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Il dottore di campagna, tratto da I racconti erotici di Laura Vivaldi

By 20 Ottobre 2022No Comments

I racconti erotici di Laura Vivaldi
5 settembre 2018 ·
Racconto inedito: Il Dottore di Campagna
Mi tornano in mente quelle Estati che passavo da mia nonna in Toscana, in quel piccolo paesino, dove tutti si conoscevano e sapevano tutto di tutti.
Credo che avevo 18 anni, ed erano gia passati diversi ragazzi nel mio letto…e non solo ragazzi.
Quell`anno, non si parlava d`altro che del nuovo Dottore appena arrivato dal sud Italia.
Mia nonna diceva che stava facendo impazzire tutte le donne del paese, per la sua presenza, e i suoi modi di fare.
La cosa mi incuriosi` molto, a tal punto che decisi di conoscerlo. Iventarmi qualche disturbo e farmi visitare.
Mi informai sugli orari di apertura e mi presentai ad orario di chiusura…quando non c`era nessuno, evitando di incontrare li` dentro qualcuno che mi conoscesse e raccontasse tutto alla nonna.
Entrai nell Ambulatorio alle 18:50, poco prima della chiusura, e la piccola saletta di attesa era naturalmente vuota.
Sentivo il Dottore che parlava con qualcuno, nell`altra stanza e mi sedetti ad aspettare paziente…ecco perche si chiamano ” pazienti ” , pensai…
Indossavo una magliettina di color rosa, sotto cui avevo dimenticato il Reggiseno, mettendo cosi` in risalto una seconda abbondante di cui gravita` terrestre aveva grande rispetto.
Per restare in sintonia, indossavo pure degli Hot Pants color bianchi, molto stretti che ricordo mi facevano un culetto molto sexy.
Ai piedi…infradito con fiorellini.
Mia nonna mi avrebbe ammazzata se avesse saputo che sarei andata dal Dottore vestita in quel modo.
Dopo interminabili 10 minuti circa, la porta si apri` e ne usci` un vecchietto seguito dal Dottore, che mi sembro` alto, magro, e dimostrava circa 35 anni.
Avevo sempre avuto un debole per i camici bianchi, ma questo era davvero attraente, con quei capelli nerissimi e ricci e quella barba folta e curata.
Aiuto` il signore anziano ad uscire, aprendogli la porta, mentre gli ricordava quante gocce avrebbe dovuto prendere ogni mattina.
Dopo di che` si giro` verso di me lanciandomi un Ciao…tu sei l`ultima per oggi. Disse chiudendo la porta a chiave.
Prego, entra e siediti…disse ancora dandomi la mano.
Si sedette anche lui alla sua scrivania, e scrutandomi mi domando` che problemi avessi.
Notai che ogni tanto lasciava cadere lo sguardo sul mio seno…i miei capezzoli irti erano capaci di attirare l`attenzione di quasi tutti gli uomini, quando si delineavano sotto una magliettina estiva.
All inizio ero andata con l`intenzione di simulare un fastidioso dolor di testa, ma adesso…dopo averlo visto, volevo che mi toccasse, che mi vedesse nuda, e possibilmente anche qualcosa di piu`.
Allora gli dissi di avere problemi intestinali e a volte dolorini al ventre.
Va bene, disse lui…distenditi sul lettino che ti visito un po.
– Devo spogliarmi ? Domandai ansiosa…
No disse lui, smorzando la mia eccitazione…basta che tiri un po su la maglietta.
Mi distesi e scoprii il mio pancino, a quei tempi molto piatto e sodo.
Comincio` a toccarmi con le sue grandi mani, a volte delicatamente…a volte no.
Ma non riusciva a trovare niente che non fosse a posto.
Dimmi esattamente dove ti fa male di solito…mi disse con voce calda.
Piu giu`…Dottore…un po piu giu`.
Puoi sbottonare i pantaloncini e tirarli un pochino giu, cosi`che posso visitarti meglio?
Non risposi neanche, e aprii subito i miei Shorts calandoli sino a scoprire le mie mutandine bianche da cui faceva capolino un ciuffetto di pelo nero.
Le sue dita premevano nel mio ventre, e a volte anche li…nelle vicinanze del centro del mondo.
Ogni tanto emettevo dei miagolii ma non erano di dolore…mi piaceva farmi toccare.
– Quando hai avuto il ciclo, l`ultima volta?
– Una settimana fa, Dottore…perche`?
– No… solo per sapere se e` tutto a posto, rispose lui continuando a tastarmi.
– Sicuramente hai gia fatto sesso…hai un ragazzo? Mi chiese, lanciandomi un occhiata maliziosa.
Sapevo che qua dovevo giocare bene le mie carte, se volevo ottenere qualcosa, e cosi` dissi che in realta` ero venuta proprio per questo.
Dissi che il mio ragazzo aveva voluto per forza fare sesso anale con me e che da quella volta avevo dei problemi allo sfintere, specialmente quando andavo in Bagno.
Mi guardo` un po perplesso e sorpreso, facendomi girare a pancia in giu e pregandomi di scendere i pantaloncini e mettermi a quattro zampe sul lettino, mentre lui indossava dei guanti di lattice.
Si posto` dietro di me, avendo diretto contatto visivo con il buco del mio culetto e le labbra socchiuse della mia figa.
Fece colare del liquido sul mio buchetto, che comincio` a massaggiare col suo grosso indice.
– Dimmi se senti dolore… mi raccomando` premuroso, e iniziando a fare pressione sul mio Ano.
Quantunque il suo dito fosse grosso, entro` senza problemi facendomi emettere un gemito…ma non di dolore.
– Non riesco a trovare nessuna lacerazione…mi disse.
– Forse un po piu in profondita`…risposi io con voce quasi soffocata.
Continuo` ad avanzare dentro di me col suo dito che mi sembrava quasi un cazzo, ed io spingevo il mio culetto con pressione quasi impercettibile contro di lui, accogliendolo, mentre sentivo che la mia topina cominciava a bagnarsi.
– Ma sei sicura di avere dei problemi qui?…a me sembra tutto a posto, disse lui mentre avanzava…
– Aspetti…dissi io voltandomi verso di lui, prendendogli la mano ed estraendo il suo lungo dito dal mio culo, per poi puntarlo sulle labbra della mia Vagina, che spingevo nella sua direzione.
Lui sembrava essere rimasto impietrito, mentre io mi spingevo contro il suo indice, lasciandomi penetrare…
– Ma… cosa fai…no…sei impazzita? Vuoi rovinarmi…? E sei pure minorenne…disse ritirando il suo dito e allontandandosi da me.
– Rivestiti per favore…e vai subito via! Disse ancora con voce severa.
Lo guardai maliziosamente, mentre mi rivestivo, pensando che avrei potuto costringerlo a scoparmi…avrei dovuto solo dirgli…o mi prendi, oppure mi metto ad urlare che mi stai violentando!
Ma non volevo farlo…cosi` facendo, avrei potuto averlo, ma non mi sarebbe piaciuto…non avrei goduto, dato che adoro il contrario…cioe` quando costringono me!

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