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OrgiaRacconti Erotici Etero

Io e Rebecca “Anal Candy” Lween

By 24 Dicembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Rebecca è bellissima.
Un filo di sperma le cola dall’angolo della bocca, dalle sue labbra socchiuse che fino a poco fa stavano deliziando la mazza enorme di un anonimo pornoattore.
Quella stessa mazza ora insiste nel suo culetto, perfetto, facendo sobbalzare il filo di sperma avanti e indietro con un ritmo studiato e brutale allo stesso tempo.
Rebecca ha le guance arrossate ed è bendata. La telecamera preferisce inquadrare dal basso la sua espressione piuttosto che la pecorina violenta che si sta consumando…ed è un’ottima scelta. E’ molto più eccitante.
Mentre prende le bordate dal cazzone di turno Rebecca urla il suo marchio di fabbrica: “Make me cry! Make me cry! Make me cry!!!” (fammi urlare o, forse, fammi piangere) perché sente che ora l’allegro pisellone sta per venire di nuovo.
Ecco, porto un attimo indietro il video, voglio cogliere un particolare. Era come pensavo…prima di urlare “Make me cry” e farsi sfondare l’ano anche stavolta, Rebecca ha sorriso…e questa volta anche io, che per la centesima volta rivedo questo video, capisco come mai sia così eccitante.

Rebecca è nel porno da quando ha compiuto 18 anni. Della sua vita precedente non si sa quasi nulla. Ha detto di aver iniziato spinta dal suo fidanzato dell’epoca, ma non ha mai fatto nomi. Nel suo primo video appare con la carta d’identità in mano ed un quotidiano di quel giorno stesso: ha girato il suo primo filmato professionale il giorno stesso del suo compleanno, come debuttante assoluta.
Tre settimane dopo quindici siti si contendevano le sue prestazioni oscene, due mesi dopo aveva già girato il primo film e nel secondo era già protagonista indiscussa.
In quel primo video prima dichiara di essere vergine, poi scoppia a ridere. “Just joking!”, stava solo scherzando, dice. Il produttore risponde controlliamo, e va bene, alza la gonna: indossa mutandine di Hello Kitty. E in effetti no, non è vergine, “forse nel culetto” fa Rebecca, e aggiunge “ma saranno i vostri ragazzi a dirlo!”. Il produttore si diverte, fa entrare un paio di ragazzi e le chiede di scegliere. Sceglie quello più mingherlino che invece si scopre avere un cazzone di tutto rispetto. Pochi minuti dopo le sta già pompando il buco del culo e il regista gli chiede se a lui sembra vergine. “E’ strettissimo cazzo, mi sa che le sto inaugurando il culo!” risponde quello, ma Rebecca lo interrompe: “Eh no, non sai quanto ne ho preso anche là…vai più forte, fammi piangere!”. E da quel momento si becca il suo soprannome: Anal Candy.

Faccio ripartire il video.
Tra i vari “make me cry!!!” lo stallone le sfila il cazzo dal culo con una violenza pazzesca, la gira e glielo sbatte letteralmente in faccia, con un suono osceno. Lei si toglie la benda e sembra spaventata. Lui le tira i capelli e le fa andare la testa all’indietro, mentre continua a colpirle le guance e le labbra con la cappella arrossata e dopo un paio di colpi le esplode uno schizzo enorme sul naso, sugli occhi, nei capelli, sulla fronte…ovunque.
Lui le ordina di pulire e lei, piangendo, obbedisce. Prende in mano il pene come se rischiasse la scossa elettrica, lo guarda un instante e poi inizia a leccare dalle palle alla cappella, finché non rimane un cazzo semi moscio e pulitissimo.
Lui se ne va e rimane solo lei, nuda, sporca, in un angolo. Con una mano raccoglie un po’ di sborra e se la porta alla bocca, giocando con le labbra. Poi scende, si massaggia i piccoli seni e quindi il culetto dolorante. Prima un dito, poi due…
Una voce fuori campo le chiede come si sente “Fa male! Guarda, ho pianto!” dice, e poi le chiede cosa vuole. Lei risponde: “Ancora uno, ti prego!”

Rebecca è così. Tutta emozioni forti e forse vere.
Ma io l’ho vista sorridere, ho visto bene…le piace davvero! Ma è anche spaventata, anche quello è vero. Misteri…

Rebecca ha sei anni meno di Sasha Grey e Faye Reagan, le sue eroine. E se una era l’intellettuale del porno e l’altra l’eterna ragazzina viziata, lei è la spontaneità e la gioia dell’essere oscena. In un film lei e Gianna Michaels sono madre e figlia: una mamma che insegna il sesso anale alla figlia bella ma inesperta. Il risultato è che la Gianna sembra un pezzo d’antiquariato di fronte alla naturalezza di Rebecca nel prendere cazzi senza pudore e non sa che faccia fare quando le dice “thank you mummy” dopo avergliela leccata fino all’orgasmo.

Vedrò Rebecca tra due giorni. Ho impiegato mesi per convincerla a fare questa intervista e alla fine ha accettato ad una sola condizione: non rivelare perché si sia sempre rifiutata di fare sesso convenzionale con uomini sulle scene.

