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Il giorno dell’esame

By 5 Agosto 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Sono qui per l’esame’ esordisce così, con un sorriso misto ad agitazione. Ne ho visti migliaia come lui qui, agitati per gli esami, emozionati ed a volta ansiosi. Gli sorrido, inizio la pratica di registrazione ed intanto lo guardo in piedi di fronte a me. Alto, muscoloso al punto giusto, bei pettorali designati dalla maglia aderente’proprio un bel tipetto. Intercetta il mio sguardo, ammicca lo sfacciato. Lo riguardo lentamente con un sorrisino, giusto per metterlo in imbarazzo ma vedo che sorride anche lui e rimane fermo a farsi ammirare. Anzi, inizia a guardarmi con interesse il collo, il seno messo in evidenza dalla maglia, la collana con il ciondolo che si appoggia dolcemente alle mie curve, le mani che si muovono velocemente sul pc, e si sofferma sulle labbra. Mi alzo bruscamente, come se fossi infastidita anche se così non &egrave, e gli passo accanto con un secco ‘vieni’ e lo accompagno in aula. Cammino piano, per dargli tempo di guardarmi bene i fianchi ed il movimento del sedere, mi giro di colpo e lui ha gli occhi incollati sulle mie curve. Ci mette un attimo a capire che sono ferma e lo sto guardando, con un sorriso che dice tutto. Lui arrossisce, finalmente sono riuscita nel mio intento, gli faccio cenno di entrare e sedersi e mi rilasso.
Si inizia con lo scritto, tutti a capo chino a scrivere mentre io in fondo all’aula osservo, lo sguardo vaga e poi trova la sua schiena muscolosa, il movimento delle spalle mentre scrive, il collo che si abbassa’poi si stiracchia alzando la maglia quel tanto che basta a farmi intravedere i dorsali’mi intriga. Dissimulo l’interesse parlando con il docente, spostando lo sguardo sulla classe, ma i miei occhi sono calamitati da lui. Immagino come mi possa accarezzare e stringere con quelle braccia, ed inizio a sentire caldo, umido. I miei pensieri si accendono, mi sembra di sentire il calore delle sue mani sui fianchi, sul sedere, lente’.
Esco a prendere una boccata d’aria, ho i capezzoli in rivolta e mi devo calmare, tra poco devo sostenere l’orale non posso farmi vedere così. Vorrei toccarmi per placare questa sensazione, ne ho bisogno ma devo rimandare’.e questi dolci crampi che sento so già che mi porteranno ad avere un orgasmo fantastico.
Rientro a testa bassa, inizio gli esami uno via l’altro, domande secche e precise, o le sai e vai.
Arriva lui alla fine, si siede rilassato e mi sorride. Inizio a martellarlo di domande, sorride e risponde con sicurezza, alla terza risposta mi fissa il seno con insistenza, ipnotizzato dal ciondolo. Stringo le labbra indispettita, questo ragazzino &egrave proprio sfacciato. Per rimetterlo al suo posto inizio ad alzare il livello delle domande, alza lo sguardo sorpreso, si prende un attimo per rispondere e perde in breve la sua sicurezza. Mi guarda come un cane bastonato, chiedendosi cosa ha sbagliato per meritarsi questo atteggiamento. Sorrido beffarda, ora non fai più lo spaccone vedo’ &egrave così che giocano gli adulti, o ci stai oppure sei perduto.
Finisco e gli faccio segno di andare, si alza ed aspetta. Non lo guardo, finisco di fare le mie annotazioni e cerco di ignorarlo, e lui &egrave lì in silenzio che aspetta. Alzo lo sguardo infastidita, sibilando un ‘si?’ e lo vedo arrossire, dondolarsi su due piedi e mettersi le mani nelle tasche posteriori dei jeans. Questo fa si che la maglietta salga, e gli vedo gli addominali, il rigonfiamento del pacco che &egrave notevole, quasi in erezione.
