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Racconti Erotici Etero

i racconti di zio Sè

By 27 Maggio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Erano i primi di agosto e faceva un gran caldo, io me ne stavo solitario sulla spiaggia, sotto l’ombrellone, quando vedo arrivare una bellissima ragazza in bikini, con due tette mozzafiato e un fisico perfetto, che sistema il suo telo accanto a me, chiedendomi cortesemente:
“Scuasa, posso sedermi qui accanto”
io subito
“Si, vieni, come ti chiami?”
Lei : “Samanta”
Io: “Ciao, può chiamarni Sè”
Lei: “senti, stasera non ho niente da fare e mi chiedevo se potevi consigliarmi un luogo dove andare”
Io “vieni a casa mia, i miei sono fuori fino a tardi e ci possiamo divertire quanto vogliamo”
Lei “Va bene, stasera a casa tua”

Io mi preparo per la sera e, già prevedendo di limonare alla grande, vado a comprare delle manette e mi leggo il kamasutra, poi lo butto acorgendomi che le mie fantasie sono molto meglio e la faranno godere come una matta.

Alle 7.00 escono i miei e alle 8.00 suona Samanta a casa mia. è vestita con una maglietta tre tagli più piccola di quanto richiedano la sue tette ed ha una mini gonna.

senza nanche un preliminare mi spinge sul letto, io la ammanetto e glielo ficcoripetutamente nella fica mentre lei grida “Si, così duro, come piace a me!!!”
Subito dopo inizio a farle ditalini a non finire mentre leimei fa un pompino, la stanza è diventata bianca da quanta sbora è uscita, lei grida “Si, il nettare della vita” e mi spinge a ficcarglielo in culo più forte che mai. poi inizio a leccarle la fica, le spingo la lingua dentro e lei continua a godere…

per sapere come continua leggete il secondo capitolo Ero ancora la, con Samanta sul letto, lei ammanettata e stavovedendo quanta roba riuscivo a metterle nella fica: dito, cazzo(un 35 cm), coglioni, lingua.
Ad un certo punto suonano alla porta, Samanta grida “Slegami!!”. Una volta slegata corre ad aprire alla porta, la apre e vedo una ragazza bellissima che indossa solo un reggiseno (una 5′) e un tanga.
Samanta mi dice “ho pensato che ti avrebbe fatto compagnia se invitavo un’amica” e così dicendo le tira giù il tanga e le lecca la fica passionalmente.
La nuova arrivata, che io chiamero lesbicona, mi si avvicina e mi dice”ciao, Samanta mi ha detto che ci si diverte, posso divertirmi anch’io?”
io subito “si, accomodati” e le mordo il clitoride mentre lei fa subito urli di gioia. in questo momento, mentre gioco un po’ colla sua fica, entrano i mio amico Lollypork, con un 40 cm, a questa visione si eccitano e vogliono fare anche loro, così a turno uno si fa Smanta e la lesbicona, e ogni tanto o alla lesbicona o a samata glielo ficchiamo una nella fica, uno in culo e uno in bocca.
FIUMI DI SBORRA.

