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Racconti Erotici Etero

Il collega insoddisfatto

By 19 Novembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Samantha era da poco arrivata al reparto marketing della società di consulenza dove lavorava da poco più di due mesi. Finalmente avrebbe potuto imparare tutto per diventare una marketing manager. L’incontro con Luca, un collega sulla quarantina, era stato senza tanti convenevoli. I primi tempi lei lo avrebbe affiancato per imparare i trucchi del mestiere, Samantha era semplicemente entusiasta, ma aveva una certa soggezione. Per lei Luca rappresentava una sorta di capo più che un collega. Ben presto, però, i ruoli si sarebbero invertiti. Lui era molto affabile,paziente e perennemente indaffarato, ma i suoi occhi e certi suoi discorsi tradivano una certa chiusura alle situazione sentimentali. Conviveva da parecchi anni con la sua fidanzata, ma Samantha aveva percepito da subito lo stato di torpore che avvolgeva il suo nuovo collega. I due si frequentavano giornalmente, e uscirono bene presto, fuori, le prime confidenze. Giorno dopo giorno gli sguardi di lui diventavano sempre più attenti e meno sfuggenti; si accumulavano, dentro se, delle forti scosse e sensazioni che lo lasciavano perplesso. Samantha aveva subito percepito i piccoli cambiamenti tra loro ed era decisa a tirar fuori tutto il fuoco che il suo compagno d’ufficio covava dentro, sotto la cenere della riservatezza. Per lei quella era una sfida, avrebbe fatto di tutto per far suo quell’uomo pieno d’ardore e mascolinità nascosta sotto il peso della sua carriera. Erano passate poco più di tre settimane e Samantha ogni giorno sfoggiava i suoi look più sexy e succinti senza però esagerare mai. Si vestiva di sguardi languidi, di parole non dette o lasciate in sospeso. Si profumava di doppio senso e femminilità. Il suo seno prorompente e le sue labbra di fuoco erano inevitabili quando decideva di osare col rosso. Luca molto spesso rimaneva assorto a osservarla senza dire parole, liquidando quegli sguardi fissi con delle battute divertenti e una pacca sulla spalla, come si fa tra lupi di mare; Ma il groppo in gola ogni giorno cresceva sempre più, non riusciva a capire come quella donna, poco più che 25 enne potesse svegliare dentro di sé certe scene erotiche che non avrebbe mai confessato a se stesso. Non aveva mai avuto certe fantasie, per lui il sesso, era qualche stralcio di tenerezza per la sua donna, qualche goccia d’acqua che lei le dava per calmare appena la sete. Ben presto si sorprendeva a pensare samantha vestita da cameriera con addosso una gonna a palloncino, intenta a spolverare gli scaffali più bassi con il culetto sodo ben in vista e le autoreggenti appena evidenti. Era questo che spesso pensava quando la fissava interrottamente in silenzio per qualche minuto. E questo suo pensiero lo faceva venire duro tanto da prendere la scusa di dover andare in bagno a far sgorgare fuori il suo succo che gli avrebbe provocato un intenso piacere da molto tempo perduto. Se solo fosse meno timido e meno bravo ragazzo, e meno bravo fidanzato l’avrebbe posseduta da dietro, senza avvertirla, affondando con tutta la voglia repressa il suo fallo dentro la sua vagina vogliosa che in quella posizione era già appena schiusa,ma pronta ad accoglierlo bene. Dal canto suo Samantha continuava con la sua tattica, lo teneva appeso a un filo, scherzava e si avvicinava a qualche centimetro da lui per poi smorzarlo. Vedeva la voglia del suo collega-capo, ma aveva sempre taciuto. Per accrescere i desideri della sua futura preda, ascoltava molto spesso la canzone dei Nomadi:’l’arte degli amanti’alzando il volume,e più volte lui si era fatto pervadere da quelle parole, da quella melodia quasi ipnotica che accendeva sempre di più quelle sue brame nascoste e inconfessabili. Un giorno lei era intenta a lavorare su un progetto nella sua piccola stanza e luca , improvvisamente, entrò facendo cadere un foglio per terra su cui lei stava lavorando. Samantha si abbassò, senza nascondere il suo seno nudo, sotto la giacca scura, che a poco sbordava, lasciando intravedere un suo capezzolo leggermente turgido; raccolse il foglio e scrutò il suo collega velocemente e languidamente dal basso verso l’alto soffermandosi appena all’altezza del suo pacco,ma girò quasi di scatto le spalle. In un balzo deciso Luca la strinse a se, premendo le sue mani sul suo seno eccitante e le sussurrò in un orecchio, la frase che di quella canzone, che lei ascoltava spesso, lo ossessionava di più:’ dammi l’ardore di notti infedeli, scuoti il mio sonno, docile ed arreso, fa che io ceda a sogni ardenti,e dammi amore, oh si, ma che sia grande” e lasciando a metà la frase le premette il suo cazzo duro nel suo sedere morbido e invitante. Lei cominciò a sentire un certo piacere farsi strada dentro di se: era la brama della sua vittoria, della sua conquista, e il desiderio di far diventare nuovamente uomo il suo capo. Con un colpo leggero da dietro lo fece scivolare nella sua sedia, e luca si abbandonò su quella poltrona divaricando le gambe in attesa di qualsiasi mossa. Lei, continuando a dargli le spalle,si coricò sopra di lui e cominciando a strusciarsi sopra il suo cazzo su e giù e ancora giù e su gli sussurrava parole da troia per farlo eccitare sempre più”lo so che mi vuoi, si?vuoi ficcarmi il tuo cazzo in bocca e venirmi dentro, oh siii, lo so che mi vuoi” e lui:’ ‘Si, sii,continua, sento la tua passerà bagnata’, e lei: ‘potresti darmi piacere con le tue dita infilandole subito dentro, aaah, cosi, bravo!!!!oh si, sono tutta tua, e lui ‘si sei la mia cameriera, che mi farà un ottimo servizio’. Dopo questo preliminare lui la afferra da dietro e le strappa via la gonna, la sua voglia &egrave grande, incontenibile, il suo membro sempre più duro finalmente può deliziarsi, non solo dentro quella figa grondante ma si prenderà anche quel culo all’insù affondando più e più volte fino a raggiungere il piacere con uno stridulo a metà tra un sorriso nervoso e un grido liberatorio. Samantha &egrave in posizione di sottomissione, ma ha raggiunto il suo fine. Si &egrave scopata il suo capo, facendo crescere sempre più l’ossessione che lui ha per lei. Lei non le da tregua, ormai &egrave nelle sue mani, un cane al guinzaglio che la segue ovunque. Lo tira per la cravatta e lui la segue fissando ancora il culo sculettante di lei. Entrano nella stanza del capo, lei si siede sul tavolo e lui &egrave in piedi davanti a lei con occhi persi e goduriosi. Samantha lo spinge con i suoi tacchi nella sedia e divarica le gambe cosicch&egrave la sua figa lui la possa vedere meglio, comincia a toccarsi e a contorcersi, si infila due dita dentro e massaggia il suo sesso, già pronto per un’altra avventura. Lui la guarda estasiato, non può fare a meno che prendere il suo cazzo tra le mani e cominciare a muoverlo su e giù per farlo venire nuovamente duro’ lei continua a masturbarsi, emettendo dei mugolii sempre più intensi che eccitano fortemente lui. Poi infila le sue dita bagnate in bocca e lui non riesce a resistere, la vuole baciare per sentire il sapore della sua topa, ma Samantha lo respinge e lo invita a leccargliela mentre lei si distende sulla scrivania sbottonandosi tutta la camicia. Luca, non si fa ripetere il comando e comincia a succhiare e a gustare gli umori di Samantha che a ogni colpo diventano sempre più intensi. I suoi gemiti crescono sempre più fino a quando lei non viene in bocca a lui abbondantemente e lui lecca fino all’ultima goccia. Dopo quella giornata intensa luca pensa che d’ora in poi il suo sesso non sarà più solo qualche svogliata carezza.

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