Zio marco era il barzellettiere di famiglia . era di una simpatia contagiosa . aveva un bar . è un posto dove le barzellette circolano , così quando c’erano incontri familiari o matrimoni , sparava barzellette a raffica . cristina , la sua barista , era molto più giovane di lui una gran bella fighetta il viso era un po’ cavallino’ma il corpo ed il culo ‘.amici il classico culo parlante . quando portava le consumazioni ai tavoli gli occhi erano attratti dal suo sbattimento di chiappe ..qualcuno degli avventori cominciò a dire ‘ viva il culo di cristina ‘ all’inizio ci restò male ma poi appoggiava il vassoio e faceva la classica mossa’. era un crescendo di applausi . imparò anche a sollevarsi la gonna’.accennando la ‘ mossa ‘ napoletana riscotendo applausi a scena aperta . si sposarono ma non ebbero figli .una volta zio marco si è sfogato con me .
‘ non potrò mai avere figli cristina è solo lei e culo . se voglio farla arrabbiare devo dirle che voglio chiavarla ma quando lo prende in culo si trasforma in una ninfomane e non ne ha mai abbastanza ‘
quando andavo al bar , davo generose palpate al culo di cristina e dicevo allo zio ‘ vorrei trovarmi anch’io un culo così bello e disponibile nel mio letto ‘ poi stanchi del bar , delle nebbie milanesi e pieni di soldi , acquistarono un bar sulla riviera ligure . ci vedevamo solo se per lavoro passavo a salutarli . facevo fare una piroetta a cristina ‘ è sempre il più bel culo del bar ‘ ho parlato solo di culo ma anche il resto non era da buttare , le tette non erano molto grosse ma perfette e la bocca’bocca da pompini’.a proposito di tette crescendo mi piacevano sempre di più . una volta l’ho stuzzicata ‘ te le sei rifatte ? ‘ estrasse una tetta dal reggiseno ‘ succhiala e poi dimmi se è ciccia o silicone ”e non mi sono fatto pregare .
zio marco morì improvvisamente . andai a confortarla e dopo il funerale mi pregò di fermarmi qualche giorno ‘ sempre se puoi ‘ tornai a trovaradopo parecchi mesi ed una sera dopo cena ‘ gigi ho deciso di vendere il bar sola non ce la faccio, i soldi non mi mancano . questa casa è nostra e se proprio mi annoio andrò a fare la barista è il mio mestiere ‘
dopo qualche anno c’incontrammo ad un matrimonio . ero cresciuto e lavoravo già da parecchi anni . finito il pranzo iniziarono le danze . cristina era seduta sola , sembrava in castigo e l’invitai a ballare . ‘ sai gigi che stentavo a riconoscerti , sei diventato un bell’uomo ‘ mi piaceva il contatto con il suo corpo e pensando al suo culo’., mi si era indurito il cazzo . lo sentì contro una coscia ed .approfittando di un angolo un po’ nascosto abbassò una mano dandomi una prolungata palpata ‘ ‘ hai un bel cazzo gigi mi piacerebbe provarlo ‘ quella sua frase mi fece tirare ancora di più l’uccello . se ne accorse e lo palpò con più intensità . ci rifugiammo nei gabinetti’. le strinsi i seni’.le misi una mano sotto l’abito e salendo le accarezzai la figa . chiuse gli occhi gustandosi quel brevissimo contatto ‘ non lo vorresti adagiare ? ‘ ‘ ‘ e se poi ci scoprono ? ‘ ma la voglia ci fece fare una bella chiavata . i piedi ,ma pur sempre una gran bella chiavata .. prima di lasciarci le chiesi il suo indirizzo ed il n’ di cell. ‘ se vuoi venirmi a trovare avvisami ‘ passarono diversi mesi e dovendo andare per lavoro dove abitava , le telefonai e mi disse che la settimana successiva era a casa . abitava in una bella villetta immersa nel verde un po’ isolata . suonai il campanello e attesi’stavo per andarmene quando udii girare rumorosamente le chiavi nella serratura .
zia cristina apparve sorridente . il suo bel viso era incorniciato dai capelli neri e ricci . indossava dei corti pantaloncini neri aderentissimi ed una canotta bianca .
‘ scusa gigi stavo finendo di vestirmi dopo aver fatto la doccia ‘ il seno era libero da qualsiasi costrizione. Entrai senza staccare gli occhi da quel delizioso corpo . mi strinse , ci baciammo sulle guance ma le mie mani strinsero quelle belle tettone ‘.
