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Racconti Erotici Etero

Il miglior amico dell’uomo e della donna 2

By 23 Luglio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Il mese scorso, mentre facevo la solita passeggiata serale con la mia cagnolina, ebbi la fortuna di assistere ad una scena che in seguito portò ad un interessante sviluppo, mi accorsi infatti che in una automobile parcheggiata poco lontano da casa c’erano due che si baciavano appassionatamente.
Non che la cosa mi interessasse particolarmente, non sono un guardone, ma poiché il cane tirava da quella parte non potei fare a meno di avvicinarmi.
Potete immaginare la mia sorpresa quando mi accorsi che i due che si baciavano erano due ragazze!!
Ma la sorpresa più grande fu quella di riconoscere, in una delle due, la figlia, appena maggiorenne, di una vicina di casa di cui ero amico.
Mentre mi avvicinavo le due si staccarono e ricomposero e, mentre passavo, Sabrina, questo &egrave il nome della ragazza, mi salutò con un gran sorriso che ricambiai.
Una quindicina di giorni dopo sentii suonare al campanello.
‘Ciao Sabrina !! Vieni’ vieni entra’ la feci accomodare in casa chiudendo la porta
‘Ciao Gianni’.senti io non sono lesbica’.mi piacciono i ragazzi ma ogni tanto mi piace variare quando mi manca la materia prima’..e poi sono maggiorenne e posso fare quello che mi pare senza che tu vada a dire tutto a mia madre’ mi aveva quasi aggredito dicendo tutto quasi senza prendere fiato.
Sicuramente non mi era passato neppure per l’anticamera del cervello di andare a parlare di quello a cui avevo assistito con sua madre, l’unica cosa che avrei fatto volentieri con sua mamma era quella di scoparla, ma questo &egrave un altro paio di maniche.
Comunque il mio cervello cominciò a lavorare a ritmo vertiginoso.
Se era maggiorenne e poteva fare quello che voleva come mai si era affrettata a giustificarsi con me e puntualizzare che non era il caso che ne parlassi con sua madre?
Sicuramente aveva timore che lo facessi ed era venuta a ‘minacciarmi’
Da buon figlio di puttana feci finta di essere intenzionato a parlare con la madre ma senza dire nulla di preciso.
‘Ma sai Sabri io e tua madre ci conosciamo da tanto”’non vorrei che’..non &egrave una cosa grave’..ma le mamme pensano subito male”.ero indeciso se parlarle o meno’ l’amo era lanciato.
‘Noo’non devi’.cio&egrave non mi interessa ‘.ma sarebbe meglio di no’ rispose allarmata
Allora rincarai la dose.
‘No ti prego’.ti prego’..farò tutto ciò che vuoi ma non dirle nulla’ presa’..si era mangiata l’amo con tutta l’esca.
A questo punto vi devo dire che Sabrina &egrave una splendida 18enne, bionda coi capelli lunghi piccolina, credo 1.50, ma con un fisico perfetto ed armonioso pieno nei punti giusti, il seno piccolo ma sodo, un culetto a mandolino veramente splendido, insomma proprio una bella fighettina e come era entrata in casa mia avevo capito che avrei potuto farmela.
‘Sei sicura’.farai proprio tutto?’
Vidi un lampo di lussuria attraversarle gli occhi ed un sorrisetto illuminarle il viso
‘Si tutto’
La presi tra le braccia attirandola a me ed appoggiai le labbra sulle sue labbra, fece una minima resistenza, giusto per salvare le apparenze, poi dischiuse la bocca e la mia lingua vi si insinuò cercando la sua.
Rispose al bacio con trasporto aggrappandosi a me.
‘Sei pronta a diventare la mia puttanella? A farti scopare ogni volta che avrò voglia?’
‘Siiii”lo voglio’
La presi tra le braccia sollevandola come un fuscello e la portai in camera da letto.
In men che non si dica le tolsi i jeans e la maglietta lasciandola con il solo perizoma.
Era stupenda, dai piccoli seni spuntavano due capezzoli gonfi e duri come ciliegie.
Mi spogliai in fretta, avevo il cazzo ormai durissimo.
‘Mmmmh’..che cazzo!!!!’ commentò
Mi sdraiai su di lei e ricominciai a baciarla per poi scendere lungo il collo, le spalle fino a raggiungere i capezzoli che cominciai a succhiare martellandoli con la lingua.
‘Siii”.ooooh”dai”..mmmmh’
Con le mani cominciai a massaggiare quei piccoli globi di carne soda ed elastica facendoli gonfiare ed indurire ancora di più.
Infine scesi sempre di più lambendole l’ombellico facendola fremere di desiderio, fino a raggiungere la sua fighetta ancora coperta dal leggero tessuto del perizoma cosi bagnato da renderlo trasparente ed ancor più sensuale.
La baciai attraverso il tessuto poi le sfilai l’indumento e i trovai davanti la sua figa appena coperta da una leggera peluria bionda.
Sabrina spalancò le gambe ed io mi tuffai con la lingua a lambirle il clitoride gonfio e l’interno di quella giovane e fresca fighetta.
La leccai a lungo facendola arrivare presto all’orgasmo che la scosse tutta.
‘Siiii’.vengooo’.. siiii’..aaaah’.godo”.godooooo!!’
‘Dammi il cazzo’dai scopami”.mettimelo dentro!!’
