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Racconti Erotici Etero

Il locale di lap dance 2

By 25 Gennaio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti! Eccomi qui a raccontarvi il seguito dell’avventura nel locale di spogliarelli, chi non lo avesse letto lo trova fra i miei racconti!
La serata passata in quel locale, l’essere spogliata davanti a tutti, mi avevano eccitata e la mia vena esibizionistica era schizzata alle stelle…avrei tanto voluto ripetere quell’esperienza!
Così durante l’estate parlai di questo mio desiderio con uno dei ragazzi che era con me quella notte e gli dissi del mio desiderio, ma anche dei miei timori di essere vista da qualcuno che conosco; mi disse che si poteva escogitare qualcosa, e di lasciarlo fare.
Dopo due settimane, quando ormai non credevo se ne sarebbe fatto più nulla, mi chiamò e mi disse di tenermi libera il martedì seguente, e non mi disse altro, se non di vestirmi sexy! Non sapevo che pensare, un misto di desiderio, paura, voglia si fece largo nei miei pensieri fino a quel giorno..
Mi presentai all’appuntamento con il mio amico vestita da porcellina, stivaletti neri con tacco, mini a pieghe, camicetta senza maniche mezza aperta, perizoma e pushup neri. Mi disse che ero perfetta e durante il viaggio mi raccontò cosa aveva programmato: aveva parlato con un amico che fa il dj in un locale di lap dance, e parlando col titolare era riuscito a convincerlo di farmi esibire per una sera fra le altre ragazze, coperta però da una mascherina che mi aveva comprato lui stesso.
Era la soluzione ideale, e ne fui subito entusiasta! C’era un però…non dovevo fare solo uno spogliarello come credevo, ma farmi offrire da bere ed eventualemente esibirmi nei privè come tutte le mie “colleghe”! Non ero convintissima di quest’ultima parte, ma ormai ero in ballo, e avrei ballato.
Arrivati al locale, il proprietario mi accompagnò nel camerino delle ragazze e mi disse che se volevo potevo cambiarmi, o rimanere così, ma visto che dovevo attirare i clienti dovevo mettermi più sexy, magari restando in reggiseno; accettai la proposta, ormai ero partita con la testa e anche il mio corpo rispondeva, sentivo una sensazione di bagnato fra le gambe, e non era ancora successo niente. Così tolsi la camicetta, indossai la mascherina, a forma di farfalla, una sistemata allo specchio e via, uscii in mezzo al locale.
Essendo un martedì, c’era poca gente, ma andava bene lo stesso; il mio amico venne subito a complimentarsi con me e mi offrì da bere, in modo da fare due chiacchiere e vedere come andava la serata. Le ragazze erano in giro per la sala, c’era sempre una sul palco che ballava e si spogliava, mentre le altre parlavano con i clienti e, ogni tanto, salivano su per la scale nell’area privè; il mio amico mi spiegò che nel privè la ragazza faceva uno strip integrale ma lasciava al cliente la possibilità di toccarla, ma che comunque non era possibile fare sesso.
Dopo un pò arrivò il proprietario per dirmi di girare per il locale, farmi offrire da bere che a fine serata avrei guadagnato anche io, e così andai al bancone, dove subito un uomo sulla 40ina venne ad attaccare bottone; ordinammo da bere e ci andammo a sedere su un divanetto, con lui che subito si strinse a me e mi mise una mano sulle cosce. La conversazione era anche piacevole, se non per il fatto che mi guardava più le tette spinte dal pushup che gli occhi, ma era giusto così, visto il mio abbigliamento; si offrì di pagarmi ancora da bere, a patto che mi togliessi la mini davanti a lui…era quello che volevo, e così gli feci un piccolo balletto, mi abbassai la mini mostrandogli bene il mio sedere coperto solo da un micro perizoma e mi risedetti, stavolta su una sua gamba. Subito sentii la sua mano accarezzarmi il sedere, e il calore in me non fece altro che aumentare, ero un fuoco, seduta in intimo in braccio a uno sconosciuto!
Restai con lui altri 10 minuti, quando il dj del locale disse che era il momento della ragazza mascherata! Stava chiamando me, e disse che era il mio primo spettacolo non essendo una spogliarellista professionista..andai verso il palco, non prima di aver infilato al volo la minigonna, salii sul palco e iniziai a ballare.