‘ecco, io mi chiedevo se avevi voglia di bere qualcosa insieme, si, ecco, non oggi ma magari un giorno di questi’.anche un caff&egrave. Cio&egrave non sei obbligata, ma a me piacerebbe molto, cio&egrave se non ti crea casini, con il lavoro e il resto’ecco sì ci terrei molto’. Mi fa un sorrisino, sembra un bimbo davanti alla maestra cattiva, e io sono stata proprio così. Mi alzo, mi metto di fronte a lui appoggiata alla scrivania, incrocio le braccia sotto il seno e il suo sguardo scende. Che bravo cucciolo che fa quello che mi aspetto’bene bene. Si riprende, alza lo sguardo e prende un pezzo di carta e scrive concitato. Me lo porge, leggo nome e numero, lo guardo, allungo una mano, gli accarezzo l’avambraccio con le unghie, arrivo alla mano ed afferro il bigliettino. Sento che trattiene il respiro, i miei capezzoli si irrigidiscono e il suo sguardo si abbassa. Fa un passo avanti, siamo vicini tanto da sentire il suo respiro sul viso e vederlo deglutire. Allunga una mano e mi accarezza il lato del collo, io gemo piano e apro le labbra, me le lecco e lui mi accosta la sua erezione. Per ora ha avuto abbastanza penso, lo allontano puntandogli l’indice sul petto, gli sorrido e gli faccio l’occhiolino. ‘vedremo’ gli dico ed esco dalla stanza. A lui servirà qualche minuto per calmarsi’.ma il calore che sento pulsare tra le mie gambe mi dice che sarà difficile rinunciare a chiamarlo. Alla fine mi decido, pensando alle sensazioni che mi ha dato quel nostro breve incontro, e decido di chiamarlo con un numero anonimo. ‘ciao’ mi riconosce subito e sembra contentissimo di sentirmi.
Facciamo due chiacchiere, giusto per sondare il terreno e mi dice che mi vuole vedere, subito sarebbe meglio. Scherzo su questa sua fretta, ‘non posso aspettare a vederti, ti voglio’ mi confessa e io rimango senza parole, non lo credevo così avventato. ‘Allora toccati per me ora, e io poi ti incontro’ gli propongo spudorata e sento che sospira ‘sono sul letto da solo, e me lo hai già fatto venire duro’devi essere proprio una porca’ mi dice sussurrando. Oh non sai quanto’penso io sorridendo.
‘toccatelo, accarezzalo’pensa che sono io a farlo con te’
‘mmm, si toccami questo bel cazzo, ti piace vero’
‘certo, &egrave duro come il marmo, si vede che hai voglia’
‘accarezzami le palle dai’ &egrave partito ormai, in preda alla voglia di venire
‘pensa a come te lo succhierei tutto e me lo farei entrare in gola, piano piano’
‘si, si, mi piace, succhiamelo tutto’.mi stai facendo morire’
‘ora aumentiamo il ritmo, più veloce’dai fammi sentire che sborri’
Non resiste più, ha il fiatone ‘si vengo ecco, ora’ e lo sento gemere. Sono un lago, ho la figa zuppa per colpa di questo ragazzino che si sega. Lo odio e lo voglio in egual misura.