Dopo la famosa inculata a pecorina nel suo primissimo video il regista le chiese se volesse anche l’altro ragazzo e lei rispose di sì. Dopo il rituale pompino per portare il cazzo alla piena erezione, questo prova a penetrarle la vagina, ma Rebecca si rifiiuta: “No no, lì no…nel culo, mettimelo nel culo per favore!” e lui obbedisce, ma il regista dice che glielo deve mettere anche davanti. Lei per tutta risposta spompina cameraman e regista, mentre spiega che davanti è solo per il suo ragazzo. Ma gliela possono leccare quanto vogliono, o inserirci oggetti. Gli uomini presenti sono rapiti: è nata una stella.
Se la fanno tutti insieme e a turno. Le danno della troia e della rotta in culo e lei gode…la chiamano pompinara e lei continua a succhiare, soffoca un paio di volte ed è costretta a tossire e ricominciare. Le strizzano le tettine e quando non trovano un buco libero le infilano il cazzo sotto le ascelle e glielo strofinano addosso e tutte le volte lei si toglie il pene di bocca per dire: “Cazzo sì…cosa stai facendo? Mi piace! Fammi piangere, fammi gridare!!!” Le vengono due volte in culo, tre in faccia e una sui piedi. Uno non ce la fa più, e manca l’ultimo per venire la seconda volta. Se lo sta menando davanti al visino stupendo di Rebecca che sembra esausta e disgustata, ma in un attimo afferra quel cazzo stanco e se lo mette in bocca, mentre con una mano si infila tra le chiappe del tizio e gli infila un dito dentro. Lui le urla qualcosa ma subito dopo è scosso da un orgasmo che gli fa tremare le gambe mentre lei rischia di soffocare e tossendo si lascia andare per terra (non prima di essersi assicurata di aver preso tutta la sborra possibile dalle palle del suo amico). Il cameraman riprende il controllo e le chiede come sta. Ha le lacrime agli occhi e dice una parola sola: “Grazie”. Poi sorride: ‘E’ dalle elementari che non mi scopavano così.’ Silenzio: ‘Just joking! Sto scherzando!’ Rebecca dal vivo ha tutto un’altro aspetto.
E’ più minuta di quanto mi aspettassi, forse perché data la stagione indossa infradito e non i tacchi. Ha il fisico di una ragazzina, ma tutto ben proporzionato. Pur non avendo praticamente seno ha una vita da vespa e dei fianchi molto invitanti.
Conosco benissimo il suo corpo, ma i calzoncini e la maglietta leggerissimi che indossa – senza reggiseno, ovviamente – non nascondono la sua anatomia più che sulle scene.

Quando sorride le viene una fossetta sulla guancia, è tenera. Ma i suoi occhi non lasciano dubbi: è una porca. Mi verrebbe voglia di dirglielo, giusto per rompere il ghiaccio, ma sono qua per lavoro, sono un professionista, non mi voglio distrarre.

Mi invita a sedere su una poltroncina, lei siede di fronte, in mezzo un tavolo basso e un portatile che si affretta a chiudere. “Un nuovo progetto” mi spiega. Posso sapere qualcosa? Ovviamente no, e così – per ora – perdo il mio primo scoop. Mi offre un té che accetto volentieri. Ogni sua movenza ispira sesso, si mette a sedere e iniziamo, dopo qualche convenevole l’intervista.

“Dunque Rebecca, parliamo del tuo primo progetto da regista…”
E lei: “Coinquiline porcelline…titolo del cazzo, vero? Io volevo chiamarlo ‘Seduzione e pudore’, ma chi ci ha messo i soldi ha detto che non ci masturba con un titolo così…”

Ed ha ragione. Coinquiline Porcelline è una rivoluzione nel suo genere. E’ un filmato di quasi un’ora scaricabile gratuitamente dal sito di Anal Candy. E’ anche il primo video in cui fa sesso con una ragazza, totalmente senza cazzi.
Io l’ho trovato di una sensualità sconvolgente. Rebecca è attratta dalla sua coinquilina (un’attrice altrettanto porca ma molto più incolore), ma non riesce a sedurla, stante la freddezza di questa. Ogni tanto la sente scopare nella stanza a fianco col suo ragazzo e allora si masturba furiosamente. Rebecca quando si tocca è bellissima…non si limita a toccarsi. Rebecca si lecca le dita, si penetra, si dilata , si prende a schiaffi le labbra oscenamente aperte, perfettamente depilate, si infila nel culetto due, tre dita, si strizza i capezzoli ed è una vera artista. Gioca con se stessa come se fosse il corpo di un’altra e riceve le sue carezze come da un amante. E’ bellissima la scena in cui lei si tocca in camera dell’amica, appena questa esce. E respira l’odore di lei sui cuscini, simula la scopata che si è fatta col ragazzo, tenta di infilarsi nell’ano la spazzola che trova sul comodino pensando a quando sentiva l’amica gridare “Nel culo no ti prego, no!!!”

