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Il percorso di Laura

By 29 Dicembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Laura diede uno sguardo all’orologio , erano le 18 e 30 di giovedì , spense il monitor lasciando il pc

acceso , si alzò con calma dalla sedia , indossò la giacca prese la borsetta e si diresse verso la porta 

dell’ufficio , erano già tutti andati via e lei doveva comprare qualcosa prima che i negozi chiudessero ,

entrò nell’ascensore e premette il tasto -1 , la mente correva a quello che stava per fare una cosa banalissima a dire il vero 

ma un brivido le corse comunque lungo la schiena , salì in macchina e si diresse al centro commerciale ,

non c’era folla e poté procurarsi senza difficoltà tutto quello che le era stato detto di prendere , ritornando alla macchina

si sentiva strana , era eccitata tanto che le erano diventati duri i capezzoli e si rese conto che quello che le sembrava un 

gioco forse non lo era affatto .

Arrivata a casa salì a piedi le tre rampe di scale come per ritardare gli avvenimenti , aprì la porta , la chiuse alle sue spalle

appese la giacca all’appendiabiti dietro la porta , posò la borsa su un mobiletto li accanto , tolse le scarpe indossò delle comode pantofole  

ed andò diritta in camera da letto  si tolse il golfino e lo piegò posandolo poi su una poltroncina , tolse la camicetta sbottonandola piano piano , 

lasciò scivolare la gonna sul pavimento e rimase con il reggiseno le mutandine ed i collant tolse i collant e li mise da parte per lavarli 

slacciò il reggiseno  la sua terza di seno rimase li immobile come se fosse ancora sostenuta , tolse anche le mutandine e si mise davanti allo 

specchio , le piaceva quello che vedeva , la sua pelle ambrata , il corpo magro ma con le curve al punto giusto , le sue aureole scure ;

incontrò i suoi occhi azzurri che la guardavano con aria interrogativa distolse lo sguardo e cominciò a cercare nella busta della spesa 

che si era portata dietro , prese un bagno schiuma alla vaniglia e lo aprì per sentirne l’odore e si diresse in bagno a preparare l’acqua calda ,

non si era mai sentita così in vita sua era eccitata tanto da avere dei leggeri tremiti , non pensava che il solo eseguire l’ordine di fare un bagno 

l’avrebbe ridotta così e un pò si preoccupò di quello che sarebbe seguito ;

L’acqua era calda al punto giusto la schiuma alla vaniglia invitante , entrò nell’acqua e cominciò a rilassarsi , le sue mani cominciarono ad 

accarezzare il suo corpo ma si fermò ricordandosi che non doveva toccarsi senza permesso e il non potersi toccare invece di mortificarla la 

fece eccitare ancora di più  , uscì dall’acqua si asciugò per bene e di nuovo torno a prendere il necessario per essere pronta per lui ,

si ricordò le sue parole : ” sarà doloroso ma anche eccitante ” , prese la confezione lesse ” strisce depilatorie delicate ” sospirò 

si sedette con le gambe aperte , prese una striscia la riscaldò tra le mani e la applicò al pube , la strappò via di colpo e un urlo le salì lungo la 

gola mentre gli occhi le si riempivano di lacrime , attese qualche minuto si riprese e guardò l’effetto , i suoi ciuffetti avevano lasciato il posto 

ad una striscia di pelle liscia e morbida , ma ce ne erano ancora molti da togliere , le parole ” liscia completamente ” risuonavano nella sua 

testa adesso che sapeva quanto sarebbe stato doloroso ebbe l’impulso di dire basta ma qualcosa dentro di lei la costrinse a finire il lavoro 

singhiozzando applico strisce e tirò applico strisce e tirò finché rimase liscia e pulita , prese allora un flaconcino di olio lenitivo alla mandorla 

e cominciò a spalmarlo delicatamente , anche questo le era stato ordinato , si rese conto che era eccitata e spalmarsi l’olio la eccitava ancora 

di più , non ci poteva credere era esattamente come lui le aveva detto , resistette alla tentazione di masturbarsi nonostante le dita le 

spalmassero l’olio anche dentro le labbra dove proprio non era necessario , e a malincuore andò in camera da letto dove 

indossò una vestaglietta trasparente poi si guardò allo specchio , era bellissima , ma rimpiangeva i caldi pigiamoni che era abituata a portare,

anche questo era un ordine da rispettare .

Andò un cucina e si preparò uno spuntino veloce , poi tornò alla camera da letto , si tolse la vestaglietta ed indossò una camicia da notte 

altrettanto trasparente e leggera , spostò la sveglia dalle 7 e 30 alle 6 in punto , aveva un appuntamento l’indomani , si mise sotto il piumino 

e  cominciò a vagare con la fantasia finché il sonno non la vinse .

Il suono della sveglia le arrivò come un fastidio le ci volle qualche attimo per rendersi conto che era la sveglia e che doveva alzarsi e 

prepararsi , si alzò alla fine un po’ barcollando ancora insonnolita per l’ora insolita , si spogliò raccogliendo la camicia da notte

e si diede una rinfrescata in bagno , guardò l’ora , le 6.15 , si avviò verso la porta di casa e si mise ad aspettare dietro la porta senza aprire;

alle 6.30 in punto il campanello suonò , lei aprì completamente nuda con la testa che le diceva che era una folle e il corpo che tremava 

dall’eccitazione , davanti alla porta c’era lui l’uomo che le aveva dato quegli ordini e che l’aveva come stregata e per fortuna era da solo.

