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Racconti Erotici EteroTrio

Il mondo delle ragazze. Diario segreto

By 2 Agosto 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Luogo

Dalla strada appare solo il numero civico, 336. E un lungo viale conduce a una villetta affacciata alla campagna ai bordi di Colonia. Poche macchine, e nessun via vai. Molto diverso dagli altri club che siamo abituati a conoscere in Germania. Non c’è insegna, non c’è cartello. Solo un campanello su un portone in legno. Suono. Una signora apre dopo un po’.
E’ lei che gestisce il posto, e le ragazze, tutte tra i diciotto e i vent’anni.

Il rituale è semplice e preciso. Io mi devo accomodare sul divano di una cameretta. Le ragazze entreranno una alla volta e si presenteranno. Devo ricordarmi il nome della prescelta e segnalarlo alla signora che mi farà raggiungere dalla ragazza.

Girls

‘Ciao sono L” mi tende la mano una ragazzina bionda. Non alta e dal bel corpo in crescita. Un vestito rosa acceso le fa risaltare la pelle chiara, i capelli biondi e le labbra rosee come un fiore appena sbocciato. Ha un bel sorriso e un bel viso. è scalza, e quando cammina il vestito stretto e corto aderisce al suo corpo facendo risaltare le cosce lunghe e il culetto piccolo ma ben formato. Sfugge via come è apparita.

‘Ciao sono N” mi dice una brunettina dal viso simpatico e dal sorriso intrigante. Piccola e bella, con un corpo ben formato: il seno e le cosce sono messi in risalto dal vestitino corto e scollato di cinz blu. Quando esce le sbircio il culetto da dietro, piccolo e a mandolino.

‘Ciao sono N”’ ‘Ciao sono K”’ etc. ect. E altre tre ragazze, tutte carine, ma non belle come le prime due.

Chiedo di rivedere L’ e N’. Le scelgo tutte e due, di una mi piace il viso dolce e il corpo minuto dalle proporzioni slanciate, dell’altra il sorriso malizioso e il culetto a mandolino.

Decido di iniziare con L’ e scelgo di rimanere con lei per un’ora, e poi un’altra ora con N’.

Adesso è L’ a intrattenermi e spiegarmi quello che devo fare: mi mostra il bagno e mi indica la camera dove devo aspettarla dopo la doccia. Con l’asciugamano in vita, rimango in piedi qualche minuto ad attenderla. Poi entra.

Lei

Si mette davanti alla porta e mi guarda sorridente. E’ bello guardarla, accarezzare lentamente con lo sguardo le sue curve appena accennate di ragazzina non ancora del tutto cresciuta, esplorare il suo viso dolce. La linea del suo nasino, dagli occhioni blu, ti porta alla boccuccia rosa e al sorriso gioioso. E’ proprio bella. La faccio girare e inizio ad accarezzarla sentendo le sue forme attraverso il vestito. Si schiaccia conto il mio corpo. Sento il suo profumo di pelle pulita. La fragranza dei suoi capelli sottili sul mio naso e sulle guance. L’abbraccio e le si gira con il volto per darmi le labbra. La bacio come fosse la mia fidanzatina, e lei apprezza la dolcezza che nasce tra noi.

Preliminari

Alza le braccia, facendomi intuire di sfilarle il vestito da sopra. Ma me la voglio godere ancora vestita. Prima la voglio frugare tutta e sentirla attraverso il vestito leggero. Sento il suo pancino piatto, con la pelle tesa, mi abbasso di più e sento che non ha le mutandine. Le giro le mani da dietro e afferro il suo culetto: è piccolo e sodo, e lei si fa perlustrare allungandomi un pezzetto di lingua nella bocca. Con l’altra mano le accarezzo un fianco e salgo per sentirle un seno di lato. E’ bello gonfio, duro come un muscolo teso, dalla forma a coppa, con l’attaccatura larga. Le infilo la mano nella scollatura e glielo afferro con il palmo della mano piatto.
Adesso le sfilo il vestitino e mi si rivela il suo bel corpo e la sua bella pelle bianca leggermente ambrata, con il segno bianco, quasi impercettibile, del perizoma che ha indossato al sole. I seni, come intuivo dalla palpata, sono larghi e gonfi con bei capezzoli ritti: sono molto eccitanti su quel corpicino minuto da adolescente.
Me la rigiro, me la guardo dalle gambe alla testa e mi fermo sugli occhi e sul viso, sorridente e accogliente. Si avvicina, mi abbraccia stretto e mi dà un bacio in bocca titillando la mia lingua con la sua. Mi sfila l’asciugamano che mi cinge la vita, mi prende il cazzo in mano e comincia a massaggiarlo dolcemente continuando a baciarmi. Inizio anch’io a perlustrarla da sotto. Parto dai glutei piccoli e da dietro raggiungo la sua fessurina. Dilata le gambe per agevolarmi e accosto l’indice e il medio aperti a forbice per sentire le sue labbra esterne.
La massaggio così per un po’ fino a sentire il suo ansimo, poi inizio a insistere di più verso l’interno, finché non sia lei, con un colpetto di reni, ad accogliermi il dito medio, falange per falange, fino in fondo. E’ stretta ma bagnata, e le dita lavorano bene dentro. Sento piacevolmente la sua parte più spugnosa dietro al clitoride e l’accarezzo con le dita di piatto.

