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Racconti Erotici Etero

inizio di una nuova avventura

By 21 Luglio 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao sono Lara, la classica brava ragazza. Ho 32 anni, sono alta e formosa, ma nello stesso tempo anche abbastanza atletica. Pratico sport e palestra in mo do costante.
Mai uno spinello, bevo quanto basta e un solo fidanzato, bravo ragazzo anche lui.
Lavoro in una media azienda di provincia da molti anni, mai un problema e mi dò da fare per il bene dell’azienda.
Tutto normale, direte voi, se non fossi pervasa dentro da un’innata voglia di trasgredire e provare nuove esperienze.

Nel corso degli anni il rapporto con il mio ragazzo si &egrave stabilizzato, il sesso avviene ormai ogni tanto e sempre in modo tradizionale.
Nel frattempo si &egrave creato nei confronti del mio capo un certo feeling. Lui ha 47 anni ed &egrave sposato.
In realtà non ho mai preso in considerazione il fatto che potesse nascere qualcosa tra di noi, in quanto sia io che lui credevamo nella fedeltà e nel rispetto dei nostri ruoli.
Per anni abbiamo avuto solo ed esclusivamente rapporto di tipo lavorativo. Mai uno sgarro, mai una mano o una parola fuori posto. Sempre molto rispetto e professionalità.

Nell’ultimo periodo, però, qualcosa &egrave cambiato..
Gli sguardi si sono fatti più intensi e profondi, e ci troviamo spesso a parlare molto e confidarci. Anche su questioni più profonde riguardanti i notri rispettivi rapporti privati.

Un giorno, mentre eravamo seduti vicini per completare un lavoro importante, mentre gli stavo passando un foglio, inconsciamente le nostre mani si sono sfiorate. E’ stato un secondo, ma tanto &egrave bastato per sentire un brivido partire dai piedi ed attraversarmi tutta.
D’istinto ho ritirato la mano e l’ho guardato negli occhi. Occhi verdi, che mi fissavano come non avevano fatto prima.
Quel giorno indossavo un abito bianco, era estate e faceva molto caldo. Era scollato al punto giusto.

Lui continuav a fissarmi, ed io imbarazzata:
“cosa c’&egrave?”
“niente, &egrave solo che… oggi sei cosi bella…” dice lui

abbasso lo sguardo e mi rendo conto di arrossire. Ed ecco che accade l’imprevisto.
La sua mano accarezza il mio viso e mi fa alzare lo sguardo che incontra il suo.
Il suo viso si avvicina al mio e mi bacia.
Io rimango senza fiato, e mi tiro indietro. Lui subito:
“scusami, non so cosa mi sia preso, non sono riuscito a resistere”

in quel momento mi sono resa conto che non avrei desiderato altro che stare con lui e vivere a pieno quella situazione. Cosi gli rispondo:
“sai.. non riesco a resistere nemmeno io”..
mi avvicino a lui e lo bacio.
Inizialmente in modo timido e titubante. Le nostre labbra si sfiorano, poi ecco che fanno capolino le lingue che si incontrano. Ormai la passione &egrave partita.
Prendo io l’iniziativa. Mi alzo e mi siedo sopra di lui continuando a baciarlo.
la sua mano mi accarezza i capelli, poi il viso… e piano piano scende sfiorandomi il seno.
Sento un brivido….
Mi abbassa lentamente la spallina dell’abito baciandomi la spalla.
Io nel frattempo inizio a slacciargli la camicia, e ogni bottone slacciato, mi abbasso sempre di più baciandogli il petto e leccando il suo torace.
Arrivo ai pantaloni che vado prontamente a slacciare e a sfliargli… ecco che fa capolino il suo sesso. Bello e duro.

lo prendo tra le mani ed inizio ad accarezzarlo, partendo dal basso verso l’alto.
Inizio il lavoro di lingua dalla base alla cima, soffermandomi a stuzzicare la sua sensibilità. Stefano apprezza. Ora non ho più freni.
Lo prendo in bocca e inizio a muovermi su e giu succhiandolo avidamente.
Sento che sta per venire, ma mi fermo… non &egrave il momento.
Ora tocca a me…

Lui si alza e mi fa alzare di fronte. Mi bacia ancora e nel frattempo lascia cadere a terra il mio abito bianco.
Sono in perizoma e reggiseno di pizzo.
Slaccia il reggiseno, e inizia a leccarmi il seno.
Si sofferma sui capezzoli che mi succhia.
Io godo e fremo, non ce la faccio più.
Libera la scrivania e mi fa sdraiare sopra.
Continua la sua discesa leccandomi dal seno, la pancia e l’ombelico.

Mi invita ad aprire le gambe e si sofferma ad annusare i miei profumi da sopra il perizoma che si appresta a sfilarmi.
Ormai sono completamente nuda davanti a lui. Le mie lunge gambe sono allargate, e Stefano si inginocchia davanti a me.
Finalmente la sua mano mi accarezza e le sue dita iniziano a penetrarmi.
Un fremito di piacere..
Intanto ecco la sua lingua che mi stuzzica il clitoride. Sto impazzendo.
Sento che sto per arrivare anche io, ma si ferma.
Vogliamo arrivare insieme.
Si alza, uno sguardo d’intesa ed ecco che in colpo deciso il suo sesso mi riempie.
Restiamo qualche secondo cosi, poi ecco che Stefano inizia a muoversi, sempre più forte e sempre più deciso.
Che esperienza meravigliosa!!
Io impazzisco di piacere.
Continuiamo a baciarci, ed ecco che stiamo raggiungendo entrambi l’apice del piacere.
Gli dico che prendo la pillola.
Mi continua a baciare e mi penetra sempre più forte, raggiungendo insieme l’orgasmo.

Si lascia andare sopra di me, siamo sfiniti ma felici.
Abbiamo scoperto un’intesa mai raggiunta prima.
In quel momento penso al mio fidanzato, a sua moglie… a quello che abbiamo fatto..

accenno qualcosa a lui che mi zittisce:
“scchhh… godiamoci il nostro momento, poi ci penseremo”.
E sollevata e più serena mi abbandono tra le sue braccia. In macchina, di ritorno verso casa, continuo a pensare e ripensare a quello che &egrave successo.
Iniziano i sensi di colpa verso Paolo (il mio ragazzo), e verso Roberta (la moglie di Stefano), nonch&egrave mia amica.

Ecco, questo &egrave il “piccolo” particolare che avevo dimenticato di scrivere nel precedente capitolo: la moglie lavora con noi e nel corso degli anni &egrave nata un’amicizia anche con lei.
Comincio a chiedermi come potrò fare a guardare negli occhi entrambi, dopo quello che &egrave successo…

Il tragitto verso casa non &egrave molto e subito arrivo. Nell’entrare a casa Paolo mi guarda con un sorriso e mi abbraccia:
“com’&egrave andata al lavoro oggi?”
Io arrossisco e rispondo: “normale, nulla di nuovo” e cambio discorso.
Non &egrave il momento.
A tavola sono silenziosa e sognante. Quanto bello &egrave stato oggi… Stefano, l’eccitazione di farlo sul posto di lavoro, il fascino del proibito, la paura di essere scoperti… Tutto questo mi porta ad immergermi in un mondo tutto mio.

“a cosa pensi? mi sembri distratta” Paolo interrompe i miei pensieri.
“nulla, sono solo un pò stanca oggi”, rispondo.
Indubbiamente mi rendo conto di non desiderare altro che rivedere Stefano il giorno dopo.
La mattina successiva mi sveglio carica di energia. Voglio essere bellissima e desiderabile al lavoro!!
Cosi apro l’armadio e scelgo una bella gonna appena sotto il ginocchio, aderente e con grande spacco dietro.
Poi una camicetta bianca che lascio abbastanza sbottonata, giusto per far intravedere il mio generoso seno 5′ misura.. Intimo rigorosamente di pizzo e scarpe con un pò di tacco (non troppo, sono già molto alta).
Un filo di trucco, un pò di profumo e sono pronta per la giornata!

Arrivata in ufficio, vedo arrivare da lontano Stefano e Roberta. Lei mi saluta, io ricambio e saluto anche lui. Ecco, ancora quel suo sguardo… Appena ci guardiamo negli occhi, sento un brivido ed un’eccitazione che mi pervade. Spero che lei non se ne accorga, ma sembra di no.
Ci sediamo alle nostre postazioni, ma mi ricordo che questa mattina dovrò ancora lavorare con Stefano, cosi si siede accanto a me…

La scrivania di Roberta &egrave praticamente nel mio stesso ufficio, io e lei ci guardiamo.
Stefano si siede accanto a me e cominciamo a lavorare.
Mentre compilo alcuni moduli, le nostre braccia si sfiorano. Lo guardo spaventata per paura di essere scoperta e lui mi sorride tranquillizzandomi.
Prende un bigliettino e scrive, poi me lo porge…
“sei sempre bellissima, oggi più che mai”.
Io arrossisco e sento il cuore che inizia a battere forte.
Improvvisamente sento la sua gamba che si appoggia alla mia e comincia ad accarezzarla. Io sono eccitatissima. D’istinto faccio cadere la penna a terra e la raccolgo. Alzandomi sfioro le sue gambe con le dita, accarezzando fino al suo sesso… ovviamente durissimo.

Questo gioco comincia a piacermi!
allora inizio ad osare un pò di più…

“mi passi la gomma per favore?”… mi chiede
“certo!!” rispondo
Prendo la gomma e, senza farmi notare dai colleghi, la metto sotto la gonna.
Di nuovo i nostri sguardi eccitati si incrociano e lui (fingendo di scrivere con l’altra mano), inizia ad esplorarmi sotto la gonna. Trova la gomma, ma continua comunque a salire ed accarezzarmi la coscia.
Io sto impazzendo, soprattutto perch&egrave bisogna fingere che sia tutto normale.

DRIIIIN DRIIIN
ecco il mio telefono squilla, e cambio in un secondo il mio pensiero. Rispondo, ma la sua mano &egrave ancora li, non si &egrave spostata di un millimetro anzi…
Io continuo a parlare al telefono, e lui mi accarezza la coscia.
Parlare al telefono &egrave sempre più difficile e inizio a sudare. ma mi alzo leggermente per permettere alla gonna di alzarsi un pò di più. In questo modo lui riesce a raggiungere la mutandina.
Inizialmente accarezza da sopra, poi la sposta e sento le sue dita che iniziano piano a penetrarmi. Con dolcezza e grande erotismo.
Sono sconvolta dal piacere. La situazione &egrave pazzesca.
Le sue dita continuano a muoversi dentro di me, ed io sono costretta a far finta di niente. Non riesco più a concentrarmi, attacco il telefono. ci guardiamo ed in quel momento io vengo… un orgasmo incredibile e silenzioso.
Sfila le dita, e finge di appoggiare il viso sulla mano per poter sentire i miei profumi.

Il cuore continua a battere forte e sudo. Mi guardo in giro, nessuno sembra essersi accorto di nulla.
Guardo Roberta che &egrave al telefono e concentrata sul lavoro.
Sistemo la gonna e mi alzo. Vado in bagno a rinfrescarmi. Mi appoggio al lavandino e mi guardo allo specchio.
Sono rossa ed eccitata. Non mi riconosco più, ma tutte queste emozioni mi piacciono da morire. Non posso più tornare indietro e rinunciare a tutto questo.

Mi sciacquo il viso e torno alla scrivania. Ci guardiamo ancora, prendo un bigliettino e scrivo:
“Mi &egrave piaciuto il tuo regalo”
E lui scrive:
“anche a me”
e, sempre con estrema discrezione, porta le dita sotto al naso e chiude gli occhi.
Si, credo abbia apprezzato!

L’esperienza travolgente in ufficio mi ha molto turbata. Faticavo a riconoscere i miei comportamenti. Come ho fatto a cambiare cosi tanto? E se fosse davvero questa la mia natura?
Valutando mentalmente tutto ciò che era successo, mi sono resa conto che probabilmente il piacere di sedurre e di trasgredire alle regole, era rimasto tutto represso in fondo al mio ‘io’ a causa delle ferree regole morali che mi erano da sempre state imposte.

Dopo questo episodio mi sono resa conto di quanto davvero provassi piacere nel sentirmi desiderata, nel sedurre in modo intelligente e molto intrigante.
Non mi ero mai resa conto di quanto potessi essere attraente, ed eccitante.

Nel momento in cui penso a tutte queste cose, mi arriva un messaggio dal gruppo whatsapp dei colleghi che comunicano la data della prossima cena aziendale, prevista per il sabato successivo.
Come ogni anno si terrà in un lussuoso ristorante e la cena sarà molto formale.
Sono emozionata, inutile dire che il mio pensiero va subito a Stefano e a cosa dovrò indossare in una serata simile per apparire al meglio.
Fortunatamente i giorni trascorrono abbastanza velocemente, e Sabato arriva in fretta.

Sono emozionata ed eccitata.
Cambio in continuazione abiti’ non voglio apparire troppo casta, né volgare. Voglio essere sexy, sofisticata ed elegante. Voglio che Stefano non abbia occhi che per me. Opto per un abito di pizzo nero con la gonna appena sopra il ginocchio, abbastanza attillato con il seno semicoperto dal pizzo.. quel vedo/non vedo che crea sempre un po’ di eccitante mistero..
Un bel trucco sofisticato e non volgare, ma rossetto rigorosamente rosso che fa risaltare il mio bel sorriso. Una bella scarpa alta e sono pronta per la serata.
Paolo mi guarda e dice:
‘stasera sei davvero strepitosa’, e mi dà un bacio sulla guancia per non rovinarmi il trucco.
Apro la porta e vedo le mie colleghe pronte in macchina e la serata inizia.
l ritrovo &egrave previsto in un parcheggio della zona, poi in base alle varie disponibilità dei posti, ci divideremo sulle varie auto.
Arrivate al posto fissato, attendiamo qualche minuto l’arrivo di tutti. Ovviamente non mi sfuggono gli sguardi di approvazione e i complimenti da parte dei miei colleghi maschi. Ne sono lusingata.

Ecco che, finalmente, vedo arrivare la macchina di Stefano e Roberta.
Il mio cuore comincia a battere forte’ ecco, ci siamo!!
L’auto accosta vicino a noi. Il finestrino si abbassa e dal lato del guidatore vedo Stefano.. bello come il sole. I suoi occhi verdi e lucenti spiccano dall’incarnato abbronzato. I capelli, un po’ brizzolati lo rendono ancora più affascinante.
Indossa un abito elegante scuro, camicia bianca e una cravatta grigia.
Noto subito il suo sguardo ammirato rivolto a me. Per un attimo ci estraniamo da qualsiasi cosa. Esistiamo solo noi.
I nostri sguardi, carichi di desiderio, ci fanno catapultare in un’altra dimensione. Mi vedo già con lui abbracciati e carichi di passione. Sento il brivido e l’eccitazione che comincia a pervadermi e riempirmi il corpo..
‘ehi, Lara’ mi ascolti??’
Una vocina mi sembra arrivare da lontano. Sposto lo sguardo e torno alla realtà.
‘Si, scusa Maria’ dimmi’, rivolgendomi alla mia collega.
‘dicevamo che noi ci siamo già tutti sistemati. Tu con chi sali in macchina?’
Mi guardo in giro un po’ smarrita.
‘Sali con noi, Lara.. nessun problema!’ aggiunge Roberta.
Con un po’ di imbarazzo e arrossata in viso, mi siedo sul sedile posteriore dell’auto proprio dietro a Stefano.
Nel tragitto continua a parlare Roberta di lavoro, vacanze’ io sono distratta.
I nostri sguardi si incrociano in continuazione attraverso lo specchietto retrovisore, mi sento avvampare. Sul mio viso inizia a crearsi un sorrisetto malizioso’
Inizio a giocare al gioco della seduzione’ cominciando a mordermi il labbro inferiore e a inumidire le labbra con la lingua che sapientemente e lentamente inizio a muovere.
Immediatamente noto che Stefano sgrana gli occhi e inizia ad arrossire.
‘ragazze, accendo un po’ l’aria condizionata.. non avete caldo?’ esordisce lui schiarendosi la voce.
Faccio un sorriso compiaciuto e guardo il paesaggio dal finestrino.

Arriviamo finalmente al ristorante. E’ davvero bellissimo.
Un grande parco davanti a noi, dove al centro si trova una magnifica fontana.
Accedendo al ristorante, faccio in modo che io e Stefano rimaniamo ultimi. Mi fa un gesto con la mano invitandomi ad entrare prima di lui. Io ringrazio, e passandogli avanti percepisco il tocco delicato della sua mano che dalla schiena lentamente scivola in basso finendo per accarezzarmi il sedere.
Avvicina il suo volto al mio e all’orecchio sussurra:
‘stasera sei divina’.
Prendiamo posto. Lui &egrave seduto di fronte a me, e al suo fianco la moglie.
Durante la cena, i camerieri continuano a versare del delizioso vino nei bicchieri che continuano a svuotarsi. Mi rendo conto di aver bevuto decisamente un po’ troppo!
La mente inizia ad annebbiarsi, ma continuo a vedere davanti agli occhi sempre e solo lui. Ecco, di nuovo quel brivido’!!
Decido di fare una pazzia.
Continuando a dialogare, (complice la tovaglia lunga) sfilo il piede destro dalla scarpa e allungo la mia gamba verso l’alto raggiungendo la sua gamba.
I nostri occhi si guardano ancora una volta, in modo sempre più intenso. Arrossisce, ma noto che inizia ad aprire le gambe lentamente.
Allora il mio piede inizia lentamente a salire in modo sexy.. partendo dalla caviglia, poi il polpaccio, la coscia’ fino ad arrivare al suo sesso che sento estremamente duro. Inizio a muovere il piede accarezzandoglielo partendo dal fondo alla cima.
Sono eccitatissima, lo osservo’
Continua a parlare, ma anche a sudare’
Abbasso il piede recuperando nuovamente la scarpa.
Stefano si schiarisce la voce e dice: ‘scusate, esco a fumare’. Mi guarda’ ci intendiamo in un secondo, e si allontana.
In quel momento decido di alzarmi anche io: ‘scusate, vado alla toilette..’
Noto con piacere che nessuno si &egrave accorto di nulla perch&egrave Roberta e i colleghi continuano a chiacchierare come se nulla fosse, cosi mi allontano anche io nella stessa direzione.

Lascio la sala alle mie spalle e mi avvicino all’uscita. Stefano &egrave di spalle a fumare, ma nel sentire il rumore dei miei tacchi, si volta.
Il suo sguardo si illumina e mi sorride.
‘stavo impazzendo, non so come ho fatto a resistere a tavola”
‘seguimi” gli dico io.
Giriamo l’angolo della villa, e noto che in fondo al giardino c’&egrave un angolo semibuio con degli alberi che coprono qualsiasi tipo di visuale.
Cerchiamo di camminare in quella direzione in modo discreto, per non dare nell’occhio. Ogni tanto ci voltiamo per vedere se in giro c’&egrave qualcuno che ci potrebbe vedere, ma siamo solo noi.
Raggiunto il posto, ci addentriamo nella zona oscura, ed ecco che sento la sua presa forte, sicura e determinata. Mi afferra le braccia e le porta sopra la testa, facendomi indietreggiare e appoggiare la schiena ad un tronco. Il nostro bacio &egrave appassionato e colmo di desiderio. Le lingue si intrecciano con passione sfrenata, i nostri corpi si cercano. La sua mano scende ad afferrarmi un seno, e l’altra direttamente sotto la gonna, spostando il perizoma e penetrandomi direttamente con due dita.
Siamo completamente in balìa della lussuria e della passione. Io ricerco il suo sesso. E’ completamente duro, pulsante. Sfilo in fretta la cintura e gli abbasso i pantaloni.
La gonna ormai &egrave salita alla vita, e il perizoma di pizzo &egrave sfilato.
Mi prende in braccio, ho la schiena appoggiata all’albero e intreccio le mie gambe ai suoi fianchi. I nostri corpi si cercano avidamente e senza pudore.
Prendo tra le mani il suo pene e lo avvicino alla mia vagina, che lo accoglie completamente bagnata e vogliosa. In un attimo scivola all’interno, e Stefano sapientemente inizia a muoversi con forza all’interno.
Continuiamo a baciarci, in un modo da togliere il fiato. Le sue mani mi sorreggono Il sedere, e sento un suo dito che nella foga inizia a penetrarmi anche il buchino posteriore. La mia eccitazione &egrave al limite. Sento che anche lui &egrave pronto, fino a che con un urlo soffocato veniamo entrambi.
Sento il suo seme che irrompe in me. E’ bellissimo. Rimaniamo cosi per qualche istante abbracciati, fino a che mi lascia delicatamente e i miei piedi ritornano a terra.
Abbasso la gonna e mi sistemo.
Le gambe tremano, siamo ancora devastati dalle emozioni. Appoggio la mia testa al suo petto e chiudo gli occhi. Non vorrei che questo momento finisse mai.
Mi accarezza i capelli dolcemente e mi sussurra all’orecchio: ‘ti amo’.
Il mio cuore batte forte, lo guardo negli occhi e gli rispondo ‘ti amo anch’io’.

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