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Racconti Erotici Etero

I miile sapori di un pompino

By 31 Dicembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Laura era una giovane e bellissima ragazza, con i suoi 18 anni, dieci meno di meno.

Avevo un fisico da donna, minuto, magra, un seno piccolo, un bel culo a mandolino, gambe magre ma ben proporzionate, un viso bellissimo, con due occhioni scuri e le labbra carnose, eccitante, con quell’aria un po’ porca e un po’ ingenua.

Frequentava la quinta superiore, e saltuariamente al pomeriggio o alla sera lavorava in un bar, alla caffetteria.

 

Io avevo allora quasi dieci anni in più di lei, lavoravo come impiegato in una ditta, e durante la pausa pranzo o dopo il lavoro mi capitava di andare nel bar dove lavorava per bere un caffè, fu in una di quelle occasioni che la conobbi, fui molto attratto da lei, dalla sua bellezza, dal suo sembrare un po’ porca, un po’ stronza e un po’ ingenua.

 

Un giorno dopo il lavoro me ne stavo al bancone, avevo ordinato un caffè, Laura me lo servì, poco dopo entrarono due ragazzini dell’età di Laura, i classici bulletti ignoranti, conoscevano Laura e facevamo un po’ i saputelli gasati, cercando di far colpo su di lei, capii solo uno dei due che disse:

-Laura tu mi illumini d’immenso, come diceva Pascoli nell’infinito…

Dio mio! L’ignoranza più totale, non che sia un patito di poesia, ma questa è proprio ignoranza totale! Non potevo tacere!

-Amico… semmai era Ungaretti, e la poesia è “Mattino”… se devi far colpo con una poesia almeno azzeccala…

-Eh?!? Ma guarda che…

Laura scoppia a ridere, i bulletti zittiscono e dopo un attimo escono a fumare, mormorando qualcosa che penso fosse riferito a me…

Laura mi sorride e attacchiamo bottone, parliamo un po’, mi dice che abita in paese, dove abito anch’io, che mi ha visto spesso, che finisce da li a poco di lavorare, deve andare a casa a studiare…

Mi offro di accompagnarla, accetta…

 

Facciamo due passi, mi dice che uno dei bulletti di prima era il suo ex, che lui ci prova ancora… che alla fine è stata una storia di pochi mesi, che a lei piacciono i ragazzi più maturi… la solita pantomina insomma.

 

Infatti saliamo in macchina, l’accompagno a casa e prima che di scendere mi bacia sulla bocca… la sua lingua si insinua nella mia bocca, cerca la lingua, nervosamente… non perde tempo la ragazza…

Non che avessi dubbi sull’emancipazione delle ragazze di oggi, ma qui si corre!

-Mi piaci molto… passi domani al bar? Finisco sempre alla stessa ora…

 

Il giorno dopo la storia si ripete, io sono parecchio eccitato dall’idea di frequentare una ragazza di 18 anni… 10 meno di me… Laura è al bancone, mi sorride, mi porta un caffè:

-Questo te lo offro io…

-Grazie, non è il caso… ma accetto

-Tu mi offrirai qualcos’altro…

E mi fa una linguaccia, con un non so che di porca, che mi eccita e mi fa partire subito in fantasie erotiche…

 

Dopo un po’ usciamo, facciamo due passi, parliamo un po’, Laura dalla borsetta estrae un lecca lecca e inizia a leccarlo, fissandomi spesso, leccandolo, infilandoselo in bocca e ciucciandolo mimando letteralmente un pompino, non mi scompongo, e dopo poco siamo alla mia macchina, che ho pensato bene di parcheggiare in un luogo un po’ appartato, mi appoggio alla macchina, trascino Laura a me la bacio, lei si butta su di me, la sua lingua cerca furiosa la mia che si contorcono su loro stesse,  sento nella sua bocca il sapore del lecca lecca alla fragola, mi piace, metto una mano sul suo culo, bello, sodo, tonico, mi piace, mi eccita, Laura si mette ancora il lecca lecca in bocca, mi guarda negli occhi, lo lecca con la punta della lingua, lo succhia, una due tre e più volte, dentro e fuori dalla sua bocca… la puttanella mi vuole provocare, poi lascia cadere a terra il lecca lecca…

-Oh no… e ora cosa faccio… mi piaceva tanto quel lecca lecca…

E con una mano mi accerezza il petto e scende piano verso il mio pacco…

-Oh… potresti sostituirlo con qualcos’altro…

Dico io prendendo la sua mano e portandola diretta al mio cazzo…

Laura mi bacia, si abbassa, mi slaccia la cintura e la zip dei pantaloni, estrae il mio cazzo, decisamente duro ed eccitato…

-Wow

Esclama, come se fosse sorpresa di trovare un cazzo!

