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Racconti Erotici Etero

Il massaggiatore in regalo

By 25 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Scrivo questo racconto per ringraziare pubblicamente un noto sito di annunci italiano che ha finalmente realizzato le nostre fantasie.

Io sono Lauretta, ho 31 anni, longilinea. Diciamo che ho un corpo niente male e noto come gli uomini mi guardano quando giro per strada vestita in mini, stivali e magari con una maglietta aderente che mette in risalto la mia terza piena. Con mio marito Fulvio di 37 anni formiamo una bella coppia in tutti i sensi, abitiamo in provincia di Modena e siamo sposati da 4 anni dopo altri 4 di fidanzamento.

Sin da quando eravamo fidanzati, Fulvio mi ha fatto partecipe delle sue idee trasgressive sul sesso. Inizialmente devo dire che le sue parole mi lasciavano indifferente, poi, con il passare del tempo, ho sempre di più apprezzato gli argomenti trasgressivi che mi proponeva come fantasia. Una sua fantasia ricorrente che da un anno mi eccita enormemente e che mi propone mentre scopiamo &egrave che gli piacerebbe sapere che io mi faccio vedere nuda e mi faccio toccare da uno sconosciuto.
Tra il dire e il fare c’&egrave di mezzo il mare’.e anche se la cosa mi piacerebbe da morire ( e ammetto anche di essermi masturbata pensandoci ) non se ne &egrave mai fatto nulla sino al mese scorso, il giorno del mio compleanno.

Era un sabato mattina e appena svegli Fulvio mi abbraccia, mi stringe tra le sue braccia e mi dice che ha preparato un regalo per me. Non vedendo alcun regalo gli chiedo spiegazioni e lui candidamente ma visibilmente eccitato (eravamo nudi a letto) mi ha detto:
‘ il regalo &egrave la realizzazione della tua e mia fantasia con lo sconosciuto’..’
Gli ho risposto che era pazzo, che non poteva essere vero, che le fantasie devono restare tali.

‘Non ti preoccupare Lauretta, siamo grandi abbastanza per sapere che siamo una coppia solida, una coppia che si ama e che conosce ognuno i pensieri dell’altro’.
Dopo la sfuriata iniziale mi calmai e lo investii di domande sul come, quando, in che modo avesse organizzato questo incontro. Lui rispose a tutte le mie domande. Mi disse che navigando su internet aveva scoperto questo sito di annunci e leggendo le varie inserzioni lo aveva colpito quella di un singolo di una città vicino alla nostra che si proponeva anche come massaggiatore ‘particolare’ essendo la sua vera professione. Lo ha contattato e si sono scambiati qualche mail nelle quali si sono confidati le reciproche fantasie erotiche. Mentre Fulvio parlava mi accorsi di essere eccitata e se ne accorse anche lui tanto &egrave vero che mettendomi una mano tra le gambe si rese conto che ero già bagnata. ‘Io sarò anche un pazzo’ disse ridendo, ‘ma tu sei eccitatissima e la tua porcaggine sta avendo il sopravvento’!
‘Vai a prepararti che alle 12 lui arriva qui’. Mi sentii morire ma in preda ad una tranche erotica che mi faceva tremare le gambe.
Andai in bagno senza aprire bocca, preparai la vasca e m’immersi nell’acqua calda. Mi depilai con cura tutto il corpo lasciando solo una piccola striscia di peli sul pube.
Tornata in camera vidi che Fulvio era già vestito: ‘Ciao Laura, io ora esco e tornerò a casa verso le 14′. Mi sentii morire e gli dissi che non poteva lasciarmi sola con uno sconosciuto. E se fosse stato un maniaco? E se mi avesse violentata? E se’..Fulvio escluse ogni mio dubbio in maniera perentoria dicendomi: ‘ l’ho già incontrato l’altra mattina, abbiamo parlato un’ora, lui conosce perfettamente la situazione ed &egrave un ragazzo apposto’. Mi zittii, lui si avvicinò e mi baciò salutandomi. ‘Ci vediamo dopo amore’ e uscì.
Era una situazione completamente nuova per me. Mi ritrovai a scegliere con cura il mio abbigliamento. Un perizoma nero di seta, autoreggenti con pizzo, una gonna a mezza coscia bianca e una camicetta azzurra aderente che metteva in risalto il mio seno libero, un decolté con tacco nero.
Mio Dio come ero eccitata!
La mezz’ora che precedeva l’appuntamento la passai camminando freneticamente da una stanza all’altra della casa, in panicata, preoccupata ma anche tremendamente eccitata.

