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Il marito di mia figlia (Dunia)

By 29 Agosto 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Ero incazzata nera! Mi erano giunte delle voci sul comportamento non proprio edificante di mio genero’ così ero andata da una persona fidata che oltre alla conferma mi aveva fornito nomi, situazioni e anche qualche particolare piccante sulle sue scorribande, scorribande di cui non mancava occasione di vantarsi in giro’che porco! Ma come poteva permettersi di rendere così cornuta la mia bambina’e per di più con delle zoccole strariconosciute, ero furiosa’così lo chiamai e lo invitai a casa mia per due chiacchere, dissi rimanendo vaga, ma già mi pregustavo la romanzina che gli avrei fatto, o le zoccole o mia figlia, gli avrei detto, altrimenti ti sputtano’maiale!
Mio genero non mi era mai stato simpatico, certo era proprio un gran bel manzo, moro, occhi scuri e penetranti, fisico massiccio, belle mani grandi e potenti’insomma uno di quei maschi che una donna non può far a meno di guardare senza immaginarselo sudato sopra di lei’però aveva quel fare sfrontato e strafottente che mi irritava al punto di essere sempre stata fredda e controllata con lui, ad essere sincera qualche pensierino e qualche fantasia su di lui di tanto in tanto l’avevo avuta’specie dopo averlo visto in costume da bagno, ma era pur sempre l’uomo di mia figlia e avevo prontamente ricacciato qualsiasi mira nei suoi confronti.
Il giorno seguente si presentò puntuale all’appuntamento, arrivò vestito con una maglietta aderente e un paio di jeans che gli mettevano in risalto il pacco, era uno schianto, si capiva come mai le troie cadevano ai suoi piedi’ma la cosa, se possibile, mi fece irritare ancora di più’e così tutti i miei bei propositi di rimanere calma per metterlo alle strette andarono a farsi benedire e iniziai a parlare già abbondantemente irritata’
‘vieni avanti stronzo!’ esordii
‘hey! Calma suocera’come ti permetti?!?’ rispose con quel suo fare da bulletto’
‘eh’mi permetto si’perché quello sei’so tutto sai!’ più non riuscivo a controllarmi e più mi irritavo’lui si mise seduto, un braccio appoggiato sul tavolo, le gambe leggermente divaricate, mi guardava con un mezzo sorriso’un atteggiamento che riconobbi subito come una sfida’disse
‘e sentiamo che cos’&egrave che sapresti?’ farabutto, avevo la pressione a duemila’
‘ so di tutte le troie che ti scopi in giro’fra cui anche qualcuna che conosco che la darebbe anche a noleggio”
‘hahahahah’ si fece una sonora risata ‘ma parli proprio tu’guarda che non girano solo su di me le voci’cara suocera’pare che anche te in quanto a darla in giro non sei da meno”
‘e questo che vuol dire?!? Io sono una donna libera, separata da tanti anni, non faccio del male a nessuno io!’
‘si ok’però venire a sapere che la nonna dei tuoi figli va in giro nei privé a fare le orge non &egrave bello” Continuava a guardarmi fisso e per provocarmi ancora di più, si era messo una mano sul pacco’cercai di calmarmi’quella cosa sui privé che a volte realmente frequentavo mi aveva colpito e un pò imbarazzato’mi voltai e dandogli la schiena, dissi
‘ripeto io sono una donna libera, il sesso mi piace’e parecchio’e l’ho sempre vissuto nella massima libertà, senza ipocrisie e inibizioni’te invece”
Senza lasciarmi finire la frase disse
”e perché tutto questo non l’hai trasmesso a tua figlia?’