‘sei a casa da solo?’ chiedo. ‘mm, sì sì’ mormora ormai soddisfatto. Ma io non ho finito con lui. Mi faccio dare l’indirizzo, &egrave vicino e conosco la zona. Mi fa salire, con un sorrisone e mi abbraccia subito annusando il collo ‘sei stata fantastica prima’ . Lo allontano, lo squadro e gli ordino di spogliarsi, tutto. Mi guarda stralunato ma sono irremovibile e lui lo fa in un baleno. Lo guardo, ha un bel cazzo, ed &egrave già in erezione ancora’allora gli piace prendere ordini’.’siediti sul divano, inizia ad accarezzarti e apri bene le gambe’. Mi sorride comincia ad accarezzarselo, ha veramente un gran bel cazzo, lungo, grande e so già che mi farà godere come una matta ma il mio divertimento non si ferma semplicemente a una scopata, voglio dominarlo, voglio fargli vedere cosa vuol dire farlo con una donna che sa come far godere il proprio uomo. Per lui sarà sicuramente una cosa nuova, abituato alle ragazzine che sicuramente si farà in abbondanza visto che &egrave un bel ragazzo ed avrà tante ragazze disposte a farsi fottere da lui. La cosa che mi contraddistingue dalle altre e che io so cosa mi piace e colgo i segnali che lui mi manda per capire cosa piace anche a lui, cosa lo fa impazzire e cosa lo farà venire in modo abbondante. Mi siedo di fronte a lui, accavallo le gambe e il suo sguardo scende sulla mia gonna che si alza, sembra incantato dalle mie gambe, dalle scarpe con il tacco alto, e so già cosa pensa. Mi alzo la gonna per fargli vedere l’inizio delle autoreggenti e lui sta quasi per sbavare, inizio ad accarezzarmi l’interno coscia e lui intravede il perizoma che indosso e che naturalmente &egrave bagnato dai miei umori. ‘Sei così sensuale che me l’hai fatto venire durissimo, non so quanto riuscirò a resistere’ mi dice lui. Sorrido ‘non vorrai mica venire già subito ti sei già scaricato la prima volta adesso devi aspettare e farmi godere ti darò io l’ordine di venire e so già dove vorrei farlo’ e mi lecco le labbra, poi apro la bocca e gli faccio vedere la lingua per fargli capire meglio. Lui &egrave paonazzo, inizia a segarsi più veloce ‘rallenta, il pomeriggio &egrave ancora lungo’ sorrido io, lui rallenta’. esegue alla perfezione i miei ordini &egrave proprio un bravo ragazzo.
Apro di più le gambe e gli faccio cenno di avvicinarsi, si mette in ginocchio, io mi sfilo le mutandine, alzo la gonna e lui sa già cosa deve fare…ed iniziano i primi colpi di lingua sulla mia figa bagnata e depilata. ‘Non ho mai leccato una figa così buona’ mugugna lui mentre con la punta della lingua mi lecca dal clitoride al buco…io assaporo il lavoretto che mi sta facendo e le sue parole, lui mi mette le mani sulle cosce per tenermi aperte ancora di più le gambe io con una mano mi apro la figa in modo che possa leccarmi ancora più in profondità. Lui coglie il mio segnale e inizia a darmi delle leccate profonde, mi infila la lingua dentro, gli accarezzo i capelli per fargli capire che mi piace lui inizia a succhiarmi il clitoride con le labbra una due tre volte’.. sto per venire lo sento, mi tengo mentre lui riprende con la punta della lingua a leccarmi velocemente il clitoride. ‘Godo tanto mi piace godo’ e gli bagno la faccia con i miei umori e lui da bravo cagnolino lecca tutto per pulirmi. Si rialza e con la lingua mi scorre sullo stomaco e arriva fino al mio seno inizia a leccarmi i capezzoli duri. Fa scorrere la sua lingua sul mio collo e arriva la mia bocca ci baciamo. Ha il mio sapore sulla sua bocca, sulla lingua e mi bagno ancora di più. Sento la sua erezione appoggiata alle mie cosce, mi alzo e lo faccio risedere sul divano, gli accarezzo il petto, mi inginocchio davanti a lui e sorrido. Glielo prendo in mano e inizio a segarlo piano piano mentre lui geme forte implorandomi di continuare. Tiro fuori la punta della lingua e comincio a leccare la cappella ‘oh sì sì mi piace succhiamelo, succhiamelo tutto il cazzo’ .Glielo scappello per bene la mia lingua ruota intorno alla sua cappella, inizio a picchiettargliela