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Racconti Erotici Etero

In camporella a Chiaravalle

By 10 Dicembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho un ex fidanzato di nome Andrea. Abbiamo avuto una storia breve ed eravamo molto giovani, insomma la tipica storiella adolescenziale. Nonostante questo, lui, a distanza di 8 anni, &egrave innamorato di me.

Ci vediamo ogni tanto, scherzando diciamo che usciamo assieme una volta per stagione. Ed &egrave stato appunto durante il nostro incontro invernale di quest’anno che si svolge quanto sto per raccontarvi.

Era una serata tranquilla, pensavo di starmene a casa. Poi, ad un certo punto, vedo che Andrea si connette a MSN. Allora perch&egrave non contattarlo e fare due chiacchiere?
-‘Ciao tesoro! Tutto bene?’
-‘Si cara, benone… Ho appena ritirato la macchina nuova!’
-‘Che bello! Quando mi porti a fare un giro?’
-‘Anche ora se vuoi…’
-‘E allora ora sia! Ti aspetto sotto casa mia, fammi uno squillo quando devo scendere. A dopo!’
-‘A dopo, bacio.’

Potevo mai perdermi un giretto sulla sua nuova macchina e fumarmi un paio di sigarette in compagnia? No, non potevo.
Così mi preparo. Nulla di particolare, in effetti era un’uscita con un amico.
Dopo poco arriva e scendo.

-‘Complimenti!!! Davvero bello la tua macchina nuova!!!! Ma non mi fai vedere quanto va veloce?’
-‘Va bene, facciamo un giro e poi vediamo dove andare.’

Chiacchieriamo di molte cose: il lavoro, la sua nuova fidanzata, il passato.
Così arriviamo nel quartiere di Corvetto (per i milanesi sarà molto più chiaro quello di cui parlo) e io scherzando dico ‘Dai, portami a Chiaravalle! Non ci sono mai stata di sera!’, e lui prontamente i risponde ‘In camporella a Chiaravalle? Come desidera la signora…’. Rido alla sua battuta e arriviamo a Chiaravalle. Volevo andare lì perch&egrave c’&egrave un’abbazia molto bella e davvero non l’avevo mai vista la sera.
Continuiamo a parlare in macchina e ad un certo punto lui mi dà un bacio a stampo. Sorrido e gli dico che sa bene che ho un ragazzo e che lui ha una ragazza e che queste cose non si fanno. Di tutta risposta mi dà un altro bacio. E un altro, e un altro, e un altro. A questo punto mi ritraggo.
-‘Scemo lo sai che mi piaci sempre ma non si può fare così!’
Sorride e si scosta. Ma io conosco il mio pollo e sapevo bene che sarebbe stata una tregua breve.

Fumiamo un sigaretta e lui mi bacia ancora. E questa volta lo lascio fare, in fin dei conti mi piace, e molto anche. Il bacio diventa appassionato, sento la sua lingua sulla mia e le sue dita che lentamente tirano giù la zip della mia felpa. Sento la sua mano che mi tocca le tette attraverso il reggiseno.
-‘Andre fai il bravo, su! Pensa alla tua povera morosa…’
-‘Bhe ma tu sei tu, sai benissimo che io per te farei qualunque cosa…’
-‘Dai non esagerare… Ammetto di avere un fascino irresistibile ma siamo seri dai!’
Così mi ricompongo e mi riallaccio la felpa.

Non passa molto tempo che la situazione si ripete. La carne &egrave notoriamente debole e la mia anche meno della media. Ma riesco ancora a sottrarmi. Mi dice: -‘Mi dispiace, ma cominci a non essere più convincente’. Mi bacia ancora, mi slaccia la felpa ed il reggiseno e prende le mie tette tra le sue mani. Sento che mi pizzica i capezzoli e la mia passera inizia ad inumidirsi. So che &egrave sbagliato, ma so anche che &egrave tremendamente piacevole. E il piacere &egrave un peccato di cui non voglio privarmi.