Lo sega un po’, fissandomi negli occhi…

-Ora prendilo in bocca, fammi sentire come lo succhi…

Laura lo imbocca, se lo spinge in gola, muove la testa avanti e indietro, con una mano mi tiene l’asta del cazzo, con l’altra mi stringe una gamba, non ha un modo di fare molto esperto, ma sapere di essere spompinato da una ragazzina di 18 mi eccita terribilmente.

-La lingua, fammi sentire la lingua… e accompagna il movimento con la mano…

Laura alza gli occhi, mi guarda, fa si con la testa, si tira indietro, inghiotte la cappella e la sua succhia, sento il calore della sua bocca.

Ora Laura succhia meglio, impara in fretta, mantiene un ritmo costante, ogni tanto si stacca, mi da dei bacini sulla cappella, mi massaggia le palle, torna a succhiare e pompare…

-E’ meglio questo del lecca lecca vero…

-Si… bello, bello e buono…

Non passa molto che sento l’orgasmo avvicinarsi…

-Brava… si… succhia così… Sto per venire… siiiii…

E dopo pochi secondi la bocca di Laura è piena della mia sborra, abbondante…

Laura ingoia tutto, deglutisce, si solleva e mi bacia subito, ricambio il bacio.

-Ti è piaciuto?

-Sei stata fantastica…

 

Mi ricompongo e apro la macchina, saliamo, ci baciamo ancora, partiamo.

-E’ buona… è dolce la tua…

-La mia sborra?

Dico io ridendo

-Sì, mi è piaciuta…

Risponde, ridendo anche lei, poi continua.

-E hai anche un bel cazzo, grosso… il mio ex non l’aveva mica così… e non era buona la sua…

 

In un’altra circostanza paragoni del genere mi darebbero molto fastidio, ma forse per la sua giovane età non me la prendo, non mi infastidisco.

 

L’accompagno a casa, Laura mi chiede il numero di telefono, e mi da il suo.

-Stavo per godere anch’io… mi è piaciuto tantissimo succhiartelo…

Sussurra lei dopo avermi baciato…

-La prossima volta non sarà solo un pompino…

Ci baciamo e ci salutiamo

 

 

…prosegue presto…

 

Attendo pareri e critiche sirlion79@libero.it

 

Un paio di giorni senza vederci, io per i miei impegni, Laura per i suoi… ma il ricordo del suo pompino, pur nella sua inesperienza mi eccitava da matti… il pensiero della sua bocca sul mio cazzo era un tormento…

Fu lei a chiedermi di passare al bar sabato sera, doveva lavorare ma sperava di finire presto.

Il bar era appunto il bar di un paesino di 5000 anime, non certo il locale dove far serata, un posto da colazioni, aperitivi, caffè, amari da pre serata, chiusura a mezzanotte, magari anche prima.

 

Invece quel sabato, ovviamente no…

 

Già pensavo che quel sabato sera avrei scopato con Laura, una serata di sesso, a casa mia, tutto il giorno Laura era stato il mio chiodo fisso, per cercare di distrarmi avevo fatto di tutto,  insomma ero eccitato come un ragazzino…

 

Arrivai al bar alle 11 di sera, il bar era pieno, c’era stata una cena di classe in una pizzeria vicina e dopo tutti avevano avuto la bella idea di andare li a bere, bere, bere… e finire la serata li…

-Ciao Sebastian…

Mi dice Laura vedendomi al bancone

-Ciao Laura… serata piena…

-Sì… cazzo! Di solito si chiude a quest’ora! Tra l’altro la cameriera solita è malata e mi han chiesto di restare…

Cazzo!

-Non preoccuparti… posso aspettare, non ho programmi per la serata.