intorno ‘mi &egrave diventato enorme duro e grosso ho la cappella gonfia’ rantola lui, in preda ad un piacere fantastico. Lo vedo con la testa piegata all’indietro, gli occhi chiusi…se lo sta godendo proprio. Mi fermo, alza la testa di scatto e mi fissa ‘non” non lo faccio finire, le lo infilo in gola tutto ‘aaahhhh, si si così’ si contorce ‘nessuno me l’ha mai succhiato così’ e cerca di prendermi la testa per spingerlo in gola. Mi stacco ‘faccio io non preoccuparti vedrai che godrai ancora di più’ ed inizio a leccare le palle mentre lo sego, me le succhio dolcemente, gli lecco l’interno delle cosce e arrivo fino al suo buco dietro dove timidamente inizio a leccare ‘Oddio così mi fai sborrare oddio ‘ comincia a dirmi. Gli rispondo io, con voce sensuale e sguardo da troia ‘ vedrai come ti piacerà’ e gli infilo piano piano un dito dietro, mentre inizio a succhiarglielo con forza. Lui boccheggia, geme, ‘mi stai facendo il pompino più bello del mondo, non sono mai stato così spompinato in vita mia’ riprendo fiato per dirgli ‘perché quelle prima di me non avevano una passione per il cazzo e la sborra’. ‘Hai ragione’ commenta lui ‘sai quante non riescono a prenderlo in bocca, senza tutte quelle che non ingoiano’ e sorride. Cerca di ingelosirmi? Io mi eccito solo a pensare di essere la prima che gli fa queste cose, che &egrave così puttana con lui. Riprendo a succhiarglielo con forza, me lo faccio infilare tutto in gola. Lo sento teso, pronto ad esplodere…povero illuso, crede che non me ne accorga. Mi allontano ‘No no ti prego fammi sborrare’ ‘Tesoro non adesso, non abbiamo ancora cominciato a giocare, sei già venuto prima toccandoti, ora verrai solo quando te lo permetterò io’ Mi alzo la gonna e mi infilo tutto questo cazzo enorme nella figa bagnata. Lui geme forte ‘quant’&egrave stretta’ mi dice’.. in effetti ha un cazzo grosso, uno dei più grossi che abbia avuto, e anche se sono venuta fa fatica entrare.
Inizio a muovere il bacino per prenderlo tutto ‘ti piace la mia figa tutta bagnata, vero? così calda e accogliente’.e stretta al punto giusto’ lo incito io ‘così vengo subito ti sborro tutta dalla figa, ti riempio tutta! Sei proprio una troia, lo so che ti piace farti sborrare nella figa. Nessuna mi aveva fatto scopare così, voglio sborrarti tutto nella figa, voglio riempirtela tutta di calda sborra, dimmelo che lo vuoi, dimmi che vuoi il mio cazzo’ Questo suo essere impaziente così mi sta facendo già godere, vederlo così sconvolto, con la pura lussuria negli occhi. Mi prende per le tette, mi tira i capezzoli, me li succhia forte, Godo come una porca e lui &egrave felice sorride. Mi prende per i fianchi, deciso a scoparmi sempre più a fondo ‘Fammi godere dentro nella tua bella fighetta stretta, dai’ e inizia dei colpi di bacino sempre più forti. Io vengo, vengo copiosamente, riempio tutto il cazzo dei miei umori, mi stacco, mi siedo sulla poltrona spalanco le gambe. Lui corre a leccarmi tutta la figa, non mi lascia un attimo di respiro io vengo ancora squirtandogli addosso. Lui &egrave estasiato ‘Non mi era mai capitato nessuna che mi squirta addosso’ e mi tira per un braccio, mettendomi in ginocchio sul divano, con il culo esposto. Riprende leccarndomi la figa, per poi passare al culo che mi lecca e comincio a gemere forte ‘sì sì leccami il buco sì sì mi piace da matti il cazzo, fammi godere il cazzo’ gli dico io. Non aspetta altro, inizia infilarci il dito, poi due dita ‘quanto sei porca, guarda come ti piace prenderlo nel culo’ e io godo, vengo ancora…quante volte sono venuta con questo ragazzino? ‘non ho mai avuto una donna così disinibita, così porca che per il cazzo farebbe qualsiasi cosa’ e inizia a scoparmi la figa, entrando piano visto il cazzo che ha.
‘Mmm…come si sente bene, sei così stretta stretta che mi fai morire, sborro sborro’ e i colpi iniziano a farsi più violenti e la mia figa inizia ad adattarsi al suo cazzo, mi fa male quando me lo infila tutto di colpo, ma godo come una vera troia.
