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Racconti Erotici Etero

FRENESIA ANALE

By 25 Settembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Zio marco era il barzellettiere di famiglia . era di una simpatia contagiosa . aveva un bar . è un posto dove le barzellette circolano , così quando c’erano incontri familiari o matrimoni , sparava barzellette a raffica . cristina , la sua barista , era molto più giovane di lui una gran bella fighetta il viso era un po’ cavallino’ma il corpo ed il culo ‘.amici il classico culo parlante . quando portava le consumazioni ai tavoli gli occhi erano attratti dal suo sbattimento di chiappe ..qualcuno degli avventori cominciò a dire ‘ viva il culo di cristina ‘ all’inizio ci restò male ma poi appoggiava il vassoio e faceva la classica mossa’. era un crescendo di applausi . imparò anche a sollevarsi la gonna’.accennando la ‘ mossa ‘ napoletana riscotendo applausi a scena aperta . si sposarono ma non ebbero figli .una volta zio marco si è sfogato con me .
‘ non potrò mai avere figli cristina è solo lei e culo . se voglio farla arrabbiare devo dirle che voglio chiavarla ma quando lo prende in culo si trasforma in una ninfomane e non ne ha mai abbastanza ‘
quando andavo al bar , davo generose palpate al culo di cristina e dicevo allo zio ‘ vorrei trovarmi anch’io un culo così bello e disponibile nel mio letto ‘ poi stanchi del bar , delle nebbie milanesi e pieni di soldi , acquistarono un bar sulla riviera ligure . ci vedevamo solo se per lavoro passavo a salutarli . facevo fare una piroetta a cristina ‘ è sempre il più bel culo del bar ‘ ho parlato solo di culo ma anche il resto non era da buttare , le tette non erano molto grosse ma perfette e la bocca’bocca da pompini’.a proposito di tette crescendo mi piacevano sempre di più . una volta l’ho stuzzicata ‘ te le sei rifatte ? ‘ estrasse una tetta dal reggiseno ‘ succhiala e poi dimmi se è ciccia o silicone ”e non mi sono fatto pregare .
zio marco morì improvvisamente . andai a confortarla e dopo il funerale mi pregò di fermarmi qualche giorno ‘ sempre se puoi ‘ tornai a trovaradopo parecchi mesi ed una sera dopo cena ‘ gigi ho deciso di vendere il bar sola non ce la faccio, i soldi non mi mancano . questa casa è nostra e se proprio mi annoio andrò a fare la barista è il mio mestiere ‘