Mi fece accomodare sul divano in salotto e lei si sedette nella poltrona alla mia destra ‘ conversammo , mi raccontava le sue tristi giornate ‘ gigi non pensi di mettere su famiglia ? ‘ le dissi che ero scapolo per scelta . sopperivo alla mancanza di una fidanzata’ ‘ al giorno d’oggi una donna che te la presta la trovi facilmente ‘.. le sue gote arrossirono e sorrise maliziosa . .mi alzai e prendendola per mano la feci sedere sulle mie gambe .infilai una mano nei pantaloncini neri e divaricò le gambe’.e l’altra mano su un seno . mi gustavo il suo corpo’ appoggiai le labbra sulle sue ‘si ritrasse ‘ sai che sono anziana ? ‘ ‘ ‘ a sentire il seno duro e le cosce ben tornite non direi che sei anziana ‘ allargò le gambe appoggiandole sui braccioli sedendosi su di me .il suo viso era enigmatico , le infilai le mani nella canotta accarezzandole la schiena , socchiuse gli occhi leccandosi le labbra . appoggiai le mie labbra sulle sue continuando a palpeggiarla ‘..la desideravo ‘ questa canotta mi sembra un po’ stretta non ti dà fastidio ? ‘ con grande naturalezza la sfilò , le sganciai il reggiseno le sue belle bocce mi fecero venire duro il pene” li soppesai , succhiai e gustai i capezzoli , mi divertivo a stimolarli con la lingua’ne strinsi uno in mano ciucciandolo ‘ come sei bravo gigi ho una voglia matta di un bel maschio ‘
dovevo approfittare della sua voglia e l’ alzai spogliandola . le diedi un bacio sulla bocca ‘ sei bellissima cristina , girati ‘ mi spogliai al volo , appoggiai il mio petto sulla sua schiena e strinsi i seni . il cazzo si era impennato , divaricò le cosce e lo sistemai tra le cosce contro la figa’ abbassò una mano toccando la cappella ‘ com’ è bella dura ‘ le dissi ‘ non lo vorresti dentro ? ‘ si mise in ginocchio sul divano , offriva alla mia vista il culetto con le natiche perfettamente modellate .le feci scorrere la lingua nel solco anale baciandole il buco del culo’la scosse un fremito convulso ‘ il mio letto è sempre vuoto riempiamolo ‘ cristina si stese dicendo ‘ ci facciamo un bel 6 9 ? ‘ mi succhiava il cazzo con maestria insospettabile mentre io le lappavo le grandi labbra , mugolava di piacere la dolce cristina.. era tanta la voglia che stavo per venire , l’eccitazione repressa era troppa e l’avvisai , ma lei imperturbabile ‘ schizzami tutto in gola’..e così feci . accolse tutta la sborra , si girò , me la fece vedere e l’iingoiò sorridendo’.Eravamo entrambi soddisfatti di quel sensuale giochetto’
Ci riposammo chiacchierando , baciandoci’.. abbracciati fino a che lei mi espresse il desiderio di prenderlo in culo ‘ allo zio non piaceva , aveva paura di sporcarsi il cazzo ‘ estrasse dal comodino un flacone di olio per massaggi , lo passò sulla punta del cazzo’.si girò mettendosi alla pecorina ‘ ungimelo bene ma fai piano ti prego ‘ dopo aver unto il buco e stimolato lo sfintere con l’olio , misi il cazzo nella sua passerina’non era bagnata era fradicia ‘ ho detto nel culo non nella farfallina ‘ e quando il cazzo fu ben impiastricciato del suo succo , appoggiai la cappella su buco magico ‘ cristina ascoltami bene mentre appoggio il cazzo spingi come se dovessi’cag’ ‘ appoggiai la cappella spingendo un po’ ‘ brava così , adesso rilassati ‘ magicamente la cappella entrò nel suo culo ‘ tesoro ti ho fatto male ? adesso ripetiamo l’operazione , ma spingi un po’ più di prima ‘ e questa volta il cazzo sparì nel suo bel culo” ti ho fatto male gioia mia ? ‘ ‘ nooo me lo sento tutto nel culo , mi fa un po’ male perché non sono più abituata ad accogliere un bel cazzo ‘ ben presto quel dolore si trasformò in urla di piacere . sentivo il cazzo gonfio al massimo , le guidavo le chiappe muovendole finchè i venti centimetri del mio cazzo sparironotutti nel culo con una naturalezza disarmante . più la pompavo più godeva , si passava un dito veloce sul clitoride gonfio. Mi pregò , in un attimo di lucidità , di sborrarle nel culo. non me lo feci ripetere due volte e dopo una serie di inculate veloci e profonde , il mio orgasmo esplose incontenibile .
Le feci il pieno di sperma e cristina sembrò essere la donna più felice del mondo .
