Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Il diario di Isabella Swan

By 28 Agosto 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Il diario di Isabella Swan ‘ Introduzione.

Liberamente tratto dalla saga di Twilight.
Ovviamente il nostro racconto differisce dalla saga originale per vari aspetti; primo di tutto la protagonista non è maggiorenne nel libro. Mentre qui ha già compiuto 18 anni. Non vogliamo offendere nessuno; solo dare una forma alle nostre fantasie. Buona lettura.

Caro diario:
Tanti auguri a me! Ho compiuto oggi 18 anni; ma è comunque una triste giornata.
Ho davanti una malinconica scelta: Rimanere a Phoenix con mamma o andare a Forks da papà? Se lascio tutto mamma vivrà felice con Phil. Se resto mamma starà con me, ma non sarà felice. Non mi so decidere. Non mi piacciono le 2 opzioni; ma sono ad un bivio della mia vita.
Credo che farò scegliere a Jonathan; il ragazzo che mi soddisfa nelle ultime due settimane.
Da come mi scoperà stasera deciderò se partire oppure no.

Attenzione: Questa è solo la presentazione di un racconto di più capitoli scritto dalle tre Bionde: Chiara, Laura e Jessica.

Inseriamo il primo capitolo subito. Via via che ne scriveremo altri saranno pubblicati. Il diario di Isabella Swan ‘ capitolo 1′ – In aereo.

Liberamente tratto dalla saga di Twilight.

Caro diario:

Ieri Jonathan ha veramente deciso per me; mi ha scopato per così poco tempo che ho fatto fatica ad eccitarmi. Anzi, a fingere di eccitarmi.
Ho deciso; partirò con il volo delle 13.40 per Port Angeles. Lo ho detto a mamma, che, come immaginavo si è messa a piangere dicendo che non dovevo andare via solo per fare un piacere a lei.
Ho mentito; gli ho detto che voglio vedere papà per un’ pò di tempo, non credo che l’abbia bevuta. Ma non ha ribattuto; e mi ha aiutato a sistemare tutte le mie cose.

Caro diario:

Odio gli aerei! Veramente, non li sopporto. Mi fanno venire mal di testa. E come se non bastasse sono seduta vicino ad una vecchia grassa zitella che Russa e sbava da quando siamo partiti. Manca un’ora a Port Angeles, ed ho adocchiato un ragazzo molto carino che continua a fissarmi. Gli sorrido. Lui mi fa l’occhiolino.
Mi alzo e mi dirigo verso il bagno, ancheggiando visibilmente più del necessario. I suoi non sono gli unici occhi che seguono il mio culetto perfetto durante il tragitto fino al bagno. Prima di entrare gli faccio segno con un dito di seguirmi, poi entro senza chiudermi la porta alle spalle.

Lui entra, mi guarda ed apre bocca per parlare.
‘Stai zitto, faccio tutto io’. Mi inginocchio davanti a lui e libero il suo cazzo dai jeans, non è molto grosso ed ha appena un principio di erezione, ma non puzza ed è depilato.
Mi piace; lo prendo subito in mano ed inizio un lento massaggio, intanto gli lecco le palle. L’effetto è quasi immediato, lo sento indurire tra le mani e la mia lingua comincia a saettare sulla cappella. Dopo avergliela torturata per bene lo imbocco e inizio a dare il meglio di me. Mentre succhio, con una mano continuo a massaggiargli le palle. Lo sento pulsare ed un momento dopo mi riempie tutta la bocca. Mi lascio colare la sborra da un angolo della bocca fin sulle tette; di una buona 3′ misura, come farebbe una vera troia.

Con la voglia di essere riempita mi alzo la gonna, scosto le mutandine di pizzo nero e mi metto a 90. Gli dico: ‘riempimi, fottimi di brutto’. Lui lo fa. Si vede che non sono tra le sue prime scopate; si comporta davvero bene e in pochi minuti tremo in preda ad un orgasmo. Sento un dito che preme verso il fiorellino rosa del mio culetto, ma gli faccio capire che lì non lo voglio prendere. Dopo un secondo orgasmo lo sento palpitare, sta per venire.
Gli sussurro: ‘prendo la pillola,lasciati andare’.
Mentre si libera dentro di me mi dice: ‘hey troietta; non ho chiuso a chiave la porta. Adesso esco, ma non ti rilassare. Qui fuori c’è una fila come al supermercato’.