Si abbassa in ginocchio e mi prende il cazzo in un sol boccone. Sento la sua lingua liscia e le sue mucose bagnate, ma già dai primi colpi capisco che non è esperta nel BJ. Infatti si aiuta un po’ con la mano, un po’ lo lecca, un po’ lo riprende in bocca: capisco che non è il suo gioco.
La metto a pecorina sul letto e inizio a baciarle la figa da dietro. E’ bella bagnata ora, e facendo passare la lingua di piatto, dal clitoride al perineo, sento il sapore dei suoi umori. Dolci e aciduli assieme. Piacevole. Molto.
Le dilato le chiappette piccole e si dilata anche il buchetto, bello roseo dentro, e inizio a penetrarglielo con la lingua a U. Entro ed esco come se fosse un cazzo e lei inizia ad ansimare. Sento che partecipa senza fingere. E intuisco che sarà così anche nel sesso. Si mostra per quello che è, ti mostra quello che sente. Né più né meno. E questo a me piace.

Missionario

Mi dispongo al suo fianco e mentre continuo a penetrarla con la lingua sento che mi prende il cazzo in bocca: mano e bocca, bocca e mano alternati. Piacevole ma non superlativo. E allora prendo il preservativo. Lei, con gentilezza, sempre sorridendo, me lo infila e mi chiede di stare attento, all’inizio. E’ un po’ grosso e si deve abituare. La faccio disporre a gambe belle aperte con le ginocchia al petto. La sua fichetta piccola e rosa si dispiega in tutta la sua dolcezza tra la pelle diafana dell’inguine, e non resisto dal baciargliela ancora per un po’. In ginocchio le appoggio il glande sul clitoride e glielo spennello da sopra a sotto, poi le batto la canna sul taglietto con colpetti decisi, e lascio che sia lei a schiudersi come un fiorellino al sole.
Ecco, è arrivato il momento. E millimetro per millimetro mi insinuo in lei. E’ bello guardarla negli occhi mentre mi affondo, e intuire dai sui impercettibili movimenti del viso o da come sospende il respiro, che si sente piacevolmente in attesa di sentirlo tutto fino in fondo. E’ allora che con uno sbuffo fa uscire tutta l’aria dai suoi polmoni e si schiude le labbra mostrandomi la lingua, come ad implorarmi un bacio profondo.
Mi adagio sul suo corpo caldo le cingo il capo con un braccio e iniziamo a fare l’amore, abbracciati come due amanti in intimità. Mi bacia e si apre sempre più per accogliermi dentro. La bacio e mi insinuo sempre più profondamente. E’ una vera fidanzatina innamorata, e appena cerchi di staccarti per respirare ti riprende la lingua in bocca per succhiarsela come un biberon. Ma io voglio anche guardala in viso mentre siamo avvinghiati in amore.

E’ così bella, ha un sorriso così dolce e non voglio perdermi questi momenti. Ci sbaciucchiamo e ci guardiamo, limoniamo e ci guardiamo. Le accarezzo il viso, le accarezzo le cosce, le accarezzo i seni e i capezzoli, e la guardo. Sempre la guardo.

Altalena

Senza uscire le metto le gambe al petto e belle dritte e lunghe me le abbraccio sollevandole il bacino. E’ leggera, e così riesco a manovrarmela bene e soppesandomela me la faccio scivolare su e giù sulla mia verga in verticale.
Le piace questa altalena, e sorride compiaciuta finché aumentando la velocità non vedo una smorfia di piacere comparire a deformare il suo viso, poi la sua bocca spalancarsi con la sua lingua a penzoloni protesa verso di me , poi i suo occhi accigliarsi e guardarmi in una sorta di rimprovero al modo maldestro con cui la sto manovrando.
Ed ecco giungerle da dentro un rantolo, soffocato, per non farsi sentire, al di là della porta, dalle colleghe.

