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Racconti Erotici Etero

Il Viatico Di Internet

By 19 Giugno 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Sempre alla ricerca di nuova eccitazione, curiosavo tra le abitudini sessuali delle ragazze di una chat, fino a che non incontro Chiara che &egrave l’unica che si dimostra interessata, quasi le piacesse dirmi come le piace fare sesso. L’eccitazione sale, voglio saperne di più: scopro che le piace guardare filmati hard,gliene mostro alcuni..la convinzione che lei si stia procurando piacere dall’altro capo dello schermo cresce di pari passo con la mia eccitazione. Lei nega dicendo di preferire il piacere insieme ad un uomo. Diventa il mio primo pensiero..voglio fare sesso con quella ragazza..

Comincio a chiederle di dov’&egrave e scopro che &egrave di Padova..lontanissima da me,ma lo sconvolgimento che mi causa mi farebbe abbattere qualsiasi distanza..
Inizio ad alludere usando il condizionale se le piacerebbe fare sesso con me, sentendomi rispondere con imbarazzo che avrebbe dovuto conoscermi,ma che siamo troppo lontani.Non mi do per vinto allora le mostro mie foto,le chiedo di scambiare il numero invano, ma so che non vuole altro,ma lei &egrave reticente,eccitata ma impaurita,ma l’unica cosa che so di lei &egrave che lavora in ospedale ed un’altra chiacchierata con lei sullo schermo se ne va..

Uno dei giorni seguenti la trovo in chat, probabilmente non lavora e non ha nulla da fare..curiosando scopro che &egrave cosi alch&egrave pungente le dico “sarebbe un momento ottimo per fare l’amore” vedendo rispondere “magari”..la reazione in mezzo alle mie gambe &egrave fulminea..non pensavo che delle parole cosi semplici potessero scatenarmi tutto questo ardore per giunta da una ragazza che non ho mai visto..voglio immaginarla allora le chiedo i particolari piu piccanti scoprendo che ha una quarta di seno..dal peso e dall’altezza deduco che &egrave magra,non vorrei crederci..starei conoscendo una persona che dal vivo mi farebbe venire solamente guardandola..scopro solo piu avanti che non le dispiaccio dalle foto..

Giorno dopo giorno Chiara &egrave sempre più aperta dal punto di vista sessuale nei miei confronti,mi confida di essersi eccitata più e più volte nelle mie conversazioni proprio come me..quel giorno l’orgasmo provato pensando a lei fu di gran lunga più intenso degli altri giorni..

Mi faccio sempre più insistente..voglio andare a Padova..lei dice che &egrave impossibile!So che ha paura,ma so anche che lo vuole con tutta se stessa!
é un’utopia..trovarla nell’ospedale e nel reparto che mi ha detto sarebbe una fortuna..e se stesse mentendo?L’eccitazione che mi provoca vedendola ogni volta su internet mi acceca e decido di organizzarmi:ho un’amico di Padova conosciuto qui, il cui padre &egrave della mia città. Mi ha sempre detto di venirlo a trovare,quale migliore occasione!

Chiara non l’ho sentita piu per molto tempo..e il mese dopo mi ritrovo a Padova, parlo di questa storia con il mio amico, che ben contento mi da libertà di azione. La mattina seguente sono all’ospedale, entro nel reparto di Chiara – a distanza di un mese il pensiero &egrave fisso su di lei-,chiedo di lei,il fato vuole che ce ne sia una sola in quel reparto, ma avrebbe lavorato quel pomeriggio.. Alle 14 sono nella sala d’attesa di quel reparto e scorgo una ragazza di bella presenza,mora(come lo era Chiara),con il camice che si avviva in quel reparto..i brividi mi attraversano la schiena e scattando in piedi con voce tremante le chiedo se si chiami Chiara..lei &egrave calma,non immagina nemmeno chi si stia trovando davanti..quasi ansimando le dico il mio nomee il perch&egrave io conoscessi il suo nome..i suoi occhi sgranati mi davano la prova che fosse lei,l’avevo trovata..il mio stato d’animo divento il suo apparendo forse un po più terrorizzata..le mancarono le parole e cercò di congedarsi dicendo che aveva molto da lavorare..trattenendola per un braccio le chiedo a che ora avrebbe staccato..sfuggendomi disse un orario tra i denti..stavo perdendo le speranze ma i pensieri che si erano formate da quelle lunghe conversazioni in chat si erano ingigantiti ora che avevo chiara la sua immagine nella mia mente era l’unica cosa che volevo in quel momento,aspettai tutto il pomeriggio nella sala d’attesa sperando che all’uscita il suo stato d’animo fosse stato leggermente diverso..arrivai all’ora fatidica stanco ma pieno del suo pensiero non accorgendomi che lei stava già andando via..scattai rincorrendola e prendendola per un braccio,mi fisso..nei suoi occhi la paura sembrava svanita,ma ansimava quasi..aveva pensato sicuramente a me tutto il pomeriggio,sperando o meglio avendo la certezza che mi avrebbe ritrovato li all’uscita

