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Racconti Erotici Etero

il book fotografico

By 12 Settembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti mi chiamo Diana ed è la prima volta che scrivo, poi figuriamoci una mia esperienza realmente vissuta come questa.
Io sono alta 1,70, bionda, occhi azzurri, una seconda di seno e il mio sogno da piccola è sempre stato fare la modella, per chi viene dal sud come me non è facile come per una ragazza di Milano, quindi hai un sacco di gente intorno che ti promette mari e monti, oggi ho 28 anni, ma quando mi è successo quello che sto per raccontarvi ne avevo 20 ed ero appena arrivata a Roma per fare l’università anche se a me infondo importava poco la scuola, era stata solo una mossa per venire a vivere a Roma e poter tentare di entrare nel mondo della moda o della televisione.
Era inizio estate del 2002 avevo 20 anni, ero in giro per Roma con un amica e in un pub a campo de fiori ho conosciuto un tipo che ha iniziato a riempirmi di complimenti, era campano dall’accento, mi disse che faceva il fotografo, ha iniziato a dirmi un sacco di cose del tipo che io avevo il fisico adatto per fare la modella, o entrare in TV, che ero bellissima e che lui aveva molte conoscenze e che non sarebbe stato un problema, e mi chiese se ero iscritta a qualche agenzia di moda, io risposi di no e lui mi disse che avrebbe potuto farmi qualche scatto o un book fotografico da far girare per selezioni e provini, però prima di tutto avrebbe voluto parlarmene di persona in una sede diversa, io ho accettato tutta entusiasta, e ci siamo dati appuntamento per andare a mangiare una pizza insieme, dove la con più calma avrebbe potuto illustrarmi tutto, lui era della provincia di Caserta, se non sbaglio, io per non fare brutta figura, avendo abboccato a quello che mi diceva, mi sono presentata tutta in tiro, i miei capelli biondi sciolti e lisci, e un vestitino cortissimo nero a bratelline con dei sandali aperti pitonati chiari col tacco alto, non avevo indossato il reggiseno per una questione di estetica del vestitino.
Lui come mi ha vista mi divorava con gli occhi, comunque aveva un forte accento campano, dopo un mare di complimenti abbiamo ordinato e cenato, lui continuava adirmi che ero bellissima e che doveva far vedere assolutamente le mie foto e che mi avrebbe fatta diventare famosa, e che avrebbe pensato lui ad inserirmi nell’ambiente giusto.
Finita la cena abbiamo passeggiato un po, poi mi ha detto, che era meglio non aspettare e che poteva farmele subito delle foto a casa sua vicino Ladispoli e mi avrebbe fatto un book fotografico, io ho accettato e l’ho seguito, aveva un appartamentino in fitto e all’interno faceva un caldo indescrivibile, mi ha portata nella stanza più grande di quell’appartamento che era la camera da letto e la ha iniziato a farmi degli scatti, prima completamente vestita come ero, poi stesa sul letto sempre vestita, e poi mi disse che doveva farmele in costume da bagno, ma io gli dissi che non avevo la momento un costume a seguito, quindi lui mi disse che andava bene pure con l’intimo, che tanto era come un bikini, ma il mio problema era che avevo solo il perizoma, e lui mi ha risposto che era perfetto cosi avremmo aggiunto un tocco sexy, solo che io un po mi vergognavo e gli dissi che forse non era il caso, ma lui incalzò dicendomi che certi treni non bisogna perderli e che tanto era come se fossi in toples, allora io un po mi sono convinta anche se mi sentivo le guance rosse dalla vergogna, ho tolto il vestitino, e sono rimasta in quel modo, col perizomino in microfibra celeste e i sandali ai piedi, anche se all’inizio ho cercato di coprirmi il seno con le mani, ma lui me le ha fatte togliere dicendomi:
– ehh senti bella a papà se vuoi farlo lo facciamo altrimenti non ho tempo da perdere con bambine come te.
Io ho risposto:
– ma mi vergogno non è il fatto di essere bambina.
E lui:
– allora se ti vergogni rivestiti e vattene a casa che questa vita non fa per te.
Io, allora sempre rossa dalla vergogna ho risposto:
– va bene dai faccio quello che mi dici tu.
E lui:
– ahhhh brava a papà altrimenti alla prossima lamentela te ne torni a casa a lavare calzini.
Lui mi vece vari scatti in quel modo, e poi mi disse di mettermi sul letto e da la fece ancora foto, distesa sul letto, con le gambe unite e stese in alto, di ginocchio, quasi a pecora mentre facevo uno sguardo verso di lui e dopo questa foto di colpo mi disse:
– ehhh no bella però o perizoma macchiato no toglilo.
E io:
– macchiato? Ma che dici?
E lui:
– si è macchiato c’è un alone,toglilo
Io mi sono infiammata di nuovo le guance dalla vergogna e ho messo la mano per tastare ed effettivamente sentivo un alone bagnato e ho fatto come aveva detto lui, ho tolto il perizoma e l’ho guardato notando che era bagnato, ma no normalmente ma era piendo di un liquido denso e bianco, neanche ho fatto in tempo che lui me lo ha preso dalle mani e lo ha guardato, la mia vergogna ha raggiunto il picco massimo, quando lui guardandolo mi ha detto:
-ahh! E pe cosi poco ti si bagnata? Girati che t’asciugo a fessa
Io mi sono riposizionata sul letto come voleva lui, a pecora quando d’un tratto ho sentito la sua lingua sulla mia figa, e sono sobbalzata un po in avanti e e mi sono distesa togliendo mi da quella posizione a pecora che mi esponeva totalmente, ma lui mi ha girata a pancia sopra e mi ha allargato le gambe continuando a leccare mentre io ansimavo, poi mi ha divaricato assai le gambe e mi ha allargato le labbra della figa dicendo:
– ahhzzz! A 20 anni tieni sta fessa sguarrata ei facevi pure l’innocente.
Io avevo i brividi e la pelle d’oca mi piaceva ero eccitatissima e ansimavo, mentre lui ha messo prima due dita e poi tre dentro di me dicendomi:
– ca dintra ce trasa tutta a mano, tieni a fessa aperta commo na vacca, ti piace bukkina? Rispundi…
e io:
– siii
poi lui ha tolto fuori un cazzo che era spaventoso, non ne avevo mai visto di quelle dimensioni, era dritto e lungo, e grosso, sarà stato almeno 25 cm e me lo ha fato succhiare, io non riuscivo neanche a prenderlo in bocca, mentre lui con la mano continuava a stuzzicarmi la figa e il clito, io ero bagnatissima, lui mi insultava mentre succhiavo quel suo cazzo enorme, e poi senza preservativo me lo ha messo nella figa, credetemi me lo sono sentito arrivare nella pancia era enorme ed è entrato tutto di colpo fino alle palle, tanto che per un attimo sono rimasta a bocca aperta senza fiato, perchè in realtà non ero slabbrata come aveva detto lui avevo una figa normale da ventenne,
Lui:
– ti piace troia? Si na cessa? Ahhh ti piace o cazzo casertano cessaa, ahhhhh cessa, si na cessa vero? Dillo che ti piace o cazzo, dillo ca si na zoccola
e mi ha fattu cadere sul viso la sua saliva come se mi avesse sputata in faccia, e io ho risposto:
– siii mi piace
E lui mi ha detto:
– siiii troiaaa ma a me non mi piace chiavare na fessa sguarrata commo a tua, a me mi piace sguarrare, girati
Mi sono girata e avevo capito che voleva e l’ho supplicato di non farlo perchè ero vergine dietro e con quel cazzone che aveva mi avrebbe fatto male:
– mo ci penso io cosi dopo si bella larga ahahah
ha iniziato a spingere piano e sentivo un bruciore forte, ma non riusciva ad entrare, poi allora lui disse:
-mo ci pens io
ha preso l’olio d’oliva, si è unto il cazzo ed è entrato in un colpo secco e tutto dentro, mi bruciava da morire, poi lui aveva la cappella larga a fungo,sono rimasta con gli occhi sgranati e la bocca spalancata ad un tratto ho avuto un senso di bruciore acuto e ho iniziato a piangere mi faceva malissimo, mi sentivo aprire, spaccare, non ce la facevo più, sentivo un rumore osceno venire dal mio sedere mentre lui mi pompava e sentivo come del liquame, mentre con una mano mi masturbava la figa dalla quale stavo colando liquidi pure, avevo avuto almeno tre orgasmi ed ero bagnatissima, poi di colpo mi ha presa dai capelli e mi gridava:
– t’aggio sfunnato o culu zoccola, si na cessa.
E mi tirava i capelli mentre io con le lacrime agli occhi dicevo:
ahiaaaa ahiaaaaaa ahhhhhhh
la matita agli occhi mi era colata tutta, avevo due strisce nere sulle guance e intanto stavo colando come una fontana quando a un tratto ho iniziato a sentire dolori di pancia mentre mi pompava il culo, dolori come se dovevo andare in bagno a fare la cacca
e glie l’ho detto e lui ad un tratto ha gridato che ero una puttana, una cagna e mi ha sborrato nel sedere, io avevo questo stimolo fortissimo dovuto a come mi aveva pompata con quel bastone, quando lo ha tirato fuori era sporco misto di sperma e marronastro, stavo per scappare in bagno quando mi ha messo davanti la bocca il suo cazzo da succhiare e pulire che era sporchissimo e io ho detto:
– che schifo no! Non voglio succhiarlo devo scappare in bagno
E lui: tengo ragione ca si na cessa, licca sta merda.
E mi teneva dai capelli sbattendomelo sulle mie guance ormai sporce della matita e sporcandomele ulteriormente col suo cazzo sporco dei miei liquami, intorno la cappella aveva come un anello marronastro, l’ho succhiato e ripulito trattenendo il respiro mentre con la mano ho toccato il mio buco dietro e l’ho sentito veramente allargato e sfondato e mi si era macchiata la mano di liquame infatti subito sono scappata in bagno e mi era venuta la diarrea e lui dall’altra stanza rideva e diceva:
– ahahah ti l’aggio scassato bene o culu, t’aggio spurgata ahahah
Io ho finito in bagno mi sono ripulita, rivestita tranne il perizoma che ha voluto tenerselo mi ha detto che mi avrebbe fatto sapere lui tutto, mi ha messa in macchina anche se mi ero ripulita sentivo tra le chiappe una sensazione di unto, ero rimasta senza trucco, con i capelli sconvolti e arruffati.
Se vi è piaciuto quello che mi è successo potete commentare come più vi piace, non fatevi problemi a fare commenti porci di qualsiasi tipo dianacoppa@libero.it

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