DRIIIINNNNNN

Il cuore mi batteva a mille mentre andavo ad aprire la porta. ‘Secondo piano’ ebbi solo il coraggio di dire. Mentre attendevo l’apertura dell’ascensore avevo il cuore a mille. Eccolo, &egrave lui’.
Lo faccio accomodare in salotto, ci presentiamo e gli offro un caff&egrave.
Dopo una ventina di minuti di chiacchere ero molto più rilassata e riuscivo anche a ridere delle sue battute. Era riuscito a mettermi a mio agio ridendo e scherzando.
Poi, d’un tratto, mi chiese dove volevo che stendesse la sua stuoia per massaggi. Mi alzai e lo accompagnai in camera, ai piedi del letto.
Lui stese la stuoia, mi chiese un asciugamano da stendervi sopra e mi disse semplicemente. ‘adesso puoi spogliarti’. Mi sentivo imbarazzata e anche stupida ad essermi vestita in maniera sexy, con perizoma e autoreggenti, sapendo che mi sarei dovuta spogliare. Lui fu davvero carino, si voltò e tornando in salotto mi disse che quando ero pronta potevo sdraiarmi e quindi chiamarlo.
Tremavo’.e non appena pronta, distesa a pancia sotto, lo chiamai.
Entrò e chinandosi mi porse una mascherina tipo quelle da aereo che indossate non fanno filtrare la luce. La indossai e attesi.
Dopo pochissimo tempo sento le sue mani sopra i miei polpacci. Mi unge le gambe ed il sedere e inizia un massaggio davvero piacevole anche se ‘normale’. I movimenti delle sue mani sul mio corpo mi rilassano davvero quando inizia a massaggiarmi la schiena e le spalle. Poi scende di nuovo a massaggiarmi il sedere e l’interno delle cosce con un tocco molto più sensuale. Delicatamente mi divarica leggermente le gambe e passa le mani nel solco e sopra al mio buchino. Sapevo di essere bagnata e mi vergognavo da morire sapendo che lui poteva accorgersene mentre mi guardava la fighetta da dietro. Al buio, sapendo di essere guardata e toccata ovunque da uno sconosciuto: la mia fantasia si era avverata. Mi sussurra di voltarmi. Inizia sempre dal basso massaggiandomi piedi, caviglie e cosce. Poi mi unge pancia e seni e inizia a stuzzicare i miei capezzoli con le dita. Poi torna a dedicarsi alle cosce, al pube. Spontaneamente divarico le gambe offrendogli la vista della mia figa che sentivo e sapevo fradicia. Per lui &egrave come un segnale e la sua mano corre sul mio bottoncino, le sue dita entrano in me. Immediatamente ho un primo orgasmo che mi scuote tutta e che mi fa urlare di piacere. Cerco il suo corpo con la mia mano, cerco di toccare il suo cazzo che finalmente, avendo gli occhi coperti, trovo. Lo palpo e lo tocco. Lui mi dice ‘tuo marito era sicuro che avresti cercato il mio cazzo’. ‘Mi piacerebbe scoparti ma gli ho promesso che non lo avrei fatto’. Le sue parole hanno l’effetto di eccitarmi ancora di più. Gli sbottono i jeans e lo prendo in mano. Al tocco &egrave come quello di Fulvio, una ventina di centimetri. Le sue mani continuano a massaggiare la mia fighetta e i miei seni. Mi piego su un fianco: lo voglio sentire in bocca. Mi meraviglio di me stessa e penso che &egrave la prima volta da otto anni che ho in mano e in bocca un cazzo diverso da quello di mio marito. Sono presa da un secondo orgasmo che sale prorompente dal mio utero verso il mio cervello e mi toglie il respiro lasciandomi senza fiato.
A questo punto lui abbandona il mio corpo e spruzza sulla mia faccia e sulle mie tette tutto il suo piacere.

Questa &egrave stata la mia ‘prima volta’ ma quando Fulvio &egrave tornato a casa e mentre scopavamo si &egrave fatto raccontare tutto per filo e per segno gli ho detto: ‘Tu vuoi una moglie porca e allora ti dico che mi &egrave piaciuto da morire il tuo regalo. La prossima volta mi farò scopare’. Godendo, ha avuto la sola forza di dirmi. ‘ti amo da morire Lauretta’.
Lauretta

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