Lui &egrave instancabile, continua a colpirmi con il suo arnese, ancora, ancora, io ormai ho in testa solo il ritmo scatenato delle sue pompate, e riprendo a venire ‘godo, godo, mi stai spaccando la figa ma io godo’. Si stacca e si avvicina alla mia bocca. Bastano due leccate alla cappella piena dei miei umori per farlo venire, mi schizza sulla lingua, in bocca, sul viso, sul seno…&egrave una maschera di sperma. Inizio a ripulirlo sotto lo sguardo meravigliato di lui ‘non ho mai visto una che fa così, credevo che lo facessero solo nei porno’ mi dice estasiato dalla mia lingua..
Mi faccio indicare il bagno, mi pulisco, sorridendo per il pulsare che sento. La mia figa &egrave contentissima, i colpi di quel bel ragazzino l’hanno fatta sollazzare per bene. Faccio per uscire dall’appartamento, lui mi intercetta sulla porta di casa ‘Ehi non mi saluti neanche?’ e mi abbraccia. Lo allontano infastidita ricordandogli che sono sposata e che sono parecchio più grande di lui. Abbassa lo sguardo ‘non farti strane idee, mi &egrave piaciuto, sei bravo, ma questo &egrave uno sfogo, non amore…ora sei in preda ai sentimenti perch&egrave hai scopato bene, tutto qui. ‘ gli spiego io. Lui fa una smorfia, ‘mi fai sentire come un vibratore’ e io gli sorrido ‘mai avuto un vibratore così grande’ e scoppiamo entrambi a ridere. Lo bacio sulla guancia, lui mi sussurra ‘adoro il tuo profumo’ e mi accarezza il culo. Sento il cuore battere forte, cavolo sono proprio una ninfomane, mi alzo sulle punte per baciarlo e sento le sue mani ovunque. ‘Sei così passionale, rimani con me’ mi dice lui ed intanto senti il suo cazzo irrigidirsi. ‘Beati i ventenni’ penso io e sento che ho voglia di farmi dare un’altra ripassata, ma devo andare, ho mille impegni.
‘Passo venerdì’ gli dico io ed esco. In ascensori mi do dell’imbecille, mi ero ripromessa di non chiamarlo, e l’ho fatto, di non scoparlo ed invece l’ho fatto, di non rivederlo’.ed invece glielo propongo.
E’ proprio vero che un bel cazzo e una buona scopata danno al cervello. Mi invia un messaggio, la foto del suo bel cazzo dritto, teso…ma questo vive sempre con un’erezione nei pantaloni? sorrido e glielo scrivo ‘mi manchi!’ mi dice questo piccolo perverso, e pensare che sono passati due giorni”ti manca scoparmi’ gli rispondo, perch&egrave &egrave vero, non esiste alcun legame tra noi, a parte la risposta istintiva del mio corpo al suo. ‘mi sego ma non vengo, così venerdì ti riempio tutta’ mi risponde. E’ proprio un bravo ragazzo, sarà un piacere per me corromperlo con del buon sesso selvaggio. ‘io stacco, ti aspetto qui fuori, andiamo a fare un giro’ gli propongo’.segno evidente della voglia di cazzo che ho. Lo incrocio a metà via, accaldato e col fiatone per aver corso ‘potevi dirmelo prima ‘ mi dice salendo e cercando di toccarmi. ‘Fermo e zitto’ gli intimo io, e vedo che inizia a toccarselo nei pantaloni…gli piace tanto prendere ordini. Mi allontano dalla zona, prendo l’autostrada ‘tiralo fuori e segati, voglio vedere come fai’ e lui prontamente inizia. Lo guardo con la coda dell’occhio, si &egrave messo con la schiena appoggiata alla portiera, mi guarda e si lecca le labbra. ‘Sei stupenda oggi, con questo vestito aderente, e questi tacchi alti’ mi dice lui,….si vede che apprezza.