‘Che vuoi dire?’ mi voltai e trovai un espressione diversa, seria’
‘tua figlia &egrave una donna eccezionale e io la amo’ma in quanto a sesso &egrave davvero scarsa’solo sesso tradizionale e rigorosamente al buio’mai un giochetto, una trasgressione’nemmeno in bocca lo vuole prendere’e se cerco io di leccarle la figa, si irrigidisce e nemmeno si bagna’capisci che così, per uno come me &egrave dura’&egrave dura in tutti i sensi..’ ridacchiò stringendosi il pacco per sottolineare la frase, poi aggiunse ‘e visto che le donne me la sbattono sempre in faccia’io ne approfitto” rimasi colpita più che dalle parole dal tono serioso in cui le aveva dette’in fondo aveva ragione, maledizione, come poteva un uomo così strabordante di ormoni essere soddisfatto da una moglie inibita’rimasi in silenzio a guardarlo senza saper cosa dire’fu a quel punto che lui si alzò dalla sedia e mi venne incontro dicendo’
‘ah cara suocera’magari tua figlia fosse come te’non avrei bisogno di tradirla’.’ Ero ammutolita e spiazzata’si mise proprio di fronte a me tanto dal sentire il suo alito sulla mia faccia’ ‘suocera’suocera’quante ne ho sentite sul tuo conto’sapessi come mi sono eccitato a volte” e così dicendo mi passo il dorso della sua mano dal collo scendendo fino alla tetta’avvertii un brivido salirmi su per la schiena’ma porca miseria ero lì per salvare il matrimonio di mia figlia e ora mi stavo eccitando’in un barlume di lucidità cercai di allontanarlo ‘che cosa ti sei messo in testa’ dissi’ma probabilmente le mie parole non tradivano la realtà’ero attratta da lui e mai come in quel momento’e lui l’aveva capito’il porco’infatti gli bastò avvicinare le sue labbra alle mie e sporgere un po’ di lingua che io mi fiondai per assaggiarla’ma lui, maledetto mille volte maledetto, si allontanò e disse
‘ah eccola la paladina della famiglia’e poi basta che glielo fai annusare ed &egrave subito pronta’hahahahah’
‘bastardo! Vattene via subito!’ lui mi prese per i fianchi e mi spinse contro il muro, io iniziai a colpirlo con i pugni sul petto ‘lasciami’ dicevo, ma i miei pugni rimbalzavano sui suoi pettorali tonici senza scalfirli’lui rideva’mi scherniva’
‘rilassati suocera’tanto lo so cosa vuoi’scommetto che ti sei eccitata”
‘lasciami!’ dicevo ma lui con una mano mi tenne ferma la muro e con l’altra mi tirò su la gonna e mi abbassò le mutandine fino al ginocchio’poi infilò con forza una mano tra le mie cosce che tentavo di tenere chiuse e con un dito iniziò a stimolarla’se non mi ero eccitata fino a quel punto adesso stavo iniziando ad allagarmi’
‘Senti qua com’&egrave bagnata la mia adorata suocera” sfilò la mano e se la portò prima al naso e poi in bocca’assaggiò e disse ‘deliziosa’il sapore delle cose di una volta’hahahahha’
Lo odiavo e lo desideravo da morire allo stesso tempo’i miei ormoni erano impazziti e la mia figa continuava a bagnarsi’mi strappò la camicetta facendo saltare i bottoni e mi alzò il reggiseno per far uscire le tette che andò a toccare e torturare’fece per baciarmi di nuovo e io pensai fosse la volta buona’invece ricevetti uno sputo in faccia che poi cosparse col palmo della mano’ero paralizzata ma godevo da matti’