le presi la mano e senza proferire altro che “andiamo alla tua macchina”, ci avviammo nel parcheggio ormai vuoto..arrivati alla sua macchina, la girai di fronte a me appoggiandola sulla fiancata..la borsa gli cadde dalle mani e fu un attimo che cercai la sua lingua con la bocca..inizio ad ansimare più pesantemente,ma non opponeva resistenza,era come allibita e nello stesso tempo le stava montando l’eccitazione..iniziai a palparle quella sua quarta, quando capii che i pantaloni non reggevano piu,allora le presi una mano e gliela poggiai sulla mia eccitazione facendole capire dal vivo cosa mi provocava piu di quanto non le avessi già detto in chat..il suo suo ovale era pieno della nostra saliva..i suoi capelli neri e liscissimi iniziavano ad andare fuori posto quando decisi di voler vedere ed assaporare il suo seno..sfilatale la maglia intravidi questo reggiseno che conteneva una visione stupenda..mi sarebbe bastata cosi..senza vederne i capezzoli..iniziai a leccare li dove i 2 seni si separano e sentivo che le sue mani mi accarezzavano la nuca..iniziai a sentire la sua partecipazione..si era sciolta com’era successo in chat..il mio sogno si stava avverando..mi slacciai i pantaloni lei mi guardava con trepidazione quasi le presi le mani e le portai sul mio pisello..lei tremava..io ero quasi senza fiato quando inizio a sfiorarlo..con un po di insicurezza inizio ad afferrarlo e piano a masturbarmi..ero in paradiso..mentre le afferravo la testa le sussurravo nell’orecchio “più forte” e senza pensarci su due volte inizio a masturbarmi piu veloce che gli venne istintivo inginocchiarsi x aiutarsi con la bocca..volevo che si ricordasse di ogni mio centimetro..
le afferrai i capelli e iniziai a spingerla verso di me quasi a strozzarla..lei non opponeva resistenza..la saliva le scendeva dalla bocca, era come in trans..iniziai letteralmente a scoparle la bocca,vedere il mio pisello scomparire nella sua testa era un qualcosa di indescrivibilmente erotico..non resisto piu..la prendo dalla vita e la giro..la piego sul cofano della macchina e le tiro giu i pantaloni con una foga mai avuta e certo subito la sua mona(come direbbe lei) con la lingua..il sapore &egrave eccezionale,non mi stancherei mai di assaporarla..lei &egrave completamente mia e sento che lo vuole dentro,allora senza pensarci su 2 volte,struscio la cappella sulle sue “labbra” x dargli un assaggio e lei quasi vibrò al solo sapere che a momenti l’avrei riempita di piacere..e con uno strattone sono tutto dentro di lei tra il mio ansimare e il suo gridolino di piacere,sono in paradiso..esco lentamente da lei..e con un nuovo strattone piu violento l’ho penetrata di nuovo..ad ogni strattone il suo urlo mi fa godere e forse tutti quegli urti le provocavano dolore non paragonabile pero al nostro godimento..la foga cresceva man mano..e il mio pisello era dentro e fuori di lei con una velocità sempre maggiore..accompagnata da qualche schiaffo sulla sua natica..iniziammo a sudare..io la afferrai per i capelli e sfondandola sempre di piu cercai la sua bocca da cui uscivano gemiti di goduria oltre la lingua..le allargavo le natiche per vedere il pisello scomparire dentro di lei e fissando il buco del suo culetto feci scendere un po di saliva su di esso..fu facile ficcarle il mio pollice nel suo culetto mentre continuavo a sbatterla con vemenza..
mi piegai su di lei sempre continuando a scoparla avvicinandomi all’orecchio e sussurrandole “voglio venire dentro di te” capacitandomi di non aver usato il preservativo ma volendola riempire di sperma più di ogni altra cosa.. ed ebbi come risposta uno strisciato si..allora piegato com’ero su di lei le afferrai le tette ansimandole nell’orecchio..c’era un silenzio che precedeva la tempesta..la mia tempesta..si poteva sentire solo lo schiocco delle sue natiche ad ogni mia penetrazione..fin quando..quasi annunciato da un suo gemito..sentii diversi schizzi inondarla.. rimanendo fermo e immobile dentro di lei solo il mio pisello si contraeva in uno spasmo ad ogni getto..fu l’orgasmo più intenso mai provato..la abbracciai ancora con il mio membro fradicio dentro di lei e lei mise le mani sulle mie braccia ansimante e serena..
lo tirai fuori..lentamente..lei altrettanto si girò come per riposarsi un attimo..e poco dopo si tirò su le mutandine non curandosi dello sperma che le usciva dalla sua fichetta..
io rimasi a fissarla e lei sempre appoggiata sul cofano cercò un mio abbraccio..
le sorrisi..e mi disse “non te ne andare” ma io “devo ripartire”..ci scambiammo i numeri e la lasciai cosi..
tornato nella mia città il pensiero di Chiara era sempre vivo e sempre più intenso..ma avevo paura a cercarla..fin quando, molti giorni dopo il nostro incontro mi arriva un suo mess..lo apro quasi in apnea..”devi venire subito a Padova..sono in ospedale..ma non per lavoro..” diceva..

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