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Racconti Erotici Etero

Giuliana

By 1 Agosto 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Sin da quando ero piccolo sono sempre stato coccolato dai miei genitori e dai nostri vicini di casa.
In particolare dalla sig.ra Giuliana, sposatasi appena maggiorenne la quale non potendo avere figli, mi aveva praticamente adottato; essendo una villetta bifamiliare potevo andare e venire da casa sua a mio piacimento. Innocentemente all’epoca le palpavo i seni talvolta addormentadomi e lei sembrava divertirsi per tale fatto.
Con l’adolescenza ho iniziato con l’essere attratto dalle donne mature
in particolare da Giuliana.
Non la vedevo più come una zia ma come una donna ancora piacente
Si presenta con un’altezza di 1.65 m, capelli rossi a caschetto che le incorniciano il viso, occhi verde smeraldo, bocca dipinta con un leggero filo di rossetto, seno di una buona terza misura, un bel culetto sodo da palpare, piedini calzanti il 36.
Iniziai a masturbarmi pensandola nuda con il solo rossetto e scarpe con tacco 13 cm durante i lavori di casa.
Mamma e io siamo stati invitati per pranzo dato che suo marito e mio padre erano fuori per affari.
Durante il pasto approfittai per andare in bagno in cerca di indumenti intimi di Giuliana, fortunatamente c’era la lavatrice non ancora in funzione, aprii l’oblò e trovai alcuni perizomi, li annusai a lungo sentendo il suo odore di femmina.
Ebbi una violenta erezione e scaricai il mio seme sui suoi perizomi risistemandoli nella lavatrice, poi me ne tornai soddisfatta in sala da pranzo.
Alcuni giorni dopo Giuliana mi chiese se potevo aiutarla con un problema che aveva con il pc. Allegro come sempre vado da lei con tutti i cd per risistemare il sistema operativo, nel frattempo che io traffico con il pc lei va a rispondere al telefono, al termine si scusa con me perché sua sorella doveva parlarle riguardo alcune faccende private.
Le dico di star tranquilla e che ho quasi finito, va in cucina a preparare un caffè, inizio a curiosare fra le cartelle e ne trovo una piena di foto di Giuliana nuda che si masturba con vibratori di diverse forme e dimensioni, rimango esterrefatto, mi si gonfia il cazzo deformando i pantaloncini. Entrando nella stanza Giuliana mi vide che stavo osservando le sue immagini non si arrabbiò, io al contrario ero imbarazzato, tutto rosso in viso, tentai di uscire velocemente, ma lei mi bloccò sull’uscio, iniziando a baciarmi con foga e ficcandomi la lingua in bocca, ormai ero in balia della mia bella vicina.
‘ che ne pensi delle mie foto: eccitanti non trovi ? ‘
‘ molto ma pensavo che mi sgridassi perchè le ho viste’,
‘ era tutto pianificato, ti volevo tutto per me oggi pomeriggio mio piccolo cucciolo ‘
‘ Oggi diventerai un uomo’
Mi cala i pantaloncini e inizia a leccarmi il cazzo allungando la lingua leccando tutta la cappella, mentre me lo menava se l’infilò in bocca alternando leccate e risucchi da gran pompinara, durai pochissimo tempo talmente ero eccitato
‘Vengoooooooo”’. parte della mia sborra finì per terra.
Andammo in bagno e lì si aprì il vestitino leggero a fiori che indossava mostrando biancheria intima da troia d’alto bordo.
La spogliai e l’aiutai a sedersi sulla lavatrice
‘ Per ora hai visto una bocca, adesso mi dovrai rasare la figa pelosa per renderla liscia, dopo faremo l’amore’
Presi tutto l’occorrente le bagnai la parte insaponandola per benino e rasandola con cura, lei era talmente eccitata che sbrodolava e io mi gustavo ciò che usciva dalla sua fessura.
Si fece il bidè per rimuovere la schiuma, le asciugai la figa
Mi portò in camera da letto ove mi fece stendere mi prese l’uccello e lo prese fra sue tette facendomi una spagnola
Con grande maestria iniziò leccarmi l’ano provocandomi una violenta erezione ero in estasi
‘ Ora tocca a te mio giovane apprendista’
Inizia a leccarle i seni per poi proseguire verso la vagina presentante le grandi labbra gonfie con un clitoride molto sviluppato almeno 6-7 cm inserendo anche un dito per amplificare il piacere della mia lei
Lei mi bloccò inoltre con le mani il viso sulla vagina durante all’orgasmo leccando i suoi umori
‘Ahhhhhhh come godooooooo ”.’
Dopo una piccola pausa la mia voglia di scoparla in figa era sempre più grande
Lei stava sotto:
‘ fai piano inizialmente perché la mia topina deve adattarsi al tuo pene nonostante i vibratori rimane stretta’
Le appoggiai la cappella all’entrata della fessura e con dolcezza iniziai a
penetrarla,
‘ Ti faccio male ? ‘
‘ Continua è molto piacevole’
man mano che la figa si adattava lei iniziò ad incoraggiarmi a aumentare il ritmo
‘ pompa pompa bastardo, sono la tua bagascia insultami cazzo ‘
‘ bella la mia puttanona ti piacciono le nerchie grosse e nodose ‘
‘sei una grandissima troiaaaaa’.’
‘sono la tua vacca da monta vai più forteeeeee ”’
‘vengooooo’..,
‘ aspetta lo voglio tutto in bocca’
lo tirai fuori velocemente e con un paio di pompate le scaricai in il mio seme,
‘Ecco il sperma vecchia baldraccona in calore’
Si sputò sui seni la mia sborra fuoriuscita cazzo massaggiandoseli con voluttuosità.
Iniziai a baciarle le bocce per sentire il sapore del mio sperma insieme a quello della sua figa.
‘Hai un gusto fantastico ti amo’
Lo rifacemmo altre tre volte prima di stare nel letto abbracciati contenti ed appagati