Ero incredula per quello che stavo facendo, tutti che mi guardavano mezza nuda ballare, ero eccitatissima e volevo fare bella figura! Ballavo tenandomi al palo, mi piegavo, cercavo di essere il più sexy possibile, poi mi slacciai la gonna e me la sfilai lentamente, scoprendomi pian piano…la lanciai fra il pubblico, sperando di ritrovarla!
Ballai ancora un pò, e decisi di andare in mezzo ai clienti, come avevo visto fare da altre ragazze; mi sedetti in braccio ad un ragazzino e gli feci sganciare il reggiseno, me lo tolsi e gli misi le mani sul mio seno, che subito strizzò all’inverosimile, strappandomi una fitta di piacere; seduta su di lui, sentivo il suo membro duro premere contro di me, così misi una mano sul suo pacco per sentirlo bene, e ricambiai, con un briciolo di cattiveria, la strizzata subita…era bello duro, non c’erano dubbi!
Andai poi a sdraiarmi su un tavolino, di tre ragazzi, accarezzandomi il corpo davanti ai loro occhi vogliosi, passai le mani sul seno e sentii i capezzoli duri e lunghi come matite, segno della mia eccitazione…presi fra i pollici l’elastico del perizoma e davanti a loro, ma anche agli altri spettatori, lo abbassai e lo gettai verso il palco…ero nuda davanti a tutti, mi accarezzai la patatina per eccitare i ragazzi, e la trovai un lago, aperta e gonfia, anche i più vicini avrebbero capito com’ero eccitata!
Stavo tornando verso la pista, sculettando nuda in mezzo a tutti, quando vidi il mio amico seduto in disparte, pensai di doverlo ringraziare e così andai a sedermi in braccio a lui, strusciandomi e lasciando che le sue mani corressero ovunque…sui capezzoli, sul sedere, e alla fine passò anche un dito nella mia passerina bagnata, infilando senza troppi problemi un dito dentro e dicendomi all’orecchio: come sei bagnata, ti piace mostrarti troietta?
Quel troietta mi lasciò di sasso…lo ero davvero? credo di sì…
Tornai al palco, e dopo qualche altra piroette il dj chiese di applaudirmi per il mio spettacolo, mentre la musica si abbassava; avevo fatto il mio primo spettacolo di lap dance, e quanto mi era piaciuto!
Presi perizoma e reggiseno e nuda com’ero andai verso il camerino, cercando con lo sguardo la mini che però non trovai; senza preoccuparmene troppo, entrai in camerino e rimisi l’intimo, volevo tornare subito fuori!
Mi ritrovai a girare per il locale eccitata, accaldata, in uno stato incredibile, in mezzo a decine di sconosciuti che mi guardavano il sedere, il seno, e sicuramente fantasticavano sul cosa farmi.
Mi sedetti in braccio a un signore, che stava chiacchierando con un amico, e mi feci offrire da bere; parlavamo, ridevamo, ma la sua mano non si spostava dal mio sedere, mica scemo! Dopo una decina di minuti, fu lui a chiedermi se potevamo fare il privè, ma insieme anche al suo amico! Non me lo aspettavo, chiesi a una “collega” se si poteva e mi disse che non c’erano problemi, bastava che pagassero doppio!
E così ci avviammo verso le scale del privè,io ovviamente davanti, con la netta sensazione che salendo le scale i due non staccassero gli occhi dal mio sedere, pregustando quello che avrebbero presto potuto toccare; entrammo in un piccolo salottino, il buttafuori accese una luce fioca e chiuse la porta…era il mio momento!
Iniziai a ballare davanti ai due seduti sul divano, accarezzandomi il corpo languidamente, e osservavo come i due non si perdessero un solo movimento, mentre, con grande naturalezza, si accarezzavano distrattamente fra le cosce…chissà se lo avevano già duro? Volevo saperlo a tutti i costi, così mi sdraiai su di loro, lasciando che le loro mani corressero sulla mia pelle, e in breve si divisero il compito si spogliarmi: uno mi tolse il reggiseno mentre l’altro mi abbassava il perizoma. Ero fuori di me, nuda in braccio a due uomini, coperta solo dalla mascherina, sentivo l’eccitazione crescere, la mia patatina bagnarsi, e non potevo farci niente.
