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Racconti Erotici Etero

Il risveglio. Patrizia.

By 23 Giugno 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ sempre così quando dormiamo insieme.
Lei si alza e si prepara mentre io resto a rigirarmi insonnolito nel letto.
La vedo muoversi nella camera.
La guardo mentre si veste e si trucca.
Ho sonno ma ho voglia di lei.
Lei cerca di fare piano. Pensa che io stia dormendo.
Allungo una mano lungo il mio corpo nudo sotto le coperte.
Inizio ad accarezzarmi il cazzo.
Diventa subito duro tanta &egrave la voglia di quella donna.
Si sfila l’accapatoio e si infila uno string bianco.
Potrei alzarmi ora e farglielo sentire.
Ma non &egrave questo che voglio.
Voglio guardarla. Desiderarla.
Voglio vedere come si prepara per andare al lavoro.
Il reggiseno bianco come lo string.
E poi si trucca. Con calma e cura.
Colori naturali. Matita nera.
I suoi occhi cosi sono ancora più belli.
E poi il suo rossetto preferito.
Rosso. Da porca.
Stringo la mano sul mio cazzo ormai durissimo.
E immagino quelle labbra rosse che fanno su e giu sui mio cazzo duro.
Un vestito color carne. Un tubino con la gonna sopra al ginocchio.
Si infila le scarpe.
Decollete nere. Non so riconscere se il tacco &egrave 10 o 12 cm.
Ma quelle scarpe mi fanno impazzire.
Mi alzo proprio nel momento in cui prende la borsa e la giacca.
Mi alzo e mi avvicino a lei da dietro.
Nudo e con il cazzo dritto e duro.
La spingo contro il muro e glielo faccio sentire.
Mentre le mani percorrono tutto il suo corpo.
‘No ti prego sono in ritardo’devo andare ‘no”
Le alzo la gonna e le infilo una mano nelle mutandine.
La schiaccio col mio corpo contro il muro mentre inizio a sgrillettarla.
Senza nemmeno parlare.
La masturbo e le bacio il collo.
So che sta pensando al lavoro e al vestito che si rovina.
Ma sento anche che la sua fica sta colando.
Infilo due dita e inizio a scoparla cosi’.
Apre le gambe e cessa ogni resistenza proprio nel momento in cui le dico
‘non mi dirai che preferisci il lavoro e il vestito al mio cazzo duro?’
La sua fica fradicia &egrave la migliore risposta.
‘Non vale ‘non puoi farmi così”
‘Non posso cosa? ‘Non posso farti capire quanto sei puttana?…Stai già godendo e non ti ho ancora dato il cazzo”
‘Si ‘vengo ‘mi fai impazzire così”
Cerca la mia bocca per un bacio.
Ma non ho voglia di dolcezze.
Ho voglia di trattarla da troia.
Di farle vedere che non sa resistere al mio cazzo e alla mia voglia.
Che non sa resistere alla voglia di godere.
La giro verso di me.
Le mani con forza sulle sue spalle le fanno capire cosa voglio.
‘Inginocchiati puttana’ Fammi vedere cosa sai fare al cazzo del tuo uomo”
Non se lo fa ripetere due volte.
Mi sega con una mano mentre mi spompina.
‘Brava succhiami il cazzo. Sei una pompinara. Chissa se il tuo capo si immagina come ti piace succhiare il cazzo. Brava così ‘ ‘
Mi gusto le sue labbra e la sua lingua solo per poco.
Le passo una mano dietro la nuca e inizio a scoparle la bocca.
‘Così ti piace vero? Ti piace quando ti scopo la bocca come una troia’ Brava così’ sgrillettati mentre ti scopo la gola ‘così ”
E’ in ginocchio. Il vestito alzato. La mano che si muove frenetica nelle mutandine.
Sta godendo di nuovo.
La conosco e so quanto le piace quando la scopo così. Con forza.
Nudo e duro mentre lei &egrave vestita elegantemente e pronta per il suo lavoro.
‘Lo vedi che sei una puttana ‘una puttana vogliosa di cazzo ‘ una troia che non sa dire di no al mio cazzo’.’
La faccio alzare e girare.
A pecorina. In piedi. Le mani contro al muro.
Le scosto lo string di lato e inizio a sbatterla con forza.
‘Eccotelo ‘prendilo tutto ‘senti come ti apre’come ti riempie”
Alza una gamba e la appoggia piegata su un mobile.
‘Guardati che troia che sei ‘guarda come lo vuoi tutto dentro ‘non ti basta mai puttana”
‘Si scopami ‘sbattimi col tuo cazzo’dammelo tutto ”
Mi sborra sul cazzo e capisco che &egrave proprio partita.
Come piace a me. Ora &egrave solo la mia troia e il lavoro e tutto il resto non contano più nulla.
Le sfilo il cazzo per prendere un po’ di respiro.
Lei allunga le mani all’indietro e si apre le natiche.
‘Fammi il culo ti prego ”
‘Chiedimelo troia ”
‘Inculami ti prego ‘ dammelo ”
Glielo faccio sentire. Infilo un dito nella fica e poi nel culo.
‘Sei talmente bagnata che ti scivolerà anche nel culo’Ma dovrai pregarmi di fartelo’di aprirtelo ”
‘Si dai ti prego ‘&egrave tuo ‘prenditelo ‘inculami ‘ incula la tua troia ”
Glielo sbatto dentro in un colpo solo.
Nel suo culetto stretto e quasi vergine.
Nel culetto che non voleva darmi e che ora mi implora di aprire.
‘Cosa vuoi troia ‘dimmelo cosa vuoi ‘.’
‘Inculami ‘inculami ‘inculami ‘ ‘
Ansima e geme di piacere mentre ripete ad ogni colpo di cazzo quella parola. Mentre mi incita a farle il culo con forza.
‘incula la tua troia ‘inculami ‘inculami ‘.’
Le sborro nel culo urlando dopo pochi minuti.
E crolliamo esausti.
‘Dio quanto sei puttana Patrizia ”
Le impedisco di farsi la doccia.
‘Oggi al lavoro ci vai così. Con l’odore di cazzo e di sesso sul tuo corpo.’
Si cambia solo il vestito e si rifa il trucco.
‘Le mutandine sono fradicie ”
‘Voglio che le tieni’
‘Mi fai uscire come una puttana”
‘Si come la mia puttana”

richardoit@gmail.com

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