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Racconti Erotici Etero

I racconti del Vampiro Jaques

By 26 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ difficile presentarmi a voi per iniziare a raccontare le mie avventure e le confessioni di più di una vita mortale che per voi sono secoli ma per me sono pochi granelli in una clessidra. Vi sembro banale?Ne avete già sentito parlare certo e chi poi ogni tanto non tira fuori storie simili,pacchiane,ci chiamano vampiri,nosferatu o peggio, ovviamente sono favole per bambini e poco significative, se vi interessano storie così leggetevi Anne Rice o Laurell K. Hamilton per voi sicuramente saranno più interessanti.
Fatta questa piccola premessa perch&egrave non iniziare subito a raccontare che cosa sto scrivendo qui,arrivato a questo punto della mia vita mi piace l’idea di tenere traccia piano piano di tutto quello che i miei occhi hanno visto e che le mie mani hanno accarezzato o più ancora violato o di quelle esperienze sessuali ovviamente che ho trascorso in così tanti anni,non sarà certo un linguaggio dolce o noir, bensì in certi punti sarà proprio come voi lo volete volgare e ossessivo.Non importa ovviamente come tutto &egrave iniziato,per quello forse ci sarà un altro storia da raccontare per stanotte mi limiterò a raccontare una delle prime avventure avvenute dopo la mia trasformazione se così la possiamo chiamare.
Correva l’anno 1520 di nostra Signoria Suprema, era da poco che era avvenuta la mia metamorfosi e non c’era nulla che non volevo provare,tutto quello che mi sembrava o che credevo che prima mi fosse proibito ora lo cercavo con ossessione fino al raggiungimento di un piacere che durava magari un attimo ma adoravo quell’attimo, quel piacere, quella goduria che mi esplodeva nel cervello accendendomi come un fuoco e che poi si spegneva così repentinamente.
Una notte girovagavo per le strade di una città della Francia,incurante degli sguardi che sembravo calamitare senza accorgermi ancora bene delle mie nuove facoltà,ad un certo punto la mia attenzione venne atratta da un portone di ferro battuto,anonimo,decadente ma con uomini armati di spade ai lati di essa e non certo con intenzioni amichevoli. mi avvicinai incuriosito e, ad un mio sguardo l’uomo più vicino a me dopo pochi secondi mi aprì la porta senza dire nulla o chiedermi alcunchèentrai in un corridoio di pietra all’apparenza vuoto ma che in verità celava ai due lati con dei drappeggi pesanti completamente neri, piccole stanze dove al lume di candela c’era ogni tipo di perversione per i mortali.
In una ad esempio due donne vestite semplicemente di una tunica da suora tirata su fino alla vita si stavano dando reciproco piacere formando uno stupendo sessantanove e con le dita ognuna apriva la figa dell’altra ormai fradicia a livelli estremi infilandoci alle volte 2 o 3 dita,nel mentre un signore,sicuramente un dottore o un avvocato stava li a godersi lo spettaccolo toccandosi l’uccello in attesa di venire.
Non mi soffermai più di tanto a guardare avendo già visto e provato cose simili,andai avanti nel corridoio e dando un occhiata in un altra nicchia potei vedere un uomo ormai non più giovane che si stava inculando una splendida donna di colore dalla pelle così scura da confondersi con l’ambiente circostante,l’uomo l’aveva presa da dietro alla pecorina e ogni volta che spingeva si sentiva lo sbattere delle palle su di lei,mentre la donna continuava a urlare in una lingua che non conoscevo qualcosa sicuramente non di troppo dolce nei confronti dell’uomo.La donna era legata ai polsi da due pesanti bracciali di ferro che le lasciavano pochissima possibilità di muoversi,ad un certo punto l’uomo si tolse e menandosi l’uccello si mise di fronte a lei sborrandole in faccia una quantità di sperma enorme ricoprendole completamente il viso.

