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Racconti Erotici Etero

Il figlio del portiere

By 23 Novembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono Giorgia, una bella donna di 45 anni sposata con manager super-indaffarato e stressato e madre di due figli, un maschio ed una femmina anche loro super-indaffarati e pertanto che stressano me.
Mi piace avere la casa sempre in ordine, ed era da un po’ che mi ero riproposta di mettere ordine alle librerie e di riporre negli scaffali della sala da pranzo, quei libri e volumi pesanti sparsi un po’ in giro per tutta la casa. Non potevo farlo da sola, avevo chiesto aiuto ai figli, che non avevano detto di no, però erano passati mesi. Quel giorno mi ero decisa a fare il lavoro da sola, al ritorno casa dopo le spesa e proprio mentre sto’ caricando le borse sull’ascensore:
‘Aspetti, signora che l’aiuto.’ Credevo fosse il portiere invece era il figlio, ‘Salvo’ gli chiedo: ‘cosa ci fai tu qui, niente lezioni oggi ?’. Lui è studia giurisprudenza, fra qualche anno avremo in giro un altro avvocato, ‘No, signora, oggi è il santo patrono degli avvocati e mi sono preso un giorno di vacanza.’, mi risponde ridendo. Ed io di rimando ‘Credevi di fare festa, ma tuo padre ti ha subito messo in guardiola.’, ‘ No, è uscito per una commissione, rientrerà a momenti.’
‘Bene !’ gli dico, “allora, se non hai niente di meglio da fare puoi venire su da me, vorrei un aiuto per sistemare alcuni libri pesanti in libreria.’ Lui ci pensa un po’ , forse sta cercando una scusa poi sbotta ‘va bene signora, appena rientra mio padre salgo’.
Salvo è proprio un bel ragazzo, mia figlia si era innamorata di lui e devo dire che con vent’anni di meno un pensierino ce l’avrei fatto anch’io.
Dopo un’oretta Salvo mi citofona ‘Sto salendo.’ suona alla porta ed io lo faccio entrare.
Stavo preparando il caffè e quando entra in casa glielo offro, Salvo mi raggiunge in cucina e mentre sorseggiamo il caffè, noto che i suoi occhi indugiano sul mio decolté che la camicetta un po’ aperta mette in mostra.
Sono lusingata che, nonostante la mia non più giovane età, le mie curve abbondanti suscitano ancora interesse ad un giovane di 25 anni.
Cominciamo sistemare quei benedetti libri io da sotto la scala do gli ordini ‘Questo va su quello scaffale, questo di la”. Poi, mentre lui tira il fiato e risponde ad una chiamata sul cellulare, salgo sulla scala per riporre dei libri più leggeri, finita la telefonata lui si avvicina alla scala con la scusa di tenermela e mentre io spostavo libri lui si godeva lo spettacolo che inavvertitamente stavo offrendo. Quando mi resi conto della mia posizione sconveniente, Salvo sicuramente si era già gustato tutto il panorama sotto la mia gonna.
Preoccupata, perché Salvo conosceva benissimo mio marito ed era amico dei miei figli, ero allo stesso tempo compiaciuta dell’interesse mostrato dal ragazzo alle mie cosce, sarà forse un che di troiaggine che è in me, ma vedere che destavo ancora attrazione non solo a maturi signori’…beh la cosa mi faceva sicuramente piacere. Decido così di non interrompere lo spettacolo e lasciargli vedere quello che c’era e che voleva vedere, vista la stagione non portavo calze, l’unico paravento erano le mutandine.
Salvo oltre a godersi il paesaggio, ha sicuramente preso questo mio modo di fare come un invito ad osare, infatti quando sto scendendo dalla scala, sento le sue mani che mi sfiorano le gambe salendo dai polpacci su fino alle mie cosce. Non sono ancora a terra, mi fermo e mi volto a guardarlo, la sua testa è praticamente sotto la mia gonna e le sue mani sono ormai sui miei glutei.
Una brava signora, moglie e madre, non sarebbe mai arrivata a questo punto e se per puro caso si fosse trovata in questa situazione, avrebbe risolto la pratica con un sonoro ceffone e magari una piazzata ai genitori del ragazzo. Io invece no, rimasi ferma senza dire niente; ora potrei tirare in ballo le mille scuse che si accampano in queste occasioni come: mio marito è un manager sempre indaffarato, stressato dal lavoro e’.praticamente assente; ormai i figli sono grandi ed autosufficienti ed io non ho più niente da fare e mi annoio ed altre mille altre motivazioni. In pratica però la situazione di ‘contrabbando’ unita alle sue mani sul mio culo avevano risvegliato, sarebbe meglio dire svegliato visto che fino a quel giorno non avevo mai tradito mio marito, una strana voglia di trasgressione.
Salvo visto che da parte mia non c’era stata reazione, diventò più audace e le sue mani più intraprendenti, la sua bocca comincia a baciare teneramente le mie cosce, il suo viso preme sui miei glutei. Sento dei brividi lungo la schiena, i miei seni diventano turgidi ed avverto che la mia fighetta comincia ad inumidirsi; mi sfila le mutandine e prendendomi per i fianchi mi fa scendere a terra.