Mi fermo in una piazzola, tempo di accostare e mi fiondo a prenderlo in bocca ‘quanto sei troia, mi piace, oh si succhiamelo tutto’ mi incita lui, ed intanto mi spoglia del mio vestito e rimango in intimo e scarpe. ‘Sei così bella, fatti fare una foto’ ma io mugugno in risposta, ci mancherebbe solo la foto ora. ‘Apri la portiera e vai fuori’ lui stralunato obbedisce, senza nemmeno tentare di nascondere il suo cazzo. esco anch’io mi appoggio al sedile e mi metto a pecorina. Lui mi scosta le mutandine bagnatissime, ed inizia a spingermelo dentro. Sento la mia figa dilatarsi, &egrave enorme e nonostante sia bagnata fa fatica ad entrare ‘oddio che bella figa che hai, non ne ho mai avuta una così stretta. Ora te la apro tutta’ il ragazzino apprezza e finalmente &egrave tutto dentro. Lo sento nello stomaco, con le mani mi apro le chiappe per farlo entrare meglio. Lui inizia a spingere forte, tirandolo fuori tutto per poi inserirlo ancora. Si vuole godere tutta la mia figa, senza fretta. Io godo senza ritegno e lui inizia a sculacciarmi piano. Sento una pulsazione forte alla figa ad ogni schiaffo e poi si ferma ‘ancora’ sussurro piano ‘allora ti piace troia, vero? certo sei così porca non ti basta prenderlo solo, tu vuoi che ti faccia male…allora dillo’ lo vedo infoiato, sinceramente non mi &egrave capitato spesso di farmi dare dei sculaccioni, ed erano cose bonarie mentre le sue erano belle pacche pesanti. ‘sculacciami’ gli dico, ma lui mi accarezza solo ‘sculacciami, ora’ alzo la voce, lui si ferma e si piega su di me ‘per favore, di per favore’ lo faccio, e la cosa lo eccita da morire perch&egrave inizia a darmi sculaccioni forti, mirati e i suoi movimento di bacino aumentano, ‘così, ti voglio così troia che voglio farti male, godi puttana godi’ mi incita lui e io vengo, spruzzo, ho un orgasmo travolgente. Mi accascio sul sedile, spossata e sento i baci sul sedere ‘scusa, sei tutta rossa, ho perso il controllo’ mi dice contrito. ‘Mi &egrave piaciuto tanto invece, ora leccami la figa e poi scopala ancora’.voglio che la spacchi in due’ sono estasiata dall’orgasmo, ne voglio altri, sono vogliosa di cazzo. Mi prende per i fianchi, mi trascina sul bordo del sedile, mi alza le gambe e mi inizia a scopare. Colpi decisi, forti’.io gemo come una troia, godo infinitamente del suo trattamento. ‘non resisto, &egrave troppo stretta e tu troppo troia’ mi dice e si sfila, inondandomi di schizzi la pancia e le tette. ‘Puliscimi’ gli ordino e lui indietreggia ‘sei matta, mica lecco la mia sborra, che schifo’. Sorrido, non aspettavo altro. Ne prendo un pò in mano, mi avvicino a lui e me la spalmo sulle labbra, e con la punta della lingua la raccolgo poi lo bacio, con la sua sborra in bocca. Mi stacco ‘&egrave buona mischiata al mio sapore?’ chiedo impertinente e lui sorride ‘si ma” Ne prendo ancora un pò e me la spalmo sulla figa. Mi riadagio sul sedile ‘lecca’ e lui solerte si inginocchia e mi lecca la figa sporca di sborra E’ arrivato venerdì, ma non voglio esagerare vedendolo così presto, quindi rimando con un messaggio. Non mi risponde, si sarà arrabbiato…&egrave proprio un ragazzino.