Continua
Dopo i saluti di rito andammo in veranda per la cena, ovviamente mi posizionai di fronte a lei.
Indossava un bella camicetta azzurra e una gonna con vistoso spacco laterale, gambaletti e scarpette laccate di nero tacco otto cm. La mia fantasia volò vedendola con la sola biancheria intima rossa di pelle con scarpe abbinate tacco tredici cm.
La furbetta si aprì un bottone della camicetta facendomi vedere il reggiseno color bianco perla.
Un’occhiolino mi avvertì dell’inizio delle operazioni, toltasi la scarpa iniziò un sensuale piedino toccandomi dapprima la gamba dx per risalire sino al mio uccello già svettante nei pantaloni della tuta, abbastanza larga da contenere la mia erezione.
Conoscendo le mie inclinazioni feticiste le avevo detto che non avrei indossato i boxer sperando in quella situazione eccitante, nessuno si accorse di nulla, io feci molta attenzione a non venire sotto i colpetti dei suoi piedini fatati.
Durante la notte eccitato come un mandrillo mi segai furiosamente ripensando al fatto accaduto a cena, sborrando di brutto nel perizoma che mi aveva donato la mia amata intriso dei suoi umori.
A Giuliana potevo confidare qualunque problema per renderla partecipe della mia vita di giovane adolescente.
Per fortuna arrivò il lunedì e suo marito come il mio babbo partirono per lavoro, io e lei potevamo riprendere le nostre scopate in santa pace senonchè mia mamma si slogò una caviglia per una caduta in casa quindi saltarono i nostri programmi, non potendo alzarsi da sola ed essendo pudica per farsi toccare da me chiese alla sua migliore amica di aiutarla ad andare in bagno, lavarsi, cambiarsi gli indumenti, del resto mi sarei occupato io.
Accettò volentieri, la notte divideva il letto matrimoniale con mamma.
Mentre preparavo il pranzo mi si avvicinò furtiva da dietro e mi accarezzo le palle ormai gonfie vista l’astinenza, mi soffiò in un orecchio, mi stavo sciogliendo.
Tranquillo cucciolo non appena la mamma dorme questa notte verrò a trovarti ma dobbiamo fare in silenzio, mi piazza un bacio sulla bocca e mi strizza l’uccello tanto per farmi impazzire.
Dopo una frugale cena mi metto a guardare un film in salone sul maxischermo a basso volume visto che mamma è ancora impossibilitata ad alzarsi se non accompagnata.
Inizio a fantasticare sulla mise di Giuliana per dopo, perdendo la cognizione del tempo addormentandomi.
Vengo svegliato con un meraviglioso pompino da vera professionista, guardandomi con due splendidi occhi verdi da cerbiatta in calore.
Basta poco e vengo copiosamente nella sua splendida bocca che non perde nemmeno un sorso del mio seme gradendolo assai,
Mi prende per mano e mi conduce in tavernetta ove sta un divano, mi fa sedere e mi mostra la sua fighetta sbrodolante, sotto la vestaglietta trasparente, da ripulire a colpi di lingua, adoro leccarle gli umori.
‘ Non facciamo troppi rumori se no svegliamo tua mamma’, annuisco mentre continuo a leccare. Si posiziona sopra di me a smorza candela baciandomi bocca, collo orecchie iniziando un sensuale movimento su e giù sul mio pene, l’orgasmo non si fece attendere, la paura di essere scoperti rendeva più eccitante l’amplesso.
‘ Amore la prossima settimana non c’è scuola ti andrebbe di venire alcuni giorni al mare con me ? Tua mamma l’ho già convinta mi basta un tuo sì
Partimmo verso le ore 9 da casa con poche valigie, raggiungendo il residence verso l’ora di pranzo, dopo un riposino passeggiammo lungo il litorale marino mano nella mano come due innamorati..
In un sexy shop le ho comprato le palline della gheisha per darle maggiore piacere,.
