fatica Francesca è riuscita a sussurrarle di rallentare un attimo. Lina si è sollevata ed ha fatto stendere Francesca sul letto sfilandole il tanga già appiccicoso delle sue voglie che avevano donato al sesso di un bel colore lucido.
Francesca l’ha abbracciata da dietro incrociando le mani sul davanti.
Mentre le faceva notare come stesse bene così vestita e aggiustandole il tanga, se così si può dire, ha infilato le dita di una mano sotto il microscopico triangolino trovando subito le sue grandi labbra bagnate che ha massaggiato e lei ha gradito molto. Poi delicatamente e lentamente, Francesca è andata a cercare il suo clitoride il quale era già fuori ed aspettava che fosse toccato.
“Che mi stai facendo? Dio mio che bello! Sto impazzendo. Che cosa mi succede? Sto godendo tantissimo” ha esclamato Lina.
Francesca ha ritratto le dita e l’ha baciata sul collo sotto l’attaccatura dei capelli.
Lina voltandosi ha detto ”Ora tocca a me” e le ha sfilato la minigonna.
Quando ha scoperto le tette e la figa di Francesca dove spiccavano gli anelli ed i gioielli infilati nei fori del piercing, la sua meraviglia di Lina è stata grande perché mai si sarebbe aspettata di trovare una ragazza che lei conosceva fin da bambina così agghindata ed anche così perversamente bella.
Francesca si girata intorno a sé stessa mostrandosi a lei che di colpo ha dimenticato la sua condizione ed il suo aspetto ben diverso da quello di poche ore prima.
“Dev’essere stato doloroso farti bucare!” ha esclamato Lina.
“Non tanto. Il dolore passa subito ma la bellezza resta” le ha dichiarato Francesca.
“Sì, hai ragione! Ora ti vedo molto bella. Il tuo corpo è magnifico e questi gioielli lo abbelliscono ancora di più. Posso toccarli?”
“Certamente! Sono lì per questo. Puoi anche baciarli, se ti va”
Anticipando le sue parole Francesca le ha chiesto il numero di piede e la fortuna ha voluto che avessero la stessa taglia.
Francesca le ha proposto dei bei sandali in vernice rosso scarlatto con tacco da 12 centimetri con i tacchi a spillo. Avevano solo due sottili cinghie sul collo del piede che si allacciavano l’un l’altro attorno la parte superiore della caviglia. Appena fatte indossare a Lina è stato chiesto se le piacessero ma con la sua reazione le aveva già risposto.
“Come faccio a metterle? Sono troppo alte. Qui in casa non mi servono. Sto bene con le mie” ha detto la donna e Francesca prontamente “Anche io ne metterò un paio alte come le tue. Vedrai come ti slanciano. Ti faranno sentire ‘figa’, proprio una gran figa. Siediti sul bordo del letto che ti aiuto ad indossarle”
Erano sandali leggerissimi, quasi come una piuma, che Francesca utilizzava quando andava con qualche amante per farlo arrapare di più.
In quel momento Francesca ne ha calzato un paio di scarpe bianche tipo sabot.
“Vedi ora siamo due gran fighe, non credi?” e così dicendo l’ha baciata sulla guancia destra vicino alle labbra della bocca.
Mentre si ammiravano allo specchio la ragazza le ha raccolto i capelli dietro la nuca senza tirarli creando un piccolo chignon.
Ora Lina era veramente trasformata. Era diventata quello che Francesca voleva e quel che inconsciamente per tanto tempo aveva desiderato: essere una femmina.
La figlia dell’amica l’ha presa per mano e, camminando con passo un po’ incerto, sono uscite dalla camera direttamente sul grande terrazzo antistante dove Mirta teneva due lettini per prendere il sole e rilassarsi.
“Ma da lì ci vedono!” ha esclamato Lina.
“Non credo proprio” le ha risposto Francesca “Ci proteggono gli alberi … e poi siamo belle e tu qui non sei conosciuta. Accomodati dove vuoi”
Lina si è sdraiata su un lettino poggiando la schiena sulla spalliera e Francesca vicino a lei per poterle accarezzare la pancia facendo scendere di nuovo le dita fin sotto il triangolino di stoffa che chiude la figa riprendendo il massaggio interrotto in camera.