Lui entrò in casa piano senza fretta , non si chiuse la porta alle spalle si avvicinò a lei la attirò a se e la baciò a lungo , se qualcuno 

dei vicini avesse deciso di passare per le scale si sarebbe goduto un bello spettacolo e lei a questo pensiero si eccitò ancora di più,

lui si staccò da lei e chiuse la porta , le prese la mano e la portò in camera da letto , la baciò a lungo poi scese a baciarle il seno 

e cominciò a succhiarle i capezzoli che erano diventati duri come chiodi , la fece stendere sul letto , le aprì leggermente le cosce 

e portò la bocca al suo sesso , con la lingua lo aprì poi cominciò a leccarlo voracemente stuzzicandole il clitoride con la punta 

e sempre con la lingua penetrandola , lei mugolava di piacere , stava per abbandonarsi all’orgasmo quando lui si fermò 

dicendole ” non è ancora il momento ” , prese un oggetto dal sacchetto che aveva portato , due palline di plastica morbida 

legate assieme da una cordicella di cotone , avvicinò le palline al sesso di lei e le spinse dentro agevolmente prima 

una e poi l’altra provocandole due gemiti , poi prese un altro oggetto, un plug anale,  sempre di plastica morbida

e glielo diede da leccare appoggiandolo alla bocca di lei  che tiro fuori la lingua e cominciò a leccare in preda ai sensi ,

quando lo giudicò ben bagnato le chiuse le gambe le sollevò dalle caviglie e appoggiò il plug alla rosetta posteriore 

premendo con decisione ma lentamente finché il buchino vergine cedette e lasciò entrare completamente il plug ,

strappandole una serie di gemiti di dolore e piacere . Si sentiva piena ed eccitata , si sentiva cagna , voleva essere scopata

sbattuta posseduta li subito … ma non era questo il suo destino .

Lui le diede un bacio delicato sulle labbra e la fece alzare , poi prese dal sacchetto una corda di cotone morbida 

gliela passò intorno alla vita e fece un nodo al centro della schiena proprio sopra il solco delle sue natiche sode

passò la corda accoppiata in quel solco facendo in modo che premesse sulla base del plug e dentro il sesso di lei 

facendo dei nodi in modo che le andassero a sfiorare il clitoride poi legò la corda sulla pancia in modo che fosse ben

salda e non si sciogliesse da sola , fece un passo indietro e la guardò , aveva i capezzoli che sembravano voler esplodere

rossa in viso e con il respiro affannato. Le disse di andare a prendere la spesa del giorno prima e lei si mosse 

per prendere il sacchetto ma si fermò subito mugolando , riprovò e di nuovo non riuscì a trattenersi la corda le stimolava il clitoride

e le palline dentro la fica assieme al plug nel culo le davano sensazioni che non aveva mai provato , in quelle condizioni prese il sacchetto e

lo porse a lui che vi estrasse un paio di calze di seta e un reggicalze e delle scarpe lucide con tacco da circa 12 cm a stiletto;

Gli diede le calze e il reggicalze da indossare , le fece mettere le scarpe e si fermò un momento ad ammirarla ,

poi aprì armadi e cassetti per cercare abiti adatti a lei , prese una gonnellina color cenere a pieghe , una camicetta bianca leggera ma non 

trasparente ed un golfino bianco a rombi colorati con un bel collo profondo a v , le diede la gonna da indossare , poi la camicetta 

le sbottonò però i primi due bottoni in modo da lasciare una bella  vista del suo bel seno , il golfino sopra lasciava intatta quella scollatura,

lei era stupenda , la prese per mano e la portò allo specchio .

Si guardò era stupenda ,  la camicetta generosamente aperta la faceva sentire troia e la eccitava e tutto il resto poi , era sicura che se la 

avessero solo sfiorata sarebbe esplosa in un orgasmo , aveva i capelli in disordine e fece per raccoglierli , lui le fermo la mano e glieli fece 

spazzolare e lasciare morbidi sulle spalle  , poi le disse ora sei pronta puoi uscire , la prese per mano e la accompagnò alla porta 

lei prese la giacca e la borsetta  , uscirono chiusero la porta e scesero le scale a piedi con lei che sospirava ad ogni passo 

ad ogni gradino , poi lei fece per andare verso la macchina ma si sentì trattenere per il braccio si voltò e vide che lui le porgeva un biglietto

dell’autobus , incominciò a tremare ma lo prese e si lasciò portare alla fermata , l’autobus che l’avrebbe portata al lavoro arrivò giusto pochi 

istanti dopo , lei salì facendo di tutto per trattenere i gemiti con scarso successo , le porte si chiusero e lo sguardo si fissò su di lui rimasto a 

terra che si faceva sempre più lontano mentre le vibrazioni dell’autobus facevano il loro dovere si morse le labbra mentre un orgasmo violento 

la colse non urlò per pudore  ma strinse così forte che in bocca sentì il sapore del sangue .

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