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Racconti Erotici Etero

Ho perso la testa per una sera

By 26 Ottobre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

( Storia raccontata da una gentile amica )

Ho perso la testa per una sera

Giuro non l’avevo mai fatto con qualcuno che non fosse mio marito: sono sempre stata ligia al matrimonio e anche con mio marito c’&egrave sempre stato un buon feeling, lo stesso dicasi del sesso, non abbiamo mai avuto problemi.
E allora cosa mi &egrave successo ieri sera in quella festa tra amici di classe ?
Non so cosa dire’
Mi trovo alle 10 di sera in quella discoteca di un paese sperduto, con in mano l’invito per rincontrarsi tutti gli studenti del1 1990 e mi sembra una cosa molto carina.
una serata diversa per passare e pensare a vecchi ricordi.
Mi sono messa addosso un vestito nero, lungo, che non lascia adito a stranezze e che, non deve fare venire strane idee a nessuno.
Sorrisi e saluti come da prassi con tutti i vecchi conoscenti , poi, vedo lui, ‘Gianni”Ghigo- per gli amici e tornano alla mente la corte serrata che m’ aveva fatto da ragazzina; sorrido al pensiero dei baci che era riuscito a strapparmi nei giochi dell’amore: ma mai niente che fosse andato oltre.
L’unico uomo che mi aveva mai avuta fisicamente, era stato solo mio marito fino a quella sera.
Ghigo &egrave diventato un personaggio di rilievo nel suo lavoro, adesso, &egrave un imprenditore di successo e aveva un fascino speciale ieri sera.
Il suo modo di fare e la sua faccia tosta sono più eloquenti, mi prende per i fianchi e mi porta a ballare, mi dice che sono stupenda, che sapeva sin da ragazzino che sarei stata la donna giusta per lui, che non mi ha mai dimenticata e, che adesso con l’età sono ancora più desiderabile.
Mi sento tramortita da tutti quei complimenti e mi lascio andare: tra le sue braccia dimentico la mia situazione di moglie e di madre e, quando arriva il primo lento, sono ancora in mezzo alla pista che ballo con lui, solo che adesso siamo molto più uniti e le sue mani cominciano ad accarezzare la mia schiena in un modo che &egrave inequivocabile.
Mi sento stupendamente bene tra le sue braccia e quando le sue mani scendono sui miei glutei e la sua bocca sfiora la mia, ancora una volta accetto il fatto come se fosse la cosa più naturale del mondo, come se fosse una cosa che avevo lasciato in sospeso e che lui ha il diritto di chiedere.
Sono avvinghiata al suo corpo in quel lento infinito e sento il suo membro che spinge sul mio inguine con prepotenza, come quella gamba che adesso e in mezzo alle mie e mi sconvolge il cuore.
Sento l’eccitamento bagnare i miei slip e, tramortita dal ritmo del ballo e dal desiderio che mi cresce dentro,lascio che lui mi porti in un angolo scuro della discoteca dove vi sono alcuni divanetti e come una ragazzina, lascio che lui giochi con il mio corpo.
La sua mano scivola sotto la gonna e i suoi baci travolgono la mia effimera resistenza bagnando le mie labbra.
Quando con l’esperienza dell’uomo vissuto lui sente il mio umore sulle mutandine bagnate,deciso, mi prende e mi porta in una stanza seminascosta, veloce la apre e in quel momento finisce la mia castità nei confronti di mio marito.
Chiusa la porta m’ appoggia alla parete e tirando su il vestito, mi strappa violento lo slip.
A quel gesto violento, io, replico allargando le cosce e mettendole ai suoi fianchi e così facendo gli apro la strada donandogli tutto di me.
Sento la cerniera aprirsi, poi, sento il caldo calore del membro mentre si prepara a penetrarmi e infine sento le mie labbra vaginali accoglierlo e stringersi attorno al suo membro gonfio e duro.
Mi faccio scopare come l’ultima delle troie e come loro godo attaccata a quella parete.
Senza ritegno, gli dico che lo voglio dentro al massimo e che voglio sentire il suo sperma scaldarmi lo stomaco.
Lui si eccita ancora di più, mette le mani sotto il mio sedere e comincia a aumentare il ritmo scopandomi come un forsennato, il che, ben presto mi porta a godere.
Sono stravolta dal piacere e ho dimenticato la mia situazione di donna sposata.
So solo che mi piace essere lì con quel ragazzo e mi piace sentirmi viva come da molto non mi capitava. Sento il suo membro che tocca tutta la mia cervice dandomi continue vibrazioni e sotto quel incessante entrare e uscire, raggiungo un nuovo orgasmo.
Le sue mani forti continuano a tenermi sollevato il sedere e la sua lingua mi sta leccando il collo: tutto, &egrave estremamente eccitante.
Il piacere del proibito ha avvelenato la mia ragione.
In quello sgabuzzino vengo più volte sotto le penetrazioni di Ghigo e poi, finalmente, lo sento ruggire e lasciare il suo piacere dentro di me.
Lo accolgo con calore, cercando di non perdere niente del suo liquido caldo,poi, spossati ci lasciamo cadere per terra e cominciamo ad accarezzarci come famelici amanti.
Dopo quel giorno le nostre strade si sono divise. uscita da quella discoteca, sono tornata una donna normale con i miei problemi di tutti i giorni.
Ghigo, ha provato a contattarmi, ma, io, dopo quella serata strana e inspiegabile, sono tornata a essere quella di sempre: una brava e fedele donna di casa’

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