Non mi feci pregare e puntai decisamente la cappella all’entrata della sua vagina, l’abbondante lubrificazione fece scivolare dentro il membro con facilità e quando con le palle toccai il suo ano con la cappella toccavo l’entrata del suo utero.
L’operazione fu accompagnata da un lungo ululato di godimento di Sabrina.
‘Uaaaaah”mmmmmmmh’.siiiii”mi riempi tutta”’.aaaaah’
Nonostante le sue ‘ridotte dimensioni’ aveva una figa molto profonda, calda ed accogliente le cui pareti presto si adattarono alle dimensioni del mio cazzo che, pur non essendo eccezionali, erano certo di tutto rispetto.
Iniziai a scoparla lentamente sfilandolo quasi completamente per poi affondarlo di nuovo in quella dolce caverna.
Sabrina, allargando al massimo le gambe facilitava il compito, poi le allacciò attorno alle mie reni dandomi delle spinte coi talloni sulla schiena per dare il ritmo alla scopata.
Mi abbassai per baciarla stringendole le braccia dietro la schiena, poi la sollevai e mi alzai in piedi, volevo scoparla tenendola in braccio impalata sul cazzo come si vede nei film hard.
Sabrina era minuta e leggera e cominciai a farla danzare sul cazzo su e giù ad un ritmo sempre più vertiginoso finché non ce la feci più scaricandole nell’utero una quantità infinita di sborra bollente.
‘Vengo”vongooooo”..ti sborro tutta”.ti riempio’
‘Siiii’.dai’..godo anch’io”aaaaaah’
Crollammo entrambi sul letto esausti ma col cazzo ancora ben piantato dentro di lei e le sue gambe allacciate ai miei fianchi, ripresi lentamente a muovermi dentro di lei ed il cazzo, che si era parzialmente ammosciato, ritornò nuovamente duro.
Mi sdraiai e lei mi venne sopra impalandosi, cominciò a cavalcarmi come un’amazzone sfilandosi per poi ricadere con forza per farsi penetrare meglio.
Ad un tratto la presi per i fianchi disarcionandola e la misi sul letto a pecorina inginocchiandomi davanti al suo viso.
‘Adesso succhiamelo’voglio sentire la tua lingua sulla cappella’
Come un’affamata si gettò sul cazzo riempiendosi la bocca, i capelli sudati incollati al viso e le gote gonfie succhiava in maniera divina, non aveva certo una grande esperienza, ma si sentiva che o faceva con passione.
Intanto mi beavo della vista del suo culetto e della fighetta fradicia riflessi nello specchio.
‘Brava’..si’..così’..succhia bene”dai”..fallo diventare bello duro”dai che poi ti inculo!!’
Si staccò un attimo dal cazzo sussurrando:
‘Fai piano ..ti prego’&egrave la prima volta!!’ poi ricominciò a succhiare insalivando tutta l’asta.
‘E’ ora!! Girati!’
Si girò presentandomi un culetto che era la fine del mondo, le chiappette sode si aprivano lasciando in evidenza il buchino del culo palpitante nell’attesa di essere penetrato mentre poco più sotto la fighetta si apriva rorida di umori.
Incollai la bocca al suo buchino leccandola a lungo facendo penetrare la lingua nel profondo.
Poi utilizzai le dita, lubrificate dai suoi succhi vaginali, e penetrai quello splendido culetto, prima un dito pian piano fino in fondo, poi due, sempre lubrificandoli, volevo che la prima volta fosse indimenticabile per farla godere anche col culo.
Infine fu la volta della cappella, appoggiai il glande al buco e cominciai a spingere, lentamente.
‘Ah’.aaah’.piano’.piano’
‘Allarga bene le chiappe con le mani e spingi come se dovessi farla’..ti aiuterà’
Infatti unendo le nostre forze ben presto la mia grossa cappella vinse la resistenza dello sfintere penetrandole nelle viscere.
Lentamente, rallentando per abituarla alla grossa intrusione, la penetrai completamente fermandomi soltanto quando i coglioni sbatterono contro la figa.
Iniziai quindi il lento va e vieni nel suo bel culo strappandole gemiti misti di dolore e piacere.
‘Aaaah”.mmmmh’.piano’.mi sfondi”mmmmh’.siiii’.dai”.dai’.siiiii’ancora’..dai inculami”dai’dai!!’
Con le chiappe ben aperte ad il viso affondato nelle lenzuola mi pregava di scoparla nel culo sempre più forte.
‘Dai’..porco’.dai sfondami il culo”.dai”..mmmmmh’..siiii”.godo”siiii godo col culo”mmmmmmh’
‘Siiii’..ti sfondo il culo’.dai puttanella’.muovilo bene”vedrai che ti piacerà sempre di più’
Ormai gli affondi erano sempre più violenti e profondi e non resistevo più
‘Dai che ti inondo”.siiii’.sborro”ti riempio il culo’..aaaaah’.godooooooo!!’
Cominciai a sborrare affondando il cazzo fino in fondo al culo di Sabrina che se ne venne un’ennesima volta urlando e sbattendo la testa.
‘Godo”siiiiii”’aaaaaah”dentro’.dentro”sborrami tutta”.vengo, vengo!!’
Mi accasciai sulla sua schiena mentre anche lei si lasciava andare, ci trovammo poi l’uno accanto all’altra ansimanti.
Sabrina fu la prima a muoversi e, venendomi vicino, appoggiò la testa sul mio petto accarezzando con la mano il membro ormai completamente floscio.
‘Gianni’non ho mai goduto così tanto’aveva ragione la mamma a dire che sei bravo a letto’penso proprio che lo rifaremo’.magari assieme a lei!!!!!’ disse lasciandomi di sasso.

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche
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