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Racconti Erotici Etero

In bagno con Francesca

By 1 Aprile 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Mai avrei immaginato quello che poi &egrave realmente successo. Era un brutto periodo con mia moglie sospettava ‘ e del resto era vero ‘ che facessi sesso virtuale su internet con delle cam girl più o meno professioniste.
Il sistema &egrave facile, ci sono dei siti dove trovi contatti msn di ragazze disposte con una decina di euro a spogliarsi e giocare in cam con te.
Purtroppo a volte capita di dimenticarsi la poste-pay in giro per casa, ed ecco che mia moglie controllando il saldo sul sito delle poste, aveva scoperto delle ricariche fatte ad altre poste pay.
Naturalmente, la miglior difesa &egrave stata quella di negare tutto, ma da allora sia la mia poste pay che i miei movimenti su internet sono costantemente sotto controllo.
Ecco che allora penso bene di crearmi un nuovo account su facebook dove poter fare i miei porci comodi.
Ho evitato categoricamente di aggiungere amici reali e per di più persone del mio paese, ma un giorno, avviene una cosa a dir poco strana, una ragazza del mio paese per di più che conosco di vista, aggiunge il mio account segreto alla sua lista di amici.
Mi insospettisco subito e penso che sia mia moglie che mi ha inviato questa spia, essendo la ragazza amica intima dell’istruttrice di aerobica di mia moglie.
Come la trovo connessa su facebook la contatto e le dico:
– Ciao ti va di vedermi nudo in cam?
– No, o meglio si se mi paghi.
Era sicuramente mia moglie che l’aveva ‘sguinzagliata’ per cogliermi in fallo ed allora le dico:
– Va bene. Dammi un numero di poste pay.
Lei dopo un po’ di titubanza ‘ e la cosa mi fece insospettire ancora di più, perché piuttosto che desistere, sembrava quasi si volesse far pregare ‘ cedette dicendo:
– Ok va bene, però niente web cam, ti mando delle foto.
– Va benissimo.
Mi mandò delle foto dove non era possibile vederla in volto. Devo dire che erano delle foto molto sexy e davvero eccitanti, ma potevano essere di chiunque. Allora tornai ad insistere:
– Dai dammi il numero di poste pay che ti mando un regalo.
– Ok, il numero &egrave questo
– A chi &egrave intestato?
– A Francesca Borghini
Cavolo, il nome e cognome corrispondevano.
Per maggiore sicurezza decido di inviare una ricarica sul numero di carta che mi aveva dato per controllare se andava a buon fine, inviai, controllai e tutto era ok!
Cavolo era davvero lei. Troncai subito dicendo che era rientrata mia sorella a casa e bloccai il suo account su msn.
Il giorno dopo la trovai connessa, non riuscii a non salutarla. Mi inviò nuovamente delle foto sexy, ma questa volta avevo la gioia di vederla chiaramente in viso. Accettai l’invito a ricevere le foto, erano una letizia per i miei occhi e per qualcosa dentro le mutande!
Da quel giorno e per due giorni parlammo assiduamente, di tutto. Mai avrei immaginato che quella che consideravo una ragazzetta montata e smorfiosa, potesse essere invece una persona così interessante, così intrigante, così attraente da non poter più fare a meno di chattare con lei.
Alla fine però dovevo togliermi la maschera, non potevo continuare a nascondermi dietro una finta identità ed un bel giorno decisi di raccontarle tutto.
Si incazzò e non poco, ma il giorno dopo notai che non mi aveva eliminato dalla sua lista di amici di facebook.
Pian pianino ricominciammo a chattare e devo dire che ogni giorno scoprivo sempre più affinità mentali con Francesca.
Ricominciammo presto anche a giocare inviandoci filmati e foto, con il fine di eccitarci a vicenda. Le regalai anche un vibratore, spedendoglielo a casa tramite corriere. La cosa più intrigante e che essendo entrambi di un piccolo paese ogni volta che ci si incontrava nella realtà ci ignoravamo, ci comportavamo come due sconosciuti, altrimenti avremmo destato sospetti negli amici ‘ alcuni in comune ‘ che abbiamo, non essendoci mai parlati ne salutati, ma non solo per quel motivo. La clandestinità, il comportarsi in quel modo erano un gioco eccitante per entrambi.