Esausti ci sdraiammo sul letto , mi dava la schiena e così potei vedere la sborra uscirle pian piano dal culetto arrossato . con un asciugamano tamponai il buco’. avrei voluto farle una foto in quel momento per farle vedere com’era sfondato ‘…. dopo esserci rilassati e tenendoci per mano ,andammo in bagno e sotto un’abbondante doccia calda tornammo alla normalità’. l’abbracciai riempiendole il collo di baci’soffriva il solletico ma mi lasciò fare . ‘ cristina dove andiamo a cena ‘ mi fece sedere in braccio a lei ‘ gigi dovremmo vestirci stiamo qui , domani ci penseremo ‘ indossava un paio di calzoncini ed una maglietta leggera . mentre cucinava la baciavo , le palavo il culo e le tette’.si sfregava addosso a me come una gattina’.dopo cena mi fece sedere in poltrona sedendosi sulle mie gambe e chiacchierammo fino all’ora di andare a letto .
Andò in bagno ed uscì nuda ‘ dormo sempre così libera di muovermi come voglio ‘ ed io feci altrettanto . si adagiò su di me ‘ come sei bello caldo ‘ sentì il cazzo duro di sasso ‘ non è ancora stanco ? ‘ la baciai sul collo palpandole il culo , le strizzai i seni ‘ non può essere stanco per una bella donna ‘ le presi una mano appoggiandola sul cazzo duro e pulsante” ti sembra stanco ? ‘ si mise in ginocchio acanto a me per succhiarmi il cazzo ‘che bocca , che lingua’.le torturavo il buco del culo e si muoveva per farsi penetrare il dito” se ti metti bene in ginocchio ti regalo un bel clistere di sborra ‘ rise fino alle lacrime ma poi si mise inginocchio a cosce spalancate’le spennellai la cappella nel solco anale , arretrava ma io m allontanavo ‘ gigi non farmelo sospirare ho troppa voglia ‘ e mentre finiva le parole le piantai la cappella nel culo’l’accolse con un gran sospirone ‘ che bello gigi . mi fai rivivere tane belle emozioni ‘ che culo e che chiappe sode , belle rotonde le allargai e questa volta entrai senza tanti complimenti ‘abbassò le spalle arretrando finchè non sentì il mio corpo incollato al suo ‘ gigi stai fermo se riesci , lasciamelo gustare bene è un piacere magico ‘ non mi mossi finchè non lo fece lei ‘ con molta pazienza le lavorai il culo prima con la sola cappella penetrandola poco e piano ma poi aumentando penetrazioni e spinte . ben presto perse il controllo arretrando freneticamente , facevo fatica a tenerle i fianchi da tanto arretrava con forza ‘ ti piace gioia mia ‘ ed in un sussurro ‘ sììì , gigi sìì dai , spingi sei magico , spingiii , sfondami il culo , sborrami dentrooo ‘ ci misi tutto il mio impegno finchè le sparai nell’intestino una bella sborrata’ma continuò a muoversi rallentando finchè il cazzo ‘uscì da solo .mi ero steso , mi venne a cavalcioni baciandomi , accarezzandomi . coccolandomi ‘ tutto mi sarei aspettata meno cha la tua visita ‘ e dopo una lunga pausa ed aver stretto in mano quello che restava del cazzo ‘ ed essermi gustata il tuo cazzo nel culetto ‘ ci addormentammo stanchi , nudi , la strinsi contro il mio corpo ,cercò il cazzo ‘ mi ha fatto proprio un bel servizio ‘ una sua mano che mi toccava mi svegliò .
‘ ciao gioia vieni sopra e scaldami ‘ si distese su di ma a pelle di leopardo , le accarezzavo quel favoloso culo , le baciavo le tette ..naturalmente il pene fece la sua parte con una bella erezione . cristina lo cercò con una mano’ e lo scappellò . nella sua mano pulsava ‘ gigi se volessi un bel servizio penetrante me lo faresti ? ‘ le tiitllai il foro anale , i suoi movimenti divennero sempre più frenetici , la baciai a lingua in bocca ‘ mettiti bene in posizione che iniziamo bene la giornata ‘ le feci un prolungato ditalino , poi con i suoi umori vaginali le inumidii il culetto . come puntai la cappella sull’ano arretrò facendoselo entrare fino ai coglioni’.strinse subito i muscoli anali gustandosi il cazzo . lo lasciai dentro senza muovermi , lo facevo solo pulsare ‘ che bel risveglio gigi avevo proprio bisogno di un po’ di piacere ‘ ero ben riposato ed il cazzo fece il suo dovere’ cristina se la godeva con gridolini di gioia finchè le sborrai in culo il liquido vizioso’ quei pochi giorni volarono e continuai a far godere cristina come meglio riuscivo . mi salutò con tristezza ‘ gigi vieni ancora a trovarmi quando puoi ‘ e stringendo il cazzo da sopra i calzoni ‘ mi è piaciuto gustarlo nel culo , avevo proprio bisogno ‘
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono