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Racconti Erotici Etero

Il rimedio migliore

By 29 Settembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

“ Settembre andiamo e’ tempo di emigrare”…no… no….. “e’ tempo di migrare” si.. e’ cosi…. “e’ tempo di migrare”,cazzo e’ un ora e mezza che mi ci sto sbattendo su ma ancora non riesco a ricordare bene il primo verso, faccio molta fatica a memorizzare non ci sono abituato, e poi con tutto quel casino che ho combinato ieri notte a casa di marco tra birre e fumo ho la testa che mi scoppia e il cervello che mi cola dal naso, ma devo farcela lo stesso a costo di rimanere qui incollato alla sedia tutta la notte, devo assolutamente recuperare italiano senno
quest’anno debito formativo e addio vacanze. Non mi ci vedo proprio rimanere qui in città quest’estate con un grembiulino bianco addosso o peggio ancora con la divisa da cameriere
a servire ai tavoli di qualche locale. Nonostante mi sia quasi denudato, rimanendo solo con la maglietta e i boxer e aver spalancato le finestre della sala fa ancora molto caldo, un caldo intenso ed insolito all’inizio di giugno,che non ti aiuta sicuramente a rimanere concentrato sul tuo lavoro. Cerco di non distrarmi, torno con gli occhi sul libro, leggo qualche altro verso ma niente da fare….
non ci riesco, sono distratto mi sta tornando in mente quella topa di Silvia ieri sera a casa di Marco, si e’ lasciata andare la ragazza esagerando con la birra ma soprattutto col fumo suo tallone di achille, gli abbiamo chiesto di fare un bello strip e lei,fuori di testa com’era, si era messa al centro della stanza si era tolta la maglietta rimanendo col reggiseno,
stava per togliersi anche quello e sicuramente tutto il resto quando le e’ squillato il cellulare e quello stronzo del padre le ha ordinato di rientrare a casa rovinandoci lo spettacolo.
Cazzo che sfiga sarebbe stato grandioso vedere le sue morbide
rotondità nascoste, di questi tempi poi in cui non si batte chiodo, forse l’avrei portata in bagno e mi sarei fatto fare un pompino e magari chissà se ci scappava me la sarei anche fatta.
A proposito di fottere la poesia che sto leggendo è di Gabriele d’Annunzio uno che se ricordo bene era famosissimo per le coraggiose prodezze militari, ma anche per le sue doti di tombeur de femme, il grande in materia era un asso, molto affascinate insomma uno che non perdeva mai un colpo.
Ma torniamo a noi, dunque….si…. “I PASTORI” di Gabriele d’Annunzio, ricomincio a leggere dal primo verso, ora più lentamente cercando di assimilare meglio il contenuto ma….. non ce la faccio non connetto proprio, mi si e’ staccata la spina il mio cervello si e’ letteralmente fuso, chiudo nervosamente il libro per un attimo, poi di scatto mi alzo dalla sedia,
mi dirigo in cucina apro il frigo prendo la bottiglia di acqua e mi ci attacco, l’acqua gelata che scorre giù nel mio stomaco mi da refrigerio e forse mi aiuta a svegliarmi un po e a tirarmi su, decido di ritornare subito al lavoro quindi avvio verso la sala e passando per il corridoio mi guardo allo specchio, ho un aspetto orribile: gli occhi strapazzati e le occhiaie ben marcate , devo averla combinata grossa ieri sera, sinceramente non ricordo nemmeno quando sono rientrato a casa saranno state le 3 o le 4…. Ma oltre alla mia immagine poco confacente,
nello specchio si riflette quella della finestra dell’appartamento di fianco al mio,e vedo che la bella Tiziana ( per i suoi intimi Lulù) stava armeggiando col suo cellulare camminando indaffarata su e giù dalla stanza. Per un attimo mi fermo a guardarla, anzi per ottenere una migliore visuale mi giro, e avendola, adesso, proprio di fronte a me e stando attento a non farmi sgamare, la spio minuziosamente in ogni suo movimento, mi accorgo che e’ nervosa ma allo stesso tempo sorpresa e indignata. Tiziana è una la mia nuova vicina di casa ha 23 anni cinque meno dei miei, e’ arrivata da poco e ,secondo la sua versione, si sarebbe trasferita per motivi di studio; e’ rimasto poi sempre un mistero cosa studiasse Tiziana visto che si sveglia sempre in tarda mattinata e a detta di molti pare che l’università non sappia nemmeno dove si trovi…. Anzi ho notato spesso, essendo la ragazza una persona molto interessante dal punto di vista estetico 1,75 capelli neri occhi verdi e molto ben messa a livello di curve, che nel palazzo in cui abita da quando e’ arrivata lei ci sia sempre un via vai di gente, di uomini soprattutto, uomini di classe molto distinti all’apparenza che parcheggiano la loro lussuosa auto, salgono su da lei rimangono una mezz’ora tre quarti poi, con aria soddisfatta da gran signori,vanno via. A dir la verità conosco Lulù solo di fama, perche’ di persona l’avro’ incontrata 3 o 4 volte al massimo, al supermercato o alla fermata dell’autobus, e proprio in autobus che, una volta, ci siamo anche scambiati due chiacchiere, niente di che i soliti convenevoli naturalmente . Nel discorso poi era venuto fuori avesse dei problemi col pc portatile e che non essendo pratica in materia di computer si trovava in difficoltà. Molto spudoratamente io, avendo una certa padronanza del calcolatore ma soprattutto perché volevo a tutti costi farmi avanti, offrii il mio aiuto a domicilio e lei per niente a disagio contenta della mia proposta accetto’ la mia proposta senza problemi. Non sono mai riuscito pero, a trovare il tempo necessario per recarmi a casa sua e risolvere il suo problemino.
Adesso la sua camminata sembra essere piu’ nervosa e anche sul suo viso e’ ben visibile un aspetto piu cupo e preoccupato, chissa’ con chi starà parlando e ma soprattutto di cosa per avere quel aspetto. Ad un tratto la conversazione finisce, tiziana chiude il flip del telefono e si reca in un’altra stanza della casa, cosi finito lo spettacolo per me e’ ora di tornare alla mia postazione a spremere le meningi. Arrivato accanto al tavolo, non trovo nemmeno il coraggio di sedermi, anzi la sola idea mi da alla testa, mi reco nella mia stanza, mi corico sul letto e con le mani incrociate dietro la nuca guardando il soffitto, comincio a riflettere. E’ vero che il tempo passa in fretta e dovei rimettermi subito a studiare, ma e’ vero anche che nel mio stato, stressato come sono con un solo neurone funzionante, mettermi al lavoro sarebbe comunque tempo perso, mi ci vorrebbe qualcosa di distensivo, uno svago insomma. Pensare ad uno svago adesso, che non sia la solita televisione o la play station, non e’ poi cosi tanto facile bisogna avere fantasia, rimango in quello stato per almeno 5 minuti poi, la mia mente partorisce una pensata stupenda ed insolita: perche’ non andare a trovare la bella lulù sola e preoccupata ? l’avrei consolata, e se ci fosse servito le avrei anche risolto il suo problema tecnico. In realtà di tutto avevo voglia tranne di mettermi davanti ad un pc, le mie intenzioni erano ben altre, piu’ piacevoli e soprattutto piu’ distensive. Torno un attimo alla finestra per dare un’occhiata, poi subito in bagno a farmi una doccia e a darmi una sistematina; pulito e profumato esco di casa e mi dirigo deciso nel suo palazzo. Scendo le scale in fretta a due a due, ci impiego poco tempo ad arrivare e nel giro di pochi minuti sono davanti al citofono del suo condominio, suono un paio di volte e dopo qualche secondo, avendomi riconosciuto mi invita a salire nel suo appartamento. Salgo le scale, stavolta piu lentamente ho il cuore in gola, sono quasi arrivato al terzo piano quando sento la porta aprirsi arrivato all’ultimo scalino mi fermo un attimo per prendere fiato, vedo la porta del suo appartamento socchiusa mi avvicino, busso, chiedo permesso e da