Bevo un’amaro, seguito poi da una birra, Laura si da da fare, ci lanciamo occhiate, è bella, bellissima… nella sua apparente innocenza, il suo culo perfetto dentro un paio di pantaloni neri, e la camicetta bianca da cameriera che contiene il suo giovane e piccolo seno, ma soprattutto le sue labbra, quelle labbra che pochi giorni prima hanno accolto il mio piacere…

 

Passa un’ora e io mi sento parecchio a disagio, tra ragazzini di 17 anni che urlano, fanno casino, bevono come spugne, capisco che Laura ne avrà ancora per un po’ e i miei programmi sessuali sono saltati…

 

-Laura credo che avrai ancora per un bel po’… ci sentiamo nei prossimi giorni dai…

Laura assume un’aria delusa…

-Mi dispiace Sebastian… scusami! Ti ho rovinato il sabato sera… volevo stare con te…

-Fa niente, non mi ha rovinato nulla, sarà per la prossima volta…

-Aspetta cinque minuti…

 

Laura va a parlare con un’altra ragazza, che scopro essere la cugina, torna

-Vieni con me, faccio cinque minuti di pausa, poi mi devi dare una mano a portare su un fusto di birra, io non ce la faccio, al bancone restano mio zio (che scopro essere il padrone del bar) e mia cugina (la ragazza con cui parlava poco fa).

 

Laura apre una porta, richiude, la grossa porta e le mura spesse insonorizzano parzialmente il locale, se la porta venisse aperta si sentirebbe, scendiamo le scale, un piccolo magazzino.

-non possiamo metterci molto però…

 

Laura mi si butta addosso, mi bacia con foga, ricambio, subito mi parte un’erezione istantanea, Laura mi accarezza il petto, subito con una mano scende al mio pacco, sorride, mi guarda, un secondo dopo è in ginocchio, letteralmente con le ginocchia a terra, mi slaccia la cintura, i bottoni dei pantaloni, la aiuto nel far scendere i pantaloni al ginocchio, senza perdere tempo imbocca il cazzo e inizia a succhiarlo.

Sono in paradiso.

Appoggio una mano sulla nuca di Laura, ma non ho bisogno di dettare alcun ritmo, dovuto anche all’eccitazione che mi porto dietro da tutto il giorno mi sembra perfetto, anche l’atmosfera surreale è perfetta.

Sono nel magazzino di un bar… spompinato da una diciottenne… mentre a pochi metri dietro una porta c’è suo zio, sua cugina, e una ventina di ragazzi che probabilmente si masturbano pensando alla ragazza che ora mi sta succhiando il cazzo…

Laura è concentrata nel suo pompino, la sua testa fa avanti e indietro, imboccando quasi tutta la lunghezza del mio cazzo, alternando il movimento con la mano, l’altra mano mi massaggia le palle, o afferra il mio sedere.

Vorrei farla alzare, strapparle i vestiti e scoparla, farla gridare, prenderla da dietro e scoparle la figa, e poi sodomizzarla, ficcarglielo in quel giovane e sodo culetto (forse) vergine… ma il suo pompino è perfetto.

Laura alza lo sguardo e i suoi occhi mi fissano, lecca la mia cappella come il più buono dei gelati…

-Succhia… sei bravissima… mi stai facendo impazzire…

Spingo la sua testa verso il mio cazzo, lei ingoia tutta la mia asta, a fatica, si spinge indietro, ricomincia a pompare…

-Si… si… così… continua così… pompinara… succhia cazzi…

Vengo, non so quanta sborra le riverso in bocca, sborro per diversi secondi che mi sembra infiniti.

-Ooooh…. Siiii…

Mi lascio andare all’orgasmo, sento le gambe cedermi… ancora una volta vedo Laura finire di succhiare tutto, alzare la testa e mostrarmi la bocca vuota, ha ingoiato tutto…

Finisce di pulirmi il cazzo delle ultime gocce di sborra, lo prende ancora in bocca, lo succhia ancora un po’, è ancora duro, quasi come prima, poi si alza e mi bacia subito in bocca.

-E’ buona… è ancora più dolce dell’altra volta…

Ci baciamo, un lungo bacio, sento vagamente il mio sapore, mi piace, mi piace Laura, il suo modo di baciare, e ovviamente di succhiare…

Sentiamo la porta aprirsi, velocemente mi tiro su i pantaloni e mi sistemo, è sua cugina.

Laura mi indica un fusto di birra.

-Tutto  bene qui?

Chiede sua cugina sorridendo.

