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Io e zia Laura

By 10 Marzo 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Le MILF mi hanno sempre attratto parecchio, probabilmente la causa principale di questa cosa è mia zia Laura, la sorella di mio padre. Ricordo fin da quand’avevo 12-13 anni iniziai a vederla come una donna e non più come mia zia: bella, con un fisico atletico, lunghi capelli neri, una terza di reggiseno e un bel culo sodo. Viviamo praticamente nella stessa casa anche se in appartamenti diversi, ma capita parecchie volte che io mi trovi da lei o viceversa e quando, soprattutto d’estate, era a casa aveva l’abitudine di girare in reggiseno e io, in piena pubertà, vedendola non potevo fare altro che andare in bagno a spararmi una sega.

La vera storia inizia però l’anno scorso (2018), io avevo 20 anni e lei 38, da qualche anno per qualche motivo era solita infilarmi la mano nei pantaloni e palparmi leggermente il sedere, lo faceva in modo talmente naturale che non sembrava ci fosse neanche un pizzico di malizia da parte sua, da parte mia però la malizia c’era e dovevo sforzarmi intensamente per non far notare l’erezione che si andava a creare ogni volta e, ad essere sinceri, non potevo trattenermi dall’andare a frugare nel suo cassetto dell’intimo per rubare un paio di perizomi, che dopo un paio di giorni e “usi” rimettevo a posto. Per inciso, mia zia è molto amante della lingerie, tant’è che in quel cassetto oltre ai perizomi di varia natura, si trovano cose come reggicalze, bustini in pizzo e body particolari. Mi era anche balenata l’idea che lei si fosse accorta dei miei piccoli furti e che quel suo palpare fosse il suo modo di dire “guarda che se vuoi io ci sto”, ma accantonai quasi subito quel pensiero e continuai a fare come al solito, fino al luglio di quel 2018.

Quell’anno i miei decisero di prendere una casa vacanza al mare per tre settimane, dove io non potetti andare per via degli incombenti esami universitari e rimasi così a casa con mia zia. I primi giorni passarono normalmente, finché girovagando per casa non vidi mia zia pulire, piegata a 90, con uno di quei pantaloncini cortissimi del pigiama col quale si vedono tranquillamente i glutei, sotto il quale si poteva benissimo vedere il suo perizoma nero, lo conoscevo bene perché era uno di quelli che ero solito prendere per masturbarmi. Così fui preso dall’istinto e, dopo aver scattato un paio di foto, mi avvicinai

P-“Che fai zia?”

a quella domanda gli appoggiai la mano sul culo, un po’ come faceva lei con me

L-“Solite cose, pulisco”

nessuna reazione. Quella cosa mi sorprese, mi rispose tranquillamente come se quella mano non ci fosse mai stata, decisi così di calcare un po’ la mano e palpare un po’ di più, ma ancora una volta nessuna reazione

L-“Cosa ti va oggi a pranzo?”

P-“Boh è uguale, fai te… vado un po’ in camera mia, ci vediamo dopo”

L-“Ok, ti chiamo io quando è pronto”

tolsi la mano dal suo culo e scesi nella mia stanza con il cazzo duro come una roccia, per qualche motivo decisi di non masturbarmi e una volta messe al sicuro le foto fatte nel mio computer, mi feci una doccia e poi giocai un po’ ai videogiochi. Dopo qualche ora sentii il telefono squillare, era mia zia che mi avvertiva che il pranzo era pronto, misi in pausa la partita e salii da lei. Il pranzo passò tranquillamente, parlammo del più e del meno senza alcuna allusione a quello che era successo quella mattina, finito di pranzare tornai su e dopo aver finito la partita in sospeso iniziai a studiare.

Dopo circa un’ora e mezza sentii di nuovo il telefono squillare, era ancora mia zia che mi chiedeva se potessi salire un attimo perché le serviva una mano, uscii dall’appartamento, salii le scale ed entrai

P-“Zia dove sei?”

L-“Vieni sono qui”

Veniva dalla camera da letto, percorsi così il corridoio ed entrai, non potevo credere ai miei occhi, seduta sulla poltrona della sua camera c’era mia zia senza reggiseno in uno dei suoi corpetti di pizzo con reggicalze, perizoma e autoreggenti, l’erezione che mi era passata qualche ora prima era tornata più forte che mai e lei se n’era accorta

L-“E allora? Resti sulla porta o vuoi scopare?”

non me lo feci ripetere due volte, mi avvicinai togliendomi i pantaloni, poi lei fece il resto, mi calò le mutande facendo uscire il mio cazzo di 21 cm in piena erezione

L-“Porca troia!” esclamò “si vedeva fosse grande dal rigonfiamento… ma non così…”

disse, girandoselo tra le mani e menandomelo leggermente

L-“E dire che avevo un cazzo così grosso e giovane proprio qui in famiglia”

Se lo mise quindi in bocca e iniziò a farmi uno dei pompini più belli che io abbia mai ricevuto, giocava con la cappella e l’asta come una professionista, dopo un paio di minuti passò poi a succhiarmi le palle e poi di nuovo al cazzo, tutto ciò mentre si infilava freneticamente le dita nella figa umida e mi guardava dritto negli occhi.