E di questo mio stato se ne accorsero anche i due amici, sentivo le loro mani sui capezzoli, sulle cosce, sulla fichetta, e un dito farsi largo, trovandomi in un lago di umori, tanto che sentii uno dei due dire all’altro: senti com’è bagnata, senti! E subito le parole furono seguite da un nuovo dito che senza tanti complimenti si aprì la strada fra le mie labbra gonfie, fece un paio di volte avanti e indietro prima di scomparire in un colpo secco dentro la mia vagina…la sorpresa e la forza di quel gesto mi strappò un gemito, che non sfuggì sicuramente ai due, che continuavano a palparmi ovunque; mi girai sempre su di loro a pancia sotto, per sentire i loro pacchi gonfi con le mani, li presi in mano da sopra i pantaloni, entrambi lo avevano bello duro! In quella posizione le loro mani finirono ovviamente sul mio sedere, toccandolo a piene mani, schiaffeggiandolo e cercando di violare il mio buchetto posteriore.
Continuai a strusciarmi su di loro, seduta o sdraiata, per un tempo che a me sembrò infinito, avevo le loro mani senza sosta sui capezzoli, che a forza di essere stretti e a volte succhiati erano diventati lunghi e turgidi come non mai, sul sedere, sulla patatina, sentivo dita accarezzarmi il clitoride, entrarmi dentro, ero davvero fuori controllo, credo che uno abbia anche tentato di infilarmi un dito nel sedere…quando ad un certo punto si spegne la luce e se ne accende una più forte, era finito il tempo! Mi rialzai, i due mi ringraziarono per lo spettacolo, bacino sulla guancia ( con mano sul sedere…) e lasciarono la stanza.
Mi sedetti un attimo sul divano, mi girava la testa, sia per l’eccitazione che per il caldo, mi infilai il perizoma e notai come la mia fichetta fosse veramente gonfia e bagnata, aperta come dopo un’ora di sesso ininterrotto ma vogliosa e insoddisfatta come se non venisse toccata da mesi.
Infilai anche il reggiseno e tornai giù, vidi subito il mio amico al bancone del bar e mi diressi verso di lui; gli raccontai del privè, di quanto mi era piaciuto sentirmi così al centro dell’attenzione, esibita, usata per certi versi…un mix incredibile di sensazioni che ancora oggi non so spiegare.
Purtroppo era venuta l’ora di andare, erano le 3 e dovevamo fare un pò di strada per essere a casa, così andammo dal proprietario, che mi diede la mia parte di incasso per bevute e privè, ma soprattutto mi disse che ero la benvenuta nel suo locale; andai poi nel camerino, dove ritrovai la camicetta, ma non la gonna, non c’era, e da quel che vedevo nemmeno in sala…così, a coronamento di una serata incredibile, uscii dal locale in stivali, perizoma,e camicetta, raggiunsi il mio amico che si stava fumando una sigaretta, al quale spiegai della mini smarrita e che non ebbe altro da dire se non: non è che sono tanto dispiaciuto!
Le emozioni della serata erano state così tante e così forti che appena arrivata in macchina mi addormentai, svegliandomi solo quando arrivammo sotto casa mia; ringraziai il mio amico per la serata, il quale espresse un piccolo desiderio prima di lasciarmi andare a casa…già temevo volesse fare sesso, magari un pompino, invece mi chiese a ricordo dell’esperienza vissuta il perizoma che indossavo; l’esibizionismo sprizzava ormai così forte in me che accettai con piacere, e davanti a lui mi sfilai il perizoma, glielo porsi con un sorriso e come se nulla fosse, uscii dalla macchina e andai al portone di casa, nuda dalla vita in giù; mi resi davvero conto di com’ero in ascensore, quando nello specchio vidi riflessa l’immagine della mia fichetta, fortuna che era notte fonda!
Andai a letto dopo una veloce doccia, l’idea era di sfogare il piacere di quella serata con una lenta masturbazione, ma il sonno mi prese appena appoggiata la testa sul cuscino.
Spero che anche questo racconto piaccia come i precedenti, ringrazio tutti per i complimenti ricevuti.
Se volete potete scrivermi a: p.impiegata@hotmail.it

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