Lina ansimava e colava.
Le dita della ragazza erano bagnate e ogni tanto se le portava alla bocca per assaggiare i suoi succhi.
Per completare la seduzione Francesca si è chinata su di lei e si è avvicinata alla bocca baciandola lasciandola senza respiro.
Lina si è inarcata in modo che le dita potessero entrare in lei. Il suo ansimare si è trasformato in un gemito continuo e quando i polpastrelli sono passati a titillarle il clitoride lei si è anche contorta ed infine si sono visti i tremori che precedono l’orgasmo. Orgasmo che non è tardato ad arrivare con un urlo profondo e soffocato mentre le sue gambe si erano aperte a dismisura.
Francesca ha pensato che fosse l’apertura di gambe di una donna abituata ad ospitare un maschio.
L’idea di Francesca è stata di sfruttare il momento. Infatti ha notato che l’altra tardava a riprendersi e ciò stava a significare che Lina ne aveva ancora voglia.
Anche Francesca era eccitata ma si è lanciata su quel ben di Dio con foga, prendendo tutto il clito tra le labbra, attirando in bocca la sua carne, succhiando con voluttà gli umori che Lina aveva tra le gambe.
Per un istante sono rimaste ferme godendo una del piacere che vedeva sul volto dell’altra.
Tutti e due gemevano e Lina ad un certo punto ha preso tra i denti la figa di Francesca, l’ha leccata infilando la lingua nella sua vagina e dando un colpo più forte è esplose il suo orgasmo tremando con tutto il corpo e gridando il suo piacere.
Infine sono Rimaste un po’ così, scosse di tanto in tanto da un orgasmo che sembrava non finire. Poi Francesca l’ha tirata a sé stringendo il corpo di Lina sognando il momento, che non sarebbe tardato, in cui l’avrebbe presa ancora.

Al risveglio Francesca ha guardato Lina ancora stesa sul letto che dormiva e poco dopo si è levata per andare in bagno, anche la sua amica più grande di età si è svegliata stiracchiandosi e guardandola.
“Sei sveglia da molto?”
“No, forse cinque minuti” le ha risposto Francesca che si è avvicinata a lei per baciarla sulle labbra.
Sul momento non c’è stata una risposta a quel bacio che la donna è parso abbia subìto, Francesca lo ha intuito per il fatto che non l’ha allontanata ed immediatamente ha capito che ci sarebbe stato un seguito.
Lei le ha chiesto di andare in bagno insieme e le ha allungato la mano per farla sollevare.
Lina ha fatto vedere di essere molto contenta che le abbia teso la mano e le ha sorriso.
Ovviamente dopo una notte in cui hanno fatto solo sesso, Lina era completamente nuda e le viene spontaneo prendere, da una sedia vicino al letto, una vestaglia che è parsa di altri tempi poiché molto castigata per una donna che ormai ha conosciuto un altro lato del sesso ed un mondo di piacere.
Quella vestaglia era di Mirta la quale la usava quando doveva comparire alla porta, di solito per aprire ad un corriere. Quella mattina Francesca non le ha dato il tempo di prenderla e lei se n’è uscita con “Mah! Devo venire nuda?”
“Che cosa cambia? Tuo marito non c’è ed ancora non ci vede nessuno. Ti pare che una bella donna come te debba non farsi vedere? Meno male che i miei occhi ti vedono e godono. Stai scherzando quando dici di metterti quella vestaglia che mi sembra del 1800?” le ha risposto nel trascinarla in bagno.
“Ma perché pensi che sia inadatta?”
“A parer mio è proprio così! Ti rendi conto che sei bellissima e che indossi dei vestiti e della lingerie di altri tempi. Guarda che esiste della lingerie favolosa! Hai visto la mia? Beh, proverò a fartela indossarla dopo la doccia e vedrai l’effetto!”
Io e Lina si sono fatte la doccia e si sono pettinate a vicenda.
Durante la pettinatura e l’acconciatura dei capelli, che hanno raccolto in una coda un po’ alta, Francesca ha messo le mani tra le sue gambe e lei si è lasciata toccare senza dire niente.