Il culmine del filmato è quando il ragazzo parte per l’Iraq e Rebecca sorprende l’amica a masturbarsi in webcam per il ragazzo lontana. Anal Candy rimane affascinata, e crede che sia l’occasione giusta per riuscire finalmente a scoparsi l’amica. Così si spoglia e, bagnatissima, si avvicina all’amica che è sull’orlo dell’orgasmo baciandole il collo.

E qui il video si interrompe. Lo spettatore può scegliere se guardare la parte gratuita in cui Rebecca viene respinta, malmenata e costretta ad andarsene o il finale a pagamento in cui le ragazze “giocano” per tre quarti d’ora buoni – coccole finali escluse!

Il fan club femminile di Anal Candy ha detto di questa scena che “è tutto quello che una ragazza etero vorrebbe da un’amica lesbica, ma che non oserebbe mai chiederle”.

Rebecca prosegue: “Non conoscevo Patty di persona [l’altra attrice] ed era la mia prima volta con una ragazza sulle scene. Scopare sul set non è come la realtà – di solito. Non posso fare i capricci, o far finta che è la mia prima volta, lasciar perdere o mettermi a chiacchierare mentre anche l’altra si eccita…Così, io volevo portare sulle scene la mia amichetta – che fidati, non è una gran gnocca, ma come usa la lingua lei…- ma il produttore ha voluto Patty. E conosciamo Patty allora! Fortunatamente le scene le avevo scritte io, ma se non avessi visto Patty quei cinque minuti prima, la scena a pagamento non sarebbe venuta così”
“In che senso?”
“Sono entrata nel camerino di Patty per conoscerla. Così, giusto per non dovergliela leccare dal nulla. Beh, dopo cinque minuti di chiacchiere su musica e ragazzi – scrivi proprio ragazzi e non cazzi, capito? – gliela stavo leccando comunque. Ho capito subito cosa voleva: voleva una cucciola docile docile da possedere…e quel giorno mi sentivo proprio così. Avevo voglia di provocare orgasmi fino allo sfinimento. Mi stava parlando della sua università ed ero incantata da quanto le piacesse studiare e lei era eccitata da come le avevo descritto le scene. Le ho accarezzato un piede mentre parlava e mi ha lasciato fare, poi tutti e due, poi sempre mentre raccontava, ho iniziato a baciarglieli – sono bellissimi i suoi, vero? Oddio, forse mi sto bagnando, non scriverlo – e l’ho messa sdraiata. Quando l’ho vista mordersi un dito l’ho baciata…Oh, è così diversa da me! E’ mulatta e ha gli occhi verdi…se non fa la modella è solo perché è piccola come me – e ha anche la mia stessa voglia di scopare. Le ho leccato il seno e le ascelle. Ha capito subito e si è seduta sulla mia faccia. Chiaramente, come tutte noi, al lavoro non è venuta con le mutande. Pensa che ridere…il produttore ha bussato e si è visto Patty su di me che mi incitava…mi dava della troia e io che le leccavo figa e culetto per puro divertimento! Ha urlato ‘se non giri non ti pago’ e siamo scoppiate a ridere”.
“E poi?”
“E poi abbiamo finito sul set, non hai visto?”

Le guance di Rebecca si erano arrossate. Aveva ancora il sorriso innocente e lo sguardo provocante di chi non vede l’ora di provare lo stesso orgasmo.
E’ una troia, ma ha anche fascino, e lo sento. Anche il mio cazzo lo sente, ma non mi scompongo: non mi sta seducendo, è fatta così.

“Lavorerai ancora con Patty?” Le chiedo.
“Non so…per festeggiare le ho regalato uno strap-on dildo da usare sul suo ragazzo. Così la smette di essere un coglione maschilista geloso e capisce la differenza…capisce quanto è bello prendere un po’ di cazzo da chi ti ama.”

“E tu ne sai qualcosa?” rispondo fiutando lo scoop.
“E io sono quella che prende tutti dietro, ma uno solo davanti. E tu sei quello che vuole sapere il perché…vediamo. A pelle mi sei simpatico, magari poi a microfoni spenti te lo dico.”

Ok, un punto per me. Giochiamocela. “E col tuo ragazzo, useresti uno strumento così?”
Rebecca sorride, quel sorriso che le ho visto l’altro giorno al rallentatore nel video.
Risponde: “Me ne ha regalato uno, tempo fa. Mi ha detto che vuole essere amato in tutti i modi da me, se la cosa mi andava. Ci credi che ho pianto? Ero felicissima! Ora è aperto quasi quanto me, ma ci è voluto un po’ a capire come farlo venire anche così. Poi gli ho regalato un viaggio in Europa, appena ho iniziato a fare un po’ di soldi – soprattutto per quella pubblicità dei preservativi, ti ricordi? – e là…che emozione, guarda cosa mi ha regalato, oggi non l’ho ancora tolto”

Mi aspetto un anello e invece si tira giù calzoncini e mutandine, spalanca le cosce e là, vicino al clitoride, mi fa vedere un brillante che luccica. “E’ un diamante – mi dice. E visto quanto mi bagno facilmente è quasi sempre bello lucido. Sei il primo – oltre a Dave – a vedermelo addosso”.

E come niente fosse, si riveste e torna a bere il suo té.

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