Me ne andai con un sorriso sulle labbra che mettevano in risalto i miei denti bianchissimi e andai avanti nel corriodio che sembrava immerso ora nel buio più fitto,grazie allo sviluppo dei miei sensi vidi una donna che si avvicinava con passo felpato cercando di prendermi alla sprovvista,perch&egrave non lasciarla fare mi dissi, era la prima volta che mi imbattevo in una situazione del genere,sicuramente la donna non poteva vedermi in faccia e guardare i miei occhi o il mio sguardo,sorrisi quando riuscì ad aggirarmi e prendendomi le braccia con una mossa repentina mi strinse dei bracciali di pelle intorno ai polsi impedendomi di fare qualsiasi altra cosa se non quello che avvesse voluto.Per ora almeno.
Senza dire nulla mi spinse avanti,sempre più avanti,ad un certo punto mi fece entrare in una stanza completamente illuminata da candelabri dove in mezzo c’era un enorme letto con lenzuola rosse fuoco di raso,messo in risalto da un piccolo palco, e tutt’intorno uomini e donne seduti in comode sedie dallo schienale alto con maschere sul viso vestiti di tutto punto come pronti ad assistere ad uno spettacolo teatrale.
La donna mi sussurrò ad un orecchio:
“fai quello che ti dico e godrai come un porco,non farlo ti farebbe passare le pene dell’inferno e in più io godrei lo stesso stai tranquillo”,
stetti zitto e lei rirprese:
“Sono Sophie una ricca ninfomane con tanta voglia di cazzo da non poterne avere mai abbastanza tu sarai il mio antipasto di stasera,sai tutta quelle gente non vede l’ora di vedermi mentre ti scopo fino a farti scoppiare,vedi quell’uomo seduto in prima fila? E’ mio marito quel cornuto!”
Ovviamente il mio cazzo aveva sentito anche lui quelle parole e si indurì all’istante, lei lo notò subito e senza tanti preamboli mi spinse sul letto, con un coltello intarsiato e con la lama ricurva mi fece a brandelli i vestiti fino a farmi restare nudo con il mio cazzo in tiro e voglioso e subito si buttò su di lui,succhiandolo con avidità,leccava tutta l’asta e poi la cappella grossa cercando poi di ingoiarlo fino alla radice rischiando di vomitare dallo sforzo e ogni volta che tornava su lasciava colare saliva sul cazzo ripulendo poi tutto e ricominciando da capo.
Si vedeva che al pubblico piaceva questa scena perch&egrave si sentiva che cominciavano a fremere e fare commenti, intanto lei mi chiamava in tutti i modi possibili,porco,puttaniere,bastardo o ancora mi dava dello stronzo violentatore ma ancora stetti zitto legato e facendo finta di avere timore di questa situazione.
Si tolse dal mio cazzo e strappandosi le vesti mi mise la sua figa in faccia sedendosi sopra di me,non facendo nulla e aspettando un suo comando mi strinse la testa e me la spinse ancora più in fondo e cominciò a gridare di leccargli la figa ormai grondante di umori e che era solo quello che sapevo fare,al suo comando cominciai a leccarla prima piano e poi sempre più veloce infilandoci la lingua dentro,la sua figa era ormai aperta e ci infilavo completamente la lingua,godeva come una troia e arrivò subito al primo orgasmo.
Momentaneamente appagata si stacco dalla mia faccia e mettendosì al mio fianco fece vedere a tutti la sua figa aperta e incominciò a infilarsi tutta la mano dentro,su e giù dentro e fuori fino a raggiungere un altro orgasmo, ormai non si controllava più mi saltò sopra e guidandosi il mio cazzo nel culo si impalò urlando di piacere e di dolore per questa penetrazione così improvvisa, il pubblico stava ormai impazzendo e vedevo che gli uomini si toccavano il cazzo con insistenza e le donne stringevano le gambe e si mordevano le labbra incuranti ormai del posto e della gente che li circondava.
Sophie continuò a incularsi per un bel pò fino a raggiungere un altro orgasmo,ormai però ero stufo di subire e la mia eccitazione ormai stava crescendo a dismisura, mi liberai dei bracciali come se fossero fatti di seta ma lei ormai non si accorgeva più di nulla, la feci rotolare via dal mio cazzo ormai di pietra e mi girai verso il pubblico che non ancora conscio di ciò che stava per accadare si godeva la scena, presi la mia vittima da dietro e la penetrai con forza nella figa che ormai era un lago e nel contempo essendo rivolti verso il pubblico le presi la testa con una mano e la portai indietro,vedevo i suoi muscoli tirarsi per lo sforzo ma nel contempo la vedevo ancora gemere e godere dalle spinte del mio cazzo,affondai la mia bocca alla base del collo e morsi da prima piano e poi sempre più a fondo facendole sprizzare subito del prezioso sangue,cominciò a gridare di smetterla che non dovevo farle questo che era troppo per lei ma ormai non ero più in me, succhiavo e ancora succhiavo sempre di più fino a quando percepì che la gente stava fuggendo,impazzita dall’orrore e nel contempo sentivo la vita di Sophie che entrava in me,venni tutto dentro lei staccando la bocca dal suo collo e artigliandole la schiena e lascendole dei segni di tutte le mie dita,si afflosciò sotto di me ormai priva di sensi,uscì da lei e un rivolo del mio sperma uscì dalla sua figa aperta colando sul letto.
Mi ripresi a poco a poco conscio del fatto che dovevo andarmene per non farmi trovare in una sitruazione così compromettente,nudo mi diressi verso la porta della camera e trovai una stanza con dei vestiti abbandonati,mi vestì e mi mescolai alla gente che scappava come impazzita, non si accorsero nemmeno di me e nessuno mi fermò.Fu così che finì una delle mie prime avventure,ovviamente Sophie non morì se quello che pensavate fosse successo come nelle tradizioni e nemmeno si trasformò in una di noi,non sono un assasino e l’unica cosa vera che le leggende raccontano e che noi dobbiamo bere sangue umano,perch&egrave? B&egrave questa forse sarà un altra storia, ma come vi scrissi all’inizio se vi interessa leggere di vampiri ci sono moltissime trattazzioni che ne parlano,andate in una libreria e avrete l’imbarazzo della scelta.
Si &egrave fatto tardi ora per voi e sarà meglio che andiate a dormire o continuare a vivere la vostra vita ma attenzione ai sogni che fate ogni tanto alcuni si avverano e non sempre sono come li immaginiamo,ah dimenticavo mi presento sarò per voi il vostro cicerone in questo mondo di lussuria e piacere,chiamatemi semplicemente Jaques.
Per critiche e suggerimenti ma sopratutto se vorreste che continuassi la storia contattatemi demon80blonde@yahoo.com Per chi lo dovesse leggere spero piaccia come &egrave piaciuto a me scriverlo.Graditi ovviamente i commenti femminili.

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