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Il ragazzo del porta a porta.

By 27 Aprile 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Quella mattina io e papà non lavoravamo, ci eravamo presi una mattinata libera per noi due e stare un pò da soli.
Eravamo a pomiciare sul divano, quando all’improvviso sentimmo suonare al campanello.
A suonare era un ragazzo di quelli che fanno i venditori porta a porta che voleva proporci di cambiare contratto della luce, gli aprì la porta indossando una maglia che mi arrivava fin quasi alle ginocchia e lasciava intravedere il mio fisico.
Lui mi guardava con sguardo ammaliante, si vedeva che era interessato a me, che mi avrebbe posseduto volentieri e, io gli dissi che avrei fatto il contratto se lui avesse scopato con me e il mio uomo.
Gli presentai mio padre dicendogli che lui era il mio uomo, e che era l’unica persona capace di farmi venire mentre mi scopava.
Parlando gli dissi che volevo provare quelle cose che lui mi faceva provare con un altro ragazzo, mentre lui ci guardava.
Sia mio padre che il nostro nuovo amico accettarono.
Il ragazzo si chiamava David, era un mio coetaneo, e faceva quel lavoro perch&egrave voleva aiutare la mamma vedova.
Si spogliò e vedendolo nudo mi accorsi di aver scelto un bel ragazzo e che era anche molto dotato.
Il suo corpo era depilato e il suo cazzo, anche se depilao era grande.
Andammo in camera da letto e, mentre noi due ci sdraiammo sul letto, papà si mise seduto sulla poltroncina vicino a letto, completamente nudo.
Io sdraiandomi avevo aperto le gambe e lui, si era sdraiato sopra di me, come se volesse sottomettermi.
Incominciammo a baciarci, la sua lingua calda si muoveva nella mia bocca e mi faceva bagnare in una maniera incredibile.
Poi dopo una diecina di minuti che ci slinguazzavamo incominciò a mordicchiarmi i capezzoli e arrivò con la sua lingua sulla mia fighetta bagnata.
MI infilò la sua lingua calda nel mio sesso e, la cosa mi piaceva, mi piace ricevere del sesso orale.
A un certo punto portò la sua faccia vicino la mia e mi pentrò la figa che si bagnava sempre di più, mentre lo imploravo di spingere. All’improvviso si accorse che stava per venire e volle il mio ano.
Appoggiai il busto a un cuscino per mettermi a pecorina e incularmi, quando all’improvviso lo sentì gemere, mio padre lo aveva inculato e voleva che lui mi inculasse di brutto.
A un certo punto di questo nostro gioco David si volle mettere sotto di me per scoparmi la figa e , mio padre invece mi voleva scopare in culo.
Andammo avanti così per circa una ventina di minuti fin quando non venimmo tutti e tre insieme.

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