Lei indossava una leggera camicetta bianca sotto la quale si intravvedeva il reggiseno di pizzo, un pareo senza mutandine come da mia richiesta cosicchè potevo toccargliela senza fatica, presentandosi molto ricettiva nelle zone intime, calzando dei sandaletti con tacco basso che le incorniciano i piedini laccati .
Le gote si presentano arrossate vedo i capezzoli indurirsi tirando il tessuto del reggiseno, è al massimo dell’eccitazione.
Decidiamo di tornare in camera, oltrepassata la soglia e chiusa la porta mi sbatte al muro tirandomi giù i calzoni avvinghiandosi come una piovra al mio pene iniziando a spompinarlo come un’ossessa, la faccio alzare e la bacio con la lingua, posta sul nostro talamo le tolgo le palline e lei si dimena come una serpe segno che è al culmine dell’eccitazione.
Io non ancora soddisfatto gliela lecco voluttuosamente, lei inizia a gridare di sbatterglielo dentro e pompare. Lentamente stacco la bocca da lei e con un colpo secco la penetro è bagnatissima viene nel giro di pochissimo tempo, ansimando e tremando. Dopo poco vengo sborrando spargendole il mio seme sui seni abbronzati . Ci baciamo intensamente e coccolandoci ci addormentiamo.
‘Oggi avrai il tuo regalo scusa per l’attesa’
Mi manda fuori dalla stanza per un paio d’ore perché deve prepararsi, io cerco di non pensarci ma l’eccitazione è forte e cerco di non masturbarmi,
Squilla il cellulare: il messaggio mi invita a tornare in camera fra venti minuti
Arrivato busso, mi apre con indosso una vestaglietta nera trasparente, reggiseno di pelle rossa con perizoma abbinato, sandali aperti con tacchi da diciotto cm. Il viso normalmente acqua e sapone si presenta truccatissimo da vera prostituta. Non appena vedo la mia donna inizio a baciarla, palparle i grossi seni turgidi per poi scendere verso il monte di venere, lei mi blocca.
Si toglie la vestaglia, stavolta è lei a condurre il gioco, il chè rende la situazione ancor più eccitante. Mi scompiglia i capelli, leccandomi i capezzoli proseguendo baciandomi l’addome arrivando al pene e ai testicoli, mi invita a toglierle i sandali lentamente.
Lecco i piedi del mio tesoro che hanno un profumo inebriante di gelsomino
Ormai sono alla sua mercè non capisco più nulla, mi invita a salire sul talamo, la spoglio completamente e iniziamo a far l’amore, la faccio mettere a pecorina e affondo il mio randello nella fregna umida,
Continuiamo così per una buona mezz’ora prima dell’orgasmo,
Ripresasi mi invita a penetrarla analmente ‘è stretto visto che non l’ho mai concesso a nessuno nemmeno a mio marito’
Iniziai a leccare l’anello sfinterico pulsante per l’eccitazione, insalivai per bene la zona, inserendo prima una, poi due ed infine tre dita per rendere malleabile la zona infine presi il mio pene lo infilai nella topa della mia bella per renderlo scivoloso e permettere una penetrazione più agevole per me e meno traumatica per lei.
Essendo la prima volta nel secondo canale ho iniziato con solo il glande per poi inserire man mano porzioni sempre maggiori del mio pene.
Ha ceduto facilmente, ho avvertito chiaramente inoltre che il suo intestino avvolgeva il mio cazzo, che splendida sensazione di calore.
Per alcuni minuti ho proseguito con assoluta calma sino alla sua richiesta di accelerare il ritmo, ha iniziato a godere ed io con lei scaricando un’enorme quantità si seme nel suo caldo intestino che uscì poco a poco sul lenzuolo imbrattandolo.
Al termine ci facemmo una corroborante doccia coccolandoci e lavandoci a vicenda.
Una volta a casa riprendemmo il solito tran tran io a scuola lei insegnando in un collegio femminile

Continua

I suggerimenti sono graditi
e-mail mickymouse75-2012@virgilio.it

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