Smette di baciarmi e si avventa sulle mie tette e inizia a leccarle, a succhiarle. Io impazzisco, adoro sentire la lingua sui miei capezzoli. Intanto inizia a toccarmi la figa attraverso i jeans.
-‘Mio dio che tette che hai!’
Non gli rispondo nemmeno, mi sento completamente bagnata e ho una gran voglia di prendere il suo cazzo in bocca.
Così lo sposto e gli slaccio i pantaloni. Lo bacio e gli tocco il cazzo. E’ durissimo e aspetta solo me.
-‘La tua bocca mi &egrave proprio mancata’. Lo guardo e gli sorrido, poi scendo sul suo cazzo duro e inizio a succhiarlo. E’ bello grosso e mi riempie bene tutta la bocca. Gli lecco la cappella e sento le sue mani tra mie capelli e i suoi gemiti di piacere. Scendo e lo prendo tutto in bocca, fino alle palle. L’ha sempre fatto impazzire. E poi gli lecco i coglioni, piano, con la punta della lingua.
Ad un certo punto mi solleva letteralmente di peso, reclina il mio sedile e non faccio nemmeno in tempo ad accorgermene che sono senza pantaloni e perizoma. ‘Quanto sei bagnata..’ dice guardandomela, e io ‘Si, vedo che ancora ci sai fare…’ e detto questo mi allarga le gambe e inizia a leccarmi il clitoride e poi a succhiarlo. Sento l’orgasmo che sta per arrivare, ormai sono fradicia. ‘Andre sto per venire!’, ‘Dai godi nella mia bocca!’ e così arriva l’orgasmo mentre Andrea continua a leccarmi la passera e a bere tutti i miei umori.
Ma non mi basta, voglio di più. ‘Andiamo dietro, voglio farti godere come non hai mai fatto!’.
Andiamo dietro e ci strappiamo letteralmente i vestiti di dosso. Salgo su di lui e con un colpo secco prendo tutto il suo cazzo dentro. Non c’&egrave niente come sentirsi la figa che si apre al passaggio di una minchia dura.
Voglio godere ancora e inizio a scoparmi quel cazzo così grosso. Mi sculaccia, mi morde i capezzoli, mi fa perdere il controllo. Ma prima di perdermi del tutto, gli faccio una proposta che non avrebbe potuto rifiutare.
-‘Che ne dici di fare quella cosa che non ha mai fatto?’
-‘Oddio si, voglio scoparti il culo!’.
-‘Vuoi scoparmelo tu o preferisci che sia io a scoparmelo?’
-‘Cazzo… un giorno dovrò capire perch&egrave ci siamo lasciati, che coglione!’
Rido e intanto inizio a bagnarmi il buchetto con i miei umori. Prendo il cazzo e inizio a sentire la cappella che entra. Non ce la faccio a resistere, e mi impalo con il suo bastone. Inizio a toccarmi il clitoride mentre lui mi strizza i capezzoli.
Aumento il ritmo, sento ancora la mia fighetta in fiamme e voglio sentire la sua sborra calda nel culo.
Lo guardo e vedo dalla sua espressione che sta venire e questo mi fa definitivamente godere. Sento i fotti caldi della sua sborra riempirmi il culo mentre la mia figa si contrae di piacere. Dio, che orgasmo lungo! Addirittura tremavo dal piacere!
-‘Sei fantastica, nessuna sarà mai come te.’
-‘Neanche tu sei sei niente male’, gli dico sorridendo.

Restiamo ancora per un po’ nella macchina a goderci i finestrini appannati, l’odore del sesso appena consumato e qualche cazezza.
Poi ci rivestiamo e mi porta a casa.
‘Alla prossima camporella a Chiaravalle…’ mi dice sorridendo e potevo vedere nei suoi occhi l’eccitazione solo all’idea.
‘Solo se farai il bravo Andre!’ e detto questo, gli ho dato un bacio e me ne sono andata.

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