Siano poi andate in cucina ed hanno fatto una colazione abbondante perché “è necessario recuperare le forze spese durante la notte, non credi?” ha detto Lina con una tonalità decisamente diversa dal giorno prima.
Sedute al tavolo mentre si parlava di tante cose a Francesca è venuta l’idea di proporle la conoscenza di Sergio e Marco spiegandole che Sergio era il suo ragazzo e Marco un compagno di appartamento.
Lina al momento si è dimostrata un po’ restia ma poi l’amica è riuscita a convincerla dicendole che andando in pizzeria lei non poteva fare la ‘candela’ durante una eventuale limonata con Sergio.
Ancora sedute al tavolo, prima di sparecchiare, la ragazza ha chiamato al telefono Sergio e gli ha esposto l’idea. Lui ha subito capito che anche il suo amico Marco doveva andare lì dalle due donne a casa di Mirta
Infatti poco dopo le undici del mattino eccoli a suonare il campanello. Francesca ha subito aperto e Lina è fuggita a ripararsi con quella sua vestaglia orrida.
Il pomeriggio è servito per far conoscenza e Francesca ha chiaramente fatto capire con fatti e gesti che Sergio era il suo maschio e che Marco doveva essere quello di Lina.
Alla sera le due si sono truccate mentre i maschi sono temporaneamente tornati a casa loro per vestirsi in modo adeguato alla sera ed alla notte da passare con loro.
Lina in pizzeria ha sorpreso non poco Francesca poiché ha bevuto molta birra diventando molto allegra ridendo parecchio e raccontando anche particolari piccanti della sua vita matrimoniale.
Al termine della cena finita con due bicchierini di liquore di mirto sardo hanno deciso senza pensarci molto su, di andare a casa.
Già in auto Sergio ha messo la mano destra tra le gambe di Francesca la quale ha le ha aperte per poter farsi toccare bene come se gli altri due seduti dietro non ci fossero e lui l’ha sgrillettata un po’. I suoi lamenti di piacere hanno eccitato Marco e Lina seduti posteriormente. Perciò Marco si è sentito in dovere di dare l’assalto a Lina baciandola sul collo e lei si è subito lasciata andare favorendo quei baci ma non solo.
Infatti Marco, incoraggiato dall’atteggiamento dell’amica della madre di Francesca, si è dato da fare nel metterle la mano tra le gambe che lei teneva strette e che ha continuato a fare. La si sentiva dire “Dai, smettila! Sono una donna sposata!”
Marco ovviamente non ha tenuto conto delle proteste risultate poi alquanto blande ed ha proseguito nella sua azione e Francesca non ha tardato a sentire e vedere con lo interno Lina arrendersi e baciare Marco mettendogli la lingua in bocca.
All’arrivo erano tutti allegri ed entrati in casa Sergio ha assalito Francesca, Marco ha preso per mano Lina e l’ha portata in una camera da letto. Da quel momento si sono sentiti solo mugolii, rantoli, sospiri, urla di meraviglia, incitamenti ed invocazioni a voce alta di Lina ma anche di Marco. Era facile capire che Marco piaceva a Lina ed anche Francesca non da meno aveva la stessa sensazione per Sergio.
In un’ora imprecisata della notte Francesca ha chiesto a Sergio di andare a scoparsi Lina. Lui me ne aveva parlato quella sera e lei l’ha ritenuta una bella idea dunque felice che lui lo facesse.
Quando lei lo ha ricordato al suo maschio, lui ha voluto essere accompagnato e davanti a Lina nel lasciare la sua mano Francesca ha preso quella di Marco per farsi scopare da lui in santa pace per scoprire se le piacesse veramente.
Era stata una buona idea quella di far scopare Lina da Sergio. Infatti lui l’ha fatta urlare di piacere; sicuramente l’ha fatta godere due volte di cui una con uno squirt.
Marco con Francesca ha fatto di meglio distruggendola al punto che Francesca si è addormentata felice di aver goduto tanto.
Francesca non ricorda se è venuta più di due volte ma forse sì perché ha trovato anche le lenzuola bagnate da cui ho dedotto che abbia squirtato anche lei.
