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Il Fotografo

By 4 Novembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho 23 anni e la mia passione, oltre gli uomini, &egrave la fotografia.
Ho frequentato diversi corsi, in uno di questi, ho incontrato un uomo molto affascinante…
Il mio insegnate…
é un uomo sulla cinquantina, alto più o meno un metro e settanta, spalle larghe, mani grandi e tozze.
I suoi capelli ricci senza controllo, gli occhi grandi e cerulei completano il quadro.
Io invece, ho gli occhi castani, i capelli rossi e ricci. La mia pelle chiara fa da contorno a un corpo morbido, un seno grande e sodo, la vita stretta e i fianchi prominenti, il ventre piatto e il pube completamente depilato.
Era una mattina d’inverno quando decisi che era il momento di osare e farmi fare delle foto di nudo artistico.
Chiamai il mio insegante, gli spiegai la mia idea e lui fu entusiasta di aiutarmi e mi disse di presentarsi da lui il giorno seguente.
Il suo studio era completamente bianco, pareti, mobili e si distribuiva su due piani.
Mi fece accomodare, posai la borsa sulla sua scrivania e andai a spogliarmi in un camerino.
Poco dopo ero davanti a lui completamente nuda, con solo una vestaglia a chimono che mi copriva a mala pena il sedere.Mi sedetti su una sedia posta al centro del set fotografico e cominciai a scherzare con il mio insegnante (Carlo) per rompere il ghiaccio.La mia vagina era poggiata tutta sulla sedia e cominciava a bagnarsi dall’eccitazione.Carlo mi venne vicino e mi disse che avrebbe cominciato a fotografare le parti scoperte dalla vestaglia per farmi prendere confidenza con la macchina fotografica.
Si mise dietro la mia schiena e mi disse di far scendere un po’ la vestaglia, si avvicinò e con un dito gelido sulla pelle e mi spostò i capelli per scoprire la schiena provocandomi un brivido di piacere che mi inturgidì entrambi i capezzoli.Era un gioco molto eccitante fatto di sguardi e sfioramenti e più lui scattava foto più si avvicinava e più mi eccitavo.Sentivo i miei umori impregnare la sedia su cui ero seduta. Finita la sessione molto eccitate di scatti fotografici, con la vagina in fiamme andai nel camerino.Decisi che dovevo mettere fine alla mia eccitazione andai nel camerino, lasciai la porta leggermente aperta quel tanto che riusciva a farmi spiare da lontnao Carlo e cominciai a toccarmi il clitoride, stavo godendo, quando vidi Carlo inginocchiarsi davanti la sedia su cui ero seduta fino a poco fa ed annusala e leccarla. Questa cosa mi fece andare fuori di testa, uscii dal camerino completamente nuda, andai da lui ancora piegato sulla sedia, lo presi dai capelli tirandolo e avvicinando la sua faccia alla mia fighetta ormai in fiamme. Lui non se fece ripetere due volte, cominciò a mordermi il clitorire, leccarlo, succhiarlo poi passò a leccare più giù cercando di penetrarmi con la lingua. Stavo impazzendo, gemevo, godevo e poco dopo lui si alza, mi predne in braccio e mi sbatte con la schiena sul muro, mi fa scendere e mi fa girare tenendomi la testa ferma contro il muro. Sentivo i miei umore scendermi lungo le gambe, e la sua cappella di generose dimensioni sfiorarmi l’entrata della fighetta. Di botto entra con tutta la sua erezione dentro di me, con violenza e questo mi eccita ancora di più, cominica a scoparmi come un animale, a farmi urlare e tenermi la faccia schiacchiata contro il muro. Mi scopa per un bel po’ im modo energico, facendolo entrate tutto fino in fondo, e quando raggiungo l’orgarmo mi prende per i capelli e mi fa inginocchiare davanti a lui, aveva un pene bellissimo, duro come il marmo, sempre tirandomi per i capelli mi dice ‘ Dai porca succhiami l’uccello’ eccitata dalla sua frase comincio a leccargli la capella in modo delicato , lui resiste per un po’ poi mi tira dai capelli e così come aveva fatto con la mia figa, mi sbatte l’uccello tutto dentro fiino in gola e comincia a scoparmi la bocca mentre io avevo ripreso a sfregarmi il clitoride. Eccitato da quella visione mi fa rialzare, mi gira si abbassa, e comicia a leccarmi il buchino dietro, poco dopo sento la sua capella premere per entrare, gli da una botta secca e riesce a penetrarmi con un misto di dolore ed eccitazione mi faccio scopare, mentre lui con una mano sul seno e l’altra sul clitoride continua a masturbarmi facendomi urlare. Ad un certo punto mi riprende per i capelli mi fa inginocchiare e mi inonda la faccia della sua sborra calda che io prontamente lecco e ingoio…
Dopo questo eccitante momento vado nel camerino, mi vesto e vado via.

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