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Racconti Erotici Etero

Il tifoso ed il giocatore di basket

By 28 Aprile 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Il mio fidanzato &egrave un patito del basket! Quando era ancora studente ha tentato di praticare questo sport, ma poi si &egrave ritirato. Lui avanza che la principale motivazione del suo ritiro &egrave da imputarsi ai suoi impegni di studio. Fregnacce! Constatando poi di persona come sono strutturati fisicamente i giocatori di basket ho compreso le vere motivazioni! Il mio ragazzo ha un bel viso, ma &egrave magro basso, esile. In uno scontro per il possesso di palla verrebbe balzato, schiacciato!
Attualmente &egrave diventato tifosissimo della nostra squadra locale di basket che milita in eccellenza.
Dire che &egrave un tifoso &egrave poco. E’ un fanatico. E’ un vero ultrà che non si perde una partita in casa e fuori.
Inizialmente io non lo seguivo, mi annoiano le partite poi una ho cominciato a seguirlo dietro sua insistenza. Il suo idolo era il campione della squadra locale Andrea De Manzi. Conservava di lui fotografie, ritagli di giornali ed altre cazzate del genere. Andrea De Manzi era sempre nella sua bocca.
Un giorno, dopo una partita, la squadra con i tifosi più fedeli si radunano nella sede della società sportiva per un festa.
Fui trascinata anche io in quella festa, mio malgrado.
Nel locale c’era anche lui, Andrea De Manzi. Il mio ragazzo finalmente lo conobbe e volle presentarmelo subito. Si erse davanti a me un ragazzo bello, possente alto quasi due metri. Era moro, occhi scuri, con accento meridionale e con aria sicura e strafottente. Mi diede la mano e non appena i nostri sguardi si incrociarono mi sentì colpita da una fortissima onda di calore, emozione, eccitamento. Il mio fidanzato accanto a lui si annullava. Sembrava cosi minuscolo, così fragile, così insignificante.
La società sportiva, per l’occasione, aveva organizzato una specie di cerimonia con la quale i giocatori premiavano i tifosi più fedeli. Il mio fidanzato era uno di quelli. Il giocatori Andrea De Manzi mi chiese di collaborare e di fare quindi da valletta e di seguirlo per i preparativi. Io ero contentissima di seguirlo e nello stesso tempo anche il mio ragazzo era pazzo di gioia per il mio coinvolgimento diretto nella cerimonia.
Seguii Andrea De Manzi. L’organizzatore dell’evento ci spiegò in cinque minuti le cazzate che dovevamo fare poi tornammo entrambi nella sala principale. Trovammo tutti i tifosi, compreso il mio fidanzato, che si erano dipinti il viso con i colori locali e intonavano cori da tifosi. Io e Andrea De Manzi ci guardammo costernati. Con decisione mi invito a seguirlo dicendomi ‘Allontaniamoci un po’ da questo branco di coglioni’. Entrammo nello spogliatoio in quel momento deserto. Mi disse che faceva proprio caldo e che aveva una gran voglia di fare una doccia. Con disinvoltura si spogliò nudo davanti a me. Era meravigliosamente così strafottente di tutto il mondo. Era bellissimo, alto, muscoloso e prestante. Il pene non era ancora in erezione ma così mi diede modo di gustarlo come una statua greca. L’eccitazione incomincio a sopravvenirmi e non solo a me. Vidi che a poco a poco il suo pene si stava gonfiando ergendosi poi verso l’alto sopra due gonfi testicoli.
Ero interdetta non sapevo che dire fino a quando lui invitò pure a me a fare una doccia.
Accettai tutta eccita. Incominciai a spogliarmi, ma con timidezza. Notando le mie remore, Andrea, mi aiutò a spogliarmi, levandomi la maglietta, reggiseno e mutande. Andammo poi entrami sotto la doccia. Mi disse di insaponarlo e lo feci. Eri bellissimo toccare tutti quei possenti muscoli, tanto diversi da quelli del mio fidanzato quasi inesistenti, tutta pelle ed ossa con un cazzo pallido, piccolo, puzzolente ed inutile. Poi incominciò a toccarmi lui. Ogni carezza era un brivido di eccitazione che entrava dentro l’utero.
Poi mi afferro il sedere e mi penetrò procedendo con energia ma lentamente. Ebbi un orgasmo e quando lui stette per godere si sganciò da me in quanto eravamo senza preservativo. Quasi per istinto allora mi chinai ed afferrai il suo membro in bocca e raccolsi i bocca tutto il suo sperma. Mi aveva sempre fatto un po’ schifo lo sperma del mio fidanzato, ma lo sperma di Andrea lo accolsi con voglia. Era sprigionata dalla potenza di un vero uomo.
Uscimmo dalla doccia e ci asciugammo. Poi Andrea vide che si era fatto un po’ tardi e mi disse ‘Ora dobbiamo andare a fare quella cazzata per premiare quei quattro coglioni’.
Poi aggiunse ‘sei la quarta o quinta ragazza di un tifoso che mi scopo. Lo vogliono loro. In fondo siamo noi che giochiamo. Loro sono nati per guardare’
Entrammo in sala e lo spiker della festa chiamo me e Andrea sul palco per la premiazione. Bisognava consegnare la targa al capo ultrà che era poi il mio ragazzo. Il mio fidanzato venne quindi a ritirare il premio con il viso ancora dipinto con i colori locali e con una maglietta con sopra scritto ‘Tutto per Andrea De Manzi’. Il campione lo guardo e mi rivolse poi uno sguardo di scherno. Andrea nel consegnargli la targa, improvvisò con malizia lo scherzo di tenere in alto la targa con le mani creando un altezza considerevole considerando la sua statura. Il mio ragazzo quindi goffamente e in modo molto ridicolo cercò di afferrare il premio con dei saltelli, ma inutilmente in quanto era troppo basso rispetto al campione. Andrea poi stoppo lo scherzo e gli diede la targa. Io come valletta baciai il premiato. Visto che era il mio ragazzo lo baciai in bocca. Ma la mia bocca era ancora impastata dello sperma di Andrea. Il mio fidanzato si accorse subito dello strano sapore e mi chiese cosa avevo mangiato. Gli risposi ‘E’ lo sperma del nostro campione Andrea De Manzi, coglione! ‘.
Poi fu scattata la foto ufficiale che fu pubblicata sui giornali locali e &egrave sempre esposta nella sede sociale che ritrae il mio ragazzo con la faccia dipinta con i colori sociali, con indosso la maglietta con la scritta ‘tutto per Andrea De Manzi’ con accanto io avvinghiata ad Andrea che con la mano destra malignamente espone le corna dietro la testa del super-tifoso.

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