lontano la voce calda di lulù che mi invita ad entrare. Chiudo la porta, finalmente sono nella sua tana, c’e’ un profumo inebriante forse e’ incenso, il tutto crea un’atmosfera insolita. Avverto una sensazione strana un misto tra incredulità, per essere entrato nel suo appartamento,ed eccitazione quest’ultima in particolare quando dopo aver attraversato il corridoio ed esser entrato in cucina e la vedo, con stupore, in una tenuta arrapantissima:vestaglia nera trasparente e sotto un completino nero. Cazzo la carnagione scura, i capelli neri lunghi che cadono sulle spalle quel completino sexy addosso mi mandano in estasi, sgrano gli occhi davanti a quel mostro di bellezza e sensualita. Rimaniamo cosi a guardarci l’un l’altro per qualche secondo poi, decido di rompere il ghiaccio salutandola, lei timidamente replica “ scusa la tenuta ma non ti aspettavo, anzi credevo che fosse un altro al citofono”.Era un modo il per dirmi garbatamente che avrei dovuto togliermi dalle scatole,una bella figura di merda insomma, stavo accingendomi ad andare via e a scusarmi per l’intrusione quando lei molto dolcemente mi dice “ no dai rimani se vuoi, tanto credo che quello che stavo aspettando non verrà più” e poi.. “ sediamoci sul divano….. vuoi qualcosa da bere?”.
Ci sediamo sul divano, l’uno di fianco all’altro cominciamo un lungo discorso di cui in tutta sincerita’ non mi frega niente, la sola cosa che mi attira e’ il suo splendido corpo ad appena 30 cm di distanza dal mio . Non posso fare a meno di far cadere gli occhi sulla scollatura del reggiseno, poi ancora piu’ giu’ sull’ombelico e sul ventre piatto e snello, che dire poi delle gambe lunghe e slanciate, il mio inquilino del piano di sotto comincia a farsi sentire indurendosi come non mai e a complicare la situazione ci si mettono i jeans stretti che non concedono tregua all’erezione procurandomi un fastidioso dolore. A questo punto lulù si accorge che sono estraneo al discorso e che sta praticamente facendo un monologo, quindi si arresta, si alza e mi dice “ forse e’ meglio che vado a mettermi qualcosa di piu’ appropriato addosso”.Non gradisco molto questa cosa avrei voluto continuare ad ammirarla, ma ormai si era gia incamminata verso la camera da letto, non so se e’stata la forte eccitazione che mi aveva imbambolato la testa o il richiamo ferormonico della ragazza, ma di scatto mi alzo dalla poltrona e la seguo . A dir la verità non sapevo con esattezza dove si trovasse la sua camera ma il suo profumo suadente mi condusse, passo dopo passo, dritto alla porta della stanza. Non busso, apro la porta e basta e, lentamente senza che lei se ne accorge da dietro l’abbraccio forte la tengo stretta a me. Lei con sorpresa dapprima sobbalza, poi porta le sue mani sulle mie ,strette intorno alla sua vita, cercando di farmi mollare la presa….con voce tremolante, ma nient’affatto seccata, mi dice “ forse non e’ il caso…..scusami”, ma sono parole innocue ormai sono al massimo e voglio portare avanti e finire quello che avevo appena iniziato, ormai il meccanismo e’ scattato, quel meccanismo che non si ferma con la razionalità e con le parole ma che si placa solo col desiderio e la passione. Comincio a baciarla sul collo, piccoli baci le mie labbra che accarezzano la sua morbida pelle vellutata, dalla vita le mie mani salgono fino ai seni stringendoli forte,e palpandoli da dentro il reggiseno. La voglio tutta per me, dopo qualche altro bacio sul collo la giro, lei ferma senza nessuna resistenza si fa togliere la vestaglia prima, e il reggiseno poi ed, avendo adesso un campo piu libero con la lingua, partendo dall’ombelico, salgo su fino al seno, li stringo forte, lecco avidamente i capezzoli, li succhio. Con la lingua salgo ancora sul collo, sul mento e poi in bocca la bacio con passione le infilo la lingua in bocca