Laura sorride, io cercando di mostrarmi calmo prendo il fusto di birra.

-Si ora arriviamo…

Risponde Laura e la intravedo che si passa la lingua sulle labbra guardando la cugina che ride, che probabilmente sapeva o intuiva cosa stavano facendo sotto…

Porto sopra il fusto, lo passo allo zio che non sorride proprio come la cugina… non sorride affatto, forse anche lui intuiva cosa facevamo e non era del tutto d’accordo…

Saluto Laura, che mi accompagna fuori e mi da un bacio sulla guancia…

-Ci sentiamo domani…

E me ne vado…

 

 

…prosegue presto…

 

Attendo pareri e critiche sirlion79@libero.it

 

Passarono un paio di giorni, infine riuscimmo ad organizzare una serata per stare insieme, Laura insistette una paio di volte per vederci nel weekend, io che ero decisamente più impaziente la invitai a cena da me martedì, la volevo, volevo leccare la sua giovane figa, e fare l’amore con lei, e scoparla, sentire il suo sapore, sentire la sua carne giovane, tonica.

Accettò, anche se non capivo perché voleva rimandare, capii in serata.

Passai a prenderla e andammo a casa mia.

Laura era bellissima, scarpe eleganti con tacco alto, dei pantaloni aderenti fasciavano le sue magre gambe e il suo culo giovane e bello, dono di natura o risultato di quale attività fisica non so, una camicia bianca leggermente sbottonata e i capelli raccolti in una coda, trucco leggero, e un rossetto abbondante che risaltava le sue labbra magiche.

Sale, ci baciamo, andiamo a casa mia.

Preparo due bicchieri di vino rosso, brachetto, un vino dolce, che di solito piace alle ragazze, anche se non sono appassionate di vino, un sottofondo musicale con una compilation di ballad di musica rock e musica d’atmosfera, Police, Pink Floyd, Boston, Journey… volevo far leva sul mio lato romantico quella sera, funzionò.

Dopo cena cominciamo a baciarci, baci appassionati, oserei dire da innamorati, anche se non potevo (e non volevo) dire di esserlo.

Comincio a baciarle il collo, la mia lingua sale e le morde il lobo dell’orecchio, le mie mani sul suo culo.

Laura mi lascia fare, segue il mio modo di baciare, di lasciarsi leccare e toccare, mi accarezza il petto, cerca la mia bocca, la mia lingua, i miei baci, intanto sente la mia erezione, spingere su di lei, spingere sul suo giovane corpo.

 

Verso altri due bicchieri di vino, sempre il brachetto, Laura ride…

-Vuoi farmi ubriacare? Non reggo il vino…

-Si, voglio farti ubriacare… e abusare di te… – rispondo io ridendo e porgendole il bicchiere pieno.

-Non c’è bisogno farmi ubricare… ma…

Ma???

Fingo di non sentire il ma, non accetto ma stasera, ci sediamo sul divano, lo stereo propone un pezzo dei Def Leppard, mi sembra il momento adatto.

Beviamo un sorso, continuo a baciare Laura, le slaccio la camicia, un bottone alla volta, lecco e bacio il suo collo, le mani si muovono da sole, Laura ansima, rapita dal piacere e dall’ebbrezza del vino, via, la camicia e tolta, palpo il suo seno, piccolo, ma sodo, proporzionato, duro, i capezzoli duri, la pancia perfetta, piatta, in un colpo solo tolgo il mio maglione e resto a petto nudo, ora è lei a baciarmi ed accarezzarmi. Lei è sopra di me, mi bacia, le mie mani suo culo, poi sempre le mie mani cercano di slacciare i suoi pantaloni.

-No… Sebastian… ho le mie…

No… cazzo… il ciclo…

Cerco di mascherare la mia delusione, ecco perché voleva rimandare di un paio di giorni…

-ah… possiamo farlo lo stesso sai…

Me ne frego del ciclo, voglio scoparti mia giovane puttana!

Laura sorride, mi bacia…

-Voglio farlo anch’io, ma non stasera…

Laura beve un altro sorso di vino, mi bacia ancora, mi bacia le labbra, il collo, il petto, i capezzoli, scende piano, piano, mi slaccia la cintura, i bottoni dei jeans, abbassa i boxer… trova il mio cazzo, duro, durissimo, grosso.

-Si… che bello.