Dopo questi episodi, ne parlavamo in chat e la cosa ci divertiva molto.
Tutto fino a domenica scorsa, quando mentre eravamo al solito bar insieme ad altre persone, lei pian piano mi si avvicino, fino quasi ad entrare in contatto con me. Mi era letteralmente addosso, mi si avvicinò così tanto da poter sentire il suo odore.
Era con un mio amico e parlavano del più e del meno. Cose che io già sapevo, ma sentirle ripetere dal vivo, a stento riuscivo a trattenermi dal ridere.
Ad un tratto, mi guardo negli occhi e spinse il bicchiere che aveva in mano verso di me, per fare ‘cin cin’, scambiai qualche parola con il mio amico, e lei mi chiese cose che sapeva già. Ora toccava a me ripetere cose che c’eravamo già scritti in chat.
Per di più l’ultima volta che avevo chattato Francesca mi aveva inviato una foto dove era in perizoma e mi aveva scritto:
– Come ci incontriamo al bar, farò in tutti i modi per metterti in difficoltà, andrò in bagno e mi toglierò questo perizoma per te e verrò a mettertelo in tasca.
– Secondo me non hai il coraggio di fare questa cosa.
– Dici? Allora ti invito a seguirmi e lo faccio davanti a te!
– Voglio proprio vedere.
Ed ecco che rientra il suo ragazzo e deve chiudere.
Ad un certo punto, rivolgendosi sempre al mio amico dice:
– Torno subito, vado in bagno’
E mi guarda negli occhi. Aspetto un paio di minuti e mi avvicino alla porta del bagno e penso:
– Sarà sicuramente chiusa ‘ Penso.
Prendo la maniglia tra le mani e la spingo lentamente verso il basso, però aspetto qualche secondo prima di spingere la porta e verificare se era chiusa o aperta.
Se l’avessi trovata chiusa me ne sarei andato ed il giorno dopo in chat l’avrei presa in giro dicendole che era una bidonara. Ma se invece era aperta?
Spinsi la porta e, non potevo crederci, il chiavistello non era stato messo entrai e la trovai là di fronte a me che rideva.
– Davvero pensavi che non avevo il coraggio di farti entrare in bagno con me?
– A dire il vero non ci credo ancora!
– Bh&egrave sei qua! Posso far pipì?
– Ma certo.
Dissi ridendo.
Lei con disinvoltura e con fare sensuale scese il jeans che indossava insieme al perizoma che avevo già visto in foto, poi sfilò via sia il jeans che il perizoma e me lo porse.
– Ecco tieni questo &egrave per te!
– Cavolo &egrave bagnatissimo!
– Sì e non di pipì!
Disse anche lei sorridendo. Ero eccitatissimo mi stava esplodendo nei pantaloni. Avevo bisogno di tirarlo fuori, ma non volevo sembrare sfacciato. Mi scoccia forzare gli eventi, mi piace che le cose prendano un corso naturale senza affrettare i tempi.
Non credevo ai miei occhi, lei era di fronte a me che faceva pipì, senza appoggiarsi sulla tazza, avevo modo di vedere lo scroscio di urina calda fuoriuscire dalla sua vagina.
Ero là fermo, imbambolato, inebetito. Ebbi solo il coraggio di farfugliare.
– Posso farti una foto?
– Ma come una foto? Non ti eccito per niente? Io sono bagnatissima!
– Certo che mi ecciti, non si vede?
Ed indicai il gonfiore sotto la cerniera del jeans.
– A dire il vero non si vede. Vorrei vedere meglio.
Era il segnale che aspettavo. Lentamente slacciai cinta e pantaloni e li abbassai fino al ginocchio, altrettanto lentamente abbassai anche i boxer.
Il mio pene era ormai libero e svettante al massimo dell’erezione. La cappella violacea era completamente fuori dal prepuzio. Ormai c’era odore di sesso dentro il bagno.
Vidi Francesca che si masturbava di fronte a me. Iniziai a fare lo stesso. In pochi attimi venimmo entrambi. Era stato fantastico. Mi ricomposi e guadagnai l’uscita. Dopo qualche minuto uscì anche lei. Si avvicinò e mi infilo il perizoma in tasca. Era ancora più bagnato di prima. Mi sussurrò:
– Mi sono asciutta con questo dopo essere venuta.
E continuammo ad ignorarci per tutta la sera. In pratica ci eravamo masturbati uno di fronte all’altro come se l’avessimo fatto virtualmente. L’unica cosa di diverso era la presenza fisica. Ma da quando ci conosciamo non ci siamo mai sfiorati neanche con un dito.
Per commenti e per libere chiacchiere su msn o per aggiungermi su facebook: erosword@live.it

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