Infatti al risveglio appena si è messa in piedi si è toccata dietro ed si è sentita leggermente dolorante al che si posta la domanda se Marco l’avesse inculata.
Comunque appena fatto luce Francesca ha trovato Sergio e Lina ancora addormentati e si è appoggiata allo stipite della porta della loro camera per guardarli. I due erano coperti malamente con le lenzuola molto stropicciate.
Nell’aria si sentiva fortemente il profumo degli umori sessuali emessi.
Francesca si è guardata in lontananza allo specchio e a è vista disfatta ma lo sguardo aveva qualcosa di particolare: era soddisfatta di aver fatto godere Lina, di averla sedotta e di averla fatta accoppiare con il suo maschietto preferito.
Lei era incantata nel guardare il suo fisico ed anche il suo volto che le piacevano particolarmente. Sergio era diverso dagli altri maschi. Aveva senso del gusto ed era raffinato nei gesti e nelle parole. Il suo lato ambiguo di bisex non la disturbava ed il solo pensiero che si fosse accoppiato con Lina le dava brividi di piacere, la sua fighetta si bagnava subito.
Ma in contrasto c’era la scopata fatta con l’amico del suo ragazzo. Infatti il suo accoppiamento con Marco lei lo riteneva un capolavoro.
Lentamente e senza fare rumore Francesca è andata subito in bagno. Aveva bisogno di evacuare e di farsi una bella doccia che le levasse di dosso il sudore della notte precedente.
All’uscita dal bagno ha trovato Sergio e Lina che parlavano fra di loro seduti sul letto entrambe totalmente nudi.
Lina diceva di sentirsi stanca e felice ma allo stesso tempo triste perché aveva fatto, secondo lei, qualcosa contro natura.
Sergio le spiegava che le scopate fatte nonché tutte le azioni fatte sul sesso proprio e degli altri sono solo un gesto di amore.
“Non ha senso trattenersi la voglia di sesso dentro sé stessi. Bisogna lasciarla uscire ed esternarla”
“Ma, allora, siamo come delle bestioline!” ha replicato Lina. “Non siamo come loro e poi c’è l’impegno con mio marito. Io mi sono impegnata a far l’amore solo con lui. Ed ora che gli dirò? Come potrò scopare con lui? Mi piacerà farlo anche con lui? Vorrei non avervi conosciuti”
Sergio portandosi dietro Lina l’ha appoggiata con le spalle al sul suo petto facendo sì che si vedessero nello specchio. Da dietro Sergio le accarezzava la testa lisciandole i capelli e le sue mani scendevano lentamente e dolcemente sul davanti accarezzandole la pancia senza arrivare a toccarle il monte di Venere.
Lei ha ripiegato le gambe e lui ne ha approfittato per accarezzarle arrivando fino al polpaccio.
“Ehi! Non vi pare ora di venire a fare colazione?” ha esclamato a voce alta Francesca.
“Eccoci!” hanno prontamente risposto Sergio e Lina. Invece Marco era sulla soglia della cucina e guardava i preparativi.
I due si sono levati dal letto e sono andati in soggiorno. Dalla cucina si sentivano confabulare in camera Lina e Sergio ma non si capiva di che cosa stessero parlando.
All’apparire in soggiorno a Lina si leggeva in volto la tristezza ed era pensierosa, Sergio cercava di consolarla; forse continuavano il discorso iniziato in camera da letto.
A far colazione i due si sono presentati nudi e ciò a Francesca è sembrato strano a causa della morigeratezza dei costumi ed usi di Lina, non certo per quelli di Sergio.
“Amore mio, ho convinto Lina a far colazione nuda. Che ne dici? Sta bene così, vero?”
“Si, molto. È una bella donna che si è trattenuta troppo tempo in situazioni a lei inadatte. Vero Lina?”
“Tu che ne dici?” ha risposto Francesca ad entrambe in modo provocatorio.
“Io non so che cosa mi ha preso ma sono tutta in subbuglio e confusa. Per me è tutto una novità. Fino a ieri mi sarei data della puttana, magari di alto bordo, ma sempre puttana; oggi mi sento un’altra, mi sembra di essere una persona nuova che ha appena scoperto che fare l’amore con altri individui non è certo peccato e non porta alla perdizione. Ieri ho goduto come una pazza. Non so quante volte sono venuta e le mie urla spero non siano uscite dalle pareti di questa casa. Non pensavo di godere così tanto e non mi sarei aspettata di essere sedotta da una ragazza che ho visto nascere. Ora non so se sono lesbica oppure puttana oppure … che c’è di peggio? Insomma mi sembra che mi sia avviata verso la ‘perdizione’. Debbo, però dire, che finché ci sarà riservatezza da parte vostra io sarò sicura che non mi considererete una donnaccia. Certo che in paese queste cose le pensano ma non le fanno, e se le fanno avvengono solo fra due persone e magari sognano di farlo con chissà quanti dando poi della puttana ad una ragazza o una donna solo perché è vestita in modo eccentrico”
Mettendosi dietro di Lina che faceva colazione seduta e poggiandole le mani sulle spalle, Francesca le ha accarezzato i capelli e poi mentre parlava l’ho anche baciata sulla parte posteriore del collo e dietro le orecchie scendendo sulle spalle dandole baci delicati. Nel frattempo ha anche detto “Io e Sergio non ti consideriamo né lesbica né puttana perché nei tuoi gesti e nei tuoi modi non ci sono comportamenti tali da chiamarti così. Direi che hai dato sfogo alla tua voglia ed anche in parte ai tuoi sogni. Chissà quante volte hai sognato di fare quel che è successo fin da ieri mattina quando ci siamo incontrate per caso!? Per abbandonarsi così ai sensi ed alle voglie non è facile ma sono felice che sia accaduto alla mia ‘zia’ Lina. Tu non puoi immaginare quanto sia stato bello ed eccitante vederti far l’amore con me e quanto eri bella quando ti sei sgrillettata. Credi che i tuoi rantolii, sospiri, gemiti, fremiti, spasmi, profumi non mi siano piaciuti? Sappi che sono le cose che ammiro e mi piacciono di più. Quotidianamente mi dedico a queste cose. Il mio maschietto, che vedi al tuo fianco, credi che ti abbia preso per puttana o ninfomane? Levatelo dalla testa se lo hai pensato! Lui ama me ma anche altre donne e uomini ed il sesso per noi due è il senso quotidiano della vita”
Mentre Francesca parlava, Sergio si è toccato il cazzo che era drizzato ed lei aveva notato che Lina le gambe di Lina erano un po’ di più aperte. Intanto sono scesa a baciarle i capezzoli ed i fianchi e Lina, con dei brividi e leggerissimi spostamenti e fremiti della pelle, mi diceva implicitamente “continua, mi piace”.
Le gambe ora si sono aperte lentamente ancora un po’ di più e Francesca ha preso possesso dello spazio lasciato aperto.
Capendo che Lina si stava eccitando e che gradiva quei baci e quelle carezze, la sua giovane amica è scesa a leccarle l’inguine e quando le carezze e soprattutto le leccate sono diventate irresistibili, Lina ha iniziato a respirare più profondamente e mugolare.
Al naso di Francesca i suoi profumi della donna si sono rivelati intensi perché poiché era un mix di quelli già prodotti il giorno prima e durante la notte e si era aggiunta anche la sborra di Sergio. Il tutto ha creato un profumo che Francesca respirava a piene narici e che trovava molto arrapante mandandola in estasi. A lei piaceva come pochi altri respirare sempre più profondamente quei profumi che sapevano di donna e di femmina che ha goduto e che si sta offrendo all’amore con la totalità del suo corpo e che sta scoprendo aspetti per lei inusuali della sessualità.
Francesca le ha leccato ripetutamente l’interno delle cosce e l’inguine senza toccare le grandi labbra ed il grilletto volendola far soffrire di desiderio prima di darle l’orgasmo. Per agire meglio le ha sollevato le gambe mettendole sulle sue spalle ed ha così potuto leccarle anche il buchetto posteriore. Al tocco della lingua la rosellina si è mossa aprendosi leggermente e subito restringendosi. Francesca avrebbe voluto infilarle un dito ma l’idea era quella di farlo chiedere.