Bacia la cappella, lo sega piano… piano piano scopre tutta la cappella e la inghiotte.

-Oohhh… siiii…

Mi lascio andare al godimento, ancora una volta mi dovrò “accontentare” della sua bocca, di un suo stupendo pompino.

Tolgo velocemente i pantaloni, resto nudo sul divano.

-Spogliati, togliti i pantaloni, voglio vederti! – ordino a Laura con tono deciso.

Laura sorride, si alza, si slaccia i pantaloni, li fa scivolare lentamente lungo le sue gambe, si gira, mi mostra il suo culo che conferma la perfezione del suo corpo e della sua giovinezza. La afferro e le bacio le chiappe, sode, vorrei infilare la lingua ovunque, possederla, Laura di gira, si abbassa, mi bacia, beve un altro sorso di vino, mi bacia ancora.

-Rilassati e lasciami fare, lo voglio tutto per me… – dice allungando una mano al mio cazzo.

Poi si accuccia in mezzo alle mia gambe, imbocca il cazzo più che riesce, cercando di ingoiarlo tutto, io mi abbandono alla sua bocca, le gambe larghe e rilassate, le braccia distese lungo il divano… Laura accucciata in ginocchio, la sua testa che va avanti e indietro lungo la mia asta, incredibilmente dura, lunga ed eccitata.

Allungo una mano verso il bicchiere di vino, ne bevo un sorso, mi sento potente, con una schiava maga del pompino ai miei comandi, bevo ancora, sentendomi il padrone della terra, Laura solleva la testa, mi bacia, ci scambiamo il vino che ho in bocca, un po’ cade sulla mia pancia, Laura lecca tutto, poi beve un sorso da suo bicchiere e subito imbocca il mio cazzo, il contrasto del vino freddo con la sua bocca bollente.

-Siiii Laura… fammi morire… succhia così che sei perfetta…

Abbandono la testa indietro, sento la sua bocca dominare il mio cazzo, la sua mano che mi sega e accompagna il movimento della bocca, l’altra sua mano che mi massaggia le palle, gonfie e grosse.

Ora fisso Laura, concentrata nel suo perfetto succhiare, l’afferro per la coda, tiro leggermente, guido io il movimento della sua testa.

-Sei eccitata? Non lo vorresti dentro di te? Dentro la tua figa che ti scopa… non lo vuoi il mio cazzo dentro di te?

Laura smette di succhiare, di solleva, mi bacia.

-Si, ma ora voglio nella mia bocca, mi piace il tuo cazzo, voglio tutta la tua sborra, voglio bere tutto…

Mi piace… sentirla parlare così, in preda anche all’ebbrezza del vino.

-Sì eh, piccola pompinare, vuoi che ti copra la faccia con la mia sborra?

-Voglio bere tutto, ingoiare la tua sborra, dolce e buona…

-Succhia allora… puttana pompinara…

Laura beve ancora un sorso di vino, poi riprende in bocca il cazzo fino dove riesce, la sua lingua ruota intorno alla mia cappella, la mano aumenta leggermente il ritmo…

Vengo.

-Si Laura, così… vengo, siii, siii…

Sborro nella bocca di Laura, tanto, tantissimo liquido, la sento deglutire una volta, sborro ancora, due volte, forse deglutisce tre volte, ingoia tutto, subito prende il bicchiere di vino e beve tutto anche quello, solleva il bicchiere e lascia cadere le ultime gocce nella sua bocca aperta…

Mi godo la scena, abbandonato esausto al mio orgasmo… sento il cazzo pulsare, restare duro, Laura lo succhia ancora e lo bacia, poi si solleva, mi bacia ancora.

-Sei buonissimo… sborra e vino… così dolce…

Mi bacia, la sua lingua dentro la mia bocca che gira impazzita.

Ride, ridiamo, la guardo, così bella, così porca, così brava nel farmi godere con la bocca.

Si alza, barcolla un po’, chiaramente alticcia per il vino, ride…

-Vado in bagno un’attimo.

E la vedo muoversi ondeggiando e barcollando, il suo perfetto e stupendo fisico, resto sul divano abbandonato mentre lentamente il mio pisello perde consistenza, chiudo gli occhi e sorseggio l’ultimo sorso di vino dal mio bicchiere.

 

…prosegue presto…

 

Attendo pareri e critiche sirlion79@libero.it

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