‘Che troia’ disse, poi si allontanò di qualche passo e iniziò a slacciarsi i pantaloni”lo vuoi vedere eh” giocando con la patta dei pantaloni, non desideravo altro da tanto tempo ma rimasi in silenzio a fissarlo’finché lo tirò fuori’bello, carnoso, pieno di nervature, una bella cappella rosa scuro e già umida di umori, svettava fuori dalla patta fin quasi all’altezza dell’ombelico, due bei testicoli gonfi di nettare’ero ipnotizzata”mettiti giù e cammina fino a qui’ ordinò e io ubbidii’quando fui vicina disse ‘che bello vedere tua suocera a quattro zampe davanti al tuo cazzo” se lo prese in mano ed iniziò a passarmelo sulla faccia ‘lo vuoi ehhh” e iniziò a sbattermelo sulla faccia con leggeri colpetti ‘dimmelo che lo vuoi” ‘si lo voglio’ mugolai, lui me lo avvicinava alla bocca, io facevo per prenderlo e lui lo ritraeva, porco mi faceva impazzire’fino a che d’un colpo me lo infilò tutto in bocca facendomi quasi soffocare’che buon sapore di maschio aveva’iniziai a succhiare con tutta me stessa e con tutta l’esperienza che avevo e lui gemendo di piacere disse ‘volevi farmi mettere la testa a posto e invece te l’ho fatta mettere io’la testa a posto! Dai pompa!’ mi teneva la testa con entrambe le mani e la muoveva su e giù ‘brava’masturbati mentre mi spompini che mi piace’ facevo tutto quello che mi diceva e iniziai a toccarmi freneticamente’poi con forza mi prese e mi fece stendere a pancia in su sul tavolo spostando con un braccio quello che c’era senza nessuna cura che qualcosa potesse rompersi, ma non me fregava niente anzi lo aiutai’una volta sdraiata mi allargò bene le gambe e ci si tuffò con la lingua già fuori’iniziò a lavorarmela che era una meraviglia, uno dei più bravi che avevo avuto, prima il clitoride poi la lingua dentro e viceversa, ero fuori di me, godevo con tutta me stessa, se ne accorse, si alzò e ci infilò dentro due dita e inizio a stantuffare’così bravo che in men che non si dica iniziai a squirtare, un orgasmo pazzesco’soddisfatto, giusto il tempo di calarsi i pantaloni alle caviglie che me lo infilò dentro sezza esitazioni ed io mi ritrovai piena del suo cazzo di marmo, all’inizio lo mosse piano facendomi inarcare la schiena dal piacere, poi prese ad aumentare il ritmo, mi teneva la mani sulle tette e sbatteva forte il bacino, sentivo il rumore bagnato del suo fottere rimbombare nella stanza’non mi ci volle molto per godere una seconda volta violentemente, tanto che lui disse ‘cazzo che maiala sei!’ ed io continuavo a ripetere ‘si’si’si” ‘ti piace eh” ripeteva ‘sapessi quant’era che volevo farti togliere quell’aria spocchiosa’ti facevi sbattere da cani e porci e a me mi trattavi come fossi invisibile’tieni troia!’ e aumentava il ritmo’e io felice di fargli prendere quella rivincita’ad un certo punto avvertii che qualcosa aveva attirato la sua attenzione nella stanza e dopo disse divertito ‘lo so che a te uno solo non ti basta’so come sei abituata” sul subito non capii ero troppo presa da quella meravigliosa scopata e quando usci da me pensai solo che una breve pausa ci avrebbe fatto bene, socchiusi gli occhi ma quando li riaprii vidi che teneva in mano una delle zucchine che avevo comprato la mattina al mercato’che senza darmi il tempo di proferire parola mi infilò in bocca ‘dai succhiala’bagnala bene” il suo proposito mi fu chiaro immediatamente’e infatti subito dopo me la infilò nella figa’con una mano me la spingeva dentro e fuori e con l’altra si segava’ero squassata da mille sensazioni, fisiche e psicologiche, con le mani lo costrinsi ad uscire che stavo schizzando ancora’il tempo di qualche sospiro che lo infilò di nuovo muovendolo ancora più forte, voleva farmi morire il bastardo, poi disse ‘aspetta un po” e detto questo si fece spazio e infilò dentro anche il suo cazzone’ero tutta piena, dilatata, dolorante ma godevo da matti’dopo un po’ mi liberò, estrasse il suo arnese e la zucchina venne spontaneamente espulsa dalla mia figa facendo un tonfo