Presa da un pensiero e voglia improvvisa la ragazza si è sollevata e prendendo Lina per mano si sono spostate sul tappeto per continuare i nostri giochi.
Lina si è appoggiata alla spalliera del divano e Francesca si è creata rapidamente un appoggio per le spalle con i cuscini di una poltrona. Mentre si preparava l’appoggio, Lina ha iniziato a farsi un ditalino muovendo lentamente le dita.
Sedute così le due donne hanno incrociato le gambe ed hanno proseguito i loro giochi sgrillettandosi ognuna per conto proprio, guardandosi in viso per godere del piacere provato e trasmesso dall’altra.
Francesca vedeva le mani di Lina andare sempre più velocemente sul suo clito che ormai sporgeva ed era di un bel colore rosa intenso. Si vedeva che era turgido e fuori dalla sua naturale ‘casa’. Ad ogni passaggio delle dita c’era uno scuotimento ed un sospiro, un rantolo ed un fremito finché un improvviso irrigidimento del busto di Lina, un’apertura delle gambe notevole ed il loro intenso tremore hanno predetto l’orgasmo che è arrivato ed è stato devastante.
Lina ha aperto le gambe completamente arricciando le dita dei piedi, la figa era ormai grondante, il clito ai massimi livelli di eccitazione e sensibilità, la mano inutilizzata spremeva una mammella quasi a mungerla e tirava il capezzolo. Al momento dell’orgasmo c’è stato un respiro profondo seguito da un attimo di apnea ed un urlo “Eccomiiii! Sto venendooo! Non riesco a fermarmi! Che belloooo!”
Francesca nel vedere il corpo di Lina scosso da fremiti e spasmi, spinto in avanti a simulare la penetrazione da parte di qualcosa ed inoltre vedere uscire dalla sua figa un piccolo spruzzo e sentire il suo calore, l’ha portata al top dell’eccitazione. Anche lei ormai voleva e stava per venire.
“Lina guardami! mi vedi? Sto godendo per te, sto venendo per te. Mi piaci, ti voglio mia!”
E così anche aprendo le gambe, mostrando la fighetta orami gonfia, il grilletto che chiedeva di essere toccato sempre con maggiore violenza, gli spasmi senza controllo del corpo, Francesca guardando la sua amica negli occhi ha urlato che stava venendo.
Sergio, che era andato in bagno, alle loro urla di chiara origine sessuale è uscito dalla doccia per osservarle.
“Vi siete date da fare, vero?!”
Non c’è stata risposta; le due erano ancora sotto l’effetto dell’orgasmo e reagivamo lentamente.
“Mi avete mandato a fare la doccia per farvi una sgrillettata! Che ingorde e egoiste!”
Lo diceva per scherzo ma il suo cazzo era di nuovo eretto.
Francesca si è avvicinata a lui strisciando sul pavimento e l’ha preso in bocca. Lui ha gradito tanto quella mossa.
Lina appena ripresa dall’orgasmo si è avvicinata a Francesca e togliendole il cazzo di Sergio dalla bocca mi ha baciato a lungo mettendomi la lingua in bocca per giocare con la mia. Era una vera ingorda!
“Sergio mi fai vedere come ti fai una sega? Ho visto poche volte mio marito farsele e mi è sempre piaciuto” ha chiesto Lina
“Buona idea. Intanto vado io sotto la doccia” ha esclamato Francesca lasciando Sergio che iniziava a menarsi il cazzo davanti agli occhi di Lina che estasiata che lo guardava. Lei si è inginocchiata davanti all’uomo ad ammirarlo ma anche a prendere con due mani il sesso di Sergio sotto lo sguardo di Marco.
Prima che Francesca si chiudesse nel box doccia ha sentito Sergio che diceva “Tesoro, inizia nuovamente a sgrillettarti e mostra bene al nostro ‘amico’ i tuoi buchi così li vede anche Marco”
Francesca incuriosita è tornata indietro fermandosi sulla soglia del soggiorno ad osservare la scena.
