Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Giosuè

By 15 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Io e G.ci siamo conosciuti nel medesimo periodo in cui ho conosciuto colei che poi sarebbe diventata mia moglie.Loro erano molto amiche e per di più G.era e poi divenne la moglie del fratello,quindi siamo diventati cognati.Tra noi si &egrave subito instaurato un ottimo rapporto di amicizia e complicità.Ci siamo sempre confidati su tutto.In quegli anni ci siamo divertiti da matti.Ma mai tra noi si era andati al di là di tutto ciò. Cominciai a guardare G. con occhi diversi dopo i nostri rispettivi matrimoni.Più il tempo passava più aumentava il mio desiderio.Spesso ci ritrovavamo insieme,le ammiravo le cosce e più volte mi &egrave capitato di correre in bagno a masturbarmi.Dovevo fare qualcosa.Cosi una mattina decisi di chiamarla a casa.Da allora tra noi cambio tutto.Dopo qualche tempo decidemmo di incontrarci.Seppur con qualche pericolo andai a trovarla a casa,lei la mattina &egrave sempre da sola.Abitava,con il marito in un monolocale.Entrai,ci accomodammo nella minuscola cucina e mi preparò il caff&egrave.Eravamo molto vicini l’uno all’altra dato le dimensioni dell’ambiente.Gustata la bevanda,non persi tempo.La girai verso me e la baciai.Le nostre lingue si intrecciarono alla reciproca ricerca dei nostri sapori.Le mie mani scorrevano lungo il suo corpo.G.era ed &egrave una donna minuta ma con le giuste forme al proprio posto.Iniziai ad accarezzarle le cosce e lentamente le alzai il vestitino fino a sopra i seni.Cominciai a succhiarle i capezzoli e sentii che ansimava di piacere.La cognatina desiderava quel momento tanto quanto lo desideravo io.Senza staccare la mia bocca dalla sua pelle,tirai fuori l’uccello che già prepotentemente chiedeva di essere tirato fuori e, senza neanche toglierle le mutandine,le spostai solamente,l’appoggiai sul tavolo e la penetrai.E’ stato il raggiungimento della pace dei sensi.Man mano che entravo ed uscivo da lei,sentivo la sua fica che grondava di umori.Non ci volle tanto affinch&egrave entrambi raggiungessimo l’orgasmo,pochi colpi,il tempo di tirarlo fuori e fiotti di sperma le imbrattarono i seni e la pancia.Quella volta &egrave stata la prima di una lunga serie di incontri clandestini,stavamo bene insieme,tra noi non c’erano tabù,davamo liberamente sfogo a tutti i nostri desideri sessuali,senza inibizioni.Ma in tutta questa storia tre sono stati gli episodi che maggiormente mi sono,e penso anche a G.,rimasti in mente.1) Questo &egrave stato quello che solo a pensarci me lo fà venir duro.Avevamo deciso di incontrarci fuori,l’andai a prendere in auto e ci portammo in un luogo dove era abitudine delle coppiette appartarsi.Ci stavamo rilassando scambiandoci dolci effusioni,quando G.cominciò a baciarmi sul collo,poi sul torace e poi sempre più giù,immaginavo cosa stava per fare,ed il pensiero mi faceva venire la pelle d’oca. Infatti, mi tirò fuori il cazzo che già era in tiro e cominciò a baciarlo e leccarlo. Poi lo ha preso in bocca,sentivo la sua lingua toccare ogni parte del pene, ed ha cominciato a succhiarlo con movimenti lenti e sincronizzati, in quello che &egrave stato il più bel pompino che mi avessero mai fatto. Non potevo resistere, sentivo che stavo per esplodere, difatti, sborrai, sentendo che gli schizzi le riempivano la bocca. Credevo che G. istintivamente si sarebbe spostata invece, al contrario, continuò a succhiarlo. Più succhiava, più sentivo che ingoiava il mio sperma. Che libidine! Ho dovuto dirle io di smettere talmente non ho più resistito.Mi sentivo come se mi stesse svuotando.&egrave stato indimenticabile.2) Quest’altro episodio risale ai mondiali di calcio di ITALIA ’90. Avevamo deciso di guardare la partita tutt’insieme, e per rendere l’atmosfera più festosa avevamo pensato di collegare al televisore l’impianto stereo. Impianto che G. aveva a casa. La mattina della partita io e il piccolo cognatino,(fratellino di suo marito) siamo andati a casa di G. a prendere il necessario. Per togliermi dai piedi, seppur per poco, il piccoletto, gli diedi una cassa dello stereo e gli dissi di portarla in auto. Avevamo più o meno cinque minuti. Siamo stati un lampo. Ho preso G. tra le braccia, le ho tirato giù le mutandine, l’ho appoggiata sul bordo del lavandino in bagno e l’ho penetrata. Ci siamo sbattuti quasi con violenza, anche per la fretta. In poco tempo, quasi contemporaneamente siamo venuti, appena il tempo di uscire da lei, spostarmi ed eiaculare sul lavandino, ricomporci e…suonò il campanello. &egrave stato fantastico!Ancora adesso quando ci capita di tornare sul discorso,ci ridiamo sù da matti. Il terzo caso accadde quando G. era incinta del suo secondo figlio. Il suo stato mi eccitava moltissimo. Una mattina, rischiando, l’andai a trovare a casa. A parte il pancione, le si erano formate due tette da sballo. Anche quel giorno nonostante il suo stato abbiamo scopato da matti.Tutta la mattina e senza tralasciare posizione alcuna.Quella volta &egrave stata l’unica che con tutta tranquillità ho potuto riempirla del mio seme. Adesso dopo qualche annetto ci stiamo riavvicinando. Devo dire che le sue forme sono anche migliorate.Ora ho un sogno.L’unica cosa che tra noi non &egrave avvenuta.Penetrare il suo bel culetto!!!Ma questa &egrave un’altra storia……..

Leave a Reply