Caro diario:

Credo che l’aereo inizi a piacermi.

Un saluto dalle vostre tre bellissime: Chiara, Laura e Jess.
Aspettiamo commenti, suggerimenti e richieste per il prossimo capitolo. Il diario di Isabella Swan ‘ capitolo 2′ Billy Black

Liberamente tratto dalla saga di Twilight.

Caro diario:
Scesa dall’aereo facevo fatica a camminare dritta; e sono inciampata tre volte.
Secondo me la gente pensa che sono goffa.
Mio padre era ad aspettarmi all’ aeroporto con l’auto della polizia; forse non lo ho mai scritto. Ma Charlie Swan è il capo della polizia di Forks. Ci salutiamo abbracciandoci e con due timidi baci sulle guance. Appena le mie tette sfiorano il suo petto muscoloso mi trovo a pensare quanto mio padre nonostante l’età sia rimasto un bell’uomo dal fisico asciutto e scolpito. I Baffoni però un’ pò rovinano il suo bel viso. Dovrò convincerlo a levarli; mi fanno il solletico.

Arrivati a casa trovo ad aspettarmi un Pick-up color rosso sbiadito.
Charlie mi dice che è il mio regalo di benvenuto.
Accanto al mio nuovo ‘mezzo di locomozione’ noto due persone di carnagione olivastra i cui tratti mi sembra di conoscere. Sono Billy Black e suo figlio Jacob; gli indiani Quileute della riserva; quando ero piccola giocavo molto spesso con Jacob.
Ci salutano allegramente con due grossissimi abbracci. Charlie invita Billy ad entrare e Jacob mi dice di aver rimesso in sesto il Pick-up per me; e si offre di farmi vedere l’abitacolo ed i piccoli ‘problemucci’ che non è riuscito a risolvere.
‘Devi dare una spallata per aprire la porta del passeggero; e devi tirare molto forte la leva del cambio per far entrare la terza; ma non ti preoccupare, questo vecchio rottame non arriva ai 90 Km/h’. In quel momento mi tornano in mente i giochi che facevo con Jacob quando ero piccola e dico: ‘Perché hai installato due leve del cambio?’. Lui in un primo momento non capisce; mi guarda, e come se pensasse di parlare ad una matta dice: ‘Bella, non ci sono due leve del C…’
La voce gli muore in gola nel momento in cui la mia mano si posa sul suo cazzo al di sopra dei sottili pantaloni di tela. Comincio a toccarlo finché non lo sento diventare sempre più grosso. Mentre chino il mio viso verso quel ben di dio, sussurro: ‘In memoria dei vecchi tempi in cui giocavamo al dottore’. Lui inizialmente non si lascia andare, lo sento, è indeciso se lasciarmi fare o no.
Lo prendo come una sfida personale e inizio a metterci più impegno. Con la punta della lingua comincio a torturargli la punta della cappella nei punti più sensibili.
Dopo pochissimo inizia a scoparmi oscenamente la testa spingendomela sempre più verso le palle e sempre più velocemente.
Si lascia andare e mi viene in bocca; il sapore è cosi buono che glie lo mordicchio leggermente, mi rialzo, sorridente gli dico che ne vorrò ancora.
Così, mente lui si richiude i pantaloni prometto di andare a trovarlo alla riserva dei Quileute.

Dopo aver salutato Billy e Jacob; ho iniziato a sistemare le mie cose nella nuova camera; continuavo a girarmi verso la finestra della mia camera, che dava sul limitare del bosco, mi sento osservata; e ad un certo punto mi è sembrato anche di vedere un ombra dietro un albero.
Sono andata a letto pensando sia all ombra che avevo visto; e che il giorno seguente iniziava la scuola; e ci sarebbero stati tanti nuovi ragazzi, e i loro cazzi.

Ringraziamo per tutti i commenti ricevuti; e cogliamo l’occasione per dire che non abbiamo intenzione di incontrare nessun uomo, per le belle donne…ci penseremo.

Seriamo inoltre di aver migliorato grazie ai commenti più sensati che abbiamo ricevuto; ringraziamo molto chi ci ha detto di scendere più tra i particolari e di allungare un’ pò i nostri scritti…

Un grosso bacio dal trio a tutti voi lettori.
Chiara, Laura e Jess.

Leave a Reply