Lina ha obbedito a Sergio riprendo a torturarsi il clitoride con le dita, sgrillettandosi selvaggiamente, ha aperto la bocca e lui ha cercato di fare entrare la cappella pur con qualche difficoltà, ma comunque è riuscita ad imboccarla e metterla dentro; le sue guance si sono gonfiate a dismisura ed è diventata rossa in viso avendo anche dei conati che sono naturali in queste situazioni.
Sergio le spingeva la testa a sé cercando di far entrare il più possibile il cazzo causando il tossire della povera Lina al limite del soffocamento. Per poter respirare la donna ha espulso dalla sua bocca quella cappella pulsante e con le dita ha schiaffeggiato con delicatezza, quasi delle carezze, il tronco di quel membro duro e rigido che svettava davanti a lei. Poi lo ha ripreso in bocca con maggior facilità ed ha visto Sergio che apriva la bocca per respirare profondamente sollevando la testa, segno che gli piaceva il trattamento.
Lina si è levata il cazzo dalla bocca e rivolgendosi a Sergio “Mi riaccompagni tu in paese?”
“Volentieri!” ha risposto lui.
Sicura che Sergio sarebbe venuto in bocca a Lina e che l’avrebbe costretta ad inghiottire la sborra, Francesca è andata sotto la doccia ed al termine Lina la aspettava per farla anche lei. Levarsi il profumo di sesso che Lina aveva sulla pelle è stato un dispiacere ma ormai il suo soggiorno stava per finire, doveva obbligatoriamente tornare a casa.
Che cosa sia successo tra lei e Sergio durante la doccia di Francesca non si sa e le non lo ha chiesto; ha immaginato che si siano reciprocamente goduti ancora.
Uscita fresca dalla doccia con il profumo del sapone liquido, Lina si è rivestita e Francesca le ha regalato un suo maglione ed anche una camicetta un po’ sexy. Prima di vestirsi Lina ha chiesto la sua lingerie ma Francesca era intenzionata a darle qualcosa di più provocante ma lei ha insistito-
“Guarda che se tuo marito ti vuole scopare e se tu avessi della lingerie un po’ sexy, sarebbe molto meglio” e Sergio ha scosso la testa acconsentendo ed aggiungendo “Se indossassi, ad esempio calze e reggicalze, allora saresti irresistibile e ti salterebbe di sicuro addosso. Ormai sai come si scopa e come ci si fa vedere!”
“Io quelle cose non le ho mai messe, le trovo volgari!”
Quel rifiuto è stata una spinta ad osare maggiormente nella trasformazione di Lina in modo che, sia in Francesca ma anche in Lina, ci fosse un deciso aumento di desiderio a mostrare il proprio corpo da parte di Lina e di Francesca a sedurla ancora di più convincendola a fare sesso di gruppo in altre successive occasioni.
“Ma perché non vuoi metterti una minigonna? Eppure con quelle due belle gambe che ti ritrovi!!”
“Non l’ho mai messa figurati se la metto ora che ho quasi cinquant’anni! E poi in paese!
“Ma fai la tua bella figura” ha detto Sergio intervenendo e scivolando le mani fianchi di Lina “Avresti dovuto vederti riflessa nello specchio”
Lina si è bloccata per un attimo “Ma non mi avrà vista qualche altro, vero?”
Francesca si è accostata a Lina ed ha appoggiato una mano sulla sua figa e l’ha trovata di nuovo bagnata.
All’idea che la cosa potesse averle fatto piacere l’ha lasciata turbata. Forse tutti avevano capito che quella voglia di esibizione la stava eccitando.
Infine Lina ha salutato Francesca con un profondo bacio in bocca dato davanti a Sergio con la promessa che la settimana seguente sarebbe tornata in città inventandosi una scusa.
Al rientro in città, Sergio ha raccontato a Francesca il viaggio fino in paese dicendole che prima di arrivare Lina gli aveva preso in bocca il cazzo e lo aveva fatto sborrare. Lui l’aveva sgrillettata fino a venire e le aveva fatto assaggiare i suoi liquidi vaginali.
Francesca intanto me la sono fatta con Marco che rimasto solo ha pensato di passare il tempo in attesa del rientro dell’amico.

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