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Racconti Erotici Etero

Intenso amplesso per strada…prima parte

By 1 Novembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Adoro il mio uomo. E’ un piacere guardarlo. Mi diverte scrutarlo mentre cammina verso di me. Scorro lo sguardo su di lui cercando di indovinare da che lato si trova il suo bel pacco a riposo. E quando glielo dico arrossisce imbarazzato. E’ un timido.
Lo osservo, attenta, e mi soffermo sulle sue gambe, forti e muscolose, e più in alto, sulle spalle ampie.
E immagino..ricordo.
Ricordo una sera in particolare. Cenetta, passeggiata, tutto perfetto. Non viviamo insieme per cui ci capita di farlo ovunque. A fine serata inizio a scaldarmi. La sua mano è nella mia e mi basta quel lieve contatto fisico, quel lento sfregamento che sovrappensiero le sue dita fanno contro il mio palmo che già i miei slip sono umidi.
Camminiamo tranquilli per una via, è estate e ci sono diverse persone . All’improvviso lo blocco, sorridendo appena, e alzo gli occhi verso di lui come una bambina golosa. E’ più alto di me. Lui mi sorride. Ha perfettamente capito cosa voglio.
Si aprono le danze.
Inizio a stuzzicarlo un po’ e mi struscio piano su di lui. Gli cingo la vita e lo avvicino a me in modo da premergli bene addosso i seni abbondanti e morbidi. Non porto mai reggiseno. E lui lo sa. I capezzoli si induriscono risultando ben evidenti sotto la stoffa leggera del mio vestito nero. Rido e butto la testa indietro per farmi baciare lungo il collo. Sento la sua barba solleticarmi e pungermi, mi inarco ancora di più per sentire bene il suo bacino contro di me. E percepisco una potente erezione muoversi nei jeans. Ecco cosa volevo.
Mi faccio spingere contro un muro, invitandolo a toccarmi i seni. Infila una mano e mi strizza con decisione un capezzolo. Lo tiene tra due dita, si china su di me, mi abbassa leggermente la scollatura e lo succhia. La voglia mi esplode dentro.
Dei passanti ci guardano, alcuni ridacchiando, altri disapprovando. Ma noi siamo già persi nei nostri desideri. E lui sa benissimo quanto mi eccita farmi vedere. sono una piccola esibizionista pervertita mi dice.
Adesso anche lui è parecchio preso, decidiamo di avviarci verso la macchina parcheggiata vicino, ma dopo pochi passi decido di provocarlo ancora di più. Mi paro davanti a lui di schiena e gli appoggio il sedere al pacco, piegandomi in avanti. Sento il suo cazzo ormai duro come ferro premermi contro le natiche, muovo leggermente i fianchi invitandolo e lui di tutta risposta mi prende con forza dandomi della puttanella. Mi desidera quanto lo voglio io.
Ci avviciniamo ad una macchina parcheggiata al ciglio della strada. Mi appoggio alla portiera e lo avvicino. Gli sussurro all’orecchio che lo voglio dentro di me, che non posso più aspettare. Lo supplico di scoparmi. Mentre gli parlo, armeggio con la cerniera dei suoi pantaloni per fargli capire che non scherzo. Ci guardiamo per un secondo e ci sorridiamo complici. I suoi occhi sono luminosi. La sua bocca umida. Mi bacia teneramente. La cerniera è completamente giù. Il cazzo mi sboccia in mano in un attimo, caldo e completamente bagnato.
La mia vagina si apre in risposta. Inizio a mugolare e ansimare. Sono completamente fradicia. Scorro il suo uccello e scopro il glande. Anche le palle sono fuori. Tengo la cappella con due dita, so che lo fa impazzire toccarlo alla base. Con movimenti veloci inizio a fargli una sega. Mi guardo in giro furtiva, ma non c’è nessuno per ora. Quasi mi dispiace. Lo bacio con foga. Lo prego di mettermelo dentro. Di darmelo tutto.
Finalmente mi accontenta. Mi gira e così da in piedi, contro la macchina si abbassa leggermente, mi alza la gonna, io mi abbasso gli slip e sento la punta del suo grosso cazzo, venti centimetri in piena erezione, premermi impaziente. Lo guido e lo appoggio proprio al limitare della vagina. Mi piego leggermente in avanti per invitarlo ancora di più e lo sento finalmente spingere.
Un colpo secco, duro ed è dentro di me. Sussulto e un piccolo grido mi sfugge..di piacere e di dolore. Un altro colpo ed entra anche tutta l’asta. Appoggio le mani alla lamiera fredda della macchina mentre mi sento sciogliere per il calore che mi esplode in mezzo alle gambe. Lo sento ansimare. Mi dice che mi vuole, che sta impazzendo.

‘.

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