dopo qualche anno c’incontrammo ad un matrimonio . ero cresciuto e lavoravo già da parecchi anni . finito il pranzo iniziarono le danze . cristina era seduta sola , sembrava in castigo e l’invitai a ballare . ‘ sai gigi che stentavo a riconoscerti , sei diventato un bell’uomo ‘ mi piaceva il contatto con il suo corpo e pensando al suo culo’., mi si era indurito il cazzo . lo sentì contro una coscia ed .approfittando di un angolo un po’ nascosto abbassò una mano dandomi una prolungata palpata ‘ ‘ hai un bel cazzo gigi mi piacerebbe provarlo ‘ quella sua frase mi fece tirare ancora di più l’uccello . se ne accorse e lo palpò con più intensità . ci rifugiammo nei gabinetti’. le strinsi i seni’.le misi una mano sotto l’abito e salendo le accarezzai la figa . chiuse gli occhi gustandosi quel brevissimo contatto ‘ non lo vorresti adagiare ? ‘ ‘ ‘ e se poi ci scoprono ? ‘ ma la voglia ci fece fare una bella chiavata . i piedi ,ma pur sempre una gran bella chiavata .. prima di lasciarci le chiesi il suo indirizzo ed il n’ di cell. ‘ se vuoi venirmi a trovare avvisami ‘ passarono diversi mesi e dovendo andare per lavoro dove abitava , le telefonai e mi disse che la settimana successiva era a casa . abitava in una bella villetta immersa nel verde un po’ isolata . suonai il campanello e attesi’stavo per andarmene quando udii girare rumorosamente le chiavi nella serratura .
zia cristina apparve sorridente . il suo bel viso era incorniciato dai capelli neri e ricci . indossava dei corti pantaloncini neri aderentissimi ed una canotta bianca .
‘ scusa gigi stavo finendo di vestirmi dopo aver fatto la doccia ‘ il seno era libero da qualsiasi costrizione. Entrai senza staccare gli occhi da quel delizioso corpo . mi strinse , ci baciammo sulle guance ma le mie mani strinsero quelle belle tettone ‘.
Mi fece accomodare sul divano in salotto e lei si sedette nella poltrona alla mia destra ‘ conversammo , mi raccontava le sue tristi giornate ‘ gigi non pensi di mettere su famiglia ? ‘ le dissi che ero scapolo per scelta . sopperivo alla mancanza di una fidanzata’ ‘ al giorno d’oggi una donna che te la presta la trovi facilmente ‘.. le sue gote arrossirono e sorrise maliziosa . .mi alzai e prendendola per mano la feci sedere sulle mie gambe .infilai una mano nei pantaloncini neri e divaricò le gambe’.e l’altra mano su un seno . mi gustavo il suo corpo’ appoggiai le labbra sulle sue ‘si ritrasse ‘ sai che sono anziana ? ‘ ‘ ‘ a sentire il seno duro e le cosce ben tornite non direi che sei anziana ‘ allargò le gambe appoggiandole sui braccioli sedendosi su di me .il suo viso era enigmatico , le infilai le mani nella canotta accarezzandole la schiena , socchiuse gli occhi leccandosi le labbra . appoggiai le mie labbra sulle sue continuando a palpeggiarla ‘..la desideravo ‘ questa canotta mi sembra un po’ stretta non ti dà fastidio ? ‘ con grande naturalezza la sfilò , le sganciai il reggiseno le sue belle bocce mi fecero venire duro il pene” li soppesai , succhiai e gustai i capezzoli , mi divertivo a stimolarli con la lingua’ne strinsi uno in mano ciucciandolo ‘ come sei bravo gigi ho una voglia matta di un bel maschio ‘
dovevo approfittare della sua voglia e l’ alzai spogliandola . le diedi un bacio sulla bocca ‘ sei bellissima cristina , girati ‘ mi spogliai al volo , appoggiai il mio petto sulla sua schiena e strinsi i seni . il cazzo si era impennato , divaricò le cosce e lo sistemai tra le cosce contro la figa’ abbassò una mano toccando la cappella ‘ com’ è bella dura ‘ le dissi ‘ non lo vorresti dentro ? ‘ si mise in ginocchio sul divano , offriva alla mia vista il culetto con le natiche perfettamente modellate .le feci scorrere la lingua nel solco anale baciandole il buco del culo’la scosse un fremito convulso ‘ il mio letto è sempre vuoto riempiamolo ‘ cristina si stese dicendo ‘ ci facciamo un bel 6 9 ? ‘ mi succhiava il cazzo con maestria insospettabile mentre io le lappavo le grandi labbra , mugolava di piacere la dolce cristina.. era tanta la voglia che stavo per venire , l’eccitazione repressa era troppa e l’avvisai , ma lei imperturbabile ‘ schizzami tutto in gola’..e così feci . accolse tutta la sborra , si girò , me la fece vedere e l’iingoiò sorridendo’.Eravamo entrambi soddisfatti di quel sensuale giochetto’

