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Racconti Erotici Etero

Il mio spettacolo

By 10 Gennaio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Una scritta appare sul mio monitor: MASSSCHI DESIDERA ENTRARE IN PRIVATO CON TE…ACCETTA / RIFIUTA.
“Finalmente un privato!”penso, stanca di chattare nella lobby genrale e di farmi vedere in cam sorridente.
Accetto il privato e vengo catapultata in una stanza web con due sole finestre cam, la mia, sempre accesa, e quella del mio ospite.
Compare il suo nome in alto a sinistra, la sua età, la città dalla quale viene e i crediti del suo account.
I crediti sono l’equivalente del denaro che lui può spendere all’interno del sito, e in privato con me: più crediti ha, più tempo può rimanere connesso, e più tempo lui rimane connesso con me più io guadagno.
Le stesse informazioni sul nome, l’età e la città, compaiono in alto a destra, sopra la mia schermata.
Più in basso il timer, che scandisce i minuti cha passano e i crediti che guadagno ogni minuto di connessione.
Accende cam e lo vedo.
E’ seduto su una sedia, la lampada che ha vicino, probabilmente sul tavolo, illumina solo la patta dei suoi pantaloni…vedo la sua mano che abbassa la cerniera, lentamente.
Lo saluto, lui ricambia.
“Sei molto bella, sai Bambolina?”
“Grazie tesoro…vuoi vedermi meglio?”
So che il tempo passa e non voglio fargli perdere crediti senza mostrargli nulla…in fin dei conti lui paga per me, per vedermi e per adorarmi.
“Si…fammi vedere se oltre ad essere bella sei anche porca”
La solita frase…complimenti per l’originalità!
Abbasso la cam e mostro il top nero che indosso. Con le mani dietro la schiena lo slaccio e lo lascio scivolare a terra. I miei sseni nudi sono offerti al suo sguardo…accarezzo i capezzoli.
“Che belle tettine…vediamo il resto”, mi scrive.
Anche io sono seduta sul divano. Indosso un paio di slip neri con ricami dorati. Mi alzo e, muovendo il bacino, aiutandomi cn le mani, li lascio scivolare a terra.
“MMMMMMMMMMMMMMMMMM…… Che bel pelo”, mi scrive prendendo il suo membro eccitato in mano.
Mi risiedo e prendo il vibratore.
“Vuoi fare un gioco?”, gli scrivo.
“Che tipo di gioco?”.
“Facciamo finta che tu sia il mio vibratore, e io ti faccio vedere cosa potrei combinarti…ti va?”.
“Certo che mi va…”.
Ovvio che gli va, penso i sorridendo, &egrave qui per questo!
Comincio a leccare il vibratore, dalla cappella fino alla base…lentamente. La mia luingua scivola sul lattice del giocattolo e lui comincia a segarsi più velocemente.
Capisco che vuole vedere altro, capisco che vuole di più…
Abbasso la cam fino al mio sesso. Seduta, mi sdraio e allargo le gambe, per offrirgli la visione della carne morbida e rosea sotto i peli.
“MA che bel bocconcino…dai fammi vedere come giochi”.
Col vibratore e le gambe aperte e alzate fino alla testa, lo faccio scorrere nel solco tra le labbra…dal clitoride fino al buco del sedere.
Lui mi osserva toccandosi. Gleilo vedo gonfiarsi in mano e, quando la sua eccitazione &egrave folle, mi scrive: “Dai puttana, scopati…fammi vedere come ti scopi”.
Puttana…io non sono una puttana. Mi piace farmi guardare, mi piace farmi ammirare, mi piace vedere gli uomini impazzire per me, ma non sono una puttana. Se ho scelto di mostrarmi in cam &egrave perch&egrave l’idea di andare per starda non mi piace…l’idea di sentire sul mio corpo le mani di un uomo che mi tratta come un oggetto mi fa schifo.
Ma si…che pensino pure ciò che vogliono.
Per loro la cosa più importante deve essere il mio corpo, non la mia anima…quella &egrave una cosa troppo preziosa per essere donata al primo sconosciuto.
Arrabbiata per il modo in cui mi ha definito, spingo dentro la mia vagina il vibratore, che entra con un colpo solo. Un colpo violento, deciso, come se stessi sdraricando un fiore e ne stessero cadendo i petali.
Avvicino la cam, lo lascio guardare più da vicino.
Il giocattolo si muove dentro e fuori me…mi sto scopando, come lui vuole…mi sto chiavando come vorrebbe chiavarmi lui, ma io non penso a lui…non penso a nulla.
Mi interessa solo vederlo schizzare di piacere perch&egrave &egrave questo che vuole…vuole godere con me e per me, vuole che io veda il gettò di sperma colare ovunque. E lo guarderò, lo guarderò come faccio con tutti, complimentandomi per le dimensioni del suo membro e per la quantità uscita.
“Dai troia continua a scoparti…sto venendo.”
“Si tesoro…lasciami venire con te…”
“Si…daiiiii…vieni con me…Tu sei solo una troia da fottere”.
“SIiii…sono una troia…sono la tua troia…”
In quello stesso momento, lo vedo venire e inondarsi le mani di liquido bianco.
Mi sfilo il vibratore e lo lecco, leccando di conseguenza anche i miei umori.
“Sei porca fino in fondo”, mi scrive.
“Ti piace che sia così?”
“Mi fai impazzire, Bambolina…Ciao tesoro…alla prossima”
Lo saluto, gli mando un bacio, dopo aver inquadrato di nuovo il viso.
La cam si spegne, esco dalla stanza del privato e cancello il falso sorriso che mi ha accompagnato durante tutto lo spettacolo.
Bambolina non c’&egrave più…si &egrave spenta insieme al privato.
Ora c’&egrave Alessia e Alessia non &egrave una puttana…Alessia &egrave solo una ragazza che deve chiudere internet e preparare la cena per suo marito che sta per tornare dopo una lunga giornata di lavoro.
Alessia a volte diventa Bambolina e si fa guardare in cam mentre si fa chiamare troia.
Alessia si diverte a studiare i profili delle persone che navigano in internet, rendendosi conto che anche colui che appare il più serio e distindo, può nascondere voglie e fantasie particolari e folli.
Alessia &egrave esibizionista ed egocentrica ma , quando la cam si spegne, per lei c’&egrave solo la famiglia, la scrittura e la pittura.
Alessia si rende conto giorno dopo giorno che, in un mondo pazzo, troppo spesso l’unico modo per sopravvivere &egrave fingere e diventare attrici della propria vita.

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