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Racconti Erotici Etero

Grosso cazzo rumeno e tanta sborra per Maria

By 14 Maggio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Maria ha 24 anni. &egrave una ragazza molto carina. Non una strafiga, ma una di quelle che ti fa pensare ‘guarda che bocconcino succoso’. &egrave fidanzata da tanto tempo, ma nell’ultimo anno le cose sono andate sempre peggio. Troppi litigi, troppo diminuite le attenzioni del ragazzo nei suoi confronti. Spesso si sente come se fosse sola, ma essendo molto per bene e fedele prova a non mollare. Fin quando non &egrave più possibile e prendendo in mano la situazione decide per una pausa di riflessione. Dopo qualche mese il suo ex torna a farsi sotto. Lei in parte ci ricasca, ma il tempo e la delusione l’hanno cambiata, l’hanno resa più forte e anche un po’ più stronza. Non si sente più la santarellina che tutti la consideravano: quella ragazza tutta fidanzato che effettivamente era, quella che nemmeno guardava gli altri. Ora gli altri li guarda e ha iniziato a pensare che prima o poi un’esperienza diversa sarebbe pure giusto farla, anche solo per curiosità. In fondo il sesso le piace e non poco, ma non sa ancora cosa voglia dire farlo con qualcuno diverso dal proprio ragazzo. Allora se fa una promessa. Se quel cretino ricomincerà a fare lo stronzo lei si prenderà la sua vendetta: una bella dose di cazzo.
I primi tempi le cose sembrano andare bene. Lui sembra un po’ cambiato, più partecipe, più dolce. Ma passati alcuni mesi le avvisaglie negative tornano a farsi vive. E pian piano sempre di più. Arriva al punto di non farcela più, di pensare di mettergli le corna col primo che capita. Fin quando si presenta l’occasione, inaspettata. Un pomeriggio, a casa del suo ragazzo, i due iniziano a baciarsi e toccarsi. Lei si lascia prendere sempre più dalla voglia. Nel frattempo, in giardino, il rumeno che si occupa della manutenzione del prato &egrave al lavoro. Dopo un po’ il fidanzato di Maria si ferma dicendo che &egrave tardi, che come le aveva detto deve uscire per andare a giocare a calcetto e che poi la presenza di Bogdan lo disturba nel proseguire. Lei lo prega di non andare, di restare ancora un po’, di finire ciò che avevano cominciato. E aggiunge che il rumeno &egrave fuori e che se chiudono a chiave la porta della camera da letto nessuno li disturberà. Il suo ragazzo non cambia idea e si alza per andarsene, dicendole di muoversi che l’avrebbe riaccompagnata. Lei arrabbiata risponde di no e aggiunge: ‘tu vai io resto qui non mi va di muovermi, mi ritrovi dopo quando torni dalla partita’. Lui allora replica: ‘va bene, tanto Bogdan va via tra poco’.
Maria resta sola, in camera del suo fidanzato. &egrave arrabbiata, più del solito. &egrave confusa. Ma soprattutto &egrave vogliosa. Quello stronzo l’ha eccitata e poi se n’&egrave andato per giocare a calcetto con gli amici. &egrave sdraiata sul letto, a pancia in sotto. Ha indosso solo un vestitino leggero. Le mutandine non le ha più, le aveva tolte durante i preliminari cominciati in precedenza ma non portati a termine. Decide di alzarsi il vestitino, il giusto per scoprire il suo bel sederino pieno. Inizia a toccarsi la fighetta. Sa bene come darsi molto piacere da sola. Emette alcuni gemiti. Prima sottovoce, poi il volume della sua voce si alza dimenticandosi di non essere completamente sola. La finestra &egrave aperta, fa caldo. Il giardino &egrave là fuori. Bogdan non può non ascoltare quei rumori. Quatto quatto si avvicina alla finestra e guarda dentro. La scena che gli presenta lo lascia incredulo ma immediatamente eccitato. Il cazzo gli si rizza in un attimo. E quando &egrave duro non riesce quasi a tenerlo nei pantaloni. Sono ben 25 centimetri di randello, che subito desidera di poter infilare dentro quella piccola e gustosa fighetta. Si allontana dalla finestra, si dirige dentro casa e va verso la camera da letto. La porta &egrave socchiusa. Sempre più quatto entra, mentre lei continua ignara a toccarsi gemendo. &egrave ancora a pancia in sotto, con mezza faccia sul cuscino. Non può vedere dietro. D’improvviso sente due mani che le stringono le chiappette e una voce che esclama in un non perfetto italiano: ‘adesso io pensare a te maiala’.
