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Racconti Erotici Etero

IL QUADRO EROTICO

By 5 Luglio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

La mostra aveva per titolo: Sesso,declinazioni e oltre. Era la domenica dopo Pasqua e io e mia moglie Claudia eravamo in casa senza idee per superare la lunga noiosa giornata.
Fu Claudia a proporre di andarci,ma io fui contento di accettare.
Guidai nel traffico lento della capitale e il navigatore mi condusse al piazzale,poco fuori dal centro,dove era presente la mostra. Entrammo pagando un esoso biglietto. Le sale erano semivuote eccetto una coppia di ragazzini con zaino e cuffie in testa e due donne.
Dopo qualche momento di sorpresa per alcune foto o certi filmati dvd,ci accorgemmo presto che si trattava di una mostra alquanto dozzinale,senza particolari aspetti interessanti.
Claudia si era innamorata di una foto di Janet Jackson distesa nuda su una pelle di orso bianco,ma a parte ciò,si annoiava quanto me.
Le declinazioni del titolo erano certe pratiche sadomaso o saffiche,l’oltre forse i trans delle fotografie o di alcuni filmati,c’erano alcuni quadri interessanti che ritraevano scene di sesso,ma dopo un’ora mi sedetti ad una panca e mi dimenticai della mostra. Quelle immagini di sesso invece di eccitarmi verso qualcosa di ‘diverso’ mi avevano fatto pensare a mia moglie. Claudia &egrave una bella donna di quarantadue anni,belle gambe lunghe,un seno piccolo,occhi verdi e viso dai tratti decisi ma belli. Quella mattina avevamo fatto del sesso appena svegli. Niente di che,missionaria,per capirci,scontata e ne era venuto fuori qualcosa di mediocre,poco ispirato. In realtà era qualche tempo che finiva sempre in quel modo. Claudia mi piace ancora molto,dopo 9 anni di matrimonio,ma negli ultimi tempi avevo passato più tempo sui siti porno che a leccare la pesserina di lei. Pensavo che quella mostra mi avrebbe ispirato immagini simili ed invece ero finito a riflettere su come Claudia sarebbe stata in una posizione diversa,legata,appesa,chessò,immobile e impaurita, upupe la immaginavo in ginocchio a leccare il cazzo di un trans o inculata da una mi stress in lattex e strap-on.
Claudia mi risvegliò di colpo dal torpore:
‘Sei rapito da quel quadro?’
‘Eh..? cosa dici?
‘Quel quadro davanti a te,quello delle braccia e delle mani?’
Solo allora guardai distrattamente. Vidi un quadro,dei colori chiari ma non capii cosa rappresentasse.
‘No,no mi ero solo distratto.Mi sto annoiando a morte Trovo noiosa questa mostra,tu?’
‘Sì,anch’io,non c’&egrave molto,ma quel quadro mi pare forte..’
‘Non capisco cosa’- mi alzai dalla panca e mi avvicinai al dipinto ‘chi sono? Cio&egrave si tratta di due? Giusto?’
Il quadro mostrava un pavimento rosso chiaro. Mattonelle piccole. Un cuscino sul lato dx,non completamente visibile, un boccetta di plastica,il tappo aperto sul pavimento. Sulla parte sx del dipinto si intuiva la presenza di due figure,al centro la scena era dominata da due braccia di spessore diverso,una donna un uomo penso,e le mani premute sulle mattonelle. Sebbene il quadro non mostrasse direttamente una scena hard la si intuiva perfettamente: una sodomizzazione di una donna da parte di un uomo.’
‘Hai ragione,&egrave bello..’
La cosa più sexy del dipinto e che attirava l’attenzione erano gli aloni che le mani sudate avevano lasciato precedentemente. Sul pavimento lucido esse risplendevano e il pittore aveva colto(disegnato cio&egrave) l’attimo in cui i due avevano cambiato posizione e si erano leggermente spostati lasciando,sulle mattonelle,l’ombra del loro passaggio.
L’immagine mi eccitava. Notai che anche Claudia fissava il quadro con attenzione,muovendo appena il labbro inferiore come faceva sempre quando era intrigata da qualcosa.
‘Sai cosa mi &egrave venuto in mente?’
‘Cosa?’
‘Ti ricordi quando a Oslo,dieci anni fa,lo facemmo in quel bagno del bar vicino all’albergo?’
‘Dai’Roberto’sono passati’
‘Era piovuto ed eravamo mezzi, entrammo in quel bagno bello,lussuoso e ci venne voglia di farlo’?’
‘Sì..ok..ma
‘Fu fenomenale. Ricordo benissimo le nostre mani intrecciate contro la parete del bagno e l’eccitazione che potessero sorprenderci lì e’e dai..ti era piaciuto’
‘..sì,ma ora? Ma sei scemo?’
”no..affatto,questo quadro mi ha ispirato,mi &egrave venuta una voglia’
‘Robi..
‘Claudia. Claudia amore mio’
‘Non fare lo stupido’
‘Eh dai..pin pin pin’..lo so che anche tu’
‘Smettila.’
‘No.’
Sbuffò.
‘Smettila.’
‘No.’
Sorrisi.
‘Smettila.’
‘No.’
Mi guardò.
‘Andiamo.’
‘Dove?’ chiesi.
‘Nel cesso di questa mostra..’fece lei.

Il bagno era piccolo ma pulito,entrammo in una delle porte e la spogliai. La baciai e la baciai ancora il collo,le orecchie,le spalle. Lei mi baciò con voglia. Le feci scivolare il cardigan da una parte e le tolsi la maglietta. Le baciai ancora il collo e le tastai il seno. Premetti. Lei tolse la mano,ma poi ce la rimise. Le morsi le labbra e toccai con più vigore. Mi prese la mano e la portò alla figa. Infilai un dito. Bagnata. Baciai e anche lei. Feci andare il dito nel soldo e lo infilai dentro. Godeva. Baci. Morsi. Baci. Seno,figa,seno e ancora baci sui capezzoli e figa. Figa,seno. La paura che qualcuno potesse entrare ci eccitava e ci faceva tremare allo stesso tempo,ci stringevamo i corpi addosso e ci baciavamo. Le tolsi i jeans e anche lei i pantaloni. Il cazzo era duro. La feci voltare e glielo misi dentro,nella figa con forza. Lei sbatte la faccia contro la parete del cesso ma non disse niente. Si godette la sfuriata del mio cazzo dentro di lei, i colpi assestati,lo sbattere del mio ventre contro il suo culo.
Godette.
Godemmo.
Le sue mani scivolarono lungo le piastrelle del bagno,il sudore le accompagnò.
Venni dentro di lei e la cosa la fece impazzire.
”ohhhh’sìììiiiiiiiiiiiiiii” le dovetti tappare la bocca con la mano e ciò mi provocò ancora più piacere,in particolare quando prese a mordermela.
Non era entrato nessuno.
Per fortuna.
Rivestendoci ci sorridevamo a vicenda come due ragazzini stupidi.

Uscimmo dal cesso e continuammo ad ammirare la mostra annoiati.

Per commenti,critiche,consigli: dorfett@alice.it

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