Nessuno di noi due dice una parola, Salvo mi alza una gamba e mi fa appoggiare il piede sul primo gradino della scala. La posizione che assumo fa si che le gambe larghe scoprono la mia figa, mi arrotola la gonna in vita e quindi si abbassa a leccarmela, lentamente e meravigliosamente
Pensavo a mio marito ed a quello che sto permettendo di fare a Salvo, sapevo dove saremmo arrivati, quello che sarebbe successo, ma ormai ero in uno stato di eccitazione totale e a costo di subirne le conseguenze ora volevo andare sino in fondo.
Sono io ora che premo il mio bacino contro il suo viso, sento la sua lingua che s’intrufola dentro la mia passera, ancheggio assecondando le sue leccate, sarà giovane ma non ha niente da imparare,
sto godendo come una pazza, gemo e mugulo, sono un lago e manca poco all’orgasmo, Salvo se ne accorge e con grande tenerezza mi bacia le cosce,’ poi si mette dietro me, mi cinge il corpo con le sue braccia ponendo le sue mani sul mio seno turgido ed accarezzando dolcemente i miei capezzoli, mi preme leggermente sulle spalle per farmi capire che dovevo curvarmi in avanti e appoggiarmi alla scala. Con la gonna arrotolata in vita, sono a sua disposizione e sento immediatamente il suo pene che si infila prepotentemente e penetra la mia figa. non capisco più niente i suoi colpi di bacino sono dolcissimi ma decisi, mi sta scopando con grande abilità E’ strano che mentre il suo cazzo mi stia pompando io riesca a pensare ‘Chissà se mio figlio scopa bene così’. Poi è solo sublime godimento fino a raggiungere l’orgasmo, ma non è ancora finito. In un attimo camicetta, reggiseno e gonna volano via, come un automa lo segue fino al divano, dove mi fa sedere, per timidezza o vergogna, pur essendo ormai nuda, mi siedo con le gambe chiuse e piegate verso di me. Lui si inginocchia davanti a me e con tenerezza me le apre lentamente e con le mani comincia ad accarezzarmi il folto pelo nero che copre il mio basso ventre, lo scosta e scopre la mia figa che ora é completamente aperta e lascia intravedere il colore rosa del suo interno. Salvo mi poggia le sue labbra e la sua lingua sul clitoride e comincia a sollecitarmelo con linguate rapidissime. Mi sento tra le nuvole, sono in estasi e ricomincio a fremere. Con le mani tiene costantemente divaricate le grandi labbra, e con la lingua esplora tutto l’interno. E’ incredibile quello che mi sta facendo provare! Di fronte a ciò, inarco la schiena e spalanco completamente le gambe, comincio ad avere sussulti con il ventre ed emetto gemiti di godimento, inizio ad ansimare sempre più forte. Appoggio entrambe le mie mani sul suo capo e comincio a spingerlo con forza verso la mia figa per fargli capire che deve andare sempre più in profondità. Poi non resisto più e lo imploro:
‘ Mettimelo dentro”’.dai, ti prego, ti supplico scopami!’
Lo fa subito, sento il suo cazzo di nuovo nella mia figa che affonda sempre più con colpi violenti e decisi. Per penetrarmi meglio mi prende dai fianchi e mi tira verso di sé, mi trovo con le gambe divaricate al massimo e lanciate verso l’alto, in quella posizione mi può praticamente penetrare completamente. Mi dimeno agitando il mio bacino spingendolo contro di lui Sono letteralmente in sua balia che continua a stantuffarmi con vigore, non capisco più niente, ormai sono in preda ad un orgasmo continuo. Si sfila da me, credo che stia per venire ed invece sento il suo cazzo che mi sta forzando dietro, il culo, lo prego di fermarsi, di non farlo e lui, stranamente, desiste e mi riempie con il suo bastone ancora una volta la figa. Quant’è che mi sta scopando? Un minuto, dieci, un’ora ho perso la cognizione del tempo, ma ormai siamo veramente alla fine della cavalcata comincia ad ansimare sempre più, i suoi colpi si fanno sempre più intensi e veloci ed infine esce di nuovo da me e mi schizza il suo caldo nettare sul ventre e sul seno. Prendo il suo pene nelle mie mani e guardandolo negli occhi lo comincio a baciare e a dargli leccate, sa di noi, a vederlo ora non sembra neanche che abbia potuto darmi tutto il piacere che mi ha dato poi mi abbandono definitivamente sul divano esausta. sono piena di sperma, mi sdraio con le gambe aperte e gli occhi chiusi. Anche lui è provato dalla cavalcata, si siede vicino a me , accarezzandomi dolcemente la figa, mi bacia sulle labbra. Io l’attiro a di me e lo bacio con trasporto e passione, la mia lingua esplora tutta la su bocca e la sua la mia.
E’ successo tutto così in fretta e francamente non avrei mai immaginato di avere un rapporto sessuale al di fuori della mia vita coniugale, però ora sono contente di averlo fatto e glielo dico e gli dico anche che non vorrei che fosse un’avventura isolata, lui sorride mi accarezza il viso e mi risponde:
‘Certo che no! Hai ancora molti libri da sistemare, quando vuoi chiamami.’
Si riveste e mi lascia, resto li sul divano, piacevolmente distrutta e penso che avrò bisogno molto presto del suo aiuto e visto che vuole conoscermi anche dietro la prossima volta, molto probabilmente, gli concederò anche il mio culetto.

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