Ci riposammo chiacchierando , baciandoci’.. abbracciati fino a che lei mi espresse il desiderio di prenderlo in culo ‘ allo zio non piaceva , aveva paura di sporcarsi il cazzo ‘ estrasse dal comodino un flacone di olio per massaggi , lo passò sulla punta del cazzo’.si girò mettendosi alla pecorina ‘ ungimelo bene ma fai piano ti prego ‘ dopo aver unto il buco e stimolato lo sfintere con l’olio , misi il cazzo nella sua passerina’non era bagnata era fradicia ‘ ho detto nel culo non nella farfallina ‘ e quando il cazzo fu ben impiastricciato del suo succo , appoggiai la cappella su buco magico ‘ cristina ascoltami bene mentre appoggio il cazzo spingi come se dovessi’cag’ ‘ appoggiai la cappella spingendo un po’ ‘ brava così , adesso rilassati ‘ magicamente la cappella entrò nel suo culo ‘ tesoro ti ho fatto male ? adesso ripetiamo l’operazione , ma spingi un po’ più di prima ‘ e questa volta il cazzo sparì nel suo bel culo” ti ho fatto male gioia mia ? ‘ ‘ nooo me lo sento tutto nel culo , mi fa un po’ male perché non sono più abituata ad accogliere un bel cazzo ‘ ben presto quel dolore si trasformò in urla di piacere . sentivo il cazzo gonfio al massimo , le guidavo le chiappe muovendole finchè i venti centimetri del mio cazzo sparironotutti nel culo con una naturalezza disarmante . più la pompavo più godeva , si passava un dito veloce sul clitoride gonfio. Mi pregò , in un attimo di lucidità , di sborrarle nel culo. non me lo feci ripetere due volte e dopo una serie di inculate veloci e profonde , il mio orgasmo esplose incontenibile .
Le feci il pieno di sperma e cristina sembrò essere la donna più felice del mondo .
Esausti ci sdraiammo sul letto , mi dava la schiena e così potei vedere la sborra uscirle pian piano dal culetto arrossato . con un asciugamano tamponai il buco’. avrei voluto farle una foto in quel momento per farle vedere com’era sfondato ‘…. dopo esserci rilassati e tenendoci per mano ,andammo in bagno e sotto un’abbondante doccia calda tornammo alla normalità’. l’abbracciai riempiendole il collo di baci’soffriva il solletico ma mi lasciò fare . ‘ cristina dove andiamo a cena ‘ mi fece sedere in braccio a lei ‘ gigi dovremmo vestirci stiamo qui , domani ci penseremo ‘ indossava un paio di calzoncini ed una maglietta leggera . mentre cucinava la baciavo , le palavo il culo e le tette’.si sfregava addosso a me come una gattina’.dopo cena mi fece sedere in poltrona sedendosi sulle mie gambe e chiacchierammo fino all’ora di andare a letto .
Andò in bagno ed uscì nuda ‘ dormo sempre così libera di muovermi come voglio ‘ ed io feci altrettanto . si adagiò su di me ‘ come sei bello caldo ‘ sentì il cazzo duro di sasso ‘ non è ancora stanco ? ‘ la baciai sul collo palpandole il culo , le strizzai i seni ‘ non può essere stanco per una bella donna ‘ le presi una mano appoggiandola sul cazzo duro e pulsante” ti sembra stanco ? ‘ si mise in ginocchio acanto a me per succhiarmi il cazzo ‘che bocca , che lingua’.le torturavo il buco del culo e si muoveva per farsi penetrare il dito” se ti metti bene in ginocchio ti regalo un bel clistere di sborra ‘ rise fino alle lacrime ma poi si mise inginocchio a cosce spalancate’le spennellai la cappella nel solco anale , arretrava ma io m allontanavo ‘ gigi non farmelo sospirare ho troppa voglia ‘ e mentre finiva le parole le piantai la cappella nel culo’l’accolse con un gran sospirone ‘ che bello gigi . mi fai rivivere tane belle emozioni ‘ che culo e che chiappe sode , belle rotonde le allargai e questa volta entrai senza tanti complimenti ‘abbassò le spalle arretrando finchè non sentì il mio corpo incollato al suo ‘ gigi stai fermo se riesci , lasciamelo gustare bene è un piacere magico ‘ non mi mossi finchè non lo fece lei ‘ con molta pazienza le lavorai il culo prima con la sola cappella penetrandola poco e piano ma poi aumentando penetrazioni e spinte . ben presto perse il controllo arretrando freneticamente , facevo fatica a tenerle i fianchi da tanto arretrava con forza ‘ ti piace gioia mia ‘ ed in un sussurro ‘ sììì , gigi sìì dai , spingi sei magico , spingiii , sfondami il culo , sborrami dentrooo ‘ ci misi tutto il mio impegno finchè le sparai nell’intestino una bella sborrata’ma continuò a muoversi rallentando finchè il cazzo ‘uscì da solo .mi ero steso , mi venne a cavalcioni baciandomi , accarezzandomi . coccolandomi ‘ tutto mi sarei aspettata meno cha la tua visita ‘ e dopo una lunga pausa ed aver stretto in mano quello che restava del cazzo ‘ ed essermi gustata il tuo cazzo nel culetto ‘ ci addormentammo stanchi , nudi , la strinsi contro il mio corpo ,cercò il cazzo ‘ mi ha fatto proprio un bel servizio ‘ una sua mano che mi toccava mi svegliò .
‘ ciao gioia vieni sopra e scaldami ‘ si distese su di ma a pelle di leopardo , le accarezzavo quel favoloso culo , le baciavo le tette ..naturalmente il pene fece la sua parte con una bella erezione . cristina lo cercò con una mano’ e lo scappellò . nella sua mano pulsava ‘ gigi se volessi un bel servizio penetrante me lo faresti ? ‘ le tiitllai il foro anale , i suoi movimenti divennero sempre più frenetici , la baciai a lingua in bocca ‘ mettiti bene in posizione che iniziamo bene la giornata ‘ le feci un prolungato ditalino , poi con i suoi umori vaginali le inumidii il culetto . come puntai la cappella sull’ano arretrò facendoselo entrare fino ai coglioni’.strinse subito i muscoli anali gustandosi il cazzo . lo lasciai dentro senza muovermi , lo facevo solo pulsare ‘ che bel risveglio gigi avevo proprio bisogno di un po’ di piacere ‘ ero ben riposato ed il cazzo fece il suo dovere’ cristina se la godeva con gridolini di gioia finchè le sborrai in culo il liquido vizioso’ quei pochi giorni volarono e continuai a far godere cristina come meglio riuscivo . mi salutò con tristezza ‘ gigi vieni ancora a trovarmi quando puoi ‘ e stringendo il cazzo da sopra i calzoni ‘ mi è piaciuto gustarlo nel culo , avevo proprio bisogno ‘

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