L-“Lo voglio dentro”

P-“Vado a prendere i preservativi giù”

L-“Non preoccuparti, staremo attenti”

Non mi fece neanche accennare una risposta che subito si alzò e si mise sul letto a pecorina schiaffeggiandosi il culo a mo’ di invito, allora io presi il filo del perizoma e lo spostai nel lato, infilando dolcemente il mio cazzo dentro di lei e iniziando a muovermi, prima piano e poi, preso dal suo massaggiarsi il clitoride, più veloce

L-“Prendimi per i capelli!”

così feci, afferrai i suoi lunghi capelli neri e li tirai a me con una mano mentre la scopavo da dietro

L-“BRAVO COSÌ!”

continuammo così per circa 5 minuti, poi decidemmo di cambiare posizione e di andare con uno smorzacandela. Mi sdraiai sul letto, lei invece era in piedi sopra di esso e iniziò a calare dolcemente il suo culo su di me, per poi iniziare a cavalcarmi sempre più forte.

L-“OH SÌ CAZZO, SCULACCIAMI!”

le diedi una bella pacca sul gluteo destro

P-“Oh sì, ti piace eh, troia?”

L-“SÌ CAZZO ANCORA! ANCORA!”

disse gemendo, senza neanche pensarci iniziai a schiaffeggiargli prima il gluteo destro e poi quello sinistro, in maniera decisa.

P-“Sei davvero incredibile zia!”

L-“Aaaah sei tu che hai un cazzo incredibile!”

passarono altri 10 minuti

P-“Zia sto per venire”

L-“Oh sì, sborrami dentro, voglio sentire il tuo sperma dentro di me!”

aumentò il ritmo della cavalcata, e non potei fare altro che inondarle la figa, dopo che ebbi finito rimase sopra di me per qualche secondo, poi si sollevò e mi prese l’uccello in bocca per pulirlo, o almeno era quello che pensavo. Aveva iniziato un altro pompino come quello di prima, alternando tra l’asta e le palle. Inevitabilmente il mio cazzo diventò di nuovo duro

L-“Ma guarda un po’, sembra che qualcuno abbia ancora voglia di giocare”

P-“Di certo il tuo pompino non gliel’ha fatta passare”

dissi sorridendole, lei ricambiò il sorriso e mi riprese l’uccello in bocca

P-“Questa volta voglio sborrarti in faccia però”

lei non disse nulla, ma sembrò più che felice datò che iniziò a succhiare con più insistenza. Dopo pochi minuti ci alzammo entrambi, io mi misi seduto sulla poltrona, lei si sfilò il perizoma si mise sopra di me iniziando di nuovo a montarmi, mi afferrò la testa, calò le sue labbra sulle mie e ci demmo un gran bacio mentre sentivo la sua figa stringersi attorno al mio cazzo. Dietro di lei c’era lo specchio del comò, da cui potevo vedere benissimo tutto lo spettacolo, era una visione degna dei migliori porno. Sembravamo ormai animali, la stanza era pregna dei nostri umori e noi eravamo ricoperti di sudore, ma continuavamo a scopare.

Questa volta, forse perché era la seconda o forse perché prima ero reduce da una sega mancata, durai di più e dopo circa 30 minuti sentivo che stavo per venire di nuovo

P-“Zia sto per sborrare”

ci alzammo e lei si mise subito in ginocchio di fronte a me guardandomi con la lingua di fuori, a quella visione il mio cazzò schizzo fuori una quantità incredibile di sperma che le andò a finire in faccia e sulle tette.

L-“Fantastico, mai vista una cosa del genere, ed è la seconda oggi!”

disse, mentre lo sperma le colava sul bustino e sulle calze e mentre con una mano si portava alla bocca quello che aveva sulla faccia.

Ci sdraiammo sul letto, lei ancora coperta di sperma e io coperto dei suoi umori

P-“Cazzo zia, tu sì che sai scopare”

L-“Anche tu non sei male” disse ridendo “mi sa che ci divertiremo parecchio queste tre settimane”

E così fu, di pomeriggio studiavo, mentre la mattina e la sera dopo cena (e a volte anche durante) scopavamo. Il nostro rapporto continua ancora oggi, anche se in modo più discreto (con alcune eccezioni) data la presenza dei miei genitori.

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