Cucchiaio

Adesso mi rigiro su un fianco e le rimango dentro, a fondo, senza muovermi: voglio sentire i suoi spasmi lungo tutta la mia verga, voglio vedere la sua pelle imperlarsi di sudore, voglio sentire i sui ansimi placarsi e il battito del suo cuore diminuire. Si gira: vuole baciarmi. E io sono lì dietro ad accoglierla a bocca dischiusa.
Continuo lentamente a penetrarla. E continua a piacerle anche se ha appena avuto l’orgasmo. Rimaniamo così a coccolarci guardandoci allo specchio. Bellissima lei, e bellissime la sue smorfie di piacere quando mi spingo fino in fondo a toccarle l’utero con la punta.

La sfinge

La rigiro prona e io sopra continuo incessantemente a farglielo sentire sempre più in fondo. Adesso mi incita di accelerare, le piace veloce e me lo dice più volte. I miei colpi sono frenetici ora, e sento salire la frequenza cardiaca. Sudiamo, e le nostre pelli a contatto fanno scivolare i nostri corpi uno sull’altro. Io le tengo le mani inchiodate al letto, lei con le gambe attorcigliate attorno alle mie mi tiene inchiodato al suo corpo.
Ho già bloccato l’orgasmo più volte, ma adesso a questa velocità di penetrazione mi diventa difficile controllarmi. Sento che mi stanno partendo i fiotti da sotto e allora stringo i muscoli e sento che mi si blocca tutto alla radice del pene. E un orgasmo leggero, piacevole ma senza eiaculazione, mi pervade il basso ventre. Diminuisco la velocità, lei si volta e mi bacia.

Doggy

Con il cazzo ancora duro conficcato dentro, le alzo il bacino puntandomi sulle ginocchia e me la porto in doggy style. E’ meraviglioso vedere il suo culetto da adolescente impalato sul mio cazzo, che così oscenamente entra ed esce dalla radice alla punta. Adesso la sto montando, è finita la fase amorosa e inizia la fase del sesso. Mi chiede di sbatterla forte. Lei per resistere ai mie colpi duri si aggrappa al lenzuolo, e reagisce con contro spinte alle mie di spinte. Sento bene la mia canna bella dura trapassarle la vagina da cima a fondo. I rumori osceni dei miei testicoli che le sbatacchiano il clitoride e delle sue chiappe sode che sbattono sulla mia pancia si mescolano agli ansimi dei respiri affrettati.

Amazzone

Dopo un po’ si gira di scatto, mi dà un colpetto con la mano e mi spinge fuori indicandomi di mettermi supino. Ora è lei che vuole scopare. E oscenamente si passa le dita sulla lingua, si inumidisce la topolina e prendendomi il cazzo in un pugno se lo ficca dentro in un secondo abbassando il suo corpo.
Tenendoselo tutto fino in fondo inizia un movimento di rotazione del bacino unito al restringimento della sua vagina che mi blocca dentro il sangue nella canna. Sempre roteando si abbassa e mi mette le tette in faccia, alternando l’una all’altra, schiacciandomele sul viso, infilandomi i capezzoli in bocca.

Ma io voglio anche guardarmele queste tette meravigliose che stanno su ritte e sode senza neppure sballonzare ai contorcimenti del suo corpo. Adesso prendo io il sopravvento e me la monto da sotto tenendomela per il vitino stretto. I miei colpi sono lenti ma forti, e la sento vibrare ad ogni stoccata. Mi dice di accelerare, mi chiede di fare forte e veloce che vuole venire ancora. Con una mano mi prende da sotto un gluteo e conficcandomi dentro le unghie mi dà il ritmo a lei più congegnale. Ma io non resisterò molto così. Le sue tette schiacciate sul mio viso, le mie mani che vagano tra il vitino stretto, i suoi glutei e le labbra della sua fica che sento così martoriate degli sfregamenti sono troppo eccitanti per me.
E’ ormai quasi un’ora che la penetro senza uscirle e sento che ho voglia di un orgasmo potente. E adesso anche lei si muove rispondendo al mio ritmo forsennato. Mi cavalca sbattendomi il suo culo oscenamente sulla mio inguine, sento che il dolore sul pube sta per essere superato dal piacere che sgorga da dentro la mia pancia e allora sì che non riesco a controllare più niente.
Sento solo il mio urlo che rimbomba nella camera, lei che mi soffoca con la mano premuta sulla mia bocca e i fiotti del mio sperma che sgorgano tra spasmi e fremiti. Non sono riuscito a capire se siamo venuti assieme. Lei spergiura di sì. Io ero troppo intento al mio di piacere.

Chiedo di poter rimanere in camera a riprendermi un po’ prima di incontrare N’

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