sul pavimento’rimanemmo un attimo in silenzio, esausti ma ancora vogliosi”dai vieni qua” e mi fece mettere alla pecorina, con le gambe a terra e il busto appoggiato sul tavolo ‘fammi un po’ vedere questo culo” lo toccò bene, poi andò al buco’lo stuzzicò con un dito, forse due’non capivo più niente’poi sentii la sua lingua entrare dentro, meravigliosa, delicata ma precisa’ci sputò un paio di volte poi il tempo di liberarsi dai pantaloni che aveva ancora calati alle caviglie che lo guardai mentre andava a prendere un’altra zucchina’questa volta fu lui a sputarci sopra per lubrificarla’poi iniziò a forzare il mio buco’non fu facile, ma alla fine vista anche la mia collaborazione la zucchina entrò dentro e mi sentii aprire completamente, iniziò a muoverla molto lentamente mentre con l’altra mano mi carezzava la figa da sotto, mugolavo”adesso sei pronta’ disse, tolse la zucchina e ci infilò il suo cazzo caldo e potente’molto meglio del freddo vegetale’li non ebbe pietà e fin da subito iniziò a sbattermi violentemente’.tanto che dovetti aggrapparmi con le mani al tavolo’godevo come non mai’aveva ancora in mano la zucchina e me la passava sulla schiena, poi da sotto sulla figa, cercò di infilarla dentro ma in quella posizione non era facile’quindi, senza uscire il cazzo dal mio culo, si andò a sedere su una sedia ed io sopra, impalata sul suo cazzo, il tempo di assestarci in quella nuova posizione che iniziammo di nuovo a sbattere, ero io a muovermi sul suo cazzo’mi dette la zucchina in mano e mi invitò a infilarmela da sola’lo feci, non fu difficile a quel punto, ero allargata da tutte le parti”che bello’ disse ‘la sento muoversi contro il mio cazzo!’ ‘ti piace maiale?’ ‘si sei la mia troia preferita!’ era quello che volevo sentirmi dire e venni nuovamente’sfinita mi lasciai cadere a terra’lui si azò, il cazzo ancora durissimo, con calma prese un bicchiere dallo scolapiatti e me lo mostrò con aria furbetta’capii’con una mano iniziò a masturbarsi e con l’altra teneva il bicchiere sotto la cappella’ ‘devi brindare a quest’incontro suocera” e poco dopo venne facendo attenzione che nemmeno una goccia del suo sperma cadesse fuori dal bicchiere’ne fece una quantità inaudita’poi me lo passo ed io senza esitazioni, guardandolo fisso negli occhi, bevvi avidamente’sentii il liquido caldo scendermi nelle viscere’una volta finito leccai i residui sui bordi e sempre guardandolo fisso negli occhi mi leccai le labbra’lui godeva con gli occhi’io mi alzai e gli andai in faccia ‘se sei un vero maiale adesso baciami stronzo” lui mi guardò per un attimo perplesso poi divertito mi prese e senza fare complimenti mi infilò la lingua in bocca baciandomi con passione’che meraviglioso maiale aveva mia figlia e invece di approfittarne si perdeva tutto questo”sei fantastica’ mi disse e io presi l’occasione al volo ‘d’ora in poi, quando avrai voglia di una troia, vieni da me’così rimane tutto in famiglia” accettò volentieri e così per un po’ di tempo fui la sua amante, poi piano piano iniziai a parlare con mia figlia, facendo finta di non sapere iniziai a dirle dell’importanza del sesso nel matrimonio e di come poteva essere soddisfacente lasciarsi andare insomma alla fine accadde il miracolo…lui mi disse che mia figlia era diventata tutta un fuoco a letto’decidemmo a quel punto di smettere di vederci, ma con affetto, tuttora quando ci vediamo mi ringrazia di aver salvato il suo matrimonio, ma in pubblico continuiamo a fingere di non sopportarci per non creare sospetti’.

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