Skip to main content
OrgiaRacconti Erotici Etero

INCONTRO CON UN RAGAZZO DEL SITO….

By 15 Maggio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevo scelto di incontrare un ragazzo conosciuto su questo forum con l’obiettivo di approfondire le nostre conoscenze e provare a sfogare reciprocamente le nostre voglie… Inizialmente mi aveva scritto una e-mail. Ci eravamo confrontati in modo sempre più approfondito sui nostri gusti e su cosa ci piaceva fare. Ci eravamo scambiati anche delle foto che scendevano sempre più nel dettaglio anche se, per non bruciare di desiderio, avevo scelto di stuzzicare la sua fantasia con foto sì provocanti ma che non mettessero subito tutto in mostra.
Arriva così il fatidico giorno. Un pomeriggio. Scelgo di farlo venire a casa mia. M. &egrave un manzo tosto e grosso. E’ molto più alto di me, ha una corporatura importante, un torace peloso e anche un po’ di pancetta ma non mi eccitano gli uomini perfetti. Adoro l’uomo che ci sa fare nei modi e nei fatti, che mi tratta un po’ con sufficienza, che mi usa e si fa usare. L’uomo che sa essere anche un po’ rude e grossolano nei modi. L’uomo più grande di me. Che mi schiaccia quando mi penetra, così imponete da sembrare una montagna in confronto a me. Mia piace anche che sia più alto: così quando mi possiede mi sento piccola piccola e mi eccita ancora di più poterlo avere in pugno solo facendogliela annusare.
Nel prepararmi mi ero fatta mille dubbi su cosa mettere e come immaginare la cosa. Idealmente avrei voluto accorciare i tempi e aprirgli la porta nuda’ però so che spogliarsi &egrave un momento molto eccitante e indossare cose provocanti aumenta ancora di più il desiderio’ avevo così scelto un abito tubino bianco, molto corto e aderente, che mi fasciava completamente, essendo elasticizzato, e metteva in evidenza le mie forme. Sopra era completamente scollato senza spalline e mi sollevava molto il seno che faceva bella mostra di sé’ sotto era cortissimo: se mi sedevo saliva e bastava aprire un po’ le gambe per mostrare’ tutto quello che c’era da vedere. Non avevo calze e la mia bella abbronzatura risaltava col bianco’ ero nel dubbio se indossare o meno delle mutandine e alla fine scelsi di non metterle ma di mantenere un po’ di segreto con le gambe ben serrate’ mi ero depilata per bene la fichetta’ era bella rosa e totalmente in ordine’
Inutile dire che ero eccitatissima’ ci eravamo scambiati molti messaggi piccanti e il desiderio era cresciuto all’esasperazione in poco tempo’ e l’arrivo del protagonista di tanti toccamenti, di tante mutandine bagnate mi agitava un po” oltretutto era pur sempre un estraneo e poteva rivelarsi potenzialmente pericoloso, anche se avevo preso tutte le precauzioni rispetto a mal intenzionati da accogliere in casa’
Suona alla porta puntuale. Gli apro con un sorriso malizioso e lo faccio accomodare. Non &egrave un bellissimo uomo ma sembra una montagna’ &egrave ruvido e forte’ ha una grossa pancia.. ma sembra sia tutto grosso lo faccio sedere sul divano e gli offro da bere del te freddo’ sento il viso infuocato’ e non solo quello’
Non riusciamo a imbastire grandi discorsi, del resto non ci interessa conoscerci’ si vede che &egrave una persona semplice e imbarazzata, come lo sono io del resto’ vedo la sua patta dei pantaloni ingrossarsi sempre di più’ sembra nascondere un gran bel malloppo di carne… faccio un po’ la difficile e non mi concedo subito, anche se il mio vestito lascia poco spazio alle mie intenzioni’ i capezzoli si sono induriti come bottoni e spingono contro il vestito bianco facendo intravedere le aureole dalle scollature’ mi muovo con attenzione, tenendo le gambe ben chiuse e facendole scivolare accavallate, in un movimento che &egrave molto eccitante’ mi avvicina e sento le sue mani calde e sudate circondarmi le spalle’ mi passa una mano sulla coscia e allargo leggermente le gambe per permettergli di appoggiare le dita nell’interno’ sento la sua mano enorme, grande quanto la mia faccia, sento che mi stringe la coscia e la afferra con una presa forte e maschia’ i peli della sua mano solleticano l’altra coscia vicina e comincia un lungo momento di estasi’ mi avvicino per baciarlo e lui mi stringe a s&egrave e con una mossa velocissima mi abbassa il top del vestito e rimango lì, per un attimo stordita, con i seni al vento alla merc&egrave di questo sconosciuto che si &egrave rivelato un po’ impulsivo’ comincio a temere la sua forza e la sua irruenza’
Avvicina la sua testa al mio petto ed estrae dalla bocca una lunga e grossa lingua che inizia a leccarmi le aureole dei capezzoli con un movimento leggero che mi riempie ancora di più di voglia’ mi strizza le tette con la mano piene e tormenta i capezzoli tra due dita’ capisco che posso fare poca resistenza ormai’ la mano fra le mie gambe aveva già raggiunto il pube fino a scoprire che non c’erano mutandine a difesa del castello’ la mia patatina stava già sbavando e M. aveva cominciato a muovere due dita dentro di lei’ erano dita grosse e dure’ se le inumidisce bene ed entra ancora più in profondità’
Ero totalmente in balia del mio uomo: la sua grossa testa mi stava mungendo il petto e la sua mano frugava dentro di me con un movimento delle dita che anticipava quello di un grosso cazzo..
Di colpo si ferma e mi dice: ‘ho una sorpresa per te’. Io rimando interdetta perché ero rapita dall’estasi’ Si avvicina al terrazzo, apre la porta e si sporge, cerca di orientarsi, guardando di sotto, e fa un grosso fischio a non so chi, facendo segni incomprensibili’
Allibita e mezza nuda lo guardo senza capire. Rientra con un sorriso beffardo e si incammina verso la porta. Rimango senza parole ma cerco di riprendere possesso della situazione. Lo seguo con i seni al vento e la gonna alzata, gocciolando, e sento dei rumori alla porta del mio appartamento e vedo che la apre. Rimango impietrita dal terrore e vedo entrare altri due uomini in casa mia.
Non riesco a proferire parole e lui mi dice: ‘sono venuto con due amici, spero non ti dispiaccia’. Sono allibita: forse mi ha preso per una prostituta. Cerco di alzare la voce e dico loro di uscire subito da casa mia perché non sono la donna che pensano. MI copro come posso ma sono praticamente nuda ai loro occhi. I due nuovi arrivati si avvicinano e cominciano a toccarmi le tette, uno dei due avvicina con la bocca a un capezzolo muovendosi con forza contrastando le mie resistenze’ lancio un urlo. Mi tappano la bocca, mi sollevano di peso e mi portano sul divano. Mi aprono le gambe e in due cominciano a leccarmi la figa mentre l’altro mi lecca i capezzoli e mi tiene chiusa la bocca’ mi agito impaurita ma non sono insensibile al piacere’ sento grosse mani ovunque.. il dito di qualcuno comincia a entrarmi nel sedere’ così a secco brucia’ comincio a mugolare sotto la mano forte di questo sconosciuto che mi tiene zitta’ mi sento violentata’ mi strappano via il vestito mentre M. si abbassa i pantaloni e tira fuori un bestione enorme’ sono nuda, sul mio divano preda di tre uomini’
Non hanno più nessuna pietà di me’ uno di loro si sdraia nudo a terra e mi fa stendere sopra di lui a pancia in giù’ sento un miscuglio di odori forti di maschio, sudore e fumo’ sento un grosso cazzo scuro premere contro la mia fichetta così maltrattata’ spinge un po’ e gli si aprono le mie porte di carne’ mi sento riempita’ mi sostengo puntando le mani al pavimento, alzo la testa e vedo un cazzo più modesto puntarmi la faccia’ uno dei due mi afferra la mascella e mi ordina di succhiarglielo’ mentre fa questo sento qualcosa di grosso avvicinarsi alle mie natiche e spingere’ entra con forza ed &egrave una mazza enorme che mi trapassa l’ano’ mi sembra di aprirmi in due’ finiscono con riempirmi tutti i buchi’ non avevo mai provato nulla del genere ancora ma mi piace’ in quei momenti mi sento infinitamente troia’ spingono e mi stanno aprendo come mai nessun altro’ sono forti e rudi e i loro peli ruvidi mi pizzicano la pelle’ sento la mia piccola patatina colma’ e il buco del colo allargarsi a colpi di nerchia’ mentre la mia bocca abbraccia golosa il grosso cazzo che la sta violando’
Quasi si dimenticano di me e proseguono interessati solo ai loro cazzi’ sento le parenti interne della mia fica e del mio sedere annullarsi sotto la spinta di quelle grosse nerchie’ l’estasi si mischia al dolore’ mi sento invasa e posseduta’ perdo il controllo’ forse i sensi’ i tre si cambiano di posizione’ sono stremata’ le mie tette sono quasi doloranti dai tanti toccamenti’ i capezzoli duri ed eccitati’ continuano a lungo e godono come maiali dentro il mio corpo’ la bocca &egrave colma di saliva e il cazzo di questo sconosciuto me la sta scopando senza sosta’ ad un certo punto sento che si fermano’ si mettono attorno a me e cominciano a segarsi sopra di me fino a sborrarmi addosso, uno alla volta’ mi riempiono il viso e le tette di sborra’ ridono vedendomi così a terra inerme e inebetita’ fingo di essere ancora padrona della situazione e mi tiro su sul divano’ sono piena della loro calda crema che mi cola dappertutto’ sono stata violata come mai prima’ mi sento ancora piena dei loro cazzi’ loro si guardano beati in giro, chi va in bagno, chi si avvicina al frigo e prende una bottiglia di birra’ mi sento impotente e stremata e non reagisco’ M. mi dice che sono stata brava, che ho fatto il mio dovere di cagna in calore anche con i suoi amici’ dice che l’ho fatto godere un casino con la mia passerina’ e mentre lo dice mi passa il collo della bottiglia di birra tra le labbra della mia fica molto dilatata’ si sporca degli umori della mia fica e lui se li lecca guardandomi fisso negli occhi’

Leave a Reply