per sapere come continua leggi il 3′ capitolo Mentre io e i miei amici e samanta e la sua amica ci divertivamo molto, ecco comparire alla porta un’altra bellezza, con addosso solo del profuno, con una carrozzeria pari, se non migliore alle altre. dietro di se ha una cariola con dentro decine di bottiglie di birra. Samanta escama “finalmente sei arrivata!”, e la saluta ciucciandole un capezzolo. La nuova amica dice “ho sentito che qui c’è una festa ed ho deciso di portare da bere. così facendo distribuisce 5 bottiglie da mezzo litro a ognuno. io, con grande ispirazione, mi avvicino a Samanta e le apro un bottiglia nel buco della fica, e vedendo che iniziava a sanguinare iniziai a leccarle la fica dicendo che la saliva è il miglior rimedio. finita questa scenetta ci attacchiamo alle bottiglie e ci sbronziamo tutti. La nuova arrivata inizia a farsi tanti bei ditalini mentre la prometto di venire, Lollypork, il più sbronzo di tutti, ficca l’ultima bottiglia piena nella fica deòòa lesbicona e grida, “Bevi, hai sete anche tu”, e io e Samanta facciamo un bel 69 Una volta passata la sbronza ci siamo seduti e Samanta ci ha proposto di raccontarci come lei e la lesbicona si sono incontrate.
Il racconto di Samanta
Una volta io stavo con una ragazza, davvero molto carina, con due tette belle grandi, che si rapava bene la fica per farla liscia come piace a me. Eravamo una coppia davvero affiatata, ogni sera facevamo giochi erotici a volontà e io mi ero anche comprata un cazzo finto da mettermi per farla godere. Un giorno la mia ragazza mi propose di fare lo scambio di coppia con altre due ragazze, lei diceva molto carine. Ci incontrammo con quelle ragazze e decidemmo di scambiarci per una settimana. La mia ragazza fece decidere a me con chi volevo stare, allora feci un provino per vedere chi delle due preferivo. Prova n.1: ho spogliato nude tutte e due e ho guardato se ce l’avevano rapata, e la lesbicona ce l’aveva rapate; prova n.2: ho guardato chi delle due aveva le tette e i capezzoli più grossi, la lesbicona ce l’aveva più grossi e inoltre quando glieli succhiai per sua richiesta provai una grande soddisfazione, una bella sensazione sulla lingua, di calore, di gioia, stringere quei capezzoli e succhiarli forte, toccandoli colla lingua è stato bellissimo; ultima prova: mi sono messa il cazzo di gomma e le ho penetrate per vedere chi ce l’aveva più profonda e chi aveva l’orgasmo più grosso. La lesbicona vinse tutte le prove e venne con me per una settimana. Ecco come abbiamo passato i 7 giorni:
1′: all’inizio la lesbicona era un po’ timida e non si concedeva, quindi mi permetteva solo di baciarla sulla lingua e di succhiarle i capezzoli per farmi provare quella sensazione che mi piaceva tanto, lei, però non voleva farlo.
2′: il secondo giorno si è concessa di più e mi ha permesso di penetrarla con le dita e colla lingua, così ha scoperto una nuova possibilità di fare porcate, penetrarla colla lingua bene, fino in fondo, magari anche aprirgliela colle mani per poi gustarmi quel dolcissimo aroma, mentre il suo liquido colava.
3′: il trezo giorno, non so perhè, è diventata una porcona, mi ha morso il clitoride, ecco perché ci salutiamo cosi, mi rubava il cazzo finto, lo rivestiva di ferro e me lo ficcava in culo e nella fica, le piaceva aprimi la fica e farmici il solletico, contarmi i peli, raparmela.
4′: il quarto giorno mi legò al letto e mi ficcò il naso dentro la fica, diceva che voleva sentirne l’odore, e dopo una bella annusata la assaggiava anche, ci metteva le sigarette accese dentro, la usava come reggi sigarette, e quando le pareva riprendeva la sigaretta e la aspirava di buon gusto.
5′: il quinto giorno mi stufai, la legai al letto e le feci tutto quello che mi aveva fatto in precedenza, poi le prendevo i capezzoli, quei capezzoli belli ritti e duri, me li ficcavo nella fica, e li ciucciavo, come piace a me.
6′: il sesto giorno lei prese i miei capezzoli, se li mise nel naso e poi li mordeva, iniziò a leccarmi ogni parte del corpo, voleva cospargermi della sua saliva, per poi sdraiarsi sopra di me, sentire i suoi capezzoli sui miei, sentire i peli della mia fica che solleticavano la sua, e baciarmi appassionatamente.
7′: il settimo giorno ci svegliammo tardi, facemmo un 69 e poi ognuno ritornò colla sua rgazza.
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finita la storia Samanta e la lesbicona fecero tutto ciò che ha raccontato Samanta e si baciarono.

Per sapere come continua leggete il prossimo capitolo.

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