Il sesso dei ricordi

Non pensavo che fosse passato tanto tempo’

Lo incontrai per caso, mentre camminavo per le strade della città.

Era inizio settembre, il periodo della malinconia.

Lui stava guardando la vetrina di una libreria..

Il nostro sguardo s’incrociò per caso’

‘Come stai? Quanto tempo”

Io gli sorrisi.

‘Un caff&egrave?”

‘Certo”

Mi disse che aveva cambiato casa’abitava proprio lì vicino, da appena dieci giorni.

‘Vuoi vedere dove abito? Siamo vicini”

C’incamminammo senza fretta’erano trascorsi quasi otto anni e lui era stato il primo uomo con cui avevo fatto l’amore ma’

Mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo’un salto nel passato, che sembrava incredibilmente presente.

Ero emozionata..incredula e mi sembrava che anche lui lo fosse.

La casa era piccola ma calda ed accogliente.

La luce del tramonto entrava dalla finestra socchiusa.

Entrambi avevamo dimenticato il caff&egrave’

Ci ritrovammo improvvisamente distesi sul tavolo’un tavolino basso, stile giapponese.

I vestiti cadevano a terra mentre noi stavamo rivivendo un’emozione unica’come fosse la prima volta, di nuovo, per entrambi.

Era passato del tempo ed i nostri corpi avevano amato altre persone’eravamo tutti e due più esperti, meno impacciati e sicuramente più sicuri di cosa volevamo.

Le inibizioni del nostro primo incontro non esistevano più, ma la voglia e la sorpresa della prima volta si.

Dal tavolo rotolammo a terra, sul tappeto di seta scura, morbido e fresco allo stesso tempo’

Lui mi riempiva di morsi e carezze’ed io ricambiavo, toccandolo come sapevo che amavo essere toccato: alcune cose non si dimenticano!

Quella notte rimasi a casa sua’fu una notte dedicata solo al tempo che avevamo perduto ed al piacere che in quegli anni non c’eravamo regalati!