Esco dall’ufficio e me lo trovo di fianco alla macchina, che sorride compiaciuto. Rimango a prudente distanza da lui ‘che vuoi, ho da fare oggi’ gli dico sgarbatamente. ‘Devo parlarti’ e ci avviamo a piedi al bar vicino. ‘Ieri sono uscito con degli amici, ho scopato con una dei bagni’ mi dice sorridendo e fissandomi. Gli sorrido ‘bravo, hai fatto bene’ e lui mi guarda sconcertato..sperando forse in una reazione diversa. ‘Sei così stronza’ mi dice deluso, e io sorrido. ‘Non lo sono, voglio che ti diverti e fai le tue esperienze. Io sono una di quelle esperienze e nulla più’ gli dico prendendogli la mano. ‘Stai sereno, io sono solo un diversivo per te’ e faccio cenno al barista per ordinare. Arrivano i drink ad interrompere un silenzio pesante. Il barista, come ogni venerdì, &egrave intenzionato a scherzare come sempre. Il venerdì &egrave quasi una tappa fissa per inaugurare il week-end fare l’aperitivo qui. Quando il barista se ne va lui mi prende per un braccio, scrollandomi e mi fa male ‘che cazzo credi di ottenere facendo la troia così?’ mi sbraita in un orecchio. Lo fisso stupita, faccio per parlare ma lui mi bacia come un assatanato, mi prende quasi in braccio e mi infila una mano nelle mutandine. Fortunatamente ci siamo messi nei divanetti d’angolo che lasciano la privacy grazie alla luce soffusa e danno le spalle alla sala. Cerco di staccarmi, ma lui non mi lascia ed ha dei muscoli potenti. Mi bagno per la situazione estranea che si &egrave creata, lui mi tocca rudemente ma mi piace. ‘sei talmente troia da bagnarti così per un altro’.ma tu sei mia, la mia troietta’ lui sussurra, sembra disperato. ‘smettila scemo, siamo in un locale’.’ dico io con il respiro affannoso. ‘ma se ti faresti scopare qui subito da me, porca che non sei altro’ e si slaccia i jeans tirandolo fuori. Mi mette a cavalcioni su di lui, la gona i risale e le mutandine sono un ben misero ostacolo per la sua potente erezione. La sento pulsare dura. Istintivamente inizio a muovere i fianchi per bagnargliela tutta con le mie mutandine, lui geme e chiude gli occhi. ‘cosa mi fai’.sei così troia che non mi trattengo’ mi dice lui. Sento le sue mani prendermi il sedere e stringermelo forte, mentre la sua bocca mi bacia il collo. Mi scosto, apro qualche bottone della camicetta e lui inizia a leccarmi il seno, arriva ai miei capezzoli e li succhia attraverso il pizzo. Ho quasi un orgasmo solo con questo trattamento voglioso. Siamo in pubblico, ma nessuno dei due &egrave intenzionato a smettere. Sento le sue dita che mi sollevano leggermente, la punta del suo sesso che mi solletica la fighetta in fiamme. ‘Dimmi che lo vuoi, dimmelo’ mi dice con urgenza e io gemo, mi mordo le labbra e lo guardo attraverso le ciglia ‘Si’ sussurro e non c’&egrave bisogno di altro, lo sento dentro completamente, mi sta aprendo, e lo stringo forte a me. Non faccio in tempo a muovermi un paio di volte che mi cerca di bloccare ‘ti prego, no così godo’ mi dice, ma non riesco a fermarmi. Lo sento esplodere in me, tremante.
Mi scosto con un sorriso, lasciandolo tutto sporco di me e faccio per alzarmi. ‘dove vai resta’ mi dice ancora estasiato dall’orgasmo. Sbuffo in maniera poco elegante, mi avvicino e gli sussurro ‘devi smetterla di fare di testa tua, non sono il tuo giochino erotico. E’ solo sesso, ma non provarci più a capitarmi davanti senza avvertirmi altrimenti puoi già scordarmi’. Lo lascio così ed esco dal locale. Sono arrabbiata con me stessa per avergli permesso di fare quel che vuole e con lui per non essersi trattenuto’.mi &egrave rimasta ancora la voglia di farmi sbattere da lui. Mi chiama al telefono, gli rispondo seccata e mi sento proporre una cosa eccitante. ‘vieni da me domani’.ho voglia che mi insegni quanto può essere spinta una donna come te’

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