Maria non fa nemmeno in tempo a dire qualcosa che in un attimo Bogdan infila la testa in mezzo alle sue cosce, da dietro, iniziando letteralmente a mangiarle la figa. Lei prova a pregarlo di smettere, ma in realtà non ha la forza di volontà di opporsi. Resta lì impietrita sul letto, nella stessa posizione, con quel porco dietro che si sta pomiciando la sua passerina. E vogliosa com’&egrave non può non cominciare a provare piacere fisico. Torna a gemere, sempre di più. Fin quando, dopo un paio di minuti di quel trattamento, raggiunge il primo forte orgasmo del suo pomeriggio, emettendo i versi di una cagnetta in calore. Il rozzo rumeno senza perder tempo tira fuori il suo enorme cazzo e preme la grossa cappella contro la bocca di Maria, tuonando: ‘tu ciucciare puttana’. Lei stravolta ma soddisfatta dall’orgasmo agisce meccanicamente. Si lascia infilare in bocca la cappella e inizia a succhiarla come fosse un chupa chups. Il rumeno se la gode e lei si eccita nuovamente. Impugna con una mano quel cazzone e lo ciuccia con sempre più voglia. Istintivamente si lascia andare ad un commento: ‘mamma mia quanto &egrave bello &egrave il doppio di quello del mio ragazzo’. Bogdan glielo rimette in bocca, si fa spompinare un altro po’ e intanto le dice: ‘a te piacere cazzo rumeno zoccola?’. Lei fa cenno di si con la testa e continua a succhiarlo. Fin quando quello le prende la testa, le tiene il cazzo dentro e inizia a sborrare tantissimo, costringendola a berne il più possibile. Poi si stacca da lei. Una parte dello sperma le cola sul mento e su una guancia. Lui glielo raccoglie con la cappella e gliela infila di nuovo in bocca per farsela pulire.
Maria &egrave di nuovo fradicia in mezzo alle cosce. Fare quel pompino e assaporare tutta quella sborra l’ha eccitata molto. Ne vuole ancora, vuole ancora cazzo. Glielo prende in mano, si &egrave un po’ ammosciato ma quando comincia a leccarlo torna duro in pochi attimi. Il rumeno allora la afferra, la mette a quattro zampe sul letto, si piazza dietro di lei e inizia a strofinargli la cappella contro le labbra della sua figa. Riesce soltanto a dire: ‘fai piano ti prego hai un cazzo enorme’. Bogdan la accontenta e con delicatezza le infila mezzo randello dentro, facendola comunque urlare. Poi comincia a montarla, prima dolcemente poi sempre più focosamente. Maria geme come una maiala in calore, si sente piena e prova godimento come mai prima. Quello invece, mentre la scopa, le parla insultandola: ‘tu grande scrofa, tu zoccola battona’. Lei non replica e pensa solo a godere. E così arriva presto il secondo orgasmo del suo incredibile pomeriggio. Un orgasmo che la devasta di piacere. Ma Bogdan non ha finito. Si siede sul letto, la prende e se la mette a cavalcioni sopra di lui. Glielo rimette nella figa e comincia a farla saltare su e giù. Lei gli si avvinghia e inizia nuovamente a gemere come una cagna. Dopo qualche minuto lei raggiunge il terzo orgasmo, urlando letteralmente.
Il rumeno se la tiene a cavalcioni sopra di sé, con il cazzo ancora infilato dentro. Le prende la testa e la bacia in bocca, sfoderando subito la lingua. Maria non si oppone. Comincia una lunga limonata, passionale, che la eccita un’altra volta. Tanto che a un certo punto gli sussurra all’orecchio: ‘voglio farti godere ma non prendo la pillola, ti faccio un altro pompino se vuoi’. Bogdan non se lo fa ripetere. La fa alzare sfilandole il cazzo dalla vagina. Poi la fa sedere accanto a sé, le prende la testa e gliela spinge giù verso il suo bestione. Lei lo prende in mano e ricomincia a leccare e ciucciare quella grossa cappella. Lo fa con tanta voglia e al massimo della sua abilità. Il porco infatti gode come un animale, impazzisce di piacere e non fa mancare i suoi commenti volgari: ‘oooh siii tu brava bocchinara tu ciucciare cazzo a tutti miei amici rumeni’. Finché quando sta per venire le prende di nuovo la testa, glielo toglie dalla bocca, glielo punta verso il viso e glielo imbratta di sborra. Gli spruzzi la colpiscono ovunque. Poi quello si pulisce per bene il cazzo ancora tutto sporco di sperma sui capelli di Maria, che si accascia a terra stravolta ma sazia come mai prima nella sua vita. La fighetta le duole. Ha il sapore della sborra in bocca, ne ha molta in faccia e sui capelli. Il rumeno si gode lo spettacolo. Ma non ce la fa a non avvicinarsi di nuovo e come in precedenza raccoglie bene lo sperma dal viso della ragazza con la cappella e lei gliela ripulisce ciucciando via tutto. Si sente troia, porca, una zoccola di prima categoria. Ma &egrave finalmente soddisfatta.

Per commenti e domande scrivete a maria-monellina@outlook.it

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