e la esploro, mentre con le mani sto scivolando dentro le sue mutandine….. arrivo alla fessura sento con soddisfazione che e calda e un po umida, con coraggio e iniziativa continuo a sfregare le dita piu intensamente fino a farle penetrare dentro la sua calda ed accogliente fica. Da dentro le muovo e le giro procurandole piacere, a questo punto ansante lulu toglie i freni inibitori partecipando attivamente all’amplesso, inizia a spogliarmi ti tira via tutti i vestiti in fretta, rimango solo con i boxer. Comincia ad armeggiare con il mio cazzo ormai, arrivato alle stelle, accarezzandolo e sfregando intensamente la mano fino a sfilarmi i boxer e a prenderlo in mano con vigore. Muove la mano su e’ giu con grande maestria ed esperienza, poi si ferma alla base del pene e stringendo forte fa si che la cappella si gonfi diventando tumida e paonazza, dopodiché con un colpo deciso lo prende in bocca infilandoselo tutto fino alla gola. Succhia forte ed ingoia, e’ molto brava si vede che e’ allenata, si vede che non e’ una dilettante, in pochi minuti mi fa raggiungere il culmine del piacere, anche se non avrei voluto venire cosi subito, scarico tutto il mio prezioso liquido dentro la sua bocca e lei senza nessuna esitazione ingoia decisa fino all’ultima goccia. Con la lingua si ripulisce bene gli schizzi sulle labbra, come fa chi ha gradito una succulenta pietanza, poi mi cinge un fazzoletto e si appresta a raccogliere la vestaglia per ricomporsi. Si ok e’ stato il pompino piu bello della mia vita, il pompino del secolo dovrebbero dargli la laurea per come tratta il cazzo con la bocca ma vuoi che lasci cosi una creatura del genere senza almeno scoparla? Mentre si abbassa per raccogliere le vesti, l’afferro di nuovo, questa volta pero sembra non gradire molto ma non importa, con un braccio la tengo stretta e con l’altra mano, senza alcuna delicatezza, le sfilo le mutandine facendola rimanere completamente nuda. Il mio attrezzo risponde pronto al nuovo ordine, quindi la butto sul letto la tiro verso di me le spalanco le gambe, per sistemarla meglio le faccio poggiare le piante dei piedi sulle mie spalle, poi avvicino la lingua al suo succulento gioiello e inizio a leccarlo dapprima lentamente pennellando bene tutto il pube in ogni millimetro, poi aumentato il ritmo e l’intensità delle leccate fino a penetrarla con la lingua. Mentre la lecco, con l’indice della mano sinistra gioco col suo clitoride ormai diventato turgidissimo, stuzzicandolo e titillandolo a dovere; sento la ragazza non resistere piu ormai il suo respiro affannoso si trasforma in un gemito e quando da dentro la sua figa comincio a muovere la lingua esplorandola e lubrificandola alla grande, toglie i piedi dalle mie spalle, apre il cassetto del comodino mi da un preservativo me lo fa infilare poi mi afferra le braccia e mi tira su di se. Il mio cazzo trova subito la giusta via del piacere, con un colpo glielo infilo tutto dentro, dalla sua bocca viene fuori un gemito, come se avesse ricevuto una pugnalata alla schiena. Rimango cosi dentro di lei per qualche secondo poi inizio a muovermi subito velocemente a ritmo sostenuto, lulu si aggrappa a me stringendomi con le braccia e incrociando le gambe all’altezza del mio culo. Inarco ancora un po la schiena per rendere la penetrazione piu potente e profonda e aumento il su e giu, siamo entrambi sudati ed ansanti sento lo schiocco del mio pube che sbatte violentemente contro il suo ad ogni affondo…..continuo cosi ancora per poco…..VENIAMO ALL’UNISONO. Un bella scopata insomma, dopo la stupenda ed appagante performance torno a casa carico di energie intellettive pronto per lo studio. Un consiglio per chi soffre di stress da lavoro o da studio